Dicembre 15th, 2019 Riccardo Fucile
“ANDREMO DOVE E’ NECESSARIO PORTARE UMANITA’ E UNA NARRAZIONE DIVERSA DALL’ODIO”… SANTORI: “DOVEVAMO CANTARE SOLO “COME E’ PROFONDO IL MARE” DI DALLA, E’ LA PIAZZA CHE HA SCELTO DI CANTARE ANCHE “BELLA CIAO”
Il loro manifesto politico si basa sul recupero della dimensione sociale, che è quella su cui il Partito democratico ha mostrato in questi ultimi anni molte carenze.
E in questo spazio disertato hanno deciso di nuotare le Sardine. Dopo il trionfo di piazza San Giovanni, quest’oggi a Roma si sono riuniti i rappresentanti di tutta Italia per stilare un documento.
Non c’è una scelta partitica, ma senza dubbio vi è una scelta di campo. Lì dove adesso il sovranismo, da queste parti definito “la bestia”, sta vincendo la sua sfida, questo nuovo movimento decide di andarlo a sfidare a sua volta
Ma non c’è solo questo. La scelta di riunirsi nello SpinTeam, il palazzo occupato di via Santa Croce in Gerusalemme dove il 12 maggio scorso di notte entrò l’elemosiniere del Papa per togliere i sigilli ai contatori e riattivare la luce, racconta un elemento importante di questo movimento.
Uno stato d’animo che lo ricollega al magistero di papa Bergoglio, il quale ai suoi interlocutori non fa che ripetere che le cose succedono nelle periferie perchè la storia è lì che si muove.
Da questi presupposti partono le sardine e la scelta dello SpinTeam non è affatto casuale. I centosessanta rappresentati delle Sardine arrivano alla spicciolata dalle nove del mattino. Nel frattempo in questo palazzo, che dà alloggio a centocinquanta famiglie, è un via vai di persone con le buste della spesa, con il cibo che viene portato ai bisognosi per il pranzo della domenica. Al piano inferiore, in una grande sala, sono riuniti i responsabili locali delle Sardine che per la prima volta si guardano in faccia per decidere cosa fare del loro futuro.
Mattia Santori, il leader di questo movimento, l’ideatore del primo falshmob insieme ad altri tre amici di Bologna, ascolta le istanze che arrivano dai vari territori.
Le Sardine si riuniscono anche in piccoli gruppi regionali per parlare delle prossime piazze, dei luoghi dove è necessario andare “per portare umanità ”, dicono, “per portare una narrazione che sia diversa da quella dell’odio”.
Ma ogni territorio è diverso, ognuno ha le sue esigenze, ogni città vede una realtà politica e amministrativa differente. Ed è anche per questo che davanti a situazioni così eterogenee, Santori frena sull’idea di un partito, nonostante qualche rappresentante durante la giornata abbia tirato fuori l’argomento.
A mezzogiorno arriva il pranzo. È il momento del brindisi con un bicchiere di vino e della foto di gruppo con uno striscione gigantesco con disegnate le Sardine in mare aperto.
Santori tira le somme con il suo gruppo ristretto di collaboratori. Il primo obiettivo è non fermarsi e tornare nelle piazze. Ovunque, soprattutto in quelle dimenticato.
L’altro traguardo — come dice durante la trasmissione ‘In mezz’ora in più’ su Rai3 — è superare il 25% dei consensi fra gli italiani: “Puntiamo a trovare un dialogo con la politica, non siamo ancora pronti a trovare i punti del dialogo nè interlocutore”.
“Non avevamo previsto di cantare Bella Ciao, dovevamo cantare solo Come è profondo il mare di Lucio Dalla. La piazza ha voluto cantare Bella Ciao”.
“Non credo nei sondaggi e per questo sono sceso in piazza. La gente ha bisogno di felicità e speranza. Se qualcuno vuole un selfie con me non lo nego a nessuno”, ha spiegato il capo sardina.
(da “Huffingtonpost”)
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Dicembre 15th, 2019 Riccardo Fucile
“TUTTI SULLO STESSO TRENO” DALLA LIGURIA IN FRANCIA CONTRO I RESPINGIMENTI… TOUR ITINERANTE NEI PICCOLI CENTRI DEL LAZIO… “STAFFETTA ANTIMAFIA DELLE SARDINE” NEI TERRITORI SICILIANI DOVE COMANDA COSA NOSTRA… INIZIATIVE NEI PICCOLI CENTRI NìDELLE ZONE COLLINARI E MONTANE DELL’EMILIA-ROMAGNA
Le sardine annunciano già tre nuove iniziative, nel Lazio, in Sicilia e in Liguria, con modalità originali.
Un treno di sardine dalla Liguria fino alla Francia, “Tutti sullo stesso treno”, il cui carattere di rifiuto delle frontiere come strumento di violento respingimento dei migranti è esplicito (visti i troppi episodi “muscolari” e peggio della polizia francese perfino in territorio italiano).
“Sardina amplifica sardina”, come manifestazione itinerante nel Lazio, perchè in questa regione la presenza ingombrante della capitale spesso mette la sordina ai bisogni, ai problemi, alle necessità degli altri territori, ed è invece verso le località meno mediaticamente seguite che le sardine vogliono concentrare il loro impegno.
Perciò, in Sicilia, “Staffetta delle sardine”, dove la volontà di “raggiungere anche le zone con situazioni critiche e complesse” esprime la consapevolezza del carattere pervasivo della mafia e della corruzione, che si radica nel silenzio di territori raramente sotto i riflettori, quando la mafia può dominare senza spargimento di sangue (proprio quando è più forte, per connivenze e paure).
In realtà le iniziative annunciate sono quattro, visto che si parla, ancora senza titolo e modalità , di un impegno immediato che coinvolga la “bassa”, e le zone collinari e montane dell’Emilia Romagna.
(da “Huffingtonpost”)
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Dicembre 15th, 2019 Riccardo Fucile
I DATI UFFICIALI DELLA QUESTURA SONO IMPRESSIONANTI: PIU’ DI 7.000 PERSONE IN PIAZZA … A UN ANNO DALLA CONQUISTA DELLA CITTA’ DA PARTE DELLA LEGA IL SEGNALE CHE QUALCOSA STA CAMBIANDO
Almeno 7mila, secondo la questura, le persone hanno riempito piazza dei Cavalieri a Pisa per la manifestazione delle Sardine, promossa dagli esponenti locali del movimento.
I manifestanti stanno ancora arrivando nella piazza, quasi interamente gremita, anche se sono già iniziati i primi interventi. “Abbiamo riempito la piazza – ha detto Tamara Nocco, leader locale delle Sardine – per dire alla politica che deve occuparsi di tutti noi. Abbiamo il dovere di andare avanti perchè siamo tutti diversi ma quello che ci accomuna è che siamo esseri umani. Ho partecipato alla manifestazione di piazza San Giovanni e il messaggio di Roma è la cultura, l’informazione su quello che ci riguarda direttamente”.
(da agenzie)
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Dicembre 15th, 2019 Riccardo Fucile
“AVETE MAI VISTO UNO CHE SALE SU QUELLO DEI PERDENTI?”
“Ho parlato con un Elevato del MoVimento e ho detto che noi le piazze non le riempiamo più. La Lega? E’ una legislazione in divenire”: in una intervista tratta da Piazzapulita il senatore Stefano Lucidi, poi passato alla Lega, spiega quali alti ideali l’hanno mosso nel tuffo verso Salvini.
“Lei è alla seconda legislatura, al secondo mandato, si potrebbe anche pensare che lei voglia andare con chi ha un sacco di voti alle prossime elezioni?”, gli chiede il giornalista.
“E che c’è di male in questo? La coerenza non contraddistingue il MoVimento 5 Stelle, quindi coerenza per coerenza”, risponde prima Lucidi.
E quando il giornalista gli dice che vuole salire sul carro del vincitore risponde: “Io uno che sale sul carro dei perdenti non l’ho mai visto, quindi eventualmente si sale sul carro dei vincitori…”, risponde Lucidi.
Stefano Lucidi, eletto in Umbria con il MoVimento 5 Stelle, è passato alla Lega insieme ad Ugo Grassi e a Francesco Urraro dopo il voto sul MES: Di Maio ha chiesto ai pm di indagare su eventuali responsabilità penali riguardo la vicenda, come è successo per Berlusconi e il senatore De Gregorio.
Dario De Falco, braccio destro di Di Maio, ha detto che Lucidi era offeso perchè il ministro degli Esteri non si era scattato un selfie con lui.
(da “NextQuotidiano”)
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Dicembre 15th, 2019 Riccardo Fucile
FORSE LA TRANSUMANZA E’ FINITA?
Giusto due anni fa raccontavamo che la consigliera del XII Municipio Francesca Grosseto, eletta con il MoVimento 5 Stelle, era stata coperta di insulti dopo aver abbandonato la maggioranza che reggeva la presidenza di Silvia Crescimanno, moglie del consigliere comunale Daniele Diaco.
Oggi la stessa Francesca Grosseto si accinge a tornare nel gruppo M5S in Municipio dopo essere passata anche per un’esperienza con la Lega.
«Non ho nessun commento da fare, è una voce che gira…», ha detto la stessa Grosseto un paio di giorni fa a neXtQuotidiano non volendo confermare nè smentire la transumanza.
Ma quel che è certo è che mentre Luigi Di Maio in Parlamento urla contro il “mercato delle vacche” che porta tre senatori eletti con i grillini a entrare nel Carroccio, nella Roma amministrata dai 5 Stelle succede il contrario.
Il presidente dell’Aula al XII ieri ha firmato la disposizione che certifica il passaggio o meglio il ritorno a casa, dopo la peregrinazione biennale della consigliera che nel frattempo ha pensato bene di sospendere il suo profilo su Facebook per non fare il bis dell’altra volta, quando il suo addio ai grillini non venne preso benissimo da militanti e simpatizzanti del partito di Di Maio.
Francesca Grosseto torna quindi all’ovile. “Ho scelto di lasciare il gruppo M5S al municipio XII per aderire ad un progetto serio ed affiancare persone competenti, proseguirò il mio percorso con entusiasmo e determinazione, con l’obiettivo esclusivo di lavorare per i cittadini ed il nostro territorio. Non mi sento più parte di un gruppo municipale lacerato dalle fazioni interne”, disse all’epoca del passaggio a Fratelli d’Italia quando ad accoglierla c’era un entusiasta Fabrizio Santori che nel frattempo è passato alla Lega.
Di certo il passaggio di Grosseto al M5S serve ai grillini: il XII Municipio è da tempo in bilico a causa delle liti interne alla maggioranza e nei giorni scorsi la consigliera Francesca Benevento, di fatto fuori da tempo, aveva ufficializzato il suo addio al gruppo e il suo passaggio al Misto. Con il ritorno della consigliera che era passata a Fratelli d’Italia e alla Lega numericamente la presidenza guadagna un voto e rischia di meno la caduta.
Intanto si consuma lo strano destino grillino: dopo le porte girevoli in Parlamento che hanno portato il MoVimento 5 Stelle al governo con il nemico di sempre, ovvero il Partito Democratico, ora anche nella Roma amministrata (?) da Virginia Raggi si consuma un altro inedito passo nel cammino di un partito che voleva cancellare il trasformismo politico e che oggi se lo gode pur di restare al potere.
(da “NextQuotidiano”)
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Dicembre 15th, 2019 Riccardo Fucile
DOPO LE POLEMICHE, MARIONE MODIFICA IL DISEGNO… CHI RAFFIGURA L’EUROPA COME UN CAMPO DI STERMINIO O UN CESSO INTERPRETA IL PENSIERO DEL M5S?
Boris Johnson che fugge dall’Unione Europea che viene raffigurata come il campo di sterminio di Auschwitz. Questo disegno del vignettista Marione aveva scatenato la polemica: i dem capitolini hanno attaccato Virginia Raggi. E persino la sindaca era arrivata a prendere le distanze da colui che viene spesso definito “il suo vignettista”.
Ma dopo le polemiche è lo stesso vignettista a tornare sui suoi passi. Marione ha modificato infatti la vignetta.
Ora nella vignetta rivista l’Ue è raffigurata come una latrina. Il Regno Unito resta sempre un bimbo che fugge a gambe levate.
«L’Unione europea come Auschwitz. L’Inghilterra come un bambino in fuga da un campo di sterminio. Ecco il miserabile vignettista della Sindaca Virginia Raggi che si cimenta in una vergognosa e offensiva rappresentazione della Brexit! Per farsi un po’ di pubblicità di bassa lega usa l’orrore dell’Olocausto. Offende milioni di vittime della follia nazista», avevano detto dal Pd dopo che è comparsa la prima versione del disegno.
Virginia Raggi ha replicato, dissociandosi: «Quella vignetta non ha nulla a che vedere con l’amministrazione, ma ci tengo a dire che non rappresenta il mio pensiero e contrasta con la mia sensibilità su temi che mi hanno sempre vista impegnata in prima persona. Bisogna fare molta attenzione quando si toccano tematiche come i campi di sterminio e le persecuzioni naziste».
Marione era stato attaccato sui social, dopo aver siglato un accordo — sottoscritto dalla prima cittadina Virginia Raggi — di collaborazione a titolo gratuito, della durata di sei mesi, con il Comune di Roma per iniziative rivolte a bambini e ragazzi.
A detta di molti utenti, il vignettista sarebbe inadatto a rivestire quel ruolo per alcune sue dichiarazioni sui social che hanno portato alla chiusura dei suoi account, specie per gli insulti contro Laura Boldrini e contro Maria Elena Boschi.
(da Open)
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Dicembre 15th, 2019 Riccardo Fucile
JASMINE CRISTALLO PRESENTA DENUNCIA… IL LEONE DA TASTIERA HA CANCELLATO IL POST: STAI SERENO, CHE TI TROVANO LO STESSO
“Jasmine, con tutto il rispetto, attenzione di non pestare troppo la coda del cane che dorme, perchè quando si sveglia è pericoloso. Tu hai un figlia, non vorrei che passi una storia come quella di Bibbiano visto che sostenete la sinistra”.
È questa la frase, dai contorni minacciosi, indirizzata su Facebook a Jasmine Cristallo, referente regionale del movimento delle “Sardine” in Calabria, che ha annunciato l’intenzione di presentare una denuncia sulla vicenda.
La frase è stata postata dopo un intervento della Cristallo nella trasmissione tv “Stasera Italia”.
Nel post, tra l’altro sgrammaticato e pieno di errori di ortografia, si invita poi la Cristallo a “non parlare di fascismo perchè ora ce ne sarebbe bisogno per fare pulizia di cani, gatti e persone che continuano a mettere le mani nei nostri portafogli e voi non siete da me Auguri per te e famiglia ma attenzione sempre a tua figlia”.
Il post è stato nel frattempo cancellato.
(da “NextQuotidiano”)
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Dicembre 15th, 2019 Riccardo Fucile
I LEGALI DI “ODIARE TI COSTA” DENUNCIANO GLI AUTORI: “PAGHERETE PER QUELLO CHE AVETE SCRITTO”
“Mi chiamo Rama e sono una sardina”: per un video pubblicato su Facebook in cui aveva spiegato la sua adesione al movimento delle Sardine Ramii Malik si è trovata coperta di insulti razzisti.
Rama Malik è una giovane ragazza di Faenza, figlia di senegalesi, che oggi vive in Francia, dove si è laureata in Scienze politiche.
In un video postato sul suo profilo il 9 dicembre scorso affermava: «Sono una sardina fuori sede. La Lega e Matteo Salvini hanno una grandissima responsabilità sul clima di odio attuale. Se prima una persona si vergognava di esternare il proprio disprezzo, il proprio odio, verso il diverso, oggi si sente quasi autorizzata a farlo. Perchè quando l’intolleranza viene legittimata a livello istituzionale, queste sono le conseguenze».
Sotto il video di Rama poco dopo sono cominciati a comparire gli insulti più classici dei razzisti italiani: “Sardina abbronzata, scimmia, ma vai a battere al tuo paese, ma va a fanculo sulla Salaria che guadagni” “Revocategli (sic.) il permesso di soggiorno”.
Il caso è stato segnalato da Cathy La Torre, che con Odiare ti Costa combatte una battaglia contro l’odio in rete a suon di diffide e richieste di risarcimento danni: “È bastato un video e loro hanno interrotto le loro attività per andare a vomitare odio sul suo profilo, non rendendosi nemmeno conto che, in questo modo, stavano dimostrando in maniera pratica la teoria di Rama. Cavie involontarie, moderni cani di Pavlov a cui basta un post per iniziare a sbavare. Ebbene, Lorenzo, Franco, Salvatore e Mario, tutto questo ha un costo. E sarete voi a pagarlo. Cara Rama, non arrenderti. Non arrendiamoci. Saranno proprio le persone come te, le donne come te, le Italiane bellissime come te a salvare questo Paese”.
(da “NextQuotidiano”)
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Dicembre 15th, 2019 Riccardo Fucile
PIOVONO ADESIONI AL PROGETTO MA LA NOMENKLATURA DI FORZA ITALIA INIZIA LA GUERRA ANCHE A MARA
Non è un partito e non è una corrente. E allora cosa? “La nostra associazione, Voce libera, non è nè un partito nè una corrente di Fi. E noi non siamo in nuovi responsabili che sosterranno il Conte bis”, ma “un’associazione che nasce per mettere insieme idee e persone che vanno oltre la cerchia dei parlamentari e dei dirigenti di partito.
E per mettere anche un po’ di benzina nel motore della politica di centrodestra. Perchè il centrodestra italiano non può vincere solo di ‘morte all’Europa’ o di ‘stop ai barconi’, ma deve saper offrire soluzioni serie alle sfide globali con cui facciamo i conti”.
Così l’ex ministro Mara Carfagna, in un’intervista al ‘Messaggero’, spiega il senso dell’associazione ‘Voce libera’.
La Carfagna spiega che ‘Voce libera’ non ha alcun contatto con Calenda e Renzi: “Assolutamente no. Stiamo ricevendo già tante adesioni anche oltre Fi ma tutto abbiamo in mente fuorchè dar vita a un progetto di ‘responsabili per Conte'”.
E rimarca: “Io non sosterrò mai questo governo”. “L’associazione – ribadisce la Carfagna – serve a dare idee nuove che faranno bene al centrodestra e a Fi. Ci sono già alcuni progetti pronti. Penso ad alcune campagne sul tema dell’occupazione femminile, sulla giustizia, su sud. Ma penso anche a offrire soluzioni concrete per sbloccare la stagnazione economica. Molti italiani non credono più alla politica perchè alimenta le paure e non le affronta”.
A chi gli fa notare che in molti, in Forza Italia, guardino ormai a lei come l’anti-Salvini, “a tutti dico – chiarisce l’azzurra – io un partito ce l’ho già ed è Fi”. Che tuttavia “attraversa un momento di difficoltà “, e “chi non si rassegna all’attuale 6% prova a lottare per difendere la voce dei liberali italiani che negli ultimi mesi e diventata troppo flebile e rischia di lasciare spazio a una deriva sovranista ed estremista”.
Carfagna nega anche contatti con Matteo Renzi e Carlo Calenda: “Stiamo ricevendo già tante adesioni anche oltre Fi, ma tutto abbiamo in mente fuorchè dar vita a un progetto di ‘responsabili per Conte’. Non abbiamo nulla a che fare con eventuali operazioni di palazzo. Io non sosterrò mai questo governo”, assicura
Nessun prologo alla nascita di un nuovo partito (almeno nell’immediato), fanno sapere i fedelissimi dell’ex ministro, ma una fondazione a cui aderiranno non solo esponenti di Forza Italia ma anche personaggi provenienti da altri partiti del centrodestra e più in generale della vasta aerea dei moderati a cui guarda il progetto.
Una ‘mossa’ che ovviamente non piace agli azzurri filo Salvini che puntano il dito contro il «tradimento» dell’ex ministro delle Pari Opportunità .
Ma a sentire chi conosce bene la vice presidente della Camera, il progetto di una fondazione in realtà non dispiace affatto a Berlusconi: Gianni Letta gli ha spiegato l’obiettivo – fanno sapere dall’inner circle dalla Carfagna – e il Cav è interessato, il problema è cosa gli racconta chi gli è vicino.
In serata è giunta una nota dello stesso Berlusconi: “Contrariamente a quanto riferisce una agenzia di stampa, non ho mai dato il mio assenso ad alcuna iniziativa volta alla fondazione di nuovi movimenti o di nuove associazioni promosse da dirigenti ed eletti di Forza Italia. Non è questo il momento di nuove iniziative esterne, ma, al contrario, di concentrarsi con impegno ed energia sui temi e sulle proposte di Forza Italia”
Quello che è certo è che i movimenti dentro Forza Italia allarmano in quartier generale di Arcore.
A lanciare un ultimatum ci pensa la capogruppo alla Camera, Maristella Gelmini: «Siamo con il centrodestra, con Berlusconi alleato a Salvini. Se qualcuno pensa che ci sia una strada diversa da percorrere, crede che il nostro orizzonte non sia più questo, ma inseguire le sirene renziane, dico che non abbiamo più tempo per tergiversare. Di qui ai prossimi mesi si decide il destino dell’Italia. O dentro o fuori. Basta polemiche e mal di pancia».
Una presa di posizione a cui la vice presidente della Camera replica netta: «Un aut aut che non si riferiva a me. Fi ha dato vita a decine di associazioni e fondazioni, non credo che costituiscano un problema semmai sono una risorsa».
(da agenzie)
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