Dicembre 19th, 2019 Riccardo Fucile
CADE IL TENTATIVO DI CUOR DI LEONE DI NASCONDERE LE PROPRIE RESPONSABILITA’ DIETRO UNA “SCELTA CONDIVISA” DEL GOVERNO, HA AGITO DI SUA INIZIATIVA
Palazzo Chigi smentisce che il Consiglio dei ministri abbia mai discusso del caso Gregoretti il
31 luglio 2019 o in altre riunioni.
“La questione relativa alla vicenda della nave ‘Gregoretti’ non figura all’ordine del giorno e non è stata oggetto di trattazione nell’ambito delle questioni ‘varie ed eventuali’ nel citato Consiglio dei Ministri (31 luglio 2019, ndr), nè in altri successivi”. Lo si legge in una nota firmata dal Segretario generale di Palazzo Chigi e inviata l’11 ottobre scorso al Tribunale dei ministri di Catania, citata nella richiesta di autorizzazione a procedere per il leader leghista.
Il Tribunale dei ministri di Catania chiede di procedere contro l’ex titolare dell’Interno, accusato di sequestro di persona nell’indagine sulla nave che fu fatta sbarcare il 31 luglio scorso, dopo 3 giorni in mare con 131 persone.
Salvini, invece, sostiene che “la decisione da ministro fu condivisa con Conte e Di Maio
Salvini ha anche attaccato Di Maio: “E’ un piccolo uomo”. Risposta del ministro degli Esteri: “Salvini ora fa la vittima. Lo vedo un po’ impaurito”.
I grillini sarebbero pronti a votare a favore dell’autorizzazione a procedere.
(da agenzie)
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Dicembre 19th, 2019 Riccardo Fucile
ACCOLTO IL RICORSO CONTRO IL SEQUESTRO AMMINISTRATIVO PREVISTO DAL DECRETO SICUREZZA DOPO CHE GIA’ LA PROCURA DI AGRIGENTO AVEVA DISPOSTO IL DISSEQUESTRO PROBATORIO
Dopo cinque mesi ferma sotto sequestro nel porto di Licata, in provincia di Agrigento, la nave Sea Watch 3 della ONG tedesca Sea Watch potrà tornare a navigare.
Lo ha deciso il tribunale civile di Palermo, che ha accolto il ricorso presentato dai gestori della nave, che era stata sequestrata dopo che lo scorso 29 giugno aveva attraccato nel porto di Lampedusa e fatto sbarcare i 40 richiedenti asilo che erano a bordo da circa due settimane.
Lo scorso 25 settembre era stato notificato il dissequestro probatorio, ma la nave era rimasta sotto sequestro amministrativo.
Il sequestro amministrativo delle navi di soccorso è stato un atto di pura ostilità politica, è tempo che una politica coraggiosa ripristini lo stato di diritto.
Il primo commento sulla vicenda è arrivato anche dalla portavoce della Sea Watch per l’Italia, Giorgia Linardi. Quest’ultima, sempre su Twitter, ha manifestato la propria soddisfazione e il proprio ringraziamento a tutti coloro che hanno supportato la causa della ong in questi cinque mesi difficili: «Grazie a chi ci ha sostenuto in questi mesi di frustrante attesa — ha scritto -. Grazie ai nostri legali, che ci aiutano a fare giustizia contro le leggi criminalizzanti e incostituzionali volute dalla politica italiana e a stabilire il primato del diritto, sempre».
(da agenzie)
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Dicembre 19th, 2019 Riccardo Fucile
IL MINISTRO: “GLI ANARCHICI HANNO SOLO DISTRIBUITO UN VOLANTINO ALLA PRESENZA DELLA POLIZIA, NESSUNA INTIMIDAZIONE E NESSUN IMPEDIMENTO ALLA RACCOLTA FIRME”
Matteo Salvini su Facebook aveva parlato di gazebo della Lega accerchiato dagli anarchici,
che avevano a suo dire intimidito “chi cercava di avvicinarsi distribuendo volantini minatori”.
La candidata alla presidenza della Regione Emilia Romagna Lucia Borgonzoni sosteneva che fossero “gli stessi “democratici” che anche il 14 novembre, fuori dal PalaDozza, manifestavano contro di noi.
“Questa mattina alcuni anarchici hanno circondato il banchetto della Lega in via Marconi a Bologna, intimidendo la gente che cercava di avvicinarsi”.
Entrambi avevano postato un video su Facebook che avrebbe dovuto testimoniare le violenze, ma dove si vedeva al massimo un volantino firmato da “anarchici e anarchiche” in cui si contestava l’azione politica della Lega
Ieri la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, interrogata in merito dai parlamentari del Carroccio, ha risposto durante il question time.
E ha spiegato che c’è stata «un’estemporanea iniziativa di volantinaggio», ma sotto gli occhi delle forze dell’ordine.
Lamorgese ha detto che gli anarchici «non hanno comunque impedito ai cittadini che avessero voluto fermarsi presso il banchetto di avvicinarsi».
La Lega aveva parlato di «parole e azioni che sanno di minaccia» con la candidata Lucia Borgonzoni
Ma Lamorgese ha smentito tutto: «È stato assicurato un servizio di controllo e osservazione — ha detto la ministra — per garantire lo svolgimento della raccolta delle firme e prevenire eventuali turbative per l’ordine pubblico. L’iniziativa è terminata alle 13, senza impedimenti alla propaganda politica, così come avviene in centinaia di iniziative analoghe che si svolgono sul territorio nazionale».
(da “NextQuotidiano”)
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Dicembre 19th, 2019 Riccardo Fucile
DAL 37,7% CHE ANDO’ ALLE URNE NEL 2014 ORA SI IPOTIZZA QUOTA 80%… LE SARDINE HANNO MOBILITATO GLI ELETTORI: CRESCE BONACCINI
L’effetto sardine soffia sul voto del 26 gennaio. Gonfia l’affluenza e allarga la forbice tra i due candidati, che in tutte le ultime rilevazioni va da un minimo di uno a un massimo di sette punti.
Cresce il presidente, la cui leadership risolleva anche il centrosinistra, e frena la sua avversaria, la cui campagna resta congelata al 14 novembre, quando la Lega al Paladozza fu doppiata dalle sardine sul Crescentone.
«Qualcosa s’è mosso nell’elettorato – riflette il direttore dell’Istituto Cattaneo Marco Valbruzzi – e sono state le sardine a innescare il processo. A trasformare quello emiliano- romagnolo in un voto rilevante. E molto politico».
Si vede prima di tutto dalla partecipazione.
Il tonfo dell’affluenza del 2014, quando andò alle urne solo il 37,7% dell’elettorato, è un lontano ricordo. I sondaggi registrano una netta inversione di tendenza.
Addirittura secondo l’ultima rilevazione di Ixè per Cartabianca, solo l’1,7% degli intervistati dichiara che resterà a casa. Il 66,1% andrà invece certamente alle urne e il 20,7% si divide tra chi è possibilista e chi quasi certo di votare.
Se queste percentuali fossero corrette si profilerebbe una partecipazione superiore all’80%.
«Quando si raggiungono queste percentuali è tutto l’elettorato che si mobilita. Non solo quello di una parte, come in Umbria, dove l’affluenza ha premiato la destra» spiega Valbruzzi. Una mobilitazione massiccia, «da elezioni politiche», sulla quale però pesa come un’incudine l’incognita degli indecisi.
Con una percentuale che nei sondaggi oscilla tra il 15 e il 25% – tra i 400 e i 700mila elettori – proprio gli indecisi rischiano infatti di essere determinati per incoronare il prossimo governatore.
«Un punto interrogativo pesante» secondo il Cattaneo, che identifica gli incerti con due categorie. Da una parte un pezzo di elettori M5S, ancora in dubbio se seguire la via della purezza del voto al candidato grillino Simone Benini (che ieri ha incontrato Beppe Grillo) o se scegliere il “voto utile” a destra o a sinistra.
E dall’altra gli elettori centristi, che in un voto polarizzato tra le sardine con Bonaccini e Salvini con Borgonzoni restano per ora incerti. Saranno loro, probabilmente, a fare da ago della bilancia.
(da “NextQuotidiano”)
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Dicembre 19th, 2019 Riccardo Fucile
TRE EPISODI DOCUMENTATI DA FOTO PER CUI NON HA MAI CHIESTO SCUSA… COME LI FAI ACCETTALI SENZA FARE IL PIAGNONE E IMPARA A DARE L’ESEMPIO
Insultare una qualsiasi persona e, oltretutto, condividere quel gesto (magari immortalandolo
con una fotografia) sui social è e resta sbagliato.
L’hate speech (e non solo) è una pratica che sembra esser sempre più difficile da debellare e, soprattutto quando si parla di politica, nessun personaggio pubblico è inerme a questo.
Detto ciò, però, appare evidente come la solita strategia dei canali social di Matteo Salvini e della Lega abbiano, per l’ennesima volta, perso il senso dell’educazione civica, ponendosi sullo stesso piano (ma con mezzi molto differenti) di quella giovane che ha ben pensato di farsi un selfie mentre era intente a fare il dito medio all’ex ministro dormiente, suo vicino in un viaggio aereo.
Come detto, il gesto della ragazza è sbagliato e ingenuo, ma la presa di posizione della Lega e di Matteo Salvini — che hanno deciso di condividere non solo l’immagine (già diventata virale), ma anche di pubblicare nome e cognome della giovane — è, come al solito, la più bieca generando la classica macchina del fango.
Una scelta esagerata dato che, in passato (neanche troppo recente) era stato proprio il segretario del Carroccio a mostrare ripetutamente quel dito alzato nei confronti dei contestatori.
Tra i vari episodi, immortalati e agli atti della cronaca, ci sono quelle alzate di dito contro i manifestanti a Milano nel 2015, quando a bordo della sua automobile mostrava quel ‘gesto affettuoso’ a chi lo stava contestando, facendo ergere il suo braccio dal finestrino posteriore.
Una scena simile nell’aprile dello stesso anno a Livorno, quando ripetette quel gesto durante un comizio di piazza.
Infine, storia recente, i fatti di Crotone. Era lo scorso mese di luglio quando Matteo Salvini venne fortemente contestato in Calabria da diversi manifestanti. Anche in quell’occasione, come per le altre, la risposta non fu il classico ‘Bacioni’, ma un bel dito medio rivolto alla folla
(da agenzie)
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Dicembre 19th, 2019 Riccardo Fucile
I DILEGGIATORI DEGLI AVVERSARI CHE CHIEDONO CORRETTEZZA SONO QUEGLI AVVELENATORI DI POZZI CHE PRETENDONO DI BERE ACQUA PURISSIMA
“Non si mostra il dito medio!”, dissero i mostratori di dito medio, i ruspisti di campi Rom e “zingaracce”, gli affondatori di barconi, i persecutori di ragazzi col cartello “Ama il prossimo tuo”, i lanciatori di banane, gli agitatori di bambole gonfiabili sui palchi, gli urlatori di insulti osceni alle Carole Rackete e alle pacifiche dissidenti calabresi.
Oggi i social sono tutt’una condanna per la ragazza che ha avuto l’infelice idea di fare un selfie in aereo in cui sorridendo mostra il dito medio accanto a un Salvini spiaggiato, che dorme ignaro di tutto (mentre di solito è l’attore principale, tanto che uno dei suoi soprannomi più diffusi, e centrati, è appunto Selfini).
Non è una trovata bellissima, non nel mondo in cui — a fatica, e pur mobilitando centinaia di migliaia di persone nelle piazze — le pacifiche sardine chiedono alla politica decoro, chiedono di bonificare i social usati come gogna e ribalta, a scopo di propaganda becera e di dileggio e svilimento dell’avversario.
Cosa in cui proprio gli urlatori di oggi, i severi fustigatori della ragazza del dito medio, sono maestri.
Gli sdoganatori della volgarità — soprattutto a mezzo video, a mezzo schermo, a mezzo social — insorgono ogni volta che una volgarità viene rivolta verso di loro.
Gli avvelenatori di pozzi pretendono di bere acqua purissima. I dileggiatori di avversari pretendono estrema correttezza da parte degli avversari. Chi dà l’esempio della gogna poi di solito protesta se sulla gogna ci finisce.
E quando le sardine dicono “basta con tutto questo”, ovviamente c’è qualcuno che mette in giro un video in cui le sardine fritte se le mangia in un boccone, e mostra, sorridendo, i canini.
(da “Huffingtonpost”)
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Dicembre 19th, 2019 Riccardo Fucile
ALIMI: “SE MENTRE MIA FIGLIA MORIVA QUALCUNO PENSAVA AD INSULTARMI SI CHIEDANO COME SI RIDOTTE COSI'”
Oggi Giampaolo Visetti su Repubblica parla della vicenda della donna insultata all’ospedale
di Sondrio mentre moriva la figlia e proprio lei, identificata come signora Alimi, 22 anni, nigeriana, commenta la questione delle offese razziste: «Non sono una scimmia. Sono una mamma. Se mentre mia figlia moriva qualcuno mi ha insultata perchè sono nata in Nigeria, non ho nulla da dire. Sono loro casomai a dovermi spiegare come si fa a trasformarsi in persone così».
«Mistura era il regalo del cielo per essere riuscita a scappare dalla fame – dice al telefono in un inglese essenziale la signora Alimi, 22 anni – la speranza di una vita più umana. L’avevo sognata per tanto tempo».
Sabato, nel pronto soccorso dell’ospedale cittadino, non ha sentito le frasi razziste che hanno accompagnato il suo calvario. Le ha apprese dopo, come tutti.
La sua dolcezza e la sofferenza che ora la morde, lo stupore davanti a insulti incomprensibili, le impediscono di rispondere all’odio con il rancore.
Vuole invece ringraziare Francesca Gugiatti, 24 anni, studentessa e maestra di Sondrio: «Una ragazza coraggiosa e una donna come me – dice Alimi – L’unica ad essersi sentita umiliata e offesa dalla mancanza di pietà . Le auguro di diventare una madre più fortunata di me».
A dire perchè Mistura è morta, l’autopsia. Nessun segno esterno di violenza. I medici ipotizzano la “morte bianca” che colpisce in culla, o un rigurgito
In ospedale, disperati, anche papà e zia della bambina. Nessuno ha sentito gli insulti. Poteva restare un ignoto caso di razzismo locale. Invece, grazie a Francesca Gugiatti, è diventato ciò che è: un inaccettabile rigurgito di dilagata xenofobia nazionale, condannata da tutte le forze politiche.
«La nostra comunità – dice il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini, della Lega – è colpita dalla tragedia e si stringe a questa mamma in rispettoso silenzio. Eventuali frasi di qualche imbecille non sono assolutamente condivisibili e non rappresentano il sentimento della gente di Sondrio».
Ora il problema, per Procura e forze dell’ordine, sono le prove di parole razziste che nessuno avrebbe pronunciato, se lo stesso macigno avesse schiacciato una mamma italiana.
Medici, infermieri e parenti, all’interno del pronto soccorso, non potevano sentire. I carabinieri cercano altri testimoni tra i presenti in sala d’aspetto. Ieri pomeriggio Francesca Gugiatti è stata sentita in questura.
Resta, per ora, la dignità di una madre offesa mentre la sua bambina se ne va.
(da agenzie)
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Dicembre 19th, 2019 Riccardo Fucile
CASTRUCCI HA CHIESTO DI POTER LASCIARE LA CATTEDRA DAL 1 GENNAIO 2020… IL COLLEGIO DI DISCIPLINA SI ESPRIMERA’ COMUNQUE SULLE SORTI DEL DOCENTE
Niente licenziamento per il prof che inneggiava a Hitler su Twitter. Emanuele Castrucci, 67 anni, docente di filosofia del diritto all’Università di Siena, ha pensato bene di evitare la sanzione disciplinare più estrema chiedendo il pensionamento anticipato. Pensionamento che sarà valido a tutti gli effetti a partire dal 1 gennaio 2020
Proprio oggi, giovedì 19 dicembre, si è riunito il collegio di disciplina che dovrà comunque esprimersi sulle sorti del professore finito nella bufera qualche settimana fa per aver pubblicato alcuni post nei quali veniva elogiato il dittatore nazista. La squadra di colleghi del professore chiamata a individuare il tipo di “punizione” andrà avanti nell’esaminare gli atti e nel sentire le parti interessate. Peccato che quando arriverà la decisione, qualunque essa sia, potrebbe rivelarsi inefficace e non venire di fatto mai applicata proprio perchè Castrucci si troverebbe già in pensione.
Il professore, nato a Monterosso al Mare (La Spezia) il 3 giugno 1952, pur potendo continuare a insegnare fino ai 70 anni, ha però già maturato l’età pensionistica. Il rettore dell’Università di Siena, Francesco Frati, che con l’appoggio dell’intero senato accademico ne aveva chiesto la destituzione, non ha potuto far altro che disporre, tramite decreto, il collocamento in pensione.
Il collegio di disciplina ha intanto esaminato tutto il materiale trasmesso e per acquisire ulteriori elementi di giudizio ha deciso di convocare, oltre all’interessato, alcuni rappresentanti degli studenti della facoltà di Giurisprudenza e il presidente del comitato della didattica.
“Il procedimento disciplinare sanzionatorio va comunque avanti, a prescindere dal fatto che Castrucci andrà in pensione – spiega Gabriella Piccinni, presidente del collegio di disciplina – La prossima riunione sarà a gennaio e daremo il nostro parere. Poi starà al Consiglio di amministrazione approvarlo”. “Non spetta a noi, ma saranno le leggi dello Stato – precisa – a dire se l’eventuale sanzione potrà essere applicata o meno a una persona che è già in pensione”.
Nel frattempo il rettore aveva già bloccato tutte le attività didattiche di Castucci, impedendo anche la sua partecipazione agli esami, alle elezioni e al ricevimento degli studenti. Il professore è indagato dalla procura di Siena, che ha ipotizzato il reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, aggravata da negazionismo.
La procura diretta dal procuratore capo Salvatore Vitello aveva chiesto anche il sequestro del profilo Twitter del docente, ma il gip del tribunale senese, Roberta Malavasi, aveva rigettato l’ordinanza sostenendo che in quei tweet non c’erano gli estremi del reato di propaganda e istigazione all’odio razziale, ma solo una rilettura storica e apologetica della figura di Hitler.
(da agenzie)
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Dicembre 19th, 2019 Riccardo Fucile
IL DIRETTORE DEL FATTO RICORDA TUTTI I CAMBI DI OPINIONE DEL LEGHISTA IN POCHI MESI
Marco Travaglio oggi parla di Matteo Salvini e del taglio dei parlamentari, ufficialmente
bloccato ieri dalla raccolta firme per il referendum che secondo il direttore del Fatto è stata guidata dal leader della Lega con lo scopo di mettere in difficoltà il governo Conte Bis: l’11 luglio, votando il taglia-poltrone in seconda lettura al Senato, twittava: “Taglio di 345 parlamentari, fatto”,“Bene il tagliodei parlamentari, in meno si lavora meglio”. Poi, siccome non era “fatto”un bel nulla mancando ancora il secondo voto alla Camera, ad agosto rovesciò il governo e passò all’opposizione, anche di se stesso: “Il taglio dei parlamentari è un Salva-Renzi. Fino all’anno prossimo non si potrebbe più tornare al voto e la coppia Renzi-Boschi (che ha sempre votato contro) salverebbe la poltrona”(12 agosto). Poi, l’indomani, ricambiò idea: “Tagliamo i parlamentari la prossima settimana e poi andiamo subito al voto, così si chiude in bellezza”(13.8).
Poi precisò che il taglia-poltrone valeva“solo dalla prossima legislatura”.
Poi annunciò: “A differenza del Pd, la Lega ha già votato e voterà ancora per la quarta volta il taglio dei parlamentari. Bene il risparmio di mezzo miliardo di euro per gli italiani” (16.8).
Poi disse che i 5Stelle svendevano il taglio dei parlamentari al Pd e a Renzi che non l’avrebbero mai approvato: “Nelle proposte del Pd c’è lo sberlone ai 5Stelle in cui scompare il taglio dei parlamentari. Noi l’abbiamo votato tre volte… e anche ieri abbiamo detto di essere pronti a farlo” (21.8).
“Rimaniamo increduli che il taglio dei parlamentari sia sparito dall’orizzonte. Se qualcuno preferisce il governo con Bibbiano, Banca Etruria, Mps, noi facciamo volentieri mille passi avanti” (26.8).
Poi il taglia-poltrone entrò nel programma del Conte-2. E Salvini ricambiò idea:“La Lega lo voterà , ma solo se l’ok al provvedimento non è merce di scambio in un mercato delle vacche tra M5S e Pd su ius soli, legge elettorale proporzionale e inciucio. Questo ce lo spiegherà Di Maio, che cambia spesso idea su tante cose” (1.10).
Dieci giorni dopo il taglio dei parlamentari passò definitivamente alla Camera coi voti di tutti, Lega inclusa, e appena 14 contrari. Ora, a proposito di chi cambia spesso idea, Salvini esulta per il referendum contro il taglio dei parlamentari e lo usa come merce di scambio nel mercato delle vacche con Renzi&C. per la legge elettorale proporzionale e per un mega-inciucio.
Dargli del cazzaro, a questo punto, è fargli un complimento. Meglio pagliaccio.
(da “NextQuotidiano)
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