Gennaio 28th, 2021 Riccardo Fucile
UN ARGINE ALLA GENEROSITA’ INTERESSATA DEI CLAN… IL PROGETTO “NESSUNO ESCLUSO” DELLA ONG IN CINQUE CITTA’
Franco ha 50 anni, prima che scoppiasse la pandemia era pronto a iniziare una nuova vita: aveva
preso in gestione un ristorante a Catanzaro, aveva avviato i lavori di ristrutturazione quando il primo lockdown ha mandato tutto in frantumi.
“A parte Emergency, non ho avuto alcun tipo di aiuto. Sono una partita Iva e per me non c’è stato alcun ristoro: pur avendo già speso molto per il locale, non ho mai incassato un centesimo. Sono separato e non so più come pagare gli assegni di mantenimento ai miei figli… Sono dovuto ricorrere a piccoli prestiti, mi sono fatto aiutare da mia sorella. Per la prima volta nella mia vita, sono finito completamente cappottato. Sono grato a Emergency perchè in quel pacco, in quelle telefonate, trovo il calore umano che mi spinge ad andare avanti”
La Ong è impegnata nella risposta a Covid-19 su vari fronti, a cominciare da quello sanitario.
A inizio dicembre lo staff medico di Emergency è entrato nel reparto Covid-2 dell’ospedale San Giovanni di Dio a Crotone, e il personale della Ong ha collaborato in varie parti d’Italia con la Protezione Civile e le amministrazioni locali mettendo a disposizione le proprie competenze di gestione dei malati in caso di epidemie.
Il progetto “Nessuno escluso” vuole rispondere all’altra emergenza, quella socio-economica che rende le persone in difficoltà più esposte al rischio di scivolare nella zona grigia dell’illegalità .
Il caso di Palermo — dove Giuseppe Cusimano, boss del quartiere Zen arrestato nell’operazione Cupola 2.0, distribuiva pacchi alimentari tra i più poveri — è solo l’ultima dimostrazione di un fenomeno che gli inquirenti denunciano dall’inizio della pandemia: la criminalità organizzata è particolarmente brava ad accreditarsi come referente tra le fasce più marginali allo scopo di rafforzare il proprio consenso e riconoscimento sul territorio.
Il progetto è attivo da poche settimane a Catanzaro, ma ha già portato sollievo a quasi 150 famiglie in Calabria. Si tratta soprattutto di padri e madri separati, nuclei familiari con più figli, persone che per vari motivi non rientrano nei programmi istituzionali di aiuto. A queste persone Emergency offre un pacco alimentare a settimana e un pacco al mese con prodotti per l’igiene della casa e della persona, comprensivo di mascherine e gel igienizzante.
“Purtroppo molte persone stanno facendo una grande fame. In condizioni disperate si è disposti ad accettare l’aiuto di chiunque, anche correndo il rischio di contrarre debiti o instaurando dinamiche di riconoscenza più o meno opache”, spiega ad HuffPost Tiziana De Simone, coordinatrice regionale del progetto Nessuno Escluso. “Qualcuno mi ha detto: o mi aiutavi tu o andavo a rubare. Quando hai a casa una persona malata o un bambino piccolo e non riesci a curarlo, a dargli da mangiare, sei disposto a fare qualsiasi cosa”.
A Catanzaro i volontari hanno fatto di tutto per iniziare le consegne durante le feste natalizie.
“Ci siamo resi conto — prosegue De Simone – che nessun simulacro di cenone sarebbe comparso su quelle tavole. Parliamo di famiglie che fanno fatica a fare la spesa e devono fare scelte impossibili: pago l’affitto della casa o la bolletta di internet per far studiare mia figlia in Dad? A quale diritto fondamentale rinuncio per primo: la salute? la casa? l’istruzione? Sono persone — continua De Simone – che prima della pandemia lavoravano, anche se in condizioni precarie, e che da un momento all’altro hanno perso tutto, senza alcun paracadute o ammortizzatore sociale a sostenerle. Parliamo di giardinieri, badanti, muratori.. persone che lavoravano a giornata e che da un giorno all’altro non hanno lavorato più”.
Enza ha quattro figli ed è divorziata. Per anni è stata assistente giudiziaria in Tribunale, precaria; nel mentre arrotondava facendo le pulizie in casa. Ora ha perso tutto e si appoggia a Emergency per gli aiuti alimentari. “Le nostre condizioni economiche sono sempre state precarie, ma fare la spesa e pagare le bollette non è mai stato un problema. Ora tutto è più difficile: i miei figli faticano a trovare qualche lavoretto, io sono in attesa di concorso e le famiglie da cui lavoravo mi hanno chiuso la porta in faccia. Poter contare su un aiuto concreto dà sollievo alle mie preoccupazioni… soprattutto, mi fa sentire meno sola”.
Il progetto Nessuno Escluso è partito a Milano durante il primo lockdown. Marco Latrecchina, coordinatore nazionale del progetto, racconta ad HuffPost numeri e metodi. “Abbiamo ipotetiche aperture in tutta Italia, è in corso una valutazione per stabilire le priorità . Ad oggi, il programma è attivo a Milano (circa 1500 nuclei familiari, oltre 6.000 persone assistite), Roma (500 nuclei familiari, tra le 2.000 e le 2.500 persone assistite), Napoli (600 famiglie), Catanzaro (120-130 nuclei familiari) e Piacenza (oltre un centinaio)”.
Il programma — spiega Latrecchina – è stato pensato come intervento di supporto alimentare per tutta la fascia della nuova povertà che rischia di rimanere esclusa dalle varie forme di sostegno che ci sono sul territorio. Quello che ha funzionato in questo periodo — prosegue il coordinatore Emergency – è la microterritorialità : una persona che non ha mai chiesto aiuto all’inizio può sentirsi disorientata, non sapere bene a chi rivolgersi. Questo disorientamento può essere accompagnato dal timore dello stigma sociale, per cui si tentenna a chiedere aiuto finchè proprio non ce la si fa più”.
Nei centri più piccoli e fuori dalle grandi città esistono delle reti sociali dove è più difficile che una persona o una famiglia resti completamente senza sostegni. Nelle grandi città , invece, l’invisibilità è una condizione in cui è più facile scivolare e il rischio di esclusione è più alto. Nella maggior parte dei casi, le persone si rivolgono alle realtà territoriali di cui si fidano di più: piccole associazioni che facevano il doposcuola, gruppi di inquilini, squadre di calcio popolare, gruppi di scout: è da queste microrealtà che arrivano molte segnalazioni.
“A queste segnalazioni Emergency applica un metodo tipico del mondo sanitario, quello del triage”, racconta Latrecchina. “Abbiamo elaborato un questionario che ci consente di individuare, tra tutti i nuclei che ci vengono segnalati, quali sono i più vulnerabili, quelli più scollegati da qualsiasi rete sociale o i cui componenti hanno meno chance di trovare un lavoro. Questo screening di vulnerabilità ci consente di individuare le persone e le famiglie più fragili, quelle che più faticano a rimettersi in gioco e ad accedere agli aiuti”.
Il 75% delle persone che entrano nel programma non è mai ricorso ad altre forme di aiuto. Si tratta per lo più di nuclei monofamiliari (un genitore e più figli) che spesso vivono insieme perchè un nucleo ha dovuto lasciare la casa a causa dell’impossibilità di pagare l’affitto. Quasi tutti vengono da situazioni lavorative precarie e non protette: lavoro nero ma anche partite Iva, monoimprenditori, parasubordinati. Moltissimi lavoravano nei bar, nei ristoranti, nell’edilizia, nel settore turistico-attrattivo e in quello degli eventi. Molti altri lavoravano a domicilio come colf e badanti, tra le prime figure a essere ‘tagliate’ tra la paura del contagio e i nuovi ritmi di vita. Dal punto di vista della nazionalità , sono equamente distribuiti tra italiani e non; soprattutto nelle grandi città , la percentuale di italiani è spesso maggiore.
“A settembre-ottobre un 20% delle persone usciva dal programma perchè aveva trovato un lavoro — aggiunge Latrecchina – Questo trend si è arrestato e poi invertito all’inizio di novembre, con le nuove chiusure e l’aggravarsi della crisi economica. C’è preoccupazione per lo sblocco dei licenziamenti e i ritardi nei pagamenti della cassa integrazione”.
Un aspetto positivo — raccontano i responsabili del progetto — è la mobilitazione di “un nuovo mondo di volontari che fino ad oggi non avevano mai svolto questo genere di attività . I volontari che stanno lavorando al progetto sono più di mille, tutti giovanissimi: molti sono a loro volta precari e in difficoltà ; alcuni sono figli delle famiglie a cui distribuiamo il pacco, che hanno sentito il desiderio di aiutare gli altri. È una consapevolezza nuova di quanto ognuno possa fare la propria parte per far sì che nessuno si senta escluso”.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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Gennaio 28th, 2021 Riccardo Fucile
ORMAI SIAMO ALL’AVANSPETTACOLO, IL REGIME AVREBBE CHIESTO I DANNI
Durante la seduta del Consiglio Comunale di Cogoleto alcuni consiglieri della minoranza, un leghista, uno di FdI e un indipendente, si sono ripetutamente esibiti nel saluto romano proprio durante la Giornata della Memoria.
Il fatto è avvenuto durante l’approvazione del bilancio, dove al posto di alzare la mano per votare, hanno fatto il saluto fascista.
A denunciare il fatto con un post su Facebook il sindaco Paolo Bruzzone, che scrive: “Mi preme condannare con forza tale gesto che evoca valori politici di intolleranza, odio e discriminazione razziale. Mai, fino ad oggi, i dibattiti politici si erano dimostrati così estremi”.
Forte la condanna da parte degli utenti sui social. E i consiglieri rischiano il ricorso alle autorità : il saluto romano è vietato in Italia dalla legge n. 645 del 20 giugno 1952 e può essere punito con la reclusione fino a due anni e con multe fino a 500 euro. Questo, ovviamente, se sussiste la fattispecie di reato.
E il sindaco conclude: “Gesti come quelli di ieri, che mi auguro non si ripetano più in alcun modo, sono da stigmatizzare aspramente, ancor di più se commessi da rappresentati delle istituzioni, in giornate così importanti e cariche di significato, come quella della Memoria”
(da agenzie)
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Gennaio 28th, 2021 Riccardo Fucile
“NOI, EMBRIONE DEL PARTITO DI CONTE”… “ITALIA VIVA E’ UN PARTITO DI TRANSFUGHI, NON L’HA VOTATO NESSUNO”
«Non un’operazione numerica, ma un gruppo di continuità politica a sostegno di Giuseppe Conte».
Ricardo Merlo, nato e residente in Argentina, ma che conserva la cittadinanza italiana grazie allo ius sanguinis, è l’anima del progetto Europeisti — Maie — Centro Democratico. Il nuovo gruppo costituitosi a Palazzo Madama segue l’operazione che Bruno Tabacci ha avviato alla Camera: l’obiettivo è chiedere a Sergio Mattarella di affidare all’avvocato pugliese il mandato per un Conte ter.
«Al presidente della Repubblica diciamo che noi vediamo solo Giuseppe Conte per Palazzo Chigi», ripete Merlo.
Ma quanti senatori potranno mettere sul piatto del Quirinale per convincere Mattarella della stabilità di un terzo esecutivo Conte?
«Non possiamo dire con certezza con quanti senatori saremo in grado di supportare il premier, adesso siamo dieci, ma diremo a Mattarella che ne arriveranno altri».
Senatore, il gruppo non è decollato e i vostri numeri non garantirebbero stabilità a Conte. È deluso?
«Noi non abbiamo mai pensato di sostituire le forze politiche necessarie a dare stabilità all’esecutivo. La nostra non è un’operazione numerica, ma una iniziativa per mettere insieme parlamentari, principalmente del Misto, che vogliono sostenere la continuità di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi».
A Mattarella avete garantito che il gruppo crescerà . Come fa a esserne sicuro?
«Se la legislatura continuerà , questo gruppo non può che crescere perchè fa riferimento a Conte. Lui è il politico più popolare d’Italia e il nostro gruppo è l’embrione di una futura formazione politica più vicina al premier».
Per voi è più importante salvare Conte che scongiurare il ritorno alle urne?
«Per noi c’è solo Conte, non valutiamo altri scenari perchè crediamo che sia molto difficile andare avanti con un altro premier. Quindi o Conte o si scivola verso le urne».
Si è parlato di qualche incarico per il vostro gruppo?
«Guardi, io sono già stato nominato sottosegretario agli Esteri da Conte. Non mi interessa questo discorso adesso, stiamo valutando se la legislatura continua o meno: dobbiamo focalizzarci su questo».
Il Conte ter non potrà prescindere da Italia viva e i renziani, a conti fatti, si sono dimostrati compatti su tutta la linea. La preoccupa dover tornare a ragionare con Renzi?
«Mi soffermo sulla compattezza. Italia viva è un partito di transfughi, non l’ha votato nessuno. Sono un miscuglio di dem, forzisti, renziani e del partito della Lorenzin».
Il senatore di Forza Italia, Luigi Vitali, che ieri sera aveva annunciato l’addio al gruppo azzurro per sostenere un possibile Conte ter, ha fatto marcia indietro. Come ha preso questa prima defezione dal suo gruppo?
«Non abbiamo mai incontrato il senatore Vitali perchè lui, ufficialmente, non si è mai iscritto al nostro gruppo. Io discuto del progetto con i colleghi del gruppo solo dopo che vedo la loro firma di adesione».
(da Open)
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Gennaio 28th, 2021 Riccardo Fucile
IL GUP DI CATANIA: “IL GOVERNO DETTA SOLO IL METODO GENERALE, I SINGOLI EVENTI SONO CURATI DAI SINGOLI MINISTRI, IL PREMIER NON HA AVALLATO LE AZIONI DI SALVINI”
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stato sentito a Palazzo Chigi dal gup di Catania, Nunzio Sarpietro, in merito al caso “Gregoretti” quale teste nell’udienza preliminare che vede Matteo Salvini accusato di sequestro di persona per i 131 migranti bloccati al largo di Augusta e infine fatti sbarcare il 31 luglio 2019.
“Il premier Conte è stato molto collaborativo, molto profondo nelle risposte” ha detto il Gup di Catania, Nunzio Sarpietro, al termine dell’audizione. “Ha fatto un’ottima testimonianza che mi ha chiarito tantissimi elementi sulla politica di governo e sulla ricollocazione dei migranti nei vari eventi Sar”.
Al suo ingresso il magistrato aveva definito quella del premier una “posizione chiave” per la decisione sul rinvio a giudizio di Matteo Salvini.
La coralità dell’azione di governo nel caso della nave Gregoretti “atteneva alla metodologia generale, i singoli eventi poi erano curati dai singoli ministri” ha detto il Gup. “Non si può dire che il premier abbia avallato le azioni di Salvini. Il presidente del Consiglio detta la linea politica generale del governo, e la coralità nelle decisioni atteneva alla metodologia generale. I singoli eventi poi erano curati dai singoli ministri”.
“Il premier Conte ha chiarito che la decisione sul pos (place of safety) per la Gregoretti è stata presa dall’allora ministro dell’interno Matteo Salvini ” riferiscono avvocati di parte civile dopo l’udienza.
(da agenzie)
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Gennaio 28th, 2021 Riccardo Fucile
I LEGALI DELLE PARTI CIVILI PRONTI A ESIBIRE DOCUMENTI SULLA RESPONSABILITA’ DI SALVINI NEL SEQUESTRO DI PERSONE
A consultazioni aperte il presidente del Consiglio dimissionario Giuseppe Conte è impegnato
questa mattina con il caso Gregoretti. La crisi di governo verrà messa in un cassetto, almeno per qualche ora.
Conte sarà ascoltato questa mattina a Palazzo Chigi come persona informata dei fatti nell’ambito dell’udienza preliminare fissata dal gip di Catania, Nunzio Sarpietro, a proposito della richiesta di rinvio a giudizio dell’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per la vicenda Gregoretti.
Dopo l’udienza, fissata per le 10.30 nella sala Verde di Palazzo Chigi, i rappresentanti legali delle parti civili, gli avvocati Daniela Ciancimino (Legambiente nazionale e Sicilia), Antonio Feroleto (Arci nazionale) e Corrado Giuliano (Accoglierete), terranno poi una conferenza stampa dalle 14 alle 15, nella sala stampa di Montecitorio. Parteciperà in video conferenza anche il penalista Massimo Ferrante, avvocato di parte civile di una famiglia di migranti presente a bordo della nave Gregoretti. Interverrà anche la deputata di Leu Rossella Muroni.
La vicenda, che coinvolge Conte come testimone, ruota attorno a 131 migranti salvati il 25 luglio 2019 in due diverse operazioni in acque Sar maltesi, che si trovabo a bordo dell’unità Gregoretti della Guardia costiera. I migranti, bloccati per diversi giorni al largo di Augusta sbarcarono poi il 31 luglio 2019, dopo che cinque Paesi europei e alcune strutture dei vescovi italiani si erano offerti di accoglierli.
Il 12 dicembre scorso nell’aula bunker del carcere Bicocca erano già stati sentiti gli ex ministri ai Trasporti e alla Difesa, Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta, e il leader del Carroccio che aveva reso dichiarazioni spontanee.
“Se mi aspetto risposte chiare da Conte per l’eventuale rinvio a giudizio di Salvini? Penso che il premier abbia una posizione chiave in questo momento e credo sia l’unico che ci possa dare delle indicazioni fondamentali per il processo”, ha detto il gip di Catania, Nunzio Sarpietro, prima di entrare a Palazzo Chigi.
Le lettere tra Conte e Salvini
“Produrremo delle lettere di corrispondenza tra Conte e Salvini e anche un cd con una trascrizione. Abbiamo una griglia molto fitta di domande da fare a Conte, penso che l’udienza durerà un paio d’ore”, ha detto Daniela Ciancimino, legale di Legambiente nazionale e Sicilia, all’arrivo a Palazzo Chigi.
“Noi avvocati delle parti civili abbiamo costituito un collegio difensivo — spiega la legale — Nelle lettere c’è la corrispondenza tra il premier e l’ex ministro dell’Interno in occasione del successivo evento Sar sul caso Open Arms che poi sarebbe poi successo 15 giorni dopo la Gregoretti. Si tratta di una serie di lettere molto molto indicative delle posizioni e delle distanze prese. Chiederemo a Conte di spiegarci il senso della posizione da lui assunta, se c’erano delle distanze o delle convergenze”.
(da agenzie)
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Gennaio 28th, 2021 Riccardo Fucile
IL GIOVANE VENTENNE LAVORA PART-TIME, IL LEGITTIMO PROPRIETARIO E’ UN INGEGNERE ROMANO
I buoni gesti vengono ripagati, lo dimostra la storia di un giovane immigrato nigeriano residente in Italia che dopo aver restituito un portafogli trovato in strada al legittimo proprietario si è visto ringraziare da quest’ultimo con l’intera somma contenuta all’interno.
Scenario della storia a lieto fine per entrambi i protagonisti è Matera. Qui infatti lo scorso lunedì il giovane, un ragazzo di venti anni originario della Nigeria e lavoratore part time nel capoluogo di provincia lucano, si è imbattuto nel portafogli mentre camminava in strada.
Il ventenne non ci ha pensato su due volte e ha portato l’oggetto pieno di banconote in Questura dove grazie ai documenti contenuti all’interno sono riusciti a rintracciare il legittimo proprietario, un ingegnere romano con interessi lavorativi a Matera.
L’uomo, che credeva ormai di aver perso tutto compresi documenti importanti e diverse carte di credito, è stato così felice del ritrovamento che ha deciso di ringraziare il ventenne in maniera molto tangibile consegnandogli tutto il denaro contante che era nel portafogli , 155 euro in banconote.
Lo scambio è avvenuto nei locali del stessa Questura di Matera alla presenza del Questore che si è voluto personalmente complimentare con il giovane per l’alto senso civico del suo gesto. A raccontare la storia infatti è stata proprio la Questura lucana.
“Protagonista di un bel gesto compiuto a Matera è un giovane immigrato dalla Nigeria di 20 anni, che qui risiede e lavora per un ristorante del luogo effettuando consegne a domicilio. Lo scorso lunedì pomeriggio il giovane si è recato in Questura, ma non per consegnare alimenti bensì un portafogli che aveva appena rinvenuto in questa via Nazionale. All’interno c’erano 155 euro in contanti, 5 carte di credito e alcuni documenti personali” raccontato dalla Questura, aggiungendo: “Il Proprietario ha voluto rendere tangibile la sua gratitudine regalando al ragazzo l’intera somma contenuta nel portafogli. Spesso le buone azioni non fanno notizia mentre è importante dare anche a loro spazio per il valore di esempio che hanno”.
(da Fanpage)
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Gennaio 28th, 2021 Riccardo Fucile
IL CONDUTTORE DI SANREMO VUOLE I FIGURANTI IN SALA E CHIEDE ALLA RAI COMPATTEZZA SULLA SUA RICHIESTA O MOLLA TUTTO: QUESTI SONO I VERI PROBLEMI DEL PAESE, ALTRO CHE CRISI DI GOVERNO E PANDEMIA
Il tweet del Ministro Dario Franceschini ha scatenato un putiferio in Rai al punto che Amadeus sta
pensando di lasciare la conduzione del festival. Il presentatore, infatti, sta chiedendo alla Rai di essere compatti su quello che riguarda il festival altrimenti sarebbe anche disposto a mollare tutto.
Questa mattina il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha postato un tweet in cui spiegava che Sanremo era come un teatro e per questo valevano le regole che stanno seguendo tutti, ovvero che il pubblico non poteva esserci, neanche se fosse stato di figuranti: “Il Teatro Ariston di #Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro @robersperanza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile”. Amadeus ha deciso, quindi, di tentare il tutto per tutto e di giocarsi il tutto per tutto mettendo sul tavolo Rai le proprie dimissioni.
La richiesta da parte del conduttore è di unità anche all’interno della Rai, un’unità d’intenti che dovrebbe portare l’amministratore della Rai Fabrizio Salini a chiarire la Ministro che essendo Sanremo un programma tv, andrebbe trattato come tale.
Amadeus, inoltre, si sarebbe anche confrontato con Fiorello, per tenere una linea univoca sulla questione. Insomma, la rai dovrebbe mostrarsi compatta in difesa del suo prodotto di punta, sia per quanto riguarda gli ascolti che per quanto riguarda la questione economica.
Da giorni attorno al festival si sono scatenate polemiche per quanto riguarda la possibilità che si svolga con il pubblico o meno e si era arrivati a pensare a dei figuranti, trattando il festival come un programma televisivo. E come tale potrebbe utilizzare, stando alla legge, un pubblico di figuranti, sempre, ovviamente, nel rispetto delle leggi vigenti. Il direttore di Rai1 Stefano Coletta aveva ribadito, come riporta Ansa: “Andrà in onda uno show dall’Ariston e sarà protocollato come evento televisivo”
Insomma basta un protocollo per trasformare un teatro in evento televisivo, alla faccia dei teatri che rimangono chiusi.
(da agenzie)
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Gennaio 28th, 2021 Riccardo Fucile
GIUSTAMENTE LE REGOLE DEVONO VALERE PER TUTTI, BASTA PAGLIACCIATE PER ASSECONDARE INTERESSI ECONOMICI… AMADEUS STAREBBE PENSANDO DI LASCIARE? CERCHEREMO DI SOPRAVVIVERE LO STESSO
“Il Teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro robersperanza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile”. Lo scrive su Twitter il ministro di Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini.
Il ministro scrive la parola fine sulla querelle che riguarda l’organizzazione della kermesse. Da tempo si rincorrono le voci sulla possibile presenza di figuranti come pubblico durante le 5 serate del Festival per salvaguardare la sicurezza e attenersi alle regole anticovid. “Non ci sono eccezioni”, fa sapere tuttavia Franceschini. Pertanto anche Il Festival di Sanremo dovrà adeguarsi e prevedere lo spettacolo senza pubblico, esattamente come tutti gli altri teatri, chiusi da tempo secondo Dpcm
Amadeus ha sempre difeso l’idea di un festival con il pubblico e la linea prevalsa finora era appunto quella di aprire la platea dell’Ariston a figuranti contrattualizzati.
(da agenzie)
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Gennaio 28th, 2021 Riccardo Fucile
DOPO LE TELEFONATE DI BERLUSCONI E SALVINI, IL SENATORE PUGLIESE CI RIPENSA… MA GUAI A DIRE CHE IL MERCATO DEI SENATORI NON E’ PRATICATO ANCHE DAL CENTRODESTRA
“Non passo più con Conte. Resto nel centrodestra”. Al telefono, alle nove del mattino, il senatore
Luigi Vitali, una vita e ”una storia che tutti conoscono” in Forza Italia, gela le aspettative di Giuseppe Conte e della maggioranza giallorossa.
Nuova giravolta, non sarà più un costruttore. ”C’è stato un ripensamento, – spiega – e nella notte ho deciso di restare con il centrodestra. Ho sentito Silvio Berlusconi e anche Matteo Salvini. Ho verificato che non c’è la volontà di andare ad elezioni a tutti i costi, che era poi la mia preoccupazione. Berlusconi è disponibile a verificare le condizioni per andare avanti e uscire da questo momento difficile, Salvini a discutere di fisco e giustizia. Berlusconi non esclude neanche le larghe intese”.
Un duro colpo per Conte, senza dubbio. Lo ha chiamato, senatore? ”Mi rendo conto e mi dispiace umanamente per lui. Quanto a chiamarlo, no, non ho il cellulare del presidente Conte. Però d’altra parte la mia era un’iniziativa per provare a tenere unito il Paese ed evitare elezioni. Cambiato il quadro, ci ho ripensato”, dice.
(da agenzie)
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