FUORI UN ALTRO: DOPO NEANCHE 10 GIORNI DALLA NOMINA, SI DIMETTE FRANCESCO SPANO, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO ALESSANDRO GIULI
DA ORE ERA PARTITO UN FORSENNATO PRESSING DA PALAZZO CHIGI SU GIULI, DOPO LE ANTICIPAZIONI DELLA INCHIESTA DI “REPORT”, CHE ANDRÀ IN ONDA DOMENICA SERA… NEL MIRINO C’È L’INCARICO RETRIBUITO CONCESSO NEL 2023 DA FRANCESCO SPANO, ALL’EPOCA SEGRETARIO GENERALE DEL MAXXI PRESIEDUTO DA GIULI, AL MARITO, L’AVVOCATO MARCO CARNABUCI – QUANDO PARLA DI “ATTACCHI PERSONALI”, SI RIFERISCE FORSE AI I GIUDIZI TRANCHANT COMPARSI NELLE CHAT DI FRATELLI D’ITALIA (“PEDERASTA”)?
Francesco Spano si dimette dal ruolo di Capo di Gabinetto del ministero della Cultura. Lo comunica il Mic.
“Il contesto venutosi a creare, non privo di sgradevoli attacchi personali, non mi consente più di mantenere quella serenità di pensiero che è necessaria per svolgere questo ruolo così importante”. Così Francesco Spano nella lettera di dimissioni da capo di gabinetto indirizzata al ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
Ed è quindi “nell’esclusivo interesse dell’Amministrazione, pertanto, ritengo doveroso da parte mia fare un passo indietro. Ciò non mi impedisce, evidentemente, di esprimerle la mia profonda gratitudine per la stima ed il sostegno che mi ha mostrato senza esitazione”.
Secondo quanto annunciato dal conduttore Sigfrido Ranucci, a essere coinvolti in torbide vicende ci sarebbero anche “alte cariche di Fratelli d’Italia”.
Secondo quanto Repubblica è stata in grado di ricostruire, una di queste tocca direttamente Spano. Il quale, da segretario generale del Museo nazionale delle arti del XXI secolo, confermato dal neo-presidente Giuli nell’autunno del 2022, ha arruolato fra i collaboratori retribuiti suo marito, l’avvocato Marco Carnabuci.
Un legale che figura tra gli esperti di Federculture e già titolare di un lungo contratto al Maxxi (dal 2018 al 2021) come responsabile dei dati personali, quando a presiederlo c’era Giovanna Melandri.
Solo che in quegli anni Spano lavorava altrove, non nella stessa istituzione del compagno, sposato civilmente soltanto qualche mese fa.
Ebbene, a marzo del 2023 – in piena era Giuli – Carnabuci è stato nuovamente reclutato dal museo come consulente specialistico per la predisposizione del MOG (modello organizzazione di gestione) a 14mila euro trimestrali.
Visto lo stretto legame fra l’attuale ministro della Cultura e Spano, è difficile che il primo non conoscesse la natura dei rapporti che allora intercorrevano fra il suo segretario generale e il neo-assunto. Lo avrebbe dunque coperto. Una storia che coinciderebbe con quanto spiegato da Ranucci: “Si tratta di un caso simile, per modalità operative, al caso Boccia”.
(da La Repubblica)
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