PROVE DI DISGELO IN PUGLIA TRA DECARO E EMILIANO, CHE NON ACCETTA IL DIKTAT DELL’EURODEPUTATO (CANDIDATO ALLA PRESIDENZA) CHE NON VUOLE LUI E VENDOLA IN CONSIGLIO COMUNALE
IL RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL PD, IGOR TARUFFI, SU RICHIESTA DELLA SEGRETARIA ELLY SCHLEIN, A BARI PER RISOLVERE LO STALLO … DECARO: “TROVEREMO UNA SOLUZIONE”… IL NOSTRO PENSIERO: DOPO AVER ASSUNTO RUOLI DI RILIEVO UNO PUO’ CONTINUARE A FARE POLITICA DA MILITANTE INVECE CHE ROMPERE I COGLIONI PER UNA POLTRONA
Prove di disgelo. Il responsabile organizzazione del Pd, Igor Taruffi, ieri è arrivato a Bari, su richiesta della segretaria Elly Schlein, per iniziare a risolvere lo stallo in cui si trovano i dem pugliesi, e di conseguenza l’intera coalizione, in vista delle elezioni regionali di metà novembre.
Attorno allo stesso tavolo, per due ore, si sono seduti il governatore Michele Emiliano e l’aspirante candidato Antonio Decaro, che nei giorni scorsi aveva detto che avrebbe rinunciato alla corsa se nelle liste ci fossero stati il presidente uscente e l’ex Nichi Vendola. È prematuro parlare di soluzione ma il colloquio, ha fatto sapere il Nazareno, alla presenza anche del segretario regionale dem Domenico De Santis, «è stato cordiale e costruttivo e si sono poste le basi per un lavoro comune per il futuro della Puglia». Anche Decaro garantisce: «Costruire le condizioni per andare avanti insieme, come abbiamo sempre fatto».
Emiliano tuttavia non nasconde che la strada da percorrere è ancora in salita. «Stiamo addolcendo le posizioni, ma restano ancora molto distanti», commenta al termine dell’incontro. Decaro avrebbe infatti ribadito la sua contrarietà alla presenza nelle liste dei due ex governatori, che dal canto loro non intendono però fare un passo indietro. Non è un muro contro muro, come è stato nei giorni scorsi, ma resta comunque una questione difficile da risolvere con lo spettro di spaccare il partito.
L’eurodeputato, possibile candidato del centrosinistra, non ha messo in dubbio la possibilità che Emiliano possa ricoprire un ruolo di spicco come assessore all’interno della giunta in caso di vittoria della coalizione, ma per il governatore non è abbastanza. «Chiedere la mia retromarcia, dopo che ho detto urbi et orbi che mi sarei candidato, è un atto di protervia che è difficile accettare», è il ragionamento che il governatore uscente avrebbe fatto attorno al tavolo per convincere Decaro, invitandolo a «gestire la situazione che si è creata ed evitare dunque di spaccare il partito». Altrimenti, avrebbe detto ancora Emiliano, «sarebbe una catastrofe».
Taruffi ha ascoltato chiedendo a entrambi una «maggiore e reciproca comprensione» e di lavorare affinché si trovi una soluzione. In fondo ancora il tempo c’è. In Puglia si voterà a metà novembre e le prossime settimane saranno di trattative serrate.
(da La Repubblica)
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