REGIONE ABRUZZO, 25 INDAGATI PER I RIMBORSI FACILI, COINVOLTO IL PRESIDENTE CHIODI: CONTESTATI I REATI DI TRUFFA AGGRAVATA, PECULATO E FALSO IDEOLOGICO
SOTTO INCHIESTA LE FATTURE PER MISSIONI INTERNAZIONALI, INVITO A COMPARIRE ANCHE PER ALCUNI ASSESSORI E CONSIGLIERI
Le inchieste sui “rimborsi facili” toccano anche la Regione Abruzzo.
La procura della Repubblica di Pescara ha emesso 25 informazioni di garanzia, con invito a comparire, nei confronti del presidente della Giunta, Gianni Chiodi, di quello del Consiglio, Nazario Pagano e di altre 23 persone, tra assessori e consiglieri.
I reati contestati sono truffa aggravata nei confronti della Regione Abruzzo, peculato e falso ideologico riguardo a rimborsi per una serie di missioni istituzionali.
Titolari dell’inchiesta sono i sostituti procuratori Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli, già nel pool dell’inchiesta “Sanitopoli”.
Solo due mesi fa invece, il gip del Tribunale di Pescara Mariacarla Sacco, aveva sottoposto ai domiciliari l’assessore Pdl alla Cultura Luigi De Fanis e la sua segretaria, dopo una denuncia di un imprenditore a seguito delle continue richieste di denaro che il politico gli avrebbe fatto.
Le indagini sullo scandalo “rimborsopoli” erano iniziate un anno e mezzo fa e riguardano il periodo compreso tra il gennaio 2009 e dicembre 2012.
Nel mirino degli inquirenti, le spese sostenute per trasferte non giustificate o in luoghi diversi da quelli indicati.
Oltre a irregolarità nelle fatture di rimborso spese.
I documenti contabili, in particolare, sono tutti nelle mani dei magistrati che, tramite i carabinieri, li hanno acquisiti anche in copia nei vari centri dove gli amministratori si recavano per le trasferte.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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