SIGFRIDO RANUCCI È STATO PEDINATO SU RICHIESTA DI FAZZOLARI? ALLA DOMANDA SPECIFICA DEL SENATORE DEL M5S, ROBERTO SCARPINATO, IL CONDUTTORE DI “REPORT” HA CHIESTO DI SPEGNERE AUDIO E TELECAMERE, PER RISPONDERE IN SEDUTA SEGRETA
L’AUDIZIONE DEL GIORNALISTA ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA: “NON HO RICEVUTO ALTRE MINACCE DOPO L’ATTENTATO. NON SO A QUALE CONTESTO RICONDURLO” … “ARIANNA MELONI? MI SEMBRA CHE NON ABBIA DETTO ANCORA NULLA SU GHIGLIA”
Una parte dell’audizione di Sigfrido Ranucci alla commissione Antimafia è stata secretata. In particolare, il giornalista di Report ha chiesto di spegnere audio e telecamere dopo una domanda dell’ex magistrato e senatore M5s, Roberto Scarpinato.
“Dopo una puntata di Report che riguardava la presidente del Consiglio Meloni, lei ha dichiarato di essere stato pedinato su richiesta del sottosegretario Fazzolari: ci vuole raccontare meglio questo episodio e farci capire se ci può essere se una connessione con quello che gli è accaduto?”, aveva chiesto il parlamentare.
“Non ho ricevuto altre minacce dopo quanto avvenuto ad ottobre. Io non so a quale contesto ricondurre questo attentato. Non era certo un fuoco d’artificio, emerge che comunque che era
qualcosa di importante. Quelle parcheggiate fuori alla mia abitazione erano macchine a gas che se esplose avrebbero buttato giù la palazzina”.
Lo ha detto Sigfrido Ranucci nel corso dell’audizione in commissione Antimafia. Il giornalista ha ricordato che due giorni prima aveva lanciato i “temi della prima puntata tra cui l’infiltrazione della ‘Ndrangheta nel business dell’eolico e sulle stragi”.
”A differenza di altri episodi legati ad inchieste” in questo contesto ”non so cosa pensare e a cosa attribuirlo”.
”Emerge che l’ordigno era qualcosa di un po’ più di rudimentale, si parla di un quantitativo di esplosivo abbastanza importante – continua – e sottolineo che si trattava di macchine a gas che, se esplose, avrebbero buttato giù una palazzina”.
“Mi sembra che Arianna Meloni non abbia detto ancora nulla, non ha detto dei contenuti di quei colloqui. Ha espresso però l’idea che secondo lei l’audio che noi abbiamo mandato non era di interesse pubblico”.
“Io mi chiedo da giornalista come fa a non essere considerato di interesse pubblico un audio in cui la moglie di un ministro, che non è una persona privata, ma è una collega Rai come lo sono io, chiede al ministro di intervenire sul suo capo di gabinetto altrimenti si sarebbe sostituita a lui nel chiedere di bloccare una nomina”, ha aggiunto.
(da agenzie)
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