CONTE HA PRESO MALE L’ADDIO DI RENZI
“OPERAZIONE DI POTERE, SI E’ SGANCIATO PER SEDERSI AL TAVOLO DELLE FUTURE NOMINE”
Giuseppe Conte non ha preso affatto bene l’addio di Renzi al Partito Democratico. Il senatore di Scandicci gli ha telefonato per annunciarglielo assicurandogli nel contempo sostegno al suo esecutivo. Ma il presidente del Consiglio, scrive in un retroscena Ilario Lombardo su La Stampa, non si fida: «Perchè lo fa? Perchè ora?».
Con i suoi collaboratori, Conte si fa domande e cerca di darsi anche le risposte. Quelle che può avere, provando a entrare nella sua testa, e che vanno al di là delle rassicurazioni di rito che Renzi gli ha offerto.
Secondo il presidente del Consiglio è evidente che il suo obiettivo sia quello di sganciarsi per contare di più all’interno della maggioranza che sostiene il governo, stravolgere i rapporti di forza, costringere il premier, il Pd e il M5S a sedersi con lui al tavolo, a guardarlo in faccia, a riconoscergli una legittimità che il corteggiamento tra grillini e democratici aveva già accantonato.
«Potere, potere, potere»: Conte non si dà altre ragioni per spiegare la mossa a sorpresa di Renzi.
Sì, a sorpresa. Perchè così è percepita per i tempi scelti. Renzi vuole partecipare al gran ballo «delle nomine, delle grandi aziende pubbliche, che si terranno in primavera». E ancora. «Sta guardando in prospettiva, a quando potrà pesare di più sulla nomina del futuro presidente della Repubblica». (…)
Ma è proprio il tempismo scelto a far infuriare più di ogni altra cosa Conte e a convincerlo ad abbozzare una nota pronta a uscire nel caso in cui Renzi avesse ufficializzato già ieri l’addio.
L’operazione sarebbe stata più pulita, sostiene il premier, se fosse avvenuta prima della nascita del nuovo governo. Sarebbe stata «più lineare, più trasparente», perchè non avrebbe influito «sull’azione dell’esecutivo».
Il governo M5S-PD ora è atteso dalle 400 nomine dei prossimi mesi nelle società partecipate. Nell’intervista rilasciata a Repubblica Renzi ha parlato di una fusione necessaria tra Finmeccanica e Fincantieri. Risiko in partenza?
(da “NextQuotidiano”)
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