Settembre 6th, 2019 Riccardo Fucile
SALVINI INDIGNATO PERCHE’ CITA ANCHE SUA FIGLIA DI SEI ANNI … CHI HA CENTINAIA DI BAMBINI ANNEGATI SULLA COSCIENZA STIA ZITTO
E’ bufera per un post pubblicato sul proprio profilo Facebook dal caporedattore di Rai Radio1, Fabio Sanfilippo, con destinatario l’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Ti sei impiccato da solo, e questo è evidente – si legge sulla pagina Fb del giornalista in un commento del 4 settembre -. Io ne sono felice. Vabbè, si era capito. Ora perderai almeno il 20, 25 per cento dei consensi che ti accreditano i sondaggi, lo sai? E che fai? Non hai un lavoro, non sai fare niente, non hai un seggio da parlamentare europeo, hai perso il posto da ministro, certo stai in parlamento. Con la vita che ti eri abituato a fare tempo sei mesi ti spari nemico mio”.
Fabio Sanfilippo ha persino tirato in ballo la figlia di Salvini: “Avrà tempo per riprendersi, basta farla seguire da persone qualificate”.
Salvini ha così replicato. “Mi dà fastidio il post su Facebook di un giornalista della Rai in cui mi invita al suicidio tirando in ballo mia figlia e dicendo che le servirà un percorso di recupero. Ma come ti permetti?”.
Il leader della Lega ha aggiunto: “Vergognati schifoso che non sei altro, prendertela con una bambina di sei anni”
Parla chi ha sulla coscienza decine di bambini annegati nel Mediterraneo…
La Rai, tramite una nota, ha fatto sapere di aver “avviato un procedimento disciplinare urgente nei confronti del giornalista di Rai Radio1 Fabio Sanfilippo. L’azienda – spiega Viale Mazzini – considera gravissime le affermazioni fatte dal giornalista sul proprio profilo Facebook. All’inizio della settimana prossima la Rai emanerà una disposizione sull’uso dei social da parte dei propri dipendenti”.
(da agenzie)
argomento: Costume | Commenta »
Settembre 6th, 2019 Riccardo Fucile
“GLI SBARCHI BASTA SAPERLI GESTIRE E USARE IL CRITERIO DELLA SUDDIVISIONE AUTOMATICA”
“Luciana Lamorgese è una persona di grandissima competenza e saggezza. Non la considero un tecnico, ma una persona adeguata al ruolo. Il ministero dell’Interno è una Ferrari: bisogna saperla guidare. Lei è certamente in grado di guidarla bene”.
Queste le parole di Roberto Maroni, ospite di “Fatti e Misfatti” su Tgcom24 sulle critiche al nuovo Ministro dell’Interno. “Anche io quando ero al Viminale non avevo profili social, conta poco”.
E sul problema migrazione Maroni aggiunge: “Bisogna prevenire gli sbarchi, ma se dovessero avvenire c’è il criterio della suddivisione automatica in base alla popolazione. Questo risolverebbe il problema senza lasciare agli Stati gli oneri della gestione dei flussi. Questo potrebbe risolvere anche il problema con Malta”.
(da agenzie)
argomento: Maroni | Commenta »
Settembre 6th, 2019 Riccardo Fucile
NON CAMBIERA’ MAI: NON CAPISCE CHE AL GOVERNO DIFENDI IL PAESE, NON IL TUO INTERESSE DI PARTE E LA TUA POLTRONA
È passato un giorno dal giuramento, Governo e nuovi ministri stanno ancora prendendo le misure alla macchina che dovranno guidare. Luigi Di Maio convoca i suoi ministri.
C’è una foto diffusa dal capo politico M5s a sigillare l’incontro, nel cuore della Farnesina. Qualcuno potrà definire la mossa irregolare, un incontro tutto politico nella sede della rappresentanza italiana nel mondo, Giuseppe Conte avrà forse inarcato un sopracciglio dopo la richiesta di non dare adito a sgrammaticature istituzionali.
Ma il messaggio è chiaro: un’affermazione della rinnovata centralità del leader 5 stelle che distribuisce le carte nel Movimento, coordina la sua squadra, mette a punto le prossime mosse.
Di Maio si concentra sui tre temi madre dell’autunno stellato.
Il taglio dei parlamentari anzitutto, vera e propria bandiera nei giorni più violenti della crisi, per il quale si guarda fiduciosi già alla prossima capigruppo della Camera, che dovrebbe tenersi mercoledì o giovedì. Il taglio del cuneo fiscale, che per i 5 stelle dovrà essere il cuore della prossima legge di stabilità . Il salario minimo infine, sul quale si vuole dare una sensibile accelerazione.
Nel dettaglio la programmazione del medio periodo verrà stabilita da un nuovo incontro previsto subito dopo i voti di fiducia di Montecitorio e Palazzo Madama.
“La convivenza con Salvini — spiega chi ha visto Di Maio nelle ultime ore — ci aveva costretto a essere reattivi, a vivere giorno dopo giorno vedendo quello che succedeva. Il passo va cambiato”.
Prima ancora il leader farà il punto sulla squadra di sottogoverno, sul quale però ha già fatto arrivare a valle un messaggio: chi entra al Governo non deve pensare di essere “arrivato”, la condivisione con il gruppo parlamentare deve essere attenta e continua.
Messaggio pesante, anche in considerazione delle graticole grilline, il giudizio di deputati e senatori cui si erano sottoposti sottosegretari e ministri subito prima dell’estate e che da questo punto di vista aveva dato esiti spesso disastrosi.
L’immagine della ritrovata unità della squadra stellata ha come rovescio della medaglia la sottolineatura che, come nell’esperienza gialloverde, di fatto i due partiti viaggeranno su rette parallele, sperando che laddove si incontrino almeno si salutino.
E al secondo giorno del secondo Governo Conte è la dem Paola De Micheli, al suo esordio da ministro delle Infrastrutture, a lanciare un macigno nello stagno. “Basta no politici”, sì al Tav, “nessuna obiezione politica” sulla Gronda, ma soprattutto sulle concessioni autostradali nessuna “revoca”, ma una “revisione”. Di Maio ha invitato tutti i suoi alla calma: “Non rispondiamo a nessun tipo di provocazione. Dobbiamo mediare con intelligenza”.
Francesco D’Uva, il capogruppo alla Camera che ha partecipato agli infiniti tavoli sulla stesura del programma, dice a Huffpost: “Ci siamo dati un metodo che prevede che le scelte vadano prese insieme, coinvolgendo i gruppi parlamentari. Il clima deve essere sereno per lavorare per il bene e la stabilità del paese”.
I primi screzi della neonata cosa giallorossa arrivano come un’eco a Palazzo Chigi. Il primo giorno di aria più mite a Roma fa spalancare le finestre dello staff della comunicazione del presidente del Consiglio. Che vuole far entrare il vento nuovo anche nel suo discorso che si appresta a fare alle Camere per ottenere la fiducia.
Il premier non guarderà al passato, ma farà due passaggi tesi a sottolineare una precisa discontinuità . Anzitutto un richiamo al rispetto della Costituzione e alla centralità del Parlamento e il rispetto che il potere esecutivo deve averne (e chi ha orecchie per intendere…). Poi chiederà leale trasparenza alla sua nuova squadra nella condivisione degli obiettivi e nel metodo di lavoro.
Conte punterà molto sulla revisione del patto di stabilità quale bussola della politica europea del governo nei prossimi mesi, sul crinale dell’europeismo sincero ma critico che tanto lo aveva messo sotto accusa da parte della Lega, ma al quale non vuole rinunciare da capo di una nuova coalizione.
Squadra, si ripete instancabilmente da Palazzo Chigi, della quale continua a sentirsi garante e non parte in commedia. Tra gli argomenti toccati la semplificazione e la sburocratizzazione, gli investimenti, il Mezzogiorno, il made in Italy, l’attenzione per le situazioni di disabilità e i terremotati, per dare seguito agli incontri dell’ultimo round di consultazioni di lunedì scorso.
E proprio nelle zone del terremoto potrebbe recarsi come prima visita ufficiale da nuovo vecchio presidente, mentre il primo grande appuntamento internazionale potrebbe essere un bilaterale con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sul quale le diplomazie stanno lavorando in vista della prossima assemblea delle Nazioni unite prevista il 22 settembre.
Sulle questioni sollevate dalla De Micheli, spiegano, il premier si atterrà a quanto scritto nel programma dai due partiti azionisti della nuova maggioranza. Mentre sul comparto immigrazione il testo è ancora un work in progress.
Su quel tema ogni parola verrà soppesata, limata, scritta e riscritta. Lì, soprattutto lì, si avrà la prima cartina tornasole su quanto il volante abbia sterzato, per usare le parole di Zingaretti, nella svolta del Governo di svolta.
(da “Huffingtonpost”)
argomento: governo | Commenta »
Settembre 6th, 2019 Riccardo Fucile
AFFARI ECONOMICI, CONCORRENZA, COMMERCIO O INDUSTRIA… SI PARLA ANCHE DELLA VICEPRESIDENZA UE
È durato circa un’ora il colloquio in un «clima di grande amicizia» tra la presidentessa della Commissione Europea Von der Leyen e il candidato italiano per la Commissione Paolo Gentiloni, ex premier ed ex presidente del Partito Democratico.
Mentre si fanno sempre più insistenti le voci secondo cui il portafoglio che andrebbe all’Italia sarebbe quello del Commissario agli Affari Economici (secondo il Financial Times sarebbe invece quello della Concorrenza), fonti dell’Unione Europea hanno fatto sapere che al nostro Paese andrà sicuramente «un dossier importante» , ma «niente è deciso fino a quando tutto è deciso» e «il quadro non è ancora completato».
La decisione, ratificata durante la prima riunione del Consiglio dei Ministri del Governo M5s-Pd, era già nell’aria da tempo.
L’ultima incognita, che verrà sciolta martedì 10 settembre da Ursula Von Der Leyen, è relativa alle deleghe. Ogni Paese membro dell’Unione, infatti, ha diritto a una delega specifica.
Non si sa ancora quale delega riceverà l’Italia, benchè sino a ieri era quasi certa la sua investitura a Commissario agli Affari Economici, succedendo a Pierre Moscovici.
Gli altri candidati per il ruolo sono l’ex ministro per le Finanze del Belgio Didier Reynders e l’ex ministra delle Finanze finlandese Jutta Urpilainen.
La poltrona degli Affari economici sarebbe in linea con le priorità del programma del nuovo governo giallorosso, volte a promuovere «le modifiche necessarie a superare l’eccessiva rigidità dei vincoli europei» sui conti pubblici.
In alternativa, nelle ultime ore — secondo quanto riferito dal Financial Times — si stanno facendo sempre più insistenti le voci che vedono l’ex premier nel ruolo del nuovo commissario alla Concorrenza, prendendo il posto dell’uscente commissaria danese Margrethe Vestager.
Per l’incarico si fa anche il nome della francese Sylvie Goulard, candidata anche per il Mercato interno.
In ultimo, ma non da meno, per Paolo Gentiloni si potrebbe anche profilare l’incarico di Vicepresidente della Commissione Europea, anche se la presidentessa Von Der Leyen, fresca d’investitura, aveva espresso la volontà di nominare come suoi vice l’olandese Frans Timmermans e la danese Margrethe Vestager.
(da agenzie)
argomento: Europa | Commenta »
Settembre 6th, 2019 Riccardo Fucile
IL GARANTE DEL M5S E’ RIUSCITO A OTTENERE LA CONFERMA DEL MINISTRO COSTA ALL’AMBIENTE
Secondo Beppe Grillo, il capo politico di M5s Luigi Di Maio “dovrebbe prendersi un anno sabbatico“. “Luigi lo vedo stanco e confuso” ha confessato l’ex comico.
Il quotidiano Repubblica, però, specifica che l’ex comico potrebbe aver premuto per l’inserimento di alcuni suoi fedelissimi nel governo formato con il Pd.
Grillo, secondo alcuni retroscena avrebbe “salvato” Sergio Costa (generale dei carabinieri) all’Ambiente, “casella che considera fondamentale proprio per la natura dell’intesa con il Partito democratico”.
Inoltre, “la maggior parte dei temi che interessano il fondatore M5s passano da quel ministero”.
Davide Casaleggio, invece, (sempre seguendo Repubblica) “si deve accontentare della ministra all’Innovazione Paola Pisano“. Tuttavia, il figlio del fondatore Gianroberto Casaleggio “si sente garantito anche da Stefano Patuanelli allo Sviluppo economico”.
(da agenzie)
argomento: governo | Commenta »
Settembre 6th, 2019 Riccardo Fucile
AUDIZIONE NELLA COMMISSIONE INSIEME ALLA GUARDIA COSTIERA ITALIANA
Dopo la querela, le indagini per gli abusi commessi quand’era ministro, l’estromissione dal governo, ora a Capitan Nutella ne è capitata un’altra: la comandante della Sea Watch Carola Rackete sarà invitata a un’audizione nella commissione Libertà civili del Parlamento Ue il 3 ottobre, se non saranno sollevate obiezioni nella riunione della commissione parlamentare della prossima settimana.
All’audizione, dal tema Ricerca e soccorso nel Mediterraneo, dovrebbero essere invitati anche rappresentanti della Commissione europea, Frontex, Consiglio d’Europa e Guardia Costiera italiana.
Sarà l’occasione per una riflessione comune sul ruolo che dovrebbe svolgere l’Europa per assumere in prima persona lle operazioni di salvataggio come aveva fatto con la missione Mare Nostrum.
(da agenzie)
argomento: Europa | Commenta »
Settembre 6th, 2019 Riccardo Fucile
L’INFAME HA 22 ANNI: DENUNCIATO INSIEME ALLA MOGLIE PER LESIONI PERSONALI AGGRAVATE… IL BIMBO ERA STATO PORTATO IN OSPEDALE… IL RACCONTO DI UN TESTIMONE
È arrivata la denuncia per lesioni personali aggravate nei confronti dell’uomo che ha colpito con un calcio un piccolo migrante di 3 anni la cui unica colpa è stata quella di essersi avvicinato alla carrozzina con cui stava portando in giro sua figlia.
Le forze dell’ordine di Cosenza hanno, infatti, individuato il 22enne autore del vile gesto nei confronti del bambino. Stessa sorte è toccata alla moglie 24enne dell’uomo, presente al momento dell’accaduto.
Come raccontato anche da diversi testimoni, il bambino aggredito si trovava in strada per giocare con i suoi due fratellini. Il tutto mentre la loro madre era in attesa di essere ricevuta da un dottore in uno studio medico lì vicino a Cosenza.
Mentre stava andando a comprarsi un gelato, incuriosito da quel passeggino spinto da una giovane coppia con all’interno un’altra piccoletta come lui, il bambino di 3 anni si è avvicinato alla carrozzina per dare una carezza alla bambina. Il padre della piccola però, non ha gradito questo gesto e ha prima strattonato, per poi assestargli un calcio.
Il tutto è avvenuto sotto gli occhi attoniti dei presenti che hanno veementemente protestato per il vile gesto dell’uomo che ha colpito senza batter ciglio una piccola creatura di soli 3 anni.
Il piccolo è stato poi soccorso da un’ambulanza — aveva perso il respiro, per il colpo ma soprattutto per la paura — dopo quell’aggressione folle
Ora per lui, il 22enne T.D è arrivata la denuncia dopo esser stato individuato dalla Polizia anche grazie al racconto dei testimoni.
Stessa sorte anche per M.V., 24enne moglie dell’uomo che — secondo le indiscrezioni — era presenta sul luogo al momento dell’aggressione. Ancora da chiarire, però, il suo ruolo attivo negli strattonamenti ai danni del bambino.
Questa la ricostruzione di un testimone pubblicata su un quotidiano locale
Ore 19.00, Via Macallè — traversa corso Mazzini: Un bimbo di tre anni si avvicina insieme ai due fratellini un po più grandi ad un passeggino con un bambino per sorriderlo e accarezzarlo. .. Il bastardo del padre di scatto si gira, li grida, e li strattona… e nella sua pazzia mentale tira un calcio nello stomaco al bimbo più piccolo facendogli fare un volo di due metri…. Corro, mi avvicino, inizio a gridare, insieme a me altri passanti si avvicinano… qualcuno della folla gli tira pure un pugno in testa (troppu pocu)… immediatamente cerco di soccorrere il bambino che nel frattempo è diventato bianco e respira a fatica….Un medico nei dintorni lo controlla. Nel frattempo corro sul corso a trovare il bastardo che si è facilmente dileguato nella folla, di lui nessuna traccia…. aspetto con la mamma l’ambulanza che tarda ad arrivare…. vado via perchè ero in ritardo a lavoro. Dalle 20.30 nessuna notizia di mamma e figli….
Faccio un appello a chiunque si trovava nei paraggi che ha assistito alla scena di non essere omertosi e di contattare qualcuno se sa l’identità del bastardo, non possiamo far passare questo vile gesto…. i bimbi non si toccano. … E’ il clima di odio razziale che gira nell’aria a generare violenza.”
(da agenzie)
argomento: Razzismo | Commenta »
Settembre 6th, 2019 Riccardo Fucile
SE LA CANTANO E SE LA SUONANO … PREPARANO UNA LEGGE DISCRIMINATORIA VERSO GLI STESSI ITALIANI DI ALTRE REGIONI, LA BLOCCANO AL MINISTERO LEGHISTA INIZIANDO LA PROCEDURA PER IMPUGNARLA, FANNO LE VITTIME QUANDO IL NUOVO GOVERNO LA IMPUGNA
Da qualche settimana a questa parte Matteo Salvini sembra essere affetto dalla sindrome di Calimero, quella che ti porta a vedere complotti contro sè stessi ovunque e in qualsiasi situazione.
Ed ecco che il fatto che il governo giallorosso, come primo atto, abbia impugnato la legge regionale del Friuli Venezia Giulia perchè valutata fortemente discriminatoria, diventa l’occasione per fare del sano vittimismo per rimpolpare una campagna elettorale già ripartita con vista sulle prossime Regionali.
L’ex ministro dell’Interno, però, forse non sa (od omette) che l’iter per bloccare il tutto è stato avviato da una leghista: l’ex ministra per gli Affari Regionali Erika Stefani.
Facciamo un piccolo passo indietro.
Era lo scorso 22 luglio quando l’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) aveva inviato al governo — il Conte 1 — una lettera in cui si chiedeva l’avvio di un’istruttoria per valutare la legger regionale del Friuli Venezia Giulia.
La missiva è stata inviata alla Presidenza del Consiglio (come da prassi) e al ministero per gli Affari Regionali, presieduto fino al 4 settembre dalla leghista Erika Stefani.
E proprio la sua autorizzazione aveva dato il via all’iter che, poi, ha permesso al suo successore, il dem Francesco Boccia, di impugnare quella legge.
Insomma, Salvini attacca il governo per una legge impugnata, ma l’iter e l’istruttoria affinchè tutto questo potesse avvenire porta il marchio del Carroccio.
Era il 22 luglio (come racconta Il Fatto Quotidiano), come detto, pochi giorni prima dell’Apocalisse sul governo tra Movimento 5 Stelle e Lega. L’8 agosto, infatti, si consumò la crisi proprio per colpa (o merito) del segretario Matteo Salvini che decise di rompere l’alleanza.
Ancora un autogol leghista
Un fatto che ha provocato, come ovvio, una frenata nell’iter che, però, era stato già avviato proprio da uno dei ministeri con a capo la Lega. Ora, invece, Matteo Salvini accusa il governo di aver voluto impugnare la legge regionale del Friuli Venezia Giulia solo per fare un torto a lui. E, facendo questo, si penalizzano gli italiani.
Ma l’ex ministro, ora solo senatore, non ha fatto i conti con l’oste che aveva in casa e che aveva stappato l’iter che ha permesso a Boccia di bloccare il tutto.
(da agenzie)
argomento: denuncia | Commenta »
Settembre 6th, 2019 Riccardo Fucile
TELEVISEGRAD FINO A IERI, CON SALVINI CHE FACEVA CAPOLINO ANCHE NEI SERVIZI DI CUCINA, IMPROVVISAMENTE VIRA VERSO IL GOVERNO
Tommaso Rodano sul Fatto Quotidiano oggi ci racconta che il Tg2 sta subendo una metamorfosi impressionate.
Il direttore Gennaro Sangiuliano, un tempo fedele esecutore del Salvinismo a Viale Mazzini, non ha mostrato il Capitano per ben 13 minuti nell’edizione delle ore 13.
Lo spettacolo è piuttosto impressionante. Non solo non si avverte alcuna forma di ostilità verso i protagonisti dell’ “inciucio”, ma si avverte addirittura una certa benevolenza.
La cronaca dal Quirinale racconta “l’emozione e la commozione”dei ministri e si sofferma su uno struggente quadretto familiare: “La nota più carina, più tenera —racconta l’inviato al Colle —sono stati i figli, i bimbi della coppia Boccia-Di Girolamo che hanno seguito i genitori fino ai microfoni della stampa. Volevano partecipare anche loro”.
Nell’ex Televisegrad si parla così del nuovo governo: “Un esecutivo che aggancia saldamente l’Italia all’Europa, immediato interlocutore sulla manovra economica. Un governo che guarda al futuro, aveva detto Conte, per rendere la vita migliore ai cittadini”.
E poi sui 5Stelle: “Una crisi risolta, rivendica Di Maio, in modo trasparente,mettendo al centro temi e programma. E a ripartire è anche lo stesso capo politico sostenuto dal voto schiacchiante sulla piattaforma Rousseau. Non più vicepremier ma capodelegazione e soprattutto ministro degli Esteri, incarico di primo piano come chiedeva il suo Movimento”.
La situazione sta diventando francamente imbarazzante oltre che preoccupante: scompare Togliatti piazzato lì per giustificare i rubli alla Lega, non ci sono servizi sull’invasione islamica in Svezia, addirittura lo spread non sembra nemmeno più essere un complotto dei poteri forti. Solo dopo 13 minuti compare il Capitano:
Uno dopo l’altro sul Tg2 sfilano i “vincitori”. Per Andrea Orlando del Pd “è stato fatto un piccolo capolavoro”. Per Loredana De Petris di Leu è “un buon programma e una buona squadra”. Dopo di loro — e persino dopo un ritratto di Paolo Gentiloni! —arriva il servizio su Salvini.
Tuttavia, la più grossa delle differenze è quella che manca, non quella che si vede. Quando il salvinismo era al potere, una robusta pletora di signorotti quando veniva attaccata sui social network rispondeva tirando fuori orgogliosamente il suo diritto a pensarla come voleva.
Gli stessi oggi su Facebook hanno il coraggio di condividere solo oroscopi. Coincidenze?
(da “NextQuotidiano”)
argomento: RAI | Commenta »