LE PICCOLE, MESCHINE VENDETTE DI TRUMP: LICENZIATO IL CAPO DEL PENTAGONO MARK ESPER
SI ERA OPPOSTO, INSIEME AGLI ALTI GRADI MILITARI, ALL’USO DELL’ESERCITO PER REPRIMERE LE MANIFESTAZIONI ANTI-TRUMP
L’ultima resa dei conti di Trump: licenziato il capo del Pentagono Mark Esper. Al suo posto il direttore del centro Antiterrorismo Miller
In caso di rielezione del tycoon, il segretario alla Difesa, secondo i media americani, era già pronto a rassegnare le dimissioni. Su posizioni sempre prudenti, come gli alti gradi militari non ha mai appoggiato la politica trumpiana in materia di missioni all’estero. Dall’altra parte, il presidente uscente era rimasto contrariato dal rifiuto di utilizzare i militari per reprimere le sommosse antigovernative nate in tutto il Paese
Il licenziamento di Esper arriva dopo circa un anno e mezzo dalla sua entrata in carica, quando andò a sostituire un’altra vittima delle purghe trumpiane all’interno della sua stessa amministrazione, Jim Mattis.
Ma anche lui, come il suo predecessore, non è mai entrato in sintonia con il presidente uscente, visto che ha sempre tenuto posizioni vicine a quelle dei Generali che mai hanno digerito l’imprevedibilità e le decisioni impulsive del capo della Casa Bianca in tema di missioni internazionali.
Ma soprattutto al tycoon non era piaciuta la posizione prudente del capo del Pentagono, supportato dagli alti gradi militari, di non intervenire con le truppe per reprimere le manifestazioni anti-Trump che si sono man mano diffuse in tutto il Paese, spiegando la scelta con la necessità di non interferire con l’esercito in questioni di Sicurezza Interna.
Un rapporto, quello tra Esper e Trump, che si era deteriorato al punto che i media americani davano ormai per certe le sue dimissioni in caso di rielezione del candidato repubblicano.
E anche in tema di Covid i due hanno sempre tenuto posizioni opposte, con il segretario della Difesa che si è sempre mostrato in pubblico indossando la mascherina e sottolineando l’importanza delle protezioni individuali per combattere il diffondersi della pandemia nel Paese più colpito al mondo.
(da agenzie)
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