Novembre 9th, 2009 Riccardo Fucile
IL GOVERNO ESULTA PER AVER SUPERATO L’INGHILTERRA, IN REALTA’ E’ LA STERLINA AD AVER PERSO IL 25% SULL’EURO…NELLA CLASSIFICA VERA, CORRELATA AL POTERE D’ACQUISTO, SIAMO SOLO DECIMI E IN QUELLA PRO-CAPITE AL 27° POSTO
Pochi giorni fa l’Ocse ha pubblicato stime che vedono l’economia italiana in forte ripresa, con tasso di variazione positivi.
L’indicatore Ocse è di tipo qualitativo e non quantitativo, ovvero cerca di registrare con sei mesi di anticipo la direzione che prenderà l’economia di un Paese. In questo casi ha ipotizzato una significativa espansione dell’attività economica italiana.
Si tratta evidentemente di un miglioramento fisiologico, visti i bassi livelli attuali: basti pensare che la produzione industriale è crollata in un anno del 25% ed è naturale ritenere che, terminata la fase recessiva in tutto il mondo, anche da noi si verifichi una ripresa.
Una ripresa lenta, senza squilli di tromba, nella media europea, non certo a livelli superiori come qualcuno vorrebbe far credere: già uscire dalla crisi con lo stesso passo degli altri sarebbe un bel miracolo, visto che veniamo da un decennio di crescita inferiore alla media.
Il presidente del Consiglio ha vantato il recente sorpasso delle dimensioni dell’economia italiana sul quella inglese, in termini di Pil.
In realtà di tratta di un sorpasso tra gamberi, dovuto alla forte svalutazione della sterlina che in due anni ha perso il 25% rispetto all’euro.
Se si volesse confrontare in modo serio la potenza economica italiana e inglese, dovremmo depurare il confronto dall’andamento dei tassi di cambio delle monete, ovvero calcolare il Pil “a parità di potere d’acquisto”.
In tal caso rimarremmo dietro agli inglesi perchè nel 2008 l’Inghilterra era decisamente avanti e nel 2009 le due economie sono arretrate a tassi simili. Il sorpasso insomma è solo una illusione ottica. Continua »
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Novembre 9th, 2009 Riccardo Fucile
LA MANO ARMATA DI FELTRI MINACCIA “CHI NON CI STA, FUORI DAL PDL”….O SI FIRMA L’ATTO NOTARILE CHE CONSENTE A BERLUSCONI DI EVITARE I PROCESSI O IL PDL SI SFASCIA… FINI: “GLI AUTOGRAFI LI CHIEDANO A STING”… BOSSI RANTOLA: “CHI NON STA CON LA LEGA E’ MORTO”…C’E’ ARIA DI ELEZIONI
In attesa del vertice previsto per mercoledì, acque sempre più agitate nella maggioranza di centrodestra.
La leggina “ad personam” che serve al premier è pronta da tempo: via un quarto della prescrizione e si chiudono definitivamente i suoi processi, emendamento ala Finanziaria per sanare il caso tributario della Mondadori con una aliquota del 5% rispetto ai 200 milioni che la casa editrice deve al fisco.
Sotto la regia dell’avvocato di fiducia, Nicolò Ghedini, e il braccio armato della contraerea, Vittorio Feltri.
E’ infatti “il Giornale” che titola: “Chi non ci sta, fuori dal Pdl”: o Fini e Bossi firmano l’accordo di ferro sulla giustizia o di regionali non si tratta.
Si parla anche ormai di elezioni politiche anticipate.
Berlusconi vuole la firma su un “documento programmatico che avrà la valenza di un atto notarile, un atto politico forte che blocchi i processi milanesi”.
Dentro c’è la soluzione della prescrizione breve che Giulia Buongiorno, per conto di Fini, ha già stoppato: farebbe decadere centinaia di migliaia di processi per salvare i tre del premier.
Ma Fini non gioca in difesa e ieri ha contrattaccato: “il Pdl così com’è organizzato non mi piace, non mi piace soprattutto il clima da caserma, vorrei ci fosse più rispetto per le opinioni degli altri. Feltri spara nel campo amico e finisce per danneggiare il premier”.
Il Presidente della Camera, a proposito del documento da firmare, risponde caustico: “gli autografi li chiedano a Sting, io non firmo un bel nulla” e conclude “la prescrizione breve danneggerebbe i cittadini che chiedono giustizia, certe candidature alle regionali sono inopportune. chi governa deve farlo nel rispetto degli altri organismi previsti dalla Costituzione, magistratura e Corte costituzionale compresa”.
Di fronte al rifiuto di Fini di avallare la prescrizione breve (invisa anche a Napolitano), resterebbe la seconda soluzione, più complessa, proposta da Ghedini: le proroghe della prescrizione sarebbero conteggiate solo per le udienze rinviate, senza calcolare il tempo che intercorre tra udienza e udienza, dovuta agli impegni del collegio giudicante. Continua »
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Novembre 9th, 2009 Riccardo Fucile
IL GOVERNO HA TAGLIATO TRE MILIARDI AL COMPARTO SICUREZZA… RIDOTTE DEL 55% LE RISORSE PER LE INDENNITA’ DI SERVIZIO, DELL’85% PER GLI ARMAMENTI…..9.000 AGENTI IN MENO COL BLOCCO DEL TURN OVER…SOLO UN TERZO DELLE ORE DI STRAORDINARIO VENGONO PAGATE…LIQUIDATE ORA LE INDENNITA’ DEI PRIMI MESI DEL 2007
Mentre continua la sceneggiata uso gonzi, con Maroni che chiede più soldi per la sicurezza, dimenticandosi di aver avallato i precedenti tagli, e con Bossi che fa finta di richiamarlo all’ordine, emerge chiaramente che il governo non ha neanche i soldi per rinnovare il contratto delle forze dell’ordine.
Si aspettano i risultati delle entrate dello scudo fiscale, ma anche qua le previsioni minime di 5 miliardi pare siano smentite: ora si dice che la legge che premia i grossi evasori frutterà una cifra tra i 3 e i 4 miliardi, non di più. Con una prospettiva di spese già preventivate da imputare a quel capitolo di 7 miliardi.
Alla fine si distribuità qualche briciola qua e là e non cambierà nulla.
Che il centrosinistra non abbia fatto nulla per le forze dell’ordine è un dato acquisito, ma non vediamo come essere una giustificazione per fare anche peggio da parte del centrodestra.
I dati reali dicono che il taglio della spesa corrente stabilita dalla manovra triennale di Tremonti ai danni del comparto sicurezza è di 3 miliardi in 3 anni. Un taglio su assunzioni, straordinari, indennità e mezzi, a fronte di un impegno sempre più massiccio richiesto alle forze dell’ordine sul fronte interno e che ha avuto pesanti ricadute sul funzionamento dell’apparato. Questo significa non solo che non c’è un euro per il rinnovo del contratto scaduto da due anni e per il quale è stato proposto un aumento da elemosina domenicale, ma che è a rischio persino la gestione ordinaria.
I sindacati hanno fatto calcoli precisi: è stato cancellato il 55% dei fondi per la indennità di servizio per l’ordine pubblico e addirittura l’85% delle risorse del capitolo armamenti.
Per colpa dei tagli poi, solo un terzo dell’importo degli straordinari viene pagato regolarmente, un agente per gli altri due terzi lavora gratis o meglio si accumula un credito virtuale nel mondo dei sogni o viene trasformato in giorno di riposo non richiesto.
Siamo al paradosso: a causa del blocco del turn over (previsti 9.000 agenti in meno entro il 2011), gli agenti sono sempre meno e il lavoro, invece che diminuire, aumenta, salvo farlo gratis.
Per non parlare del mancato rinnovo del parco veicoli: al Sud girano volanti con 250.000 km sul groppone.
Con questi mezzi si dovrebbero inseguire i criminali ultra-attrezzati della camorra? Continua »
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