LA BASE SI INCAZZA E LA MELONI DA’ I NUMERI (SBAGLIATI): SUI 750.000 EURO ELARGITI DA BERLUSCONI I CONTI NON TORNANO
Giugno 21st, 2014 Riccardo FucileDURE PRESE DI POSIZIONE DEGLI EX FLI E DI STORACE, I FRATELLI IN LIVREA HANNO VINTO AL SUPERENALOTTO DI ARCORE
La storia inizia così: nel bilancio ufficiale di Forza Italia 2012 si indica, alla voce uscite, la somma di oltre 1,2 milioni di euro destinata alla formazione di Grande Sud di Miccichè, quella di 750.000 euro per i Fratelli d’Italia, 500.000 per Lombardo, 300.000 euro ai Circoli della Brambilla.
Una serie di contributi a pioggia ai partiti alleati decisa da Berlusconi in base alla strategia elettorale di favorire il sorgere di tanti partiti minori che avrebbero dovuto fare da corollario al Pdl, coprendo spazi paralleli ma distinti.
Inevitabile che nei giorni successivi al diffondersi della notizia, tra molti militanti di FdI si facciano strada perplessità e malumore per questa operazione, sono infatti molte le proteste che provengono dalla base.
A questo punto sora Giorgia è costretta a prendere carta, penna e calcolatrice per tentare di dare una spiegazione e salvare la faccia.
Il denaro, scrive la Meloni, sarebbe semplicemente “il corrispettivo conseguente la separazione di due soggetti diversi”.
Peccato che questo concetto non sia affatto automatico, ma ci torniamo tra poco.
Per la Meloni i 750.000 euro ricevuti da Silvio “sono semplicemente la quantificazione, calcolata assai per difetto, della somma versata mensilmente nelle casse del PdL — dal 2008 al 2012 — dai 30 parlamentari che fondarono Fratelli d’Italia; a cui va aggiunto il ricavo che lo stesso PdL ha tratto in termini di rimborso elettorale per l’elezione dei 30 parlamentari ”.
E qui la Meloni fa un grosso autogol.
Per quale motivo i 30 parlamentari che hanno costituito Fratelli d’Italia dovrebbero rivendicare i versamenti mensili al Pdl dal 2008 al 2012 se in quegli anni hanno militato nelle file del Pdl?
Eh sì, per chi ha la memoria corta, ricordiamo che FdI nasce ufficialmente il 21 dicembre 2012, quindi i cinque anni citati dalla Meloni non c’entrano una mazza.
Sono soldi versati al Pdl e che restano giustamente al Pdl, così come i rimborsi elettorali relativi a quel periodo.
Se dal 2008 al 2012 Meloni e compagni di merende hanno fatto politica nel Pdl le quote spettano al Pdl, poche balle.
La Meloni parla quasi di prassi di “liquidare le spettanze” a chi lascia il Pdl, ma anche questa è una balla stratosferica.
L’ex deputato finiano Enzo Raisi osserva infatti che “la risposta dei dirigenti di Fdi che i soldi dati a loro da Berlusconi erano quelli che spettavano a loro in quota Pdl mi ha fatto ridere molto. A Fli non fu mai dato nulla anche se eletti in quota Pdl e avendo creato con gli altri il Pdl. Perchè l’avrebbero dato a Fdi che come noi si sono costituiti come partito esterno e a Fli no? A voi la risposta…..”.
E ancora: “Comunque adesso capisco come hanno finanziato la loro ricca campagna elettorale sarei curioso di sapere se quei soldi fossero stati iscritti nel bilancio 2013 di Fdi….perchè il fatto è stato scoperto dal bilancio del Pdl e non da quello di Fdi….dato interessante”.
A sua volta Roberto Menia fa sapere di essere “orgoglioso di non aver avuto nulla a che fare con i finanziamenti degli altri, a dimostrazione di come la fine di Fli sia stata caratterizzata dalla dignità e da una certa idea di destra, pulita e senza scorciatoie”.
Anche Francesco Storace rivendica il fatto di non aver ricevuto un euro: “da FdI spero di non ascoltare più la parola ‘venduti’ per il nostro sostegno, gratuito e un po’ fessacchiotto a FI alle Europee”.
Resta un fatto certo: Berlusconi ha elargito 750.000 a FdI senza che questi ultimi ne avessero titolo.
Ogni altra valutazione la lasciamo all’intelligenza dei nostri lettori.