Novembre 7th, 2009 Riccardo Fucile
TRA I 15 E I 34 ANNI L’HANNO PROVATA IN 7,5 MILIONI, 3 MILIONI NELL’ULTIMO ANNO…ITALIA, SPAGNA E GRAN BRETAGNA IN TESTA AI CONSUMI… SONO 74 MILIONI GLI EUROPEI CHE HANNO FUMATO UNO SPINELLO, 4 MILIONI CHI NE FA UN USO GIORNALIERO…ARRIVA LA NUOVA SPICE
I dati sono estrapolati dal Rapporto 2009 dell’Osservatorio europeo sulle droghe, presentato a Bruxelles, e confermano la diffusione costante della cocaina nel Continente: 13 milioni gli adulti che hanno provato la polvere bianca nella loro vita.
Di questi, ben 7,5 milioni sono giovani tra i 15 e i 34 anni e 3 milioni l’hanno usata negli ultimi 12 mesi.
La cocaina si conferma la sostanza illegale più popolare in Europa, mentre diminuisce la popolarità dello spinello.
In Italia, Danimarca, Spagna, Irlanda e Regno Unito, nell’ultimo anno, l’uso tra i giovani si è attestato tra il 3,1% e il 5,5%, mentre nella maggior parte degli altri Paesi europei si registra una tendenza alla stabilizzazione e all’aumento del consumo nella fascia d’età tra i 15 e i 34 anni.
Tra i pazienti che entrano per la prima volta in terapia per disintossicarsi, il 22% indica la cocaina come sostanza primaria.
Nel 2007 sono stati segnalati 500 decessi associati all’uso di cocaina. Accanto ad essa, sta prendendo piede anche la metamfetamina che sfrutta la capacità con cui può essere prodotta: l’uso di questa sostanza si concentra nella Repubblica ceca, anche se la disponibilità sta aumentando in Svezia e Norvegia.
Lo spinello resta la droga preferita dai giovani, ma la sua diffusione è in calo. Sono 74 milioni gli europei che l’hanno provato nella loro vita, 22,5 milioni ne hanno fatto uso l’ultimo anno e 12 milioni nell’ultimo mese. Continua »
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Novembre 7th, 2009 Riccardo Fucile
NELLA SFIDA DEGLI ASCOLTI, LUNEDI’ HANNO VINTO I CONTENUTI VALORIALI CONTRO LE SCORCIATOIE CHE ILLUDONO I GIOVANI… PINOCCHIO AIUTA A CAPIRE GLI ERRORI E I VALORI DELLA VITA E GLI ITALIANI LO HANNO PREFERITO AL TRANS DEL GF
Possibile che nell’Italia disincantata di oggi, bombardata da veline, ricerca del successo, scandali e scoop mediatici che non risparmiano nessuno, un burattino possa vincere la guerra dell’Auditel ?
Eppure lunedì sera è successo: il Pinocchio di RaiUno ha battuto il Grande Fratello di Canale5: la fiction è stata vista da 7.484.000 spettatori (share del 26,39%), mentre il reality si è fermato a quota 5.535.000 ( share del 24,78%). Un risultato a sorpresa, visto anche la preannunciata entrata nella casa del GF10 di un transgender che evidentemente in Italia pare susciti la gioia di milioni di guardoni, come non vedessero in abbondanza non solo nelle strade ma ormai anche nei TG.
La fiction Pinocchio ha ceduto qualche punto di share rispetto alla prima puntata domenicale, ma ha lo stesso stravinto il confronto, grazie anche alla qualità del prodotto.
Questo successo imprevisto dimostra che si possono fare grandi ascolti alzando la qualità e rispettando il pubblico, senza dover ricorrere a morbosità , volgarità e liti da comari.
La produzione di Pinocchio ha commentato: “Ha vinto la Tv che trasmette contenuti valoriali, il contrario del reality che stende la gente sul divano con argomenti pretestuosi. Abbiamo voluto fare una fiction che veicolasse dei valori, gli spettatori lo hanno capito”. Continua »
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Novembre 7th, 2009 Riccardo Fucile
ERA STATO PREVISTO UN INTROITO TRA I 5 E I 7 MILIARDI, SARA’ DI 3/4 MILIARDI…. ALTRO CHE ABOLIRE L’IRAP, SOLO PICCOLI SCONTI PER SALVARE LA FACCIA: TANTO VALEVA STARE ZITTI… PER LAVORATORI E FAMIGLIE NON C’E UN EURO
Continua il tira e molla nella maggioranza, con i senatori del Pdl impegnati a convincere Tremonti ad allargare i cordoni della borsa, ed il ministro dell’Economia poco incline a cambiare registro e a venire incontro alla vagonata di richieste avanzate da parlamentari e ministri.
Si scontrano due concezioni, caratteri difficili a parte: da un lato quello del rigore dei conti pubblici che poco concede alle fantasie di spesa, dall’altro quella elettoralistica che ha necessità di far vedere che il governo ha fatto qualcosa, in vista delle regionali di marzo.
Martedì inizierà la discussione al Senato dei tre articoli che costituiscono la “finanziaria leggera” di Tremonti e non si capisce ancora come le promesse “misure per lo sviluppo”, auspicate dalla maggioranza, potranno entrare nelle norme del ministro dell’Economia.
Da un lato una parte della maggioranza vorrebbe tagliare l’Irap di almeno 4 miliardi (su 38 di entrate che garantisce) con tagli alla spesa pubblica. Dall’altro, Tremonti ha già fatto capire che al Senato non ridurrà un bel nulla, al massimo tra qualche settimana, quando la Finanziaria arriverà alla Camera, potrebbe concedere una piccola sforbiciata di 1 miliardo sull’Irap (sempre su 38), ovvero lo scomputo delle perdite di bilancio dal calcolo dell’imposta, giusto un insignificante contentino.
La visione di Tremonti è che, per tagliare le tasse, bisognerebbe tagliare la spesa in modo significativo, ma in questo momento non si può toccare la spesa sociale.
Quindi le uniche entrate su cui far conto saranno quelle dello scudo fiscale.
E qui, nonostante il governo abbia approvato delle norme uniche al mondo, con appena il 5% di quota sulla somma esportata con cui un evasore può “ripulire” e far rientrare i soldi in Italia, contando pure sulla garanzia dell’anonimato, misura che avrebbe dovuto far incassare allo Stato tra i 5 e i 7 miliardi di euro, i dati parlano di entrata ben inferiori.
Lo stesso Tremonti ormai è rassegnato a incassare tra i 3 e i 4 miliardi, nulla di più.
Con questa cifra, considerando che vi erano già degli impegni di spesa sui 7 miliardi, si potranno giusto regalare le noccioline al parco. Continua »
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