I PROBLEMI PSICHICI, LE MINACCE ALLA MADRE, L’ARMA DELLA STRAGE
COSA SAPPIAMO FINORA DI ANDREA PIGNANI, IL KILLER DI ARDEA… INGEGNERE INFORMATICO DI 34 ANNI, DISOCCUPATO DA TEMPO, L’ANNO SCORSO SOTTOPOSTO A UN TSO
Ha ucciso a colpi di pistola due bambini e un uomo anziano. Poi si è tolto la vita. L’autore del triplice omicidio avvenuto oggi ad Ardea, in provincia di Roma, nel comprensorio di Colle Romito, si chiamava Andrea Pignani, aveva 34 anni e faceva l’ingegnere informatico.
Stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti, l’uomo soffriva di problemi psichici. Secondo i Carabinieri, tuttavia, l’uomo non era in cura né era uscito recentemente da un centro di salute mentale. «Era disoccupato da tempo, era solo e isolato», ha raccontato la madre a Repubblica. «Non aveva amici e non si curava».
Il nodo della pistola
Come emerso in queste ore dalle indagini, l’assassino non avrebbe avuto liti pregresse all’interno del comprensorio. Alcuni testimoni, però, avrebbero affermato il contrario: l’uomo litigava spesso con i vicini, anche minacciandoli con una pistola.
Secondo il presidente del Consorzio Colle Romito, i residenti pensavano che l’arma brandita in passato fosse «una scacciacani». Non è chiaro se la pistola usata oggi fosse la stessa segnalata dai residenti. Da quanto si apprende anche dai racconti della madre, Pignani era figlio di una guardia giurata – l’uomo è scomparso a novembre – che deteneva l’arma regolarmente. «Non siamo più riusciti a trovarla», ha affermato la donna.
La minaccia alla madre
Nel passato del 34enne si è registrato anche un episodio di minacce alla madre stessa, avvenuto più di un anno fa, a maggio 2020, in casa. In quel caso intervennero i Carabinieri: Pignani utilizzò un coltello per intimidirla e venne sottoposto a un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) per un giorno. Secondo i Carabinieri, non risultano denunce presentate nei confronti di Pignani.
(da Open)
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