ILARIA SALIS ESCE DAL CARCERE: ACCOLTO IL RICORSO, VA AI DOMICILIARI A BUDAPEST
IL PADRE: “MIA FIGLIA NON E’ ANCORA FUORI DAL POZZO, MA E’ ENTUSIASTA DI USCIRE”… I LEGALI: “FINISCE UN INCUBO, MA LA SUA BATTAGLIA CONTINUA”
Ilaria Salis può uscire dal carcere di massima sicurezza ungherese e andare ai domiciliari a Budapest.
È stato accolto dal tribunale di seconda istanza il ricorso presentato dai legali dell’antifascista italiana in carcere dall’11 febbraio del 2023 perché accusata di aver aggredito, con altri, tre neonazisti dopo la sfilata di nostalgici delle SS nel Giorno dell’onore.
Il provvedimento, che prevede il braccialetto elettronico, diventerà esecutivo non appena verrà pagata la cauzione di 40mila euro prevista dal tribunale.
“Ilaria è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare”, commenta a caldo Roberto Salis, il padre della militante di Monza, ora candidata con Alleanza Verdi e Sinistra alle elezioni Europee di giugno.
“Non è ancora fuori dal pozzo – ha aggiunto – ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi, anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo”.
Il ricorso era stato presentato dagli avvocati magiari e milanesi di Salis contro la decisione del giudice Jozsef Sós che nell’ultima udienza del 28 marzo le aveva negato i domiciliari sia in Italia che in Ungheria.
In appello, la richiesta è stata invece accolta e quindi la 39enne attivista e insegnante potrà lasciare il carcere a Budapest dove si trova da oltre 15 mesi.
“Siamo molto soddisfatti – commentano Mauro Straini ed Eugenio Losco, i due avvocati italiani di Salis – finalmente finisce questo incubo per Ilaria ma la sua battaglia continua.
(da agenzie)
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