Novembre 3rd, 2009 Riccardo Fucile
DOPO LA BOCCIATURA DELLA GELMINI NEL CASO DEI RICORSI DEI PRECARI, ANCHE LA PRESTIGIACOMO SI VEDE ANNULLARE DAL TAR DEL LAZIO ATTI MINISTERIALI RELATIVE A NOMINE….AVEVA REVOCATO DEGLI INCARICHI IN COMMISSIONI CHIAVE, PRIMA DELLA SCADENZA DEL MANDATO E SENZA ISTRUTTORIA, PER SOSTITUIRLI CON ALTRI DI SUA FIDUCIA
Non si può dire che le donne ministro abbiano molta fortuna nei loro atti governativi.
Il caso limite è stato sicuramente quello della Gelmini che con ostinazione, per fare un favore al mandante, ovvero la Lega, per mesi non ha voluto applicare una sentenza del Tar del Lazio che, accogliendo un ricorso di numerosi docenti precari che si erano visti tagliare fuori dalla graduatoria per punteggi acquisiti dalla nuova norma della Gelmini che li metteva in una seconda fascia provinciale per favorire gli insegnanti del luogo, aveva bocciato il suo modo di procedere.
La Gelmini è stata così sconfessata da una seconda sentenza esecutiva del Tar e da una pronuncia del Consiglio di Stato, mettendo nel caos le nomine scolastiche e creando una patetica guerra tra poveri.
Ora il Tar del Lazio ha invece bocciato la nomina, da parte del ministero dell’Ambiente, delle commissioni chiave per autorizzare la costruzione di centrali elettriche e ponti, aeroporti e autostrade, porti e ferrovie.
Una sconfessione secca, contenuta nelle sentenze pubblicate due giorni fa, e che danno al ministero 45 giorni di tempo per rimettersi in regola. Continua »
argomento: Politica | 1 Commento »
Novembre 3rd, 2009 Riccardo Fucile
E’ IL PREZZO CHE IL GOVERNO PAGHERA’ ALLA NOVARTIS, LA MULTINAZIONALE CHE LO PRODUCE…LA CORTE DEI CONTI STA INDAGANDO SULLE PROCEDURE DI ACQUISTO A TRATTATIVA PRIVATA E SEGRETATA…NESSUN CONTROLLO SULLA CONGRUITA’ DEI PREZZI, NESSUNA PENALE PER RITARDATA CONSEGNA, IN CASO DI DANNI E DIFETTI LA NOVARTIS NON NE RISPONDE…E 16 MILIONI DI VACCINI PRONTI A FEBBRAIO, A INFLUENZA ORMAI PASSATA
Mentre nelle varie regioni italiane è in consegna appena il 10% dei vaccini che avrebbero dovuto essere distribuiti dopo il 15 ottobre ( 8 milioni di pezzi in totale) e in Campania siamo in piena emergenza, mentre il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, continua a dire che “non ci sono problemi”, ci si comincia a interrogare sulla “gestione politica” della vicenda .
E poichè pochi italiani conoscono i dettagli della operazione che è stata “segretata” dal governo, cerchiamo di spiegarli.
Intanto, ci si chiede, perchè vige la segretazione?
Perchè le misure sono state adottate con “carattere di eccezionalità e somma urgenza”, prevedendo le stesse procedure dei casi di calamità naturali o eventi di natura terroristica, in base a un’ordinanza della Presidenza del Consiglio.
Con l’art. 10.2 vengono definite “Informazioni riservate” sia il testo del contratto, che le disposizioni in esso contenute.
La Corte dei Conti che sta indagando sulla vicenda ha appurato che non esiste quindi alcun parere di organo tecnico che abbia attestato la congruità dei prezzi concordati.
Che garanzie abbiamo che il prezzo pagato dallo Stato sia giusto?
Nessuna, è bene dirlo.
La fornitura di 24 milioni di vaccini farà entrare nelle casse della Novartis, la multinazionale farmaceutica che li produce, la bellezza di 200 milioni di euro. La stessa Corte dei Conti non è riuscita a conoscere il prezzo esatto della dose di vaccino e ha sollevato un’infinità di dubbi sul contratto che ha sottoscritto la Protezione civile, a nome del governo, con la Novartis.
Il prezzo in pratica non è mai stato definito congruo da nessuno e l’art 3.1 del protocollo fissa un’altra anomalia: in caso di mancato rispetto delle date di consegna del farmaco da parte della Novartis, nessuna penale è prevista a suo carico. I ritardi sono a carico dello Stato.
Se in Liguria, come in altre regioni, a fronte di una dichiarata disponibilità di 230.000 dosi, ne sono state consegnate solo 32.780, nessuno risponde del ritardo. Continua »
argomento: Politica | Commenta »
Novembre 3rd, 2009 Riccardo Fucile
IN PIEMONTE, DOVE E’ AVVENUTO IL CROLLO, MONITORATO SOLO IL 4% DEGLI EDIFICI….IN TOSCANA IL 15%, IN UMBRIA IL 15% …IL 100% SOLO IN BASILICATA E VAL D’AOSTA, IL 97% IN LOMBARDIA….COME AL SOLITO CI SONO RITARDI
Era il 22 novembre 2008 quando a Rivoli (To), si verificò il crollo di un’aula scolastica in cui un 17enne perse la vita e un altro ragazzo è ancora su di una sedia a rotelle.
Come al solito, arrivarono ministri e burocrati, autorità e tecnici, condite dalle consuete polemiche sulle responsabilità e da solenni promesse.
Sull’ondata popolare di indignazione, fu ordinata un’opera di controllo degli edifici scolastici italiani: Ministero della Pubblica Istruzione e Ministero delle Infrastrutture avrebbero dovuto far monitorare entro sei mesi, attraverso un tavolo tecnico con gli Enti locali, tutte le scuole italiane.
Un controllo volto a segnalare se vi fossero segnali di altri pericoli. Nonostante molti controlli siano stati in verità fatti sulle carte e non attraverso una ispezione reale dei locali scolastici, e nonostante uno stanziamento di un miliardi di euro di fondi Fas ( europei ovviamente), dedicati alla messa in regola degli istituti, siamo ancora in alto mare.
In verità 250 milioni di euro erano pure stornati per essere destinati all’Abruzzo devastato dal terremoto, ma ne rimanevano pur sempre 750.
Si è, strada facendo, scoperto che il Ministro della Pubblica Istruzione non ha neanche al suo interno la disponibilità di tecnici adatti per i controlli e quello delle Infrastruture non aveva mai operato in questo campo. Continua »
argomento: Politica | Commenta »