CAOS M5S SICILIA, NUTI RIPUDIA IL CANDIDATO GRILLINO A SINDACO: “ELEZIONI SENZA CINQUESTELLE”
UGO FORELLO SFIDUCIATO DAL PARLAMENTARE… LA BASE: “GIOCATE A FARE LE CORRENTI, VERGOGNATEVI”
“In questa tornata non c’e’ il Movimento Cinque Stelle. Inutile far finta di nulla e chiudere gli occhi”. Riccardo Nuti, il deputato M5S sospeso dal Movimento dopo l’inchiesta sulle firme false, ‘sfiducia’ ufficialmente il candidato sindaco grillino di Palermo Ugo Forello. E lo fa su Facebook, rispondendo a un’attivista, Daniela M., che gli risponde così: “Sono basita dalle tue parole. Giocate a fare le correnti? Complimenti. Chi tiene al M5S va al di là delle questioni personali”.
Nuti, ritenuto dalla Procura di Palermo il regista del pasticcio delle firme false, replica: “Nessuna corrente e nessun gioco ma possiamo mai appoggiare persone che il M5S ha attaccato in Commissione Antimafia nel 2014? Possiamo mai appoggiare la stessa persona che abbiamo denunciato alla Procura con un esposto?”.
Nei mesi scorsi, proprio durante lo scandalo dell’inchiesta sulle firme false che ha creato non poche polemiche all’interno del M5S di Palermo, era scoppiata un’ulteriore scintilla all’interno del Movimento. In un esposto presentato alla Procura e all’Ordine degli avvocati di Palermo dai deputati Riccardo Nuti, Claudia Mannino e Giulia Di Vita, tutti indagati e sospesi, e dai colleghi Loredana Lupo e Chiara Di Benedetto, non indagate, i grillini accusano l’avvocato Ugo Forello, oggi candidato a sindaco di Palermo del M5S dopo avere vinto le ‘comunarie’, ad avere “pilotato le dichiarazioni” della deputata ‘pentita’, Claudia La Rocca.
Forello per questo motivo è indagato dalla Procura di Palermo. Il gip Lorenzo Matassa, dopo l’opposizione dei legali dei firmatari dell’esposto, nei giorni scorsi ha rinviato l’udienza al prossimo 8 marzo, quando dovrebbe essere deciso se proseguire l’inchiesta sul candidato sindaco.
Per i parlamentari indagati, infatti – oltre Nuti, Giulia Di Vita e Claudia Mannino – Forello sarebbe stato il ‘gran manovratore’, colui che avrebbe orchestrato le dichiarazioni della deputata regionale ‘pentita’, quella Claudia La Rocca che ha permesso di rompere il muro di omertà .
Ma Riccardo Nuti proprio non digerisce la candidatura di Forello. “Se uno si mette la maglietta M5S, mica significa che lo è veramente. Gela non ti ricorda nulla?”.
A Gela il sindaco Domenico Messinese era stato espulso dal M5S dopo alcune polemiche coni vertici.
(da “Huffingtonpost”)
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