Novembre 21st, 2009 Riccardo Fucile
GASPARRI : “A SINISTRA C’E’ IPOCRISIA: LORO VOLEVANO AIUTARE I NIPOTINI DI RIINA”…. FINOCCHIARO: “O NON SANNO LEGGERE O NON SANNO QUELLO CHE DICONO, O LO SANNO E MENTONO”….. I DUE TESTI IN REALTA’ SONO MOLTO DIVERSI E QUELLO DI DUE ANNI FA DEI DS NON AVREBBE GARANTITO ALCUN SCUDO AL PREMIER
In attesa che il disegno di legge sul processo breve sia emendato dal centrodestra, per evitare i rischi palesi di incostituzionalità che sono emersi in quasi tutti i giuristi ad una prima sommaria lettura, destra e sinistra non hanno trovato di meglio che tirarsi i capelli su un altra vicenda collegata al decreto in questione.
Il centrosinistra aveva presentato nella precedente legislatura un decreto che recepiva gli inviti della Corte Europea di Giustizia e tendeva ad accorciare i tempi del processo.
Su questo precedente i due schieramenti si stanno scontrando con una violenza verbale mai vista e attacchi mediatici inusuali.
L’artefice in primis è stato Maurizio Gasparri che ha pensato di aver trovato un argomento per chiudere all’angolo la sinistra e ha dichiarato: “A sinistra c’è molta ipocrisia, loro avrebbero addirittura voluto aiutare i nipotini di Riina. Era stata Anna Finocchiaro, che ora reagisce in maniera nervosa davanti al nostro testo, a firmare quello presentato due anni. Non accettiamo le sue critiche”.
Parte in tromba anche Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl, che aggiunge: “Quando la sinistra presentò quel provvedimento, non pensava affatto che potesse beneficiarne anche Berlusconi: adesso che lo sa, che fa? Lo respinge con sdegno?”.
Ma arriva la risposta a stretti giro della Finocchiaro: “Mi sembrano le prove generali di una imminente crisi di nervi: o non sanno leggere o non sanno quello che dicono, o lo sanno e quindi mentono. Le nostre proposte sono molto diverse da quelle presentate da loro”.
Vediamo, testo alla mano, chi ha ragione e chi torto.
Si parla del ddl 878, primo firmatario Massimo Brutti, all’epoca responsabile Giustizia . I testi onestamente sono molto diversi. Continua »
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Novembre 21st, 2009 Riccardo Fucile
RESTA INVARIATO IL NUMERO DELLE FAMIGLIE ITALIANE CON UN PATRIMONIO SUPERIORE A 500.000 EURO….SONO 590.000 I NUCLEI FAMILIARI RICCHI, MA IL LORO PATRIMONIO FINANZIARIO NEL 2009 E’ AUMENTATO DEL 4%, RAGGIUNGENDO COMPLESSIVAMENTE GLI 836 MILIARDI DI EURO. …AL NORD IL 68% DELLA RICCHEZZA
Secondo i dati dell’Associazione italiana private banking, in una ricerca effettuata in collaborazione con Prometeia, il mercato complessivo della domanda di super ricchi, ossia famiglie con patrimoni finanziari superiori ai 500.000 euro (escludendo quindi ricchezza immobiliare), si attesta oggi sugli 836 miliardi di euro, con un rialzo del 4% rispetto agli 804 miliardi del 2008. Resta invece costante a quota 590.000, il numero di famiglie che detiene tale ricchezza, a dimostrazione del fatto che l’incremento del patrimonio totale è legato essenzialmente alla ripresa dei mercati finanziari sia azionari sia obbligazionari.
La ricchezza finanziaria degli individui di fascia alta risulta distribuita in maniera eterogenea sul territorio nazionale e appare maggiormente concentrata nell’area del Nord, dove le famiglie hanno in mano quasi il 68% del dato totale.
In particolare è la Lombardia a farla da padrone, pesando sul dato italiano per quasi il 30%, con una ricchezza totale di 248,4 miliardi, in progesso del 4% rispetto al 2008.
Segue a ruota l’Emilia Romagna con un peso totale dell’11,2% , con patrimoni per 93,2 miliardi e una crescita del 4,18% rispetto all’anno precedente.
Al terzo posto si colloca il Veneto, in cui si concentra il 10,4% della ricchezza nazionale, pari a 86,9 miliardi e un aumento del 4,02 rispetto al 2008.
Per trovare la Liguria bisogna scendere al nono posto con un 2,8% della ricchezza italiana, ma un ottimo incremento del 4,56% rispetto a un anno fa. Continua »
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Novembre 21st, 2009 Riccardo Fucile
LA STRANA MODIFICA ALLA DEFINIZIONE DI PANDEMIA DA PARTE DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’……CON L’EMERGENZA, I VACCINI VENGONO TESTATI IN TEMPI PIU’ BREVI… QUANTO SONO COSTATI I 24 MILIONI DI DOSI DI FOCETRIA? …. L’ADIUVANTE PER BAMBINI E DONNE GRAVIDE
Mentre ogni giorno l’emergenza influenzale copre le prime pagine dei quotidiani ed emerge il ritardo con cui la popolazione ha avuto a disposizione il vaccino ( 8 milioni entro dicembre, 16 da febbraio, quando ormai non servirà a nulla), montano le polemiche anche sulla sicurezza del vaccino.
Alcuni medici su internet addirittura invitano la popolazione a non vaccinarsi, in quanto sarebbe più pericoloso il vaccino dell’influenza stessa, e denunciano il grosso “business” che starebbe alla base di tutta questa operazione.
Anche se il Ministero continua a rassicurare sulla sicurezza della vaccinazione, il fatto che i medici, che per logica avrebbero dovuto vaccinarsi per primi, non lo abbiamo fatto che in percentuali irrisorie, non tranquillizza di certo i pazienti che sentono puzza di bruciato.
I dubbi sull’influenza A e soprattutto sul modo in cui è stata affrontata hanno portato l’associazione Alltroconsumo a rivolgere alcune domande al ministero della Salute.
Partendo da una premessa di cui poco si è parlato.
Fino ad aprile 2009, l’Organizzazione Mondiale della Sanità definiva pandemia influenzale “la comparsa di un nuovo virus influenzale contro il quale la popolazione non ha nessuna protezione immunitaria, il che comporta un’epidemia globale con un enorme numero di malati e di morti”.
Ma ecco che, dopo la comparsa del nuovo virus suino H1N1, la stessa organizzazione modifica la definizione di pandemia, sostenendo che “può essere leggera o grave a seconda delle malattie e delle morti che causa”. Una spiegazione non è mai stata data, ma molti sospettano che ciò sia stato fatto per dichiarare uno stato di emergenza nel quale le regole saltano e si aprono le porte a vaccinazione di massa. Continua »
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