CINDY NGAMBA, LA PRIMA ATLETA A VINCERE MEDAGLIA NELLA SQUADRA DEI RIFUGIATI: FUGGITA DAL CAMERUN DOPO IL COMING OUT
LA PUGILE SI ALLENA IN GRAN BRETAGNA E NON PUO’ TORNARE NEL SUO PAESE D’ORIGINE: “MI CHIUDEREBBERO IN PRIGIONE, ESSERE OMOSESSUALE LI’ E FUORILEGGE”
Cindy Ngamba ha 25 anni, è nata in Camerun, ha lasciato il suo Paese 7 anni fa quando si è dichiarata omossessuale. Cindy è una pugile e partecipa alle Olimpiadi nella squadra dei rifugiati.
Il destino le ha riservato una medaglia davvero inaspettata, è in semifinale del torneo femminile sotto i 75 kg, ed è almeno bronzo. La 25enne risiede in Gran Bretagna, che l’ha accolta nel momento più difficile della sua vita, da quando aveva 10 anni e dopo aver battuto la francese Davina Michel con verdetto unanime al termine delle otto riprese, ha abbracciato gli allenatori del Gb Team, poi ha sventolato la bandiera della squadra dei rifugiati, di cui è stata anche la portabandiera.
In semifinale, giovedì prossimo, affronterà la vincente tra Atheyna Bylon di Panama e la polacca Elzbieta Wojcik. Cindy, come dicevamo, non può rientrare in Camerun perché a 18 anni ha fatto coming out, ma non ne ha alcuna intenzione. Piuttosto ha paura di ritrovarsi di nuovo lì («In Camerun mi aspetterebbero carcere e sevizie, lì è considerato fuorilegge qualsiasi tipo di orientamento sessuale che non sia etero. Il rischio che corri è di essere messo in prigione e ti può accadere anche di peggio») ha detto.
Negli ultimi due anni si è allenata con la squadra di boxe inglese a Sheffield, non ha fatto in tempo a ottenere il passaporto britannico ma nel 2028 a Los Angeles potrebbe gareggiare con il Team Gb. Sperava di rappresentare la Gran Bretagna Ma ha dovuto mettere da parte senso di riconoscenza, ambizione e orgoglio perché non è riuscita a ottenere in tempo il passaporto britannico. Magari a Los Angeles (nell’edizione 2028) farà parte della squadra d’Oltremanica, per adesso si è già assicurata il bronzo a Parigi.
La squadra olimpica dei rifugiati esordì ai Giochi di Rio del 2016 e finora aveva ottenuto al massimo due quinti posti a Tokyo con Hamoon Derafshipour nel karate e Kimia Alizadeh nel taekwondo.
A Parigi è presente con 37 atleti, ospitati da 15 Comitati Olimpici Nazionali: Austria, Canada, Francia, Germania, Israele, Italia, Giordania, Kenya, Messico, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti
(da agenzie)
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