TRAVAGLIO FULMINA IL GENERALE ROBERTO VANNACCI: “L’HANNO TRASFORMATO IN UN INCROCIO FRA LA PIZIA DI DELFI, NOSTRADAMUS, DRAGHI E BRIAN DI NAZARETH. LE SUE ESTERNAZIONI SPAZIANO SU TUTTI I TEMI DELLO SCIBILE
IL GENERALE, DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO “IL MONDO AL CONTRARIO”, È DIVENTATO IL NUOVO PREZZEMOLINO EDITORIAL-TELEVISIVO
Ci vorrebbe la signorina Silvani, musa di Fantozzi, per commentare le quotidiane esternazioni del generale Vannacci, che spaziano su tutti i temi dello scibile, anche perché i giornalisti (si fa per dire) lo interpellano su qualunque evento dell’orbe terracqueo con l’aria devota di chi consulta un oracolo, trasformandolo in un incrocio fra la Pizia di Delfi, Nostradamus, Draghi e Brian di Nazareth.
Nel suo famoso libro (ah, anche scrittore!), il Vannacci ci aveva già illuminati sui tratti della pura razza italica (ah, anche etnologo!), l’anormalità dei gay (ah, anche sessuologo!), la devianza dei vegani (ah, anche dietologo!), il sangue di Enea, Romolo, Cesare, Dante, Fibonacci, Leonardo, Michelangelo, Galileo, Mazzini, Garibaldi e altri nelle sue vene (ah, anche storico ed ematologo!), la separazione fra bagni maschili e femminili onde evitare “batacchi” nei secondi (ah, anche igienista e cessologo!), il diritto di scannare chiunque si avvicini a casa tua (ah, anche criminologo!), nonché contro gli asili nido (ah, anche neonatologo!), la “lingua asessuata” (ah, anche linguista!)
Ma alcuni rami della scienza restavano colpevolmente fuori dal suo raggio d’azione. Così l’Adnkronos gli ha chiesto di Paola Egonu che lascia la Nazionale di volley e lui non s’è sottratto: “Se ha deciso così avrà le sue ragioni. La meritocrazia è il giusto criterio” (ah, anche commissario tecnico!).
Folgorati da tanta originalità, l’han subito invitato a Fuori dal coro per auscultarlo sui migranti e neppure lì ha deluso le attese: “Chi ha voluto evitare l’immigrazione l’ha evitata” e ha citato il Giappone e l’Australia, che sono isole e non affacciano sull’Africa, ma fa niente (ah, anche sociologo delle migrazioni!).
Ora sarebbe terribile se la solita censura lo silenziasse, orbandoci di una competenza così enciclopedica. Vogliamo Vannacci in giuria allo Strega e al Campiello (dopo averli vinti, ovvio), a Miss Italia, a Sanremo, a X-Factor e pure a Castrocaro. Vannacci che svela i segreti di Ustica (senza offesa per Amato), di Bologna e del delitto dell’Olgiata.
E soprattutto Vannacci che invita la signorina Silvani a una romantica colazione da “Gigi il Troione” declamando La canzona di Bacco di Lorenzo il Magnifico, mentre lei sputa nel mascara e commenta trasognata: “Ah, anche poeta”
Marco Travaglio
(da il Fatto quotidiano)
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