Giugno 2nd, 2019 Riccardo Fucile
“L’EUROPA TORNI AD ESSERE IL SOGNO DEI PADRI FONDATORI”… “CONTE E’ UN UOMO INTELLIGENTE, SALVINI? NON HA MAI CHIESTO UDIENZA”… “TRADIZIONE NON E’ CUSTODIA DELLE CENERI MA GARANZIA DEL FUTURO”
Papa Francesco torna dalla Romania e, dopo aver fatto uno storico «mea culpa» per le discriminazioni di cui anche la Chiesa si è macchiata nei confronti della popolazione Rom, sul volo di ritorno verso Roma esprime tutta la sua preoccupazione per il presente e il futuro del vecchio continente.
Mentre sull’udienza che non avrebbe concesso al vicepremier Matteo Salvini spiega: «Nessuno del governo, eccetto il premier Conte, ha chiesto udienza (già avvenuta, ndr). Perchè l’udienza la si deve chiedere alla Segreteria di Stato: il premier Conte l’ha chiesta ed è andata come da protocollo. È stata una bella udienza. Conte è un uomo intelligente, un professore, sa di che cosa parla. Dal vicepremier e da altri ministri non ho ricevuto richieste».
Santità , nella campagna elettorale per le recenti elezioni europee alcuni leader sovranisti, a cominciare dal vicepremier Matteo Salvini in Italia, hanno esibito simboli religiosi nei comizi: bacio del Rosario, affidamenti al cuore immacolato di Maria eccetera. Che impressione le ha fatto? Ed è vero che lei non vuole incontrare Salvini
«Io non ho sentito che nessuno del governo, eccetto il premier, abbia chiesto udienza, nessuno. Per una udienza si deve parlare alla Segreteria di Stato. Il premier Conte l’ha chiesta ed è stata fatta come indica il protocollo. Una bella udienza, un’ora o più forse, un uomo intelligente, un professore. I vicepremier non li ho ricevuti, altri ministri neppure. Ho ricevuto il Presidente della Repubblica… Io prego perchè gli italiani si uniscano e siano leali. Io sono italiano perchè sono figlio di emigranti italiani, tutti i miei fratelli hanno la cittadinanza, io non ho voluto perchè il vescovo deve essere della patria. C’è nella politica di tanti Paesi la malattia della corruzione, dappertutto. Ma domani non dite, “il Papa ha detto che la politica italiana è corrotta”, no, è una malattia universale. Dobbiamo aiutare i politici a essere onesti, a non fare campagna con bandiere disoneste, la calunnia, la diffamazione, gli scandali o, come accade tante volte, seminando odio e paura: questo è terribile. Un politico mai, mai deve seminare odio e paura, soltanto speranza. Giusta, esigente, ma speranza: perchè deve condurre il Paese lì».
Lei ha parlato di fraternità ma in Europa cresce il numero di quelli che preferiscono camminare da soli. Perchè è così e cosa deve fare l’Europa per cambiare?
«Tutti siamo responsabili della Unione europea, tutti. La rotazione del presidente è simbolo della responsabilità che ognuno dei Paesi ha dell’Europa. Se l’Europa non guarda bene le sfide future, appassirà . A Strasburgo dissi che sta finendo di essere la mamma Europa e sta diventando la nonna Europa. Si è invecchiata, ha perso l’impulso a lavorare assieme. Qualcuno forse si domanderà : non sarà la fine di un sogno durato settanta anni? L’Europa ha bisogno di riprendere se stessa, superare le divisioni. Stiamo vedendo delle frontiere, e questo non fa bene. È vero che ognuno dei Paesi ha la sua cultura e deve custodirla, ma con la mistica del poliedro: si rispettano le culture di tutti, ma tutti uniti. Che l’Europa non si lasci vincere dal pessimismo o dalle ideologie, perchè l’Europa è attaccata non con cannoni o bombe ma da ideologie che non sono europee, vengono da fuori. Pensiamo all’Europa divisa e belligerante del ’14, del ’33, del ’39… Impariamo da questo, impariamo dalla storia, non cadiamo nello stesso buco».
Di Benedetto XVI aveva detto che è come avere un nonno in casa, continua a vederlo così?
«È vero, ora di più! Ogni volta che vado da lui a visitarlo lo sento così, gli prendo la mano, lo faccio parlare, parla poco, parla adagio ma con la stessa profondità di sempre. Il problema di Benedetto sono le ginocchia, non la testa. Ha una lucidità grande. Sentendo Benedetto sento questa tradizione della Chiesa che non è una cosa da museo ma è come le radici: ti danno il succo per crescere, e tu non diventerai come le radici, ma fiorirai e darai frutti, e i semi saranno le radici degli altri… Sull’Osservatore ho letto una frase di Mahler: la tradizione è la garanzia del futuro e non la custodia delle ceneri. Non è un museo, la tradizione, non custodisce le ceneri, non è la nostalgia delle ceneri».
Milioni di romeni sono emigrati. Che cosa dice a un genitore che lascia i propri figli per andare all’estero e assicurare loro una vita migliore?
«Mi fa pensare all’amore della famiglia, staccarsi non è una cosa bella, c’è sempre la nostalgia di ritrovarsi. Il distacco è sempre doloroso, farlo perchè non manchi nulla alla famiglia è un atto di amore. Non se ne vanno per fare turismo, ma per necessità . Tante volte sono i risultati di una politica mondiale, della situazione mondiale dell’economia, dall’ordine mondiale finanziario. Ci sono imprese che chiudono per riaprire altrove e guadagnare di più, lasciando la gente per strada. Questa è ingiustizia mondiale, mancanza di solidarietà , una sofferenza…Nella società del consumismo, dell’avere di più e del guadagnare di più, tanta gente rimane sola. Il mio è un appello alla solidarietà mondiale».
(da “Huffingtonpost”)
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Giugno 2nd, 2019 Riccardo Fucile
“SE MI PORTANO DENTRO CI ANDRO’ A TESTA ALTA”: COME NO, COME HAI FATTO LA VOLTA SCORSA, SCAPPANDO DAL PROCESSO E FACENDOTI DARE L’IMPUNITA’ DAI GRILLINI… E POI IL CODICE PENALE PREVEDE, IN CASO DI REITERAZIONE DEL REATO, IL MANDATO DI ARRESTO: SAREBBE ORA DI APPLICARLO COME E’ D’USO AI COMUNI CITTADINI
La differenza tra una democrazia e uno Stato autoritario o una dittatura è proprio questa: la separazione dei poteri
E poi, fin dai tempi delle lotte contro le monarchie assolute, c’è un altro ‘ostacolo’ per chi pensa di potere avere il potere assoluto: le Costituzioni. Ossia quelle norme generali dello Stato che contengono i principi che tutte le leggi o le norme ‘ordinarie’ debbono sottostare, altrimenti vengono dichiarate anti-costituizionali e devono essere o abolite o riformulate.
In teoria è semplice. Ma in tempi di analfabetismo funzionale fare un po’ di demagogia alla Trump va sempre bene.
Così il capo di un partito pieno di condannati per malaffare, nomine pilotate e uso illecito del denaro pubblico se l’è presa con la magistratura
“Facciamo una scommessa? Che entro il mese di giugno il tribunale dei ministri di Catania vuole rimandarmi al processo per sequestro di persona perchè ho bloccato un altro barcone nel mese di gennaio? Se mi portano dentro venite a trovarmi, io ci vado a testa alta. Se dovessi essere processato perchè ho bloccato un barcone e ho difeso il mio Paese lo farei con orgoglio, però è faticoso fare le leggi di giorno con qualcuno che te le smonta di notte”.
Lo ha detto Matteo Salvini durante un comizio a Tivoli (Roma), a sostegno del candidato sindaco della Lega.
Peccato che “cuor di leone” non dimostri questo coraggio nei fatti, visto che quando viene chiamato a rispondere del reato si nasconde sotto le sottane grilline e piagnucola chiedendo l’impunità .
(da agenzie)
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Giugno 2nd, 2019 Riccardo Fucile
IL DISPERATO TENTATIVO DI FAR CREDERE CHE NESSUNO DEI 100 PROFUGHI SALVATI DALLA MARINA RIMARRA’ IN ITALIA SBATTE CONTRO L’ODIO XENOFOBO: “CI PRENDI IN GIRO, LI DOVREMO MANTENERE NOI”
I fan di Salvini i migranti non li vogliono, e questo si era abbondantemente capito. Molti di loro, però, si mascherano dietro ragioni puramente ‘economiche’, il famoso ‘buonsenso’ di cui si riempie la bocca il Capitano.
Quasi che ‘non possiamo accoglierli tutti’ e ‘non possiamo mantenerli tutti’ siano diventati slogan al pari di ‘prima gli italiani’.
Ma basta un niente per far crollare la maschera e rivelare l’Italietta cattiva e razzista che sostiene la violenza verbale di Salvini.
E proprio Salvini deve stare attento: perchè questo mostro che ha liberato potrebbe fare in fretta a spezzare le sue catene di propaganda e a rivoltarsi persino contro di lui
Tutto comincia da un tweet in cui Salvini annuncia che “dopo alcuni giorni di lavoro posso confermare che nessuno degli immigrati a bordo della nave della Marina diretta a Genova sarà a carico degli italiani. Una parte sarà accolta in altri 5 Paesi europei, gli altri saranno ospitati dal Vaticano, che ringraziamo per la sensibilità “.
Apriti cielo: perchè il popolo della Lega i migranti non è che non li vuole mantenere, non li vuole proprio vedere.
E via quindi di recriminazioni contro il Vaticano, cui Salvini deve fare attenzione. Perchè quando ci si renderà conto che non basta fare la voce grossa e indossare le felpe per risolvere i problemi, allora sarà il momento di lavorare davvero.
Cosa alla quale i Ministro tuttofare non è affatto abituato.
(da agenzie)
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Giugno 2nd, 2019 Riccardo Fucile
RISTORANTI HANNO OFFERTO UN PASTO CALDO, NEGOZI HANNO OFFERTO GENERI DI PRIMA NECESSITA’
Una settantina di migranti di nazionalità pakistana sono sbarcati all’alba sulla litoranea salentina in località Torre Colimena, marina di Manduria.
Una cinquantina di loro, tutti uomini con qualche minorenne, hanno mangiato grazie alla solidarietà di singoli cittadini, commercianti, volontari e associazioni e poi affidati ai funzionari di Frontex.
L’amministrazione comunale di Avetrana ha messo a disposizione lo stadio comunale per il ricovero provvisorio.
Il vicesindaco Alessandro Scarciglia, che ha coordinato l’accoglienza con il consigliere comunale Emanuele Micelli, fa sapere di essere stato contattato telefonicamente in mattinata dai carabinieri di Avetrana.
“Mi hanno chiesto disponibilità di alcuni locali – spiega – a seguito di uno sbarco di cittadini extracomunitari. Ho subito comunicato di poterli accogliere temporaneamente all’interno del campo sportivo perchè ci sono locali idonei e servizi igienici per tutti. Abbiamo poi provveduto immediatamente a fornire ai cittadini extracomunitari acqua, latte e pane”.
Alcuni ristoranti hanno offerto un pasto caldo e un negozio di casalinghi ha provveduto a fornire piatti, bicchieri e posate.
“Inoltre, abbiamo provveduto – aggiunge Scarciglia – a donare qualche paio di scarpe a qualcuno, pochi in realtà , che ne era sprovvisto. Fin da subito sono stato in contatto con la prefettura di Taranto per coordinare tutta l’operazione fino al trasferimento dei cittadini a Taranto”.
I carabinieri e i soci della Lega Navale di Torre Colimena hanno individuato il punto dove è avvenuto lo sbarco. Gli abiti dei migranti non erano bagnati, per cui si presume che siano stati lasciati a riva da un’imbarcazione che si è poi allontanata. Nessuna donna nè bambini fra le persone individuate.
(da agenzie)
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Giugno 2nd, 2019 Riccardo Fucile
IL SENEGALESE HA POI ANCHE EVITATO CHE L’EX CONIUGE, IN PREDA ALL’AGITAZIONE, SI BUTTASSE DA UNA FINESTRA… STRANO CHE SALVINI E LA MELONI NON GLI ABBIANO DEDICATO UN POST
La commessa di un negozio nel centro di Voghera (Pavia) è stata aggredita oggi dall’ex marito, che non appena è entrato ha cominciato a prenderla a pugni.
Le conseguenze per la donna, di 43 anni, avrebbero potuto essere gravi, se in sua difesa non fosse provvidenzialmente intervenuto un senegalese di 35 anni, che in quel momento stava transitando nella zona in sella alla sua bicicletta
Il 35enne africano, che in questi giorni si trova in provincia di Pavia perchè è venuto a trovare il padre che lavora in un’azienda agricola della zona, ha diviso l’uomo dall’ex moglie. In suo aiuto è intervenuto anche il titolare del bar di fronte al negozio.
Il senegalese poi ha anche evitato che l’ex marito della donna, molto agitato, si buttasse da una finestra dello stesso palazzo al secondo piano dopo aver manifestato propositi suicidi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il 118. La donna è stata accompagnata in ospedale in codice verde. L’ex marito potrebbe essere denunciato.
(da agenzie)
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Giugno 2nd, 2019 Riccardo Fucile
SALVINI LO IGNORA E DI MAIO SI PREPARA A CALARSI LE BRAGHE COME SEMPRE PER NON PERDERE LA POLTRONA
Tivoli, Nettuno, Civitavecchia, Casello Valdastico e così via fino a giovedì. L’agenda di Matteo Salvini, fitta di comizi in giro per l’Italia, è la risposta al premier Giuseppe Conte che invano, ormai da giorni, cerca un appuntamento con il vicepremier leghista e con Luigi Di Maio per far sedere i due alleati uno di fronte all’altro.
Ma il segretario del Carroccio partecipa alle celebrazioni della Festa della Repubblica e poi si eclissa: “Non sarò a Roma prima di giovedì”.
Così con aria di sufficienza snobba la richiesta di un vertice, sollecitato anche dal capo M5s, che sarebbe dovuto servire a rimettere insieme i pezzi di un governo uscito capovolto dal voto delle elezioni Europee. E invece nulla di tutto questo.
Così il presidente del Consiglio parlerà lunedì agli italiani, come lui stesso ha annunciato, brancolando quasi nel buio e con il vuoto attorno a sè.
Il mezzo comunicativo sarà una conferenza stampa nella sala di Palazzo Chigi, non è detto però che ai giornalisti sia permesso porre domande.
Il suo staff aveva pensato anche a un’intervista televisiva ma poi la decisione è ricaduta su un qualcosa di più diretto. Un discorso da pronunciare nella sua interezza.
In queste ore infatti Conte sta scrivendo e riscrivendo, prende appunti su cosa dire, di certo ci sarà un bilancio delle cose fatte per mettere in evidenza che il governo ha lavorato bene finchè non si è entrati in un clima da campagna elettorale. E poi in qualche modo il premier dirà che è necessario interrompere questi toni e tornare al rispetto reciproco. Questi i concetti chiave e le condizioni necessarie perchè si possa andare avanti, se così non sarà il presidente del Consiglio non esiterà a fare un passo indietro.
L’elenco delle cose fatte è chiaro. Il problema però è che, al momento, non essendoci stato un incontro tra il premier e i suoi due vice, non c’è una road map per il futuro, non c’è una direzione di marcia, nè un’agenda e richiamare il contratto di governo ormai non basta più.
I temi messi sul tavolo da Salvini, con i toni di chi adesso si muove da presidente del Consiglio virtuale, sono quanto mai divisivi. Dall’Autonomia alla Tav fino ad arrivare alla Flat tax e allo stop del codice degli appalti, il cui appuntamento in Aula al Senato sarà la prossima settimana mentre Conte sarà in Vietman per un viaggio istituzionale.
Perchè infatti martedì, poche ore dopo il discorso agli italiani, Conte partirà lasciando Salvini in campagna elettorale per i ballottaggi e Di Maio a leccarsi le ferite della sconfitta. Al suo rientro dovrebbe arrivare una risposta dai due vicepremier che, più che una risposta formale, dovrà essere nei fatti un cambio di atteggiamento.
Venerdì i tre potrebbero vedersi. Di Maio, dal canto suo, si prepara alla strategia di contenimento, a cedere pur di non far cadere il governo.
Ha più volte fatto presente che è disposto a sedersi al tavolo con Salvini e anche a ragionare di flat tax e autonomia, ma per ora è Salvini che si fa attendere, forte del suo 34% e con l’idea chiara di voler portare a casa almeno il ministero degli Affari europei e il nuovo commissario europeo.
Per ora la strategia leghista è alzare la posta il più possibile, mentre i 5Stelle provano ad abbassare i toni: “Ora tocca alla Lega, vediamo cosa sa fare”, si ragiona negli uffici pentastellati e Di Maio ha preso subito le distanza da Roberto Fico, che ha dedicato la festa della Repubblica ai rom facendo “girare le scatole” a Salvini.
Comunque sia ancora oggi nella tribuna d’onore della parata del 2 giugno va in scena l’immagine della divisione.
Salvini parla con il ministro dell’Economia Giovanni Tria, ormai sempre più vicino alla Lega. Siede accanto al ministro Moavero Milanesi.
Diversi posti più in là c’è invece Di Maio, i due si salutano appena, tanto che il capo M5s sarà costretto a dire che l’ultima cosa da fare oggi è “essere divisivi”.
Ma il leader leghista non ci sente: “Si va avanti se i 5Stelle smettono di dire sempre di no”. Se ne frega di quali possano essere le ragioni, sale in macchina alla volta del prossimo comizio di questa campagna elettorale con l’aria di chi ha il governo gialloverde in pugno.
(da “Huffingtopost”)
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Giugno 2nd, 2019 Riccardo Fucile
“POTEVA ESSERE UNA STRAGE, LA GENTE DEVE SAPERE CHI HA LA RESPONSABILITA'”
“Era risaputo che queste grandi navi sono dannose e che c’era questo colossale rischio. Un rischio che viene denunciato invano da 20 anni”
Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, interviene sull’incidente che tra la nave Msc e un’imbarcazione avvenuto nel canale della Giudecca e punta il dito contro i vari governi che negli anni si sono susseguiti: “Le amministrazioni comunali non contano nulla, non hanno alcun potere sul traffico portuale, su cui decidono il ministero delle Infrastrutture e l’autorità portuale che è nominata dallo stesso ministero”, dice all’AdnKronos.
Il Comune di Venezia ha protestato, ma, continua Cacciari: “i vari governi se ne sono fottuti. La gente deve sapere chi ha responsabilità . È andata di lusso, se lo stesso incidente fosse avvenuto in un altro punto invece che nella zona propriamente portuale, poteva essere una strage”.
Cacciari auspica ora che si scelga la via adeguata per evitare di fare danni peggiori: “La soluzione è mandare le navi da crociera giù per il canale dei petroli, che è già aperto, a Marghera, dove attrezzare un’area per i crocieristi e portare i passeggeri con i pullman a Venezia”.
(da “Huffingtonpost”)
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Giugno 2nd, 2019 Riccardo Fucile
GUADAGNA QUASI LA META’ DI QUELLO CHE PERCEPIVA OGNI MESE SALVINI AL PARLAMENTO EUROPEO CON UNA DIFFERENZA: IL CONDUTTORE E’ SEMPRE PRESENTE, SALVINI NO
La Rai smentisce le voci secondo cui Gad Lerner percepirebbe 60mila euro a puntata per il suo nuovo programma L’Approdo in onda da domani alle 23.10 su Rai Tre per cinque puntate.
E in un comunicato ufficiale dichiara in via ufficiale quanto già chiarito dallo stesso giornalista, finito sotto attacco da parte della Lega.
“Si tratta di una nuova serie, in linea con le precedenti già realizzate da Gad Lerner sulla stessa rete – si legge nella nota Rai – Il compenso complessivo riconosciuto a Lerner è di 69mila euro lordi per l’intero programma. Lerner è autore, conduttore di studio (produzione interna Rai) e realizza interviste sul campo. Il suo compenso è comprensivo del periodo di preparazione e ideazione della trasmissione. Il valore è rimasto invariato dal suo rientro in Rai nel 2016”.
“Tutti gli altri costi – precisano ancora da Viale Mazzini – sono relativi all’utilizzazione di maestranze e scenografie del Centro di produzione televisivo di Torino, dove “L’approdo” viene realizzato, al fine di avere il contributo di dipendenti e squadre di lavoro interne in un centro di eccellenza Rai che andrà sempre più valorizzato: in tal senso, i costi delle squadre di lavoro sono dipendenti dal limitato numero di puntate del programma”
Matteo Salvini non rinuncia alla replica da comizio: “Poverino, solo 69mila euro per cinque puntate. Fa la fame”, dice in piazza a Tivoli.
Ma 69.000 euro lordi fanno 40.000 euro netti diviso 5 puntate 8.000 euro a puntata nella triplice veste di ideatore, autore e conduttore, una inezia se paragonati ai 13.000 euro al mese percepiti da Salvini al Parlamento europeo.
E con una differenza: Lerner li ha percepiti essendo sempre presente, Salvini no.
(da agenzie)
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Giugno 2nd, 2019 Riccardo Fucile
L’ANTI-ITALIANO CHE SI E’ TRAVESTITO DA BECERO NAZIONALISTA
Vale la pena ricordare a tutti coloro che fanno finta di dimenticarlo che Salvini non è a difesa degli italiani. Che al leghista, dell’Italia, frega solo nella misura in cui può mantenersi saldo alla guida di questa bagnarola sgangherata che chiamiamo Paese. Un Capitano che ha bisogno dei suoi mozzi. Niente di più.
Sono passati solo sei anni da tweet come quello del 2 giugno 2013, dove Salvini scriveva che oggi, Festa della Repubblica, non c’è nulla da festeggiare.
E quindi, bisogna fare una domanda ai vari fan di Capitan Nutella in giro per l’Italia: pensate davvero che sei anni siano sufficienti per cambiare così radicalmente visione politica? Per passare da ‘Padania is not Italy’ a ‘Prima gli italiani’? Da ‘terroni di merda’ alla Lega vincitrice nei comuni del Sud Italia?
Si è detto e si è ripetuto: Salvini è un trasformista politico.
Salvini è andato a riempire un vuoto, un bisogno che questo paese ha sempre avuto, come le pecore del pastore.
E di ‘padri’ ne abbiamo avuti, e osannati, parecchi, ma tutti, prima o poi, li abbiamo abbandonati in attesa di un padre più severo, più forte, ancora più autoritario.
Ma in questo caso, siamo riusciti a superarci: perchè permettere a Salvini di fingersi Padre della Patria quando fino a poco, davvero troppo poco tempo fa era tra quelli che con il tricolore ci si pulivano il culo, denota disperazione, vero e proprio accattonaggio politico. Ci stiamo accontentando di chi fa la voce grossa, di chi promette di spaccare tutto,
Spesse fette di prosciutto sugli occhi, tappi nelle orecchie per non sentire la gigantesca ipocrisia delle sue parole e la memoria del passato recente cancellata con forza dalle nostre menti.
Il tutto per cosa? Un recondito desiderio di sicurezza? Una consolazione alla frustrazione delle nostri vite abbattute dalla crisi? Una soluzione allo smarrimento identitario che non ci fa più riconoscere in nulla?
Salvini è una risposta a tutto questo, ma lo è solo perchè – per ora – lui è stato in grado di mascherarsi meglio di tutti, di urlare più forte degli altri. Urla, perchè non è in grado di fare altro. Come urlava ‘terroni di merda’ fino a soli sei anni fa.
Vale sempre la pena ricordare chi ci siamo scelti per la guida del paese.
(da Globalist)
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