VISCO TIRA DENTRO RENZI
IL PD APRE LA BATTAGLIA SU BANKITALIA, IL GOVERNATORE EVIDENZIA LE RESPONSABILITA’ DEL GOVERNO RENZI, INTERVIENE MATTARELLA
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ritiene che le prese di posizione riguardanti la Banca d’Italia “debbano essere ispirate a esclusivi criteri di salvaguardia dell’autonomia e indipendenza dell’Istituto nell’interesse della situazione economica del nostro Paese e della tutela del risparmio degli italiani”.
È quanto rende noto l’agenzia Reuters, che cita fonti del Quirinale.
Questi principi, spiega la stessa fonte, devono “attenersi l’azione di tutti gli organi della Repubblica, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo”. Oggi la Camera ha approvato una mozione, presentata dal Partito democratico, che chiede una “fase nuova” a palazzo Koch.
Il Pd, si legge nella mozione, impegna il governo “ad adottare ogni iniziativa utile a rafforzare l’efficacia delle attività di vigilanza sul sistema bancario ai fini della tutela del risparmio e della promozione di un maggiore clima di fiducia dei cittadini individuando a tal fine, nell’ambito delle proprie prerogative, la figura più idonea a garantire nuova fiducia nell’Istituto”.
I voti a favore del documento di indirizzo, approvato dall’aula della Camera, sono stati 213, 97 i contrari, 99 le astensioni.
Ad astenersi sono stati i deputati di Fi e Mdp; contro si sono invece espressi quelli di Si, M5S e Fdi.
“Sulla persona il Pd non entra ma sulla questione Bankitalia serve una fase nuova”, spiega il portavoce del Pd, Matteo Richetti.
“La mozione il Pd non entra nel merito” delle persone, la decisione di confermare o meno Visco compete al governo e al premier, argomenta Richetti. La mozione “non è una indicazione ma il Pd non può sottrarsi ad un giudizio, serve aprire una fase nuova”, aggiunge.
La difesa di Bankitalia: “Agito in contatto con il governo, Visco disponibile a essere audito”
“Nella sua azione l’Istituto ha agito in continuo contatto col Governo”. E’ quanto riferiscono ambienti della Banca d’Italia dopo la mozione presentata dal Pd in Parlamento secondo cui l’istituto “fa interamente il suo dovere nelle diverse funzioni che svolge, applicandovi competenza e coscienza. In particolare nella vigilanza bancaria, in questi anni segnati dalla più grave crisi economica della storia moderna d’Italia, ha difeso il risparmio nazionale limitando i danni. Questi non potevano non esserci, data la gravissima condizione dell’economia”.
“La Banca d’Italia sottometterà ogni documento rilevante per i lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta e il Governatore Ignazio Visco è pronto a essere ascoltato dalla Commissione quando essa vorrà “, riferiscono ambienti della Banca d’Italia.
Renzi: “Il Pd non è responsabile del passato”
“Non ho un ruolo in questa vicenda. Nessuna invasione di campo del Pd. Il compito è del premier, lui farà le considerazioni opportune, c’è un iter. Oggi Il Pd non ha messo in discussione il rispetto istituzionale. La mia opinione sul passato l’ho scritta nel libro. Quello che è certo è che il Pd non è responsabile di quanto accaduto in passato”. Lo ha detto il leader del Pd, Matteo Renzi, ai microfoni di Radio 105.
Bersani: “Non si può buttarla in piazza così”
La mozione del Pd “è fuori da ogni logica, non puoi buttare in piazza la Banca d’Italia così. Quando vedo il partito di maggioranza fare una mozione così, cominciamo a essere fuori come un balcone”. Così Pier Luigi Bersani dopo il voto sulla mozione, spiegando che Mdp ha votato “in bianco” perchè “il Parlamento può e forse dovrebbe prevedere in meccanismo di nomina che coinvolga le commissioni magari con maggioranze qualificate” ma “finchè c’è un’altra procedura, se c’è un minimo di senso delle istituzioni dobbiamo rispettarla”.
La mozione Pd
La nomina dell’attuale governatore, scrive il Pd nella mozione, ‘risale al novembre del 2011 ed è, pertanto, imminente l’obbligo di procedere al rinnovo della carica che, ai sensi dell’articolo 19, comma 8, della legge 28 dicembre 2005, n.262, è disposta con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio superiore della Banca d’Italia; si tratta di una scelta particolarmente delicata in considerazione del fatto che l’efficacia dell’azione di vigilanza della Banca d’Italia è stata, in questi ultimi anni, messa in dubbio dall’emergere di ripetute e rilevanti situazioni di crisi o di dissesto di banche, che a prescindere dalle ragioni che le hanno originate – sulle quali si pronunceranno gli organi competenti, ivi compresa la Commissione d’inchiesta all’uopo istituita – avrebbero potuto essere mitigate nei loro effetti da una più incisiva e tempestiva attività di prevenzione e gestione delle crisi bancarie’.
Nel testo della mozione si rileva inoltre che ‘le predette situazioni di crisi o di dissesto hanno costretto il governo e il Parlamento ad approvare interventi straordinari per tutelare, anche attraverso l’utilizzo di risorse pubbliche, i risparmiatori e salvaguardare la stabilità finanziaria, in assenza dei quali si sarebbero determinati effetti drammatici sull’intero sistema bancario, sul risparmio dei cittadini, sul credito al sistema produttivo e sulla salvaguardia dei livelli occupazionali”.
(da “Huffingtonpost“)
Leave a Reply