SALVINI VUOLE CHE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE COMPRI SOLO FERRARI, LAMBORGHINI E MASERATI?
“OBBLIGARE AD ACQUISTARE SOLO VEICOLI PRODOTTI IN ITALIA”?… MA DI COSA PARLA? CE N’E’ UNA SOLA: LA DR, CHE PERO’ IMPORTA COMPONENTI DALLA CINA
Un tweet di Matteo Salvini sta provocando molta ironia e ampie discussioni. Il leader della Lega, sciorinando una serie di proposte del suo partito, ha parlato anche del sostegno al settore automotive italiano.
Secondo il segretario del Carroccio, la pubblica amministrazione deve essere obbligata ad acquistare solamente veicoli prodotti nel nostro Paese. Ma nel tweet Salvini auto italiane vengono omesse alcune informazioni fondamentali per la comprensione del testo.
Insomma: la Pubblica Amministrazione — secondo Matteo Salvini — deve essere obbligata ad avere una flotta di automobili prodotte in Italia. Una proposta che ricalca, come al solito, il motto tanto caro ai leghisti e che viene declinato in base al tema del momento: «Prima gli italiani».
Forse non aiutato dall’esigenza di sintesi imposta da Twitter, quanto scritto da Matteo Salvini appare alquanto complesso.
Perchè l’unica azienda che produce auto in Italia (fisicamente) è la DR Automobiles. Ma c’è un però: si tratta sì di un’impresa tricolore (nata in Molise), ma — come si legge anche su Wikipedia — «importa componenti di autovetture (assemblandoli su licenza) prodotti dalle case automobilistiche cinesi Chery Automobile e JAC Motors e li commercializza (rimarchiati con logo DR) nelle sue sedi italiane». Insomma, italiana sì ma non del tutto.
E allora perchè non la ex Fiat (ora FCA e a breve Stellantis, dopo la fusione con la casa automobilistica francese Groupe PSA). Qui subentra una questione di opportunità . L’azienda storica è italiana solo nell’ideale nostrano.
Da anni ha la propria sede fiscale in Olanda, con tutte le polemiche del caso. E allora proviamo a estremizzare il pensiero di Salvini auto italiane: l’ultima opportunità di interpretazione è l’apertura alle case automobilistiche che producono in Italia (pur non pagando le tasse nel Bel Paese). E lì si aprirebbe un altro mondo.
Altrimenti non ci resta che vedere la Pubblica Amministrazione alle prese con acquisti di Ferrati, Lamborghini, Maserati e Alfa Romeo. Con un costo alle stelle.
(da agenzie)
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