Luglio 31st, 2019 Riccardo Fucile
E I SUOI FANS DELUSI SI SENTONO PRESI PER I FONDELLI DA SALVINI: “CAPITO, COME AL SOLITO RESTANO IN ITALIA”…. ALLA FINE SOLO UNA SESSANTINA SARANNO RIDISTRIBUITI IN EUROPA… E NELLA NOTTE NE SONO ARRIVATI 85 NEL SALENTO
È arrivato il via libera dal Viminale per lo sbarco dei migranti che si trovano dal 25 luglio scorso sul pattugliatore Gregoretti, ormeggiato al pontile Nato della Marina militare nella rada di Augusta.
I 115 migranti saranno trasferiti all’hot spot di Pozzallo. È significativo che la soluzione, annunciata dal ministro Salvini in una diretta Facebook, arrivi dopo l’apertura dell’indagine e le molte similitudini con il caso Diciotti.
Mentre gli altri saranno distribuiti nei paesi europei — tra cui la Germania — una cinquantina di migranti, fra i 116 sbarcati oggi dalla Nave Gregoretti al porto di Augusta, saranno accolti presso la struttura “Mondo Migliore” di Rocca di Papa.
Lo rende noto la Cei. “In tal modo la Conferenza Episcopale Italiana, tramite Caritas Italiana, si è impegnata con proprie risorse professionali ed economiche a corrispondere a una richiesta del ministero dell’Interno alla Chiesa Italiana di farsi carico dell’ospitalità , dell’accoglienza e dell’assistenza — anche legale — di queste persone”, si legge in una nota. Anche nell’agosto scorso alcuni migranti, dopo il solito braccio di ferro, erano stati trasferiti a Rocca di Papa.
L’iniziativa, in coerenza con analoghe misure assicurate dalla Cei in supporto sussidiario al sistema di accoglienza italiano, si colloca in un orizzonte di collaborazione che vede lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica compartecipi nell’assistenza e accoglienza dei migranti”, sottolinea ancora la Conferenza episcopale.
Intanto Salvini, in attesa che i suoi fans scoprano che Rocca di Papa è in Italia, cerca disperatamente di far dimenticare la fine della vicenda Gregoretti prendendosela con la Alan Kurdi, che ha soccorso 40 migranti al largo della Libia e attualmente si trova a 30 miglia dalla Libia, 60 dalla Tunisia, 171 da Malta e 127 da Lampedusa.
Nella diretta Facebook in cui ha annunciato lo sbarco dalla Gregoretti, Salvini ha annunciato anche di aver firmato il divieto di ingresso in acque italiane per la nave della ONG.
Il problema è che tra i commenti della pagina ci sono molti che cominciano a mangiare la foglia:
Ovvero, qualcuno comincia a rendersi conto che questa sceneggiata delle navi ONG alla fine non finisce come dice Salvini, ma con l’approdo in Italia. E la macchina di propaganda del ministro dell’Interno comincia a scricchiolare.
Perchè la realtà , sui soccorsi in mare come sull’economia, prima o poi arriva a mostrare il conto
(da “NextQuotidiano”)
argomento: Razzismo | Commenta »
Luglio 31st, 2019 Riccardo Fucile
I CAMERIERI HANNO I GUANTI BIANCHI, NON LA DIVISA
Quel ragazzo non poteva salire su una moto d’acqua della polizia. Punto e basta.
I poliziotti non avrebbero dovuto consentirlo. Le regole o valgono per tutti o non valgono per nessuno.
Ma soprattutto, in un paese democratico – in attesa di diventare la Russia di Putin – i servitori dello Stato servono lo Stato e non il potente di turno.
Quindi gli agenti avrebbero dovuto impedire che un ragazzino salisse abusivamente su un mezzo della polizia. Invece hanno scelto di cercare di impedire che un bravo giornalista facesse il suo lavoro e cercato di impedire che si documentasse quello che potremmo definire un abuso.
La privacy su una moto d’acqua? A chi la raccontano?
Non esistono leggi applicate o ignorate a seconda della persona e non esistono regole rispetto alle quali si svicola.
E’ l’ora di dire basta a servitori dello Stato, in divisa o senza divisa, timorosi con il potente di turno, perchè la carriera, la famiglia, mica mi possono mettere contro…
Sappiamo che questo cattivo costume esiste, senza che ipocritamente ci giriamo dall’altra parte.
Del resto, per tornare alla cronaca recente, c’è da chiedersi in quanti abbiano contestato a Salvini l’uso abusato di divise e insegne delle forze di polizia (reato depenalizzato ma per il quale si deve essere multati)
Chi serve lo Stato serve lo Stato e basta.
Chi serve i potenti al massimo è un cameriere. E i camerieri hanno i guanti bianchi e non la divisa.
(da agenzie)
argomento: denuncia | Commenta »
Luglio 31st, 2019 Riccardo Fucile
SARA’ ASCOLTATO SIA CHI GUIDAVA ILMEZZO SIA CHI HA CERCATO DI IMPEDIRE AL VIDEOMAKER DI FARE LE RIPRESE
La questura di Ravenna ha iniziato le verifiche operative per chiarire quanto avvenuto ieri a Milano Marittima dove il figlio del ministro dell’Interno Matteo Salvini è salito su una moto d’acqua della Polizia pilotata da un agente per un giro in mare. I diretti interessati verranno ascoltati nelle prossime ore.
Le verifiche, come da prassi, coinvolgeranno il ruolo di tutti i poliziotti eventualmente coinvolti: non solo chi guidava la moto ma anche chi ha interagito con il videomaker del filmato pubblicato da Repubblica, Valerio Lo Muzio.
Gli agenti hanno cercato di impedire al giornalista di riprendere la moto d’acqua con a bordo il figlio del ministro.
(da agenzie)
argomento: denuncia | Commenta »
Luglio 31st, 2019 Riccardo Fucile
“DA SALVINI NESSUNA SCUSA PER LE INTIMIDAZIONI AL GIORNALISTA”
Non basta ammettere “l’errore da padre” per giustificare il giro sulla moto della Polizia compiuto dal
figlio. Perchè quella vicenda coinvolge anche il diritto di cronaca.
E Salvini dovrebbe chiedere scusa soprattutto al giornalista minacciato mentre svolgeva il proprio lavoro.
E’ questa la posizione dell’Ordine dei Giornalisti sulla vicenda che ha coinvolto il videomaker di Repubblica Valerio Lo Muzio.
“Anzichè difendere la polizia da un suo errore di padre Salvini avrebbe dovuto stigmatizzare il comportamento di chi ha provato ad impedire il legittimo esercizio del diritto di cronaca. Su questo dal giornalista professionista e ministro dell’Interno ci aspettiamo delle scuse”, dice il presidente Carlo Verna.
E Salvini, durante una diretta Facebook, affronta l’argomento con la solita arroganza: “Vediamo di quali sport nautici si occuperanno oggi i media”.
“Inaccettabile”. Questa la definizione della Fnsi: “Non possiamo far passare questi comportamenti. Nessuno può dire a un cronista che sta svolgendo il suo lavoro, che sta documentando un fatto di interesse pubblico, di abbassare la videocamera. Le videocamere non vanno abbassate. E non solo: chiedo formalmente che sia identificata la persona che ha intimidito e minacciato il videomaker di Repubblica”.
E su Twitter l’Associazione Italiana Giornalisti Videomaker lancia l’hashtag #ministrosalvinisiscusi
Poi la politica. A margine della giornata di formazione dei navigator, rispondendo alle domande dei giornalisti sul giro del figlio di Salvini su una moto d’acqua della Polizia, il vicepremier M5S Luigi Di Maio ha espresso “piena solidarietà al giornalista”. Il caso continua ad alimentare le proteste del mondo politico.
Per Nicola Fratoianni, Sinistra Italiana, è da sottolineare “l’atteggiamento inaccettabile degli operatori di Polizia nei confronti del giornalista che ha filmato la scena”. E ancora: “Ci auguriamo che gli accertamenti della questura di Ravenna siano celeri ed efficaci e che i provvedimenti non guardino in faccia a nessuno neanche se saranno coinvolti uomini della scorta del ministro dell’Interno”.
(da agenzie)
argomento: denuncia | Commenta »
Luglio 31st, 2019 Riccardo Fucile
57 ARRIVANO STREMATI A GALLIPOLI, 28 A SANTA CESAREA… TUTTI SOCCORSI DA GDF E CROCE ROSSA
In Salento quella appena trascorsa è stata una notte di sbarchi: oltre 80 migranti sono stati rintracciati sulle coste della provincia di Lecce.
Lo sbarco più ingente è avvenuto a Gallipoli: all’una di notte sono stati intercettati dalla Guardia di finanza 57 pachistani, tra cui anche 12 minorenni.
Il gruppo di migranti è arrivato stremato sulle coste italiane dopo sette giorni di navigazione. I 57 sono stati soccorsi dalla Croce rosa, identificati e trasferiti a Taranto.
Il secondo sbarco nella notte è avvenuto a Santa Cesarea Terme, a Porto Miggiano. Tra le persone soccorse ci sono iracheni e curdi: si tratta di sei donne, sette uomini e otto bambini, di cui uno ferito a una mano.
Il gruppo di migranti si trovava su una barca a vela intercettata da una motovedetta della Guardia di finanza mentre stava prendendo il largo. A bordo c’erano anche quelli che sono stati identificati come due presunti scafisti.
L’imbarcazione è stata condotta al porto di Otranto e posta sotto sequestro.
Infine, altri sette iracheni — probabilmente connessi al secondo sbarco — sono stati rintracciati a Vitigliano, una frazione di Santa Cesarea.
(da FanPage)
argomento: emergenza | Commenta »
Luglio 31st, 2019 Riccardo Fucile
IL SEDICENTE “BUON PADRE DI FAMIGLIA”: “FIRMERO’ DIVIETO DI INGRESSO”… IL PORTAVOCE DELLA ONG: “ABBIAMO CHIESTO ALLE AUTORITA’ COMPETENTI ASSEGNAZIONE DI PORTO SICURO, LAMPEDUSA E’ IL PIU’ VICINO”
Quaranta migranti sono stati salvati dalla Alan Kurdi, la nave della ong tedesca Sea Eye, al largo
della Libia. Tra loro ci sono anche un neonato, due bambini piccoli e una donna incinta.
Lo scrive in un tweet l’ong Sea Eye. Le operazioni di salvataggio sono avvenute mercoledì mattina presto. Secondo quanto riportano i media tedeschi, le persone salvate hanno raccontato di essere partite a bordo di un gommone da Tajoura, a est di Tripoli, durante la notte.
I migranti, dice Sea Eye, provengono dalla Nigeria, dalla Costa d’Avorio, dal Ghana, dal Mali, dal Congo e dal Camerun.
Il portavoce della ong Gorden Isler al giornale Frankfurter Allgemeine dichiara: “Chiederemo alle autorità competenti di assegnarci un porto sicuro. Dal punto di vista geografico Lampedusa è il posto sicuro più vicino. Nelle prossime ore si vedrà come andrà avanti”.
Matteo Salvini ha fatto sapere che firmerà il divieto di ingresso: “Si disobbedisce alle leggi italiani e si attacca nei fatti il governo italiano”.
Peccato che le leggi italiani e quelle internazionali stabiliscano che il porto piu’ vicino e sicuro sia Lampedusa e che la sua direttiva sia illegale come ampiamente dimostrato.
(da agenzie)
argomento: emergenza | Commenta »
Luglio 31st, 2019 Riccardo Fucile
ATTO DEPOSITATO ALLA PROCURA DI SIRACUSA CHE ORA APRIRA’ UN FASCICOLO
“Non accettiamo l’idea di abituarci a tutto, anche alle scelte politiche inconcepibili e oltre ogni legge e ordinamento, come quella di costringere in condizioni igienico-sanitarie pessime, da 5 giorni, con un solo bagno, 116 esseri umani su una nave italiana che li ha salvati da un sicuro naufragio ed e’ gia’ ormeggiata in un porto del Paese. E’ una mostruosita’, che non puo’ passare sotto silenzio e restare impunita. Ecco perche’ stiamo presentando un esposto alla Procura di Siracusa per denunciare il ministro degli Interni di sequestro di persona”.
Lo scrive in una nota il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna. “Chiediamo, contestualmente, allo stesso ufficio giudiziario di intervenire subito — aggiunge — e ordinare l’immediato sbarco di questi poveri disgraziati. Vediamo se anche questa volta Salvini fuggira’, con la sua arroganza, dalle aule giudiziarie per non farsi processare e rispondere della sua indecenza nel ‘trattamento inumano e degradante’ (e’ la definizione delle convenzioni internazionali) di uomini e donne in carne e ossa e che hanno subito violenze di ogni tipo. E’ una vergogna che tutti stiano in silenzio”.
(da agenzie)
argomento: criminalità | Commenta »
Luglio 31st, 2019 Riccardo Fucile
SULLA GREGORETTI I MEDICI AVEVANO DENUNCIATO: “29 MIGRANTI CON PROBLEMI SANITARI, DUE SONO GRAVI”… LA PROCURA STAVA PER PROCEDERE E SALVINI CERCA DI SALVARE LA FACCIA DOPO AVER CAUSATO SOFFERENZE A 115 PROFUGHI E A 40 NOSTRI MILITARI
Il ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha annunciato in diretta Facebook che autorizzerà lo sbarco
dei migranti a bordo della nave Gregoretti della Guardia costiera, ormeggiata ad Augusta.
“Problema risolto – ha detto Salvini – perchè 5 Paesi europei, Germania, Portogallo, Francia, Lussemburgo, Irlanda e alcune strutture dei vescovi in Italia si faranno carico dei 116 migranti a bordo. Non so se mi consterà un altro tentato processo, ma ho le spalle grosse (conta sempre sui servi grillini che gli garantiscono l’impunità …)
In mattinata il procuratore capo di Siracusa Fabio Scavone ha reso noti i risultati della relazione degli infettivologi che hanno monitorato i 116 migranti a bordo del pattugliatore Gregoretti, ormeggiato al Pontile Nato della Marina militare nella rada di Augusta: “Ci sono un caso di tubercolosi e un altro di cellulite infettiva; 20 scabbia e qualche altro caso con diverse patologie. In totale sono 29 i migranti con problemi di natura sanitaria. Oltre ai due casi di estrema gravità , anche gli altri devono avere le cure”.
In realtà , Germania a parte, nessun altro Paese ha mai ufficializzato la presa in carico di una quota di migranti, ma di fronte a una denuncia per sequestro di persona qualcosa bisogna pur inventare.
(da agenzie)
argomento: criminalità | Commenta »
Luglio 31st, 2019 Riccardo Fucile
IL DENARO RICEVUTO DALL’AMBASCIATA DEL MAROCCO A PARIGI PER AVER FAVORITO CONTATTI CON IMPRENDITORI ITALIANI
È il caso di dire pecunia non olet: il Fatto Quotidiano racconta oggi in un articolo a firma di Thomas Mackinson e Luigi Franco una storia surreale che riguarda Gianluca Savoini e una busta con 150mila dollari datagli all’Hotel Le Mèridien di Parigi che gli viene passata: per contare i soldi va in bagno ma purtroppo l’arrivo di un altro cliente fa sì che i dollari finiscano nello scarico della turca.
E lui a quel punto le ripesca e le pulisce una ad una.
La storia, di per sè già incredibile, viene ulteriormente dettagliata: gli italiani sono due. Gianluca Savoini è seduto in un bistrot di boulevard Pereire, non lontano dall’Arc de Triomphe, con un’altra persona. A un certo punto i due si passano fugacemente un plico alto come un pacchetto di Marlboro, fasciato in fogli di giornale.
Mezz’ora prima — raccontano le fonti — nella sala de Le Mèridien Etoile, a due passi dall’Ambasciata del Marocco, hanno ricevuto il prezioso plico dalle mani di Mohamed Khabbachi, ex direttore generale dell’agenzia di stampa nazionale Map, emissario di re Mohammed VI per le attività di lobby su scala europea, Italia compresa.
Il suo profilo WhatsApp riporta tutt’ora una veduta della stazione centrale dal Pirellone, dove Savoini è stato capo ufficio stampa e oggi è vicepresidente Corecom. Qual era la contropartita di quel denaro? Savoini era a Parigi per un affare privato o per conto della Lega?
Raggiunto sul cellulare della moglie, l’ex portavoce di Salvini riattacca al primo accenno alla vicenda.
Monsieur Khabbachi, che in Marocco ha fama di essere ufficiale di collegamento tra il mondo dei Servizi e la manipolazione dei media a fin di propaganda, nega: “Sono un giornalista, seguo cosa succede nel mondo, ma non dò soldi”.
Chiede poi di essere richiamato dopo un’ora, e invece non risponderà più al telefono e neppure alle domande inviate via WhatsApp che sicuramente ha letto, come dimostra la spunta blu sui messaggi
Le aziende italiane da segnalare in Marocco
L’incontro all’hotel viene organizzato per definire una lista di aziende italiane da segnalare per appalti in Marocco.
Ad aprire la scena c’è una missione leghista nell’ottobre 2015: con Salvini c’è Savoini. A parlarne è Claudio Giordanengo, organizzatore del tour nonchè dentista di Paesana (Cuneo) che si presentava come “responsabile esteri della Lega” e a marzo si è candidato a Saluzzo.
Nella delegazione ci sono anche due figure esterne al partito. Sono Massimo Gerbi, figlio dell’ex patron del Torino calcio Mario Gerbi, e Kamal Raihane, ex agente di leve calcistiche del Maghreb che in quel periodo faceva sfoggio di foto con Salvini e rivendicava: “Gli ho organizzato l’incontro con alcuni esponenti del mondo politico marocchino. S’è parlato di politica e non solo. Un incontro costruttivo”.
Da fine 2017 Raihane è titolare di Eurafricasrl, una società di Torino da 10mila euro di capitale sociale, che si occupa di procacciamento di affari.
Al Fatto non ha risposto sul suo ruolo nella comitiva leghista. Più loquace è Giordanengo: “L’iniziativa era nata con un intento provocatorio: la Lega che va a parlare di immigrati in Marocco”. C’erano altri interessi? “C’era un interesse parallelo, credo legittimo, di unire alla missione politica anche la presentazione di aziende interessate a operare in Marocco. Se poi ci sono stati altri personaggi che hanno stabilito rapporti economici non lo so”.
La fine della storia arriva con la scoperta che l’elenco non serve più. I delegati torneranno via aereo in Italia con il premio di consolazione nascosto nella giacca, nei pantaloni e nelle scarpe. Dal fondo della turca, la parte di Savoini finirà nella cassetta di sicurezza di una banca.
(da “NextQuotidiano”)
argomento: denuncia | Commenta »