MA CHE ESAMI INUTILI, A RENZI INTERESSA SOLO TAGLIARE LE SPESE E FAR PAGARE LA SANITA’ AI MALATI
CRESCE IL DISSENSO CONTRO LA CANCELLAZIONE DI OLTRE 200 ESAMI, IL MEDICI IN RIVOLTA
«No alla black list sulle prestazioni, così come sui farmaci» e «no a ricatti» che possono tradursi in «conflitto coi pazienti e forte contenzioso».
Il Sindacato dei Medici Italiani si unisce al coro dei no nei confronti della bozza di decreto sulle prestazioni inappropriate e, attraverso la segreteria nazionale Mirella Triozzi, punta il dito contro il Governo: «deve avere il coraggio di dire la verità ai cittadini», ovvero che «da domani dovranno pagare ciò che fino ad ora hanno avuto gratuitamente.
Così, invece, è un modo ipocrita e dissimulato di tagliare servizi».
«Se la premessa è sbagliata, le conclusioni non possono che essere sbagliate. La lotta all’inappropriatezza deve avere come obiettivo la fonte principale di sprechi, che è la disorganizzazione dei servizi, causa di ricoveri ed esami inutili», commenta Triozzi, presente all’incontro di ieri in cui il ministro Beatrice Lorenzin ha annunciato che il giro di vite sugli esami inutili comprenderà non 180 prestazioni a rischio inappropriatezza, come inizialmente previsto ad agosto, ma 208.
«I medici devono poter continuare a poter fare il proprio lavoro, liberamente. Senza ricatti, senza essere sotto la minaccia di una ritorsione economica». «Scelte come questa – conclude la sindacalista – producono conflitti con i pazienti, creano confusione, possibili abusi interpretativi da parte delle aziende sanitarie e delle regioni, quindi un forte contenzioso amministrativo e, spesso giudiziario».
(da agenzie)
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