ETICA LEGHISTA: MAURO GALEAZZI, INDAGATO E CANDIDATO
L’ASSESSORE DELLA LEGA DI CASTEL MELLA PASSA DIRETTAMENTE DAL CARCERE ALLA CAMPAGNA ELETTORALE…ERA FINITO IN MANETTE CON L’ACCUSA DI PECULATO, INSIEME AD ALTRI, PER TANGENTI…LA LEGA, A PAROLE, LO AVEVA SOSPESO, ORA FA FINTA DI DIMENTICARSI DI AVERLO IN LISTA
Indagato e candidato.
E non è uno scherzo perchè Mauro Galeazzi, una volta scarcerato, ha confermato la sua candidatura alle amministrative nel comune bresciano di Castel Mella.
L’assessore della Lega Nord (e portaborse dell’assessore provinciale Prandelli) accusato di peculato e atto contrario a dovere d’ufficio ha infatti ribadito la sua presenza nella lista elettorale.
Bando alle ciance e pure alla sospensione ricevuta dalla sezione provinciale del partito di Bossi.
Il leghista Galeazzi sarà in lista a perorare la causa dei tanti “onorevoli politici” che, pur essendo indagati ritengono utile per il Paese la loro candidatura.
Ma torniamo alle vicende di Galeazzi legate alla tangentopoli scoppiata ad aprile nella più leghista delle province padane: Brescia.
In manette oltre a lui erano finiti il collega di partito Marco Rigosa (capoufficio tecnico di Galeazzi e a sua volta assessore in un altro Comune), un geometra e il futuro costruttore del centro che doveva sorgere in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale.
La tangente sarebbe dovuta servire per ammorbidire la Soprintendenza.
Tutti rimangono agli arresti domiciliari ad eccezione di Galeazzi che ricevuta la notizia del provvedimento che annulla la sua custodia cautelare ha ufficialmente aperto la sua campagna elettorale.
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