LA RUSSIA SI INVENTA ANCHE IL COMPLICE DI NATALIA VOVK PER L’ATTENTATO ALLA DUGINA
OVVIAMENTE UN ALTRO UCRAINO, OVVIAMENTE ARRIVATO DALL’ESTONIA, CHE AVREBBE PREPARATO L’ORDIGNO “IMPROVVISATO” CON LEI IN UN GARAGE… SAREBBE POI RIPARTITO IL GIORNO PRIMA PER L’ESTONIA SENZA GODERSI IL BOTTO, QUINDI IRRINTRACCIABILE PURE LUI
Un secondo cittadino ucraino sarebbe coinvolto nell’attentato del 20 agosto scorso contro Darya Dugina. Lo sostiene il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb), secondo cui Natalia Vovk, la donna ucraina indicata come l’esecutrice dell’attentato, ha avuto il supporto di un suo connazionale, il 44enne Bogdan Tsyganenko.
Secondo i servizi russi, «Tsyganenko ha fornito a Vovk targhe e documenti falsi a nome di una cittadina kazaka, Yulia Zaiko, e insieme a Vovk ha assemblato un ordigno esplosivo improvvisato in un garage in affitto nel sud-ovest di Mosca».
L’uomo, ha aggiunto l’Fsb, era entrato in Russia il 30 luglio dall’Estonia e «ha lasciato il territorio russo il giorno prima» dell’attentato.
«Mentre si assicurava che Dugina lasciasse il festival, Vovk l’ha seguita su una Mini Cooper e ha fatto brillare l’ordigno esplosivo», prosegue l’Fsb. L’auto della figlia di Dugin è stata fatta saltare in aria vicino all’insediamento di Bolshye Vyazemy nella regione di Mosca il 20 agosto. La giovane donna è morta sul colpo. Sull’identificazione di Natalya Vovk sussistono molti dubbi.
(da agenzie)
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