Luglio 21st, 2012 Riccardo Fucile
PER IL SINDACO DI ROMA “UN GOVERNO TECNICO NON PUO’ FARE RIFORME STRUTTURALI: SERVE IL CONSENSO POPOLARE”
«Tranquillizzo i mercati e la sinistra: non ci sarà il sesto tentativo di Berlusconi» a candidarsi a presidente del Consiglio.
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenendo alla trasmissione Omnibus di La7, si è concesso una battuta («Grazie alle mie dichiarazioni lo spread diminuirà di qualche punto»), ma ha anche precisato: «Il Pdl sta attraversando un momento difficile, con la riproposizione di schemi vecchi che dovevano essere superati: ho parlato in settimana con Berlusconi e gli ho espresso mia perplessità su una sua ricandidatura, perchè ritengo che rappresenti un passo indietro: è necessario scrivere una pagina nuova e costruire una nuova visione».
Anche Franco Frattini del Pdl ha ammesso, in un’intervista al Messaggero, che il ritorno in campo non è certo ( «non ne sono sicuro semplicemente perchè non l’ho sentito dire da lui»).
IL FETICCIO
Il primo cittadino capitolino ne ha anche per l’ex opposizione: «Quando morirà Berlusconi – spiega – la sinistra lo imbalsamerà e conserverà il suo feticcio come causa di tutti i mali. Come con la Piazza Rossa e Lenin: vorrà mostrarlo e dire: «È colpa sua». Comunico alla sinistra italiana che il problema dell’Italia non è Berlusconi, sono altri. Lui ha cercato di risolverli e non c’e’ riuscito ma i problemi sono altri».
GOVERNO TECNICO E RIFORME
Alemanno ha anche ribadito che a suo avviso non spetta al governo tecnico di Mario Monti effettuare riforme strutturali: «I tecnici, oltre un certo limite, le riforme non le possono fare perchè quelle strutturali hanno bisogno di una visione, di un indirizzo e consenso popolare: quindi ci vuole la politica». Riguardo all’operato dell’esecutivo, il primo inquilino del Campidoglio ha aggiunto: «il governo Monti ha fatto una buona riforma sulle pensioni e una pessima e contraddittoria riforma sul lavoro che produce più problemi di quelli che risolve e poi ha prodotto una serie di manovre tutte fondate sui tagli lineari».
LA LISTA CIVICA
Nel 2013 sono previste le elezioni politiche, ma a Roma si correrà anche per il sindaco.
Il candidato uscente spiega: «A gennaio faccio le primarie. E il 25 luglio presentiamo la lista civica al Pincio. Serve a raccogliere i cittadini che non se la sentono di stare con i partiti ma che vogliono partecipare alla vita politica. Il sindaco è al di sopra, ma sarà sponsorizzata dal sottoscritto. Sarà aperta a tutti»
(da “il Corriere della Sera“)
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Luglio 21st, 2012 Riccardo Fucile
MASSIMO RISERBO SULLA DESTINAZIONE DEI SEGUGI, MENTRE LE INDAGINI DELLA PROCURA PROSEGUONO CON LA CONSULENZA DI CINQUE VETERINARI… LE FIRME DA INVIARE AL SENATO PER LA CHIUSURA DEL CANILE LAGER HANNO RAGGIUNTO QUOTA 230.000
Che destino avranno i beagle trovati nell’allevamento Green Hill di Montichiari dopo il sequestro del centro da parte del Corpo Forestale?
La Procura di Brescia sta valutandola possibilità di portare altrove i 2700 cani trovati nella struttura sequestrata nell’ambito dell’indagine che ipotizza il maltrattamento di animali.
Il procuratore aggiunto Sandro Raimondi e il pm Ambrogio Cassiani stanno infatti studiando “rimedi giuridici” per individuare forme di affidamento le quali consentano che tutti i cani possano essere affidati a una diversa struttura e, in questo senso, stanno valutando alcune ipotesi.
Sull’eventuale destinazione dei segugi è mantenuto riserbo in quanto la questione appare complicata sia da un punto di vista giuridico che logistico.
Le indagini, nel frattempo proseguono e si attendono le relazioni di cinque veterinari, consulenti dei pm, incaricati di verificare le condizioni e la destinazione dei beagle allevati in altrettanti capannoni.
Accertamenti sono stati disposti anche su quasi cento carcasse trovate nelle celle frigorifere di Green Hill. Celle che, di prassi, servono a conservare le carcasse in attesa del loro smaltimento.
Già nel provvedimento con cui il gip aveva disposto l’archiviazione una prima volta un’inchiesta sull’allevamento, il giudice annotava il rinvenimento di carcasse di cani deceduti ma spiegava che il 24 ottobre dell’anno scorso, “le carcasse erano state dissequestrate dal pm dal momento che gli accertamenti svolti avevano consentito di accertare che i cani deceduti rientravano statisticamente nella naturale mortalità che caratterizza un allevamento di dimensioni di quello gestito dalla Green Hill 2010 srl”.
Ora, alla luce di nuovi elementi acquisiti dalla Procura si accerterà anche la causa della morte di questi cani.
Intanto lunedì prossimo il “Comitato Montichiari contro Green Hill“, formato da cittadini del paese della Bassa bresciana, spedirà alla XIV Commissione del Senato 138.014 firme, raccolte tra il 28 marzo ed il 15 luglio, per chiedere la chiusura dell’allevamento di cani beagle per la sperimentazione.
Già il 27 marzo scorso, fa sapere il Comitato, erano state consegnate alla stessa Commissione 91.257 firme.
“Il numero complessivo di firme che abbiamo presentato al Senato — scrive in una nota il Comitato — è 229.271. L’invio, già programmato per il 19 luglio è stato posticipato per poter aggiungere altre migliaia di firme. Firme che continuano ad arrivare incessantemente alla nostra casella di posta. Chiudere Green Hill è un dovere. I nostri sforzi per ottenere questo importante risultato sono stati fatti con il cuore da persone che credono in un mondo migliore, con meno crudeltà e più rispetto per tutti gli essere viventi”.
Lo scorso aprile un blitz di animalisti contro il centro, che aveva portato alla liberazione anche di cuccioli, era finito con dodici arresti.
Gli ambientalisti erano poi stati liberati dal giudice per le indagini preliminari.
”La prima volta che, riferendomi a Green Hill, ho utilizzato pubblicamente le espressioni ‘lager’ e ‘fabbrica di mortè , le mie parole furono accolte con stupore e in certi casi liquidate come manifestazione di estremismo animalista. Oggi, con i particolari agghiaccianti che emergono dalle indagini in corso, tra cui la scoperta dei cento cadaveri congelati, si dimostra che avevo ragione, così come avevano ragione i milioni di italiani che manifestavano contro quell’orribile attività ”.
L’ex ministro Michela Vittoria Brambilla rivolge quindi un appello ai colleghi senatori “affinchè vogliano accelerare l’iter di approvazione della mia norma, così che l’Italia non ospiti mai più fabbriche di morte come Green Hill”.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
argomento: Animali, Giustizia | Commenta »