Marzo 19th, 2010 Riccardo Fucile
ALEMANNO E BERLUSCONI APPOGGIANO IL RINVIO, LA POLVERINI E STORACE VOGLIONO ANDARE A VOTARE SUBITO…. MA SE IL PDL E’ ESCLUSO, A CHE TITOLO CI METTE BOCCA?… LASCINO DECIDERE LA POLVERINI, INVECE CHE METTERLE SEMPRE I BASTONI TRA LE RUOTE
Un pasticcio senza fine, ma non solo. Il caos delle liste nel Lazio rischia di arricchirsi di un nuovo capitolo: il critico d’arte Vittorio Sgarbi, alla guida di Rete Liberal, ha presentato oggi il ricorso per chiedere il rinvio del voto.
La lista di Sgarbi che sostiene la candidata del Centrodestra, Renata Polverini, è stata riammessa due giorni fa dal Tar, dopo che era stata bocciata in un primo momento: quindi Sgarbi può chiedere, in base alla legge, un supplemento di campagna elettorale e far slittare il voto di 15 giorni.
Fino a ieri la Polverini aveva chiesto al premier di convincere Sgarbi a non aggiungere ulteriore confusione a una situazione già difficile da gestire, dopo la esclusione della lista del Pdl dalla provincia di Roma.
“Sono nel pieno della campagna elettorale da tre mesi, voglio andare al voto e vincere” ha dichiarato Renata.
Tra l’altro non si è mai visto che una lista di appoggio decida in contrasto con la candidata governatore: dato che Sgarbi non porta certo milionate di voti, pur avendo ragione in punta di diritto, che interesse avrebbe a rinviare le elezioni di quindici giorni?
E perchè dovrebbe smarcarsi dal suo candidato governatore?
Stranamente ecco che oggi Sgarbi presenta la richiesta di rinvio e a sopresa Berlusconi dichiara: “la lista Sgarbi ha certamente diritto ad altri giorni di campagna elettorale ed è giusto che si rispetti questo diritto”.
E sempre caso strano ecco Alemanno che va oltre: “Penso che 15 giorni di ulteriore campagna elettorale, parlando dei problemi dei cittadini, siano molto utili”.
Replica gelida della Polverini: “Penso che si debba andare a votare alla data indicata”.
Con lei si schiera Storace, che precisa: “La Lista Sgarbi era già stata ammessa in 3 province su 5, al punto che ha partecipato alle tribune regionali Rai. un rinvio non avrebbe alcun fondamento. Alle politiche non si rinviano le elezioni se una lista viene riamessa in una circoscrizione: a noi capitò in Abruzzo, ma non avemmo il diritto a far spostare le elezioni in tutta Italia”.
Il centrodestra insomma si spacca anche su questa questione, tanto per continuare nelle belle figure. Continua »
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Marzo 19th, 2010 Riccardo Fucile
ARRIVANO LE REGALIE AL POPOLINO PER INCENTIVARE A VOTARE CENTRODESTRA: SCONTI PER L’ACQUISTO FINO A ESAURIMENTO FONDI, COME NEI CENTRI COMMERCIALI… LA COPERTURA DI 300 MILIONI DALLA SOLITA TEORICA VOCE DEL RECUPERO EVASIONE FISCALE..DA NON PERDERSI LA SPALLATA AI FALDONI DI CALDERONI IN TV
Al grido di battaglia “Più incentivi per tutti”, a una settimana dal voto, ecco che arriva la
(s)cartina segreta di Berlusconi: per risalire nei sondaggi e salvare il salvabile (anche dopo il flop significativo di ieri a Napoli), oggi il Consiglio dei ministri varerà un minidecreto in cinque articoli, destinato a sostenere alcuni settori in crisi.
Tranquilli che stasera Minzolini dedicherà al’argomento un servizio mega-galattico con luci psichedeliche e saprete (quasi) tutto.
In sintesi: sono previsti incentivi fino a 1.000 euro di sconto per l’acquisto di cucine da incasso (chi non l’ha non si “incassi” però), fino a 700 euro per i vecchi motocicli, fino a 1.000 euro per i motori nautici fuoribordo e rimorchi per le barche, fino a 130 euro per la lavastoviglie e fino a 80 euro per i forni elettrici e i piani di cottura.
Anche se non avete più una gran possibilità di cucinare cibi per la crisi, almeno vi rifarete l’olfatto con la “percezione” che potreste in teoria cucinarvi qualcosa di buono.
Altri incentivi sono previsti per l’acquisto di gru per l’edilizia, per la rottamazione di trattori e macchine agricole e per le eco-case.
Occorrerà affrettarsi: il tutto fino a esaurimento della cifra stanziata.
Il governo prevede la costituzione di un fondo di 300 milioni per coprire questa operazione, di cui 200 si spera arrivino dal recupero dell’evasione fiscale, mentre 100 dai fondi di Scajola.
I tecnici di Tremonti non nascondono le difficoltà di recuperare i 200 milioni di evasione e confidano nel potenziamento dei meccanismi di riscossione, nella più rapida definizione del contenzioso tributario e nell’utilizzo dello strumento dell’accertamento con adesione.
Quanto ai 100 milioni di Scajola, verrebbero recuperati da un fondo che era riservato al settore navale e portuale: si toglie da un parte per dare all’altra, insomma. Continua »
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Marzo 19th, 2010 Riccardo Fucile
SCIOPERANO 1.300 DIPENDENTI SENZA STIPENDIO DA FEBBRAIO: 400 TONN. IN CITTA’, 300 NEL CASERTANO, 700 AD AVERSA…I COMUNI MOROSI PER 140 MILIONI VERSO LA GESTIONE COMMISSARIALE, LE PROVINCE CHE DOVREBBERO ASSORBIRE DIPENDENTI PER IMPUT DI BERTOLASO, MA SENZA AVERE I SOLDI PER PAGARLI… E DE LUCA RECUPERA SU CALDORO
Ieri il premier è corso a Napoli a sostegno del candidato governatore, Stefano Caldoro, anche perchè il suo avversario De Luca, partito con 15 punti di distacco, ora pare lo incalzi a circa due punti.
Dopo la gestione Bassolino, i tragici scandali, la liberazione di Napoli dai rifiuti che Berlusconi ricorda come uno dei motivi del suo successo, ritrovarsi dopo due anni a rischio alle regionali sarebbe veramente il colmo.
Avranno certo contribuito fattori nazionali, ma non si può dire che, con la cattiva gestione della vicenda Cosentino, il Pdl non ci abbia messo del suo per complicarsi la vita.
Un sottosegretario in odore di camorra non è certo uno dei migliori biglietti da visita, soprattutto se per mesi si è voluto insistere ugualmente a candidarlo governatore.
Per fortuna il no di Fini gli ha bloccato la strada, ma l’influenza di Cosentino in Campania è ancora molto estesa.
Non a caso lo scrittore Saviano ha ieri commentato: “Nicola Cosentino ha un’arma che punta alla tempia del governo: i rifiuti. Ha il potere di far saltare l’equilibrio che ha permesso al governo di eliminare i rifiuti in Campania. L’emergenza ha portato valanghe di denaro in questa regione, i consorzi sono diventati strumento di gestione economica e occupazione del territorio. I clan e la politica si incontravano nei consorzi e Cosentino in 48 ore potrebbe fare uno sgambetto al governo. Non dimentichiamo che la vicenda rifiuti è stato un grande affare per destra e sinistra”. Continua »
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Marzo 18th, 2010 Riccardo Fucile
LA PROTEZIONE CIVILE VOLEVA PREMIARLI PER GLI INTERVENTI ALL’AQUILA, PURCHE’ SI PAGASSERO LA MEDAGLIA: 130 EURO A TESTA…I TERREMOTATI INDIGNATI FANNO UNA COLLETTA E SI OFFRONO DI DONARLE LORO (COSTO 18 EURO)…. I VIGILI: “SIAMO ONORATI, MA I SOLDI RACCOLTI DESTINATELI AD AIUTARE LA POPOLAZIONE”
Tutti li abbiamo visti scavare a mani nude tra le macerie, per cercare di salvare i vivi e
recuperare i morti: all’Aquila e dintorni hanno fatto 26.000 sopralluoghi e un totale di 203.352 interventi.
Li hanno chiamati “gli angeli del terremoto” per la loro opera instancabile: parliamo dei Vigili del Fuoco che sono intervenuti in Abruzzo fin dalle prime ore del terremoto per cercare di prestare aiuto alla popolazione.
Come avevamo già scritto, a distanza di un anno, il governo, attraverso la Protezione civile, ha pensato bene di premiarli con una medaglia di benemerenza, ma ad una condizione: che se la pagassero.
Esattamente 130 euro per il kit intero, preparato e venduto da una società collegata alla Protezione civile.
Da qui la denuncia del sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, il Conaco: “Molti hanno ricevuto una lettera della protezione civile con le indicazioni per ritirare il kit “insegne e benemerenze”, seguendo le quali e rivolgendosi alla System Data Center Spa, si sarebbero potute acquistare le onoreficenze pagando 130 euro”.
I Vigili sono inferociti: “O lo Stato ritiene che ce le meritiamo, e quindi non ce le fa pagare, oppure non ci dia nulla, se le tenga”.
La notizia delle medaglie a pagamento a 130 euro ha creato indignazione tra gli aquilani che si sono così offerti di pagare di tasca propria le onoreficenze. “Saremo noi aquilani a dare le medaglie ai nostri angeli, ognuna costa 18 euro e abbiamo già attivato un punto di raccolta fondi per realizzare quante più medaglie possibile”. Continua »
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Marzo 18th, 2010 Riccardo Fucile
IL PREMIER SI INFORMI: CAPRISTO E’ STATO CONSULENTE DELL’ANTIMAFIA SEGNALATO DA FORZA ITALIA, RUGGIERO E’ NOTO “PER ESSERE ALLERGICO ALLA SINISTRA”… SONO SOLO MAGISTRATI CHE FANNO IL PROPRIO DOVERE: CHI FA POLITICA IMPARI A FARE LA STESSA COSA, INVECE CHE CERCARE DI FAR TACERE I GIORNALISTI SCOMODI
Le sagge parole di Napolitano “sono legittime sia le ispezioni disposte dal Guardiasigilli, ovviamente nei limiti del suo potere, sia le inchieste a carico di qualsiasi cittadino: bisogna saper rispettare entrambe, senza pregiudizi”, non hanno sortito effetto.
Per Berlusconi l’intervento del Presidente della Repubblica è “una sconfessione del Csm”, per l’organismo dei magistrati è “una difesa dei giudici”.
La coperta è sempre corta e ognuno la tira dalla propria parte con sempre maggiore vigore.
Tralasciamo le polemiche sulle intercettazioni che non dovrebbero uscire dai Palazzi di giustizia, sulle competenze territoriali, sulla gravità o meno delle pressioni fatte dal premier, sui risvolti penali della vicenda e rimarchiano solo alcuni aspetti politici.
Il premier ha innescato la solita litania: sono le toghe rosse che vogliono impedirmi di parlare dei miei successi.
A parte che sarebbe interessante ci illustrasse quali sarebbero questi successi, spot a parte, qua ci troviamo di fronte a un imbarbarimento della polemica politica.
Il premier non ha di fronte “toghe rosse”, sono palle mediatiche.
I due magistrati sono sicuramente più di destra vera e legalitaria di quanto non lo sia lui.
Documenti alla mano, è l’ora di dire la verità : il capo dei pm, Carlo Maria Capristo, tutto è meno che una toga rossa.
Tra il 2002 e il 2005 è stato consulente della Commissione Antimafia e sapete chi fu a indicarlo?
L’allora presidente Roberto Centaro di Forza Italia, tanto è vero che Capristo fu messo in quota centrodestra.
Il suo sostituto, Michele Ruggiero è conosciuto, tra gli avvocati di Trani e di Andria, per essere “piuttosto allergico alla sinistra”.
E’ talmente una “toga rossa” che non ha avuto remore ad inquisire un locale esponente di Rifondazione comunista per un traffico di rifiuti.
Per fare semplicemente il proprio dovere, ora finiscono vittime del bombardamento da “fuoco amico”. Continua »
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Marzo 18th, 2010 Riccardo Fucile
TRA LE CAUSE, SIA LA CRISI CHE IL RICORSO AI FINANZIAMENTI PER PAGARSI LA CASA O LE VACANZE…. BOOM DEL CREDITO AL CONSUMO, CRESCIUTO DEL 5,5%….LE SOFFERENZE DI CHI NON RIESCE A FAR FRONTE AI PROPRI IMPEGNI SONO ARRIVATE A 46,1 MILIARDI.. AUMENTA DEL 19% LA RICCHEZZA DEI PAPERONI, DETENTORI DI PATRIMONI SUPERIORI A 500.000 EURO
La fotografia è stata scattata dalla Banca d’Italia: il totale del debito delle famiglie italiane, a
fine gennaio scorso, sfiorava i 500 miliardi di euro, con un incremento del 6,4% rispetto ai dodici mesi precedenti.
Il Bollettino statistico evidenzia un incremento dei prestiti per l’acquisto della casa pari al 6,8%, a quota 282 miliardi, mentre il credito al consumo è cresciuto del 5,5% (57 miliardi di euro) e i prestiti per altri scopi sono aumentati di 10 miliardi, fino a raggiungere il tetto dei 160 miliardi.
In discesa invece i tassi di interesse: sui mutui casa, il tasso medio è passato dal 2,88% di dicembre 2009 al 2,75% di gennaio, mentre il Taeg (ovvero tutti i costi accessori di un finanziamento) è sceso sotto il 3%.
La forza della crisi ha fatto però aumentare il numero delle famiglie che non riescono a far fronte ai propri impegni: a gennaio le sofferenze delle famiglie italiane e delle società non finanziarie ammontavano a 46,1 miliardi contro i 45,4 di fine dicembre.
In pratica aumentano i debiti e le rate non pagate puntualmente, ma nello stesso tempo anche i super ricchi.
Secondo l’Osservatorio permanente dell’Università di Parma, la ricchezza dei Paperoni (ovvero di coloro che dispongono di patrimoni finanziari superiori a 500.000 euro) è aumentata del 19%, raggiungendo quota 882 miliardi. Secondo gli esperti, le cause dell’incremento della ricchezza finanziaria sono legate in parte ai successi delle attività (+ 7,3% in media), ma in maniera ancora più corposa ai risultati delo scudo fiscale che hanno rimesso in circolo 85 miliardi, di cui oltre il 60% proveniente dalla Svizzera. Continua »
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Marzo 17th, 2010 Riccardo Fucile
SI INDICE UNA MANIFESTAZIONE NON SENTITA, INVECE CHE FARE AUTOCRITICA…SI ACCUSA FINI DI VOLER CREARE UNA CORRENTE: MAGARI ARRIVASSE UN REFOLO D’ARIA E DI IDEE…CHI HA REGALATO IL NORD ALLA LEGA? CHI RISCHIA DI PERDERE LA CAMPANIA DOVE IL PDL AVEVA 15 PUNTI DI VANTAGGIO? CHI HA FATTO LA GUERRA ALLA POLVERINI?
Nudi alla meta: da via dell’Umiltà , indirizzo stradale scelto forse per bilanciare la gestione del Pdl ispirata a criteri completamente opposti, arriva l’ordine di mobilitazione delle truppe cammellate.
Si punta a far convergere nella capitale circa 3.000 pullman da tutta la penisola a sostegno di una manifestazione poco sentita dalla base.
La task force composta da Maurizio Lupi, Marco Martinelli, Barbara Saltamarini e Beatrice Lorenzin sta lavorando alacremente con il portafoglio gonfio: il viaggio è tutto a carico del partito.
Dopo aver criticato per anni le truppe cammellate sindacali, ora anche a destra addio militanza e via alla tessera annonoria.
Saranno anche paladini, ma sembrano più dipendenti dei promotori finanziari. Chi si ricorda i bei tempi passati dei lunghi viaggi di notte in treno a proprie spese in seconda classe (giusto perchè non c’era la terza) per arrivare felici a qualche manifestazione di destra, smangiucchiando un panino, è servito dal “nuovo corso” patibolare.
Una manifestazione contro tutto e tutti che deve portare a Roma tra le 100.000 e le 200.000 persone, per cui occorrono tra i 2.000 e i 4.000 pulman.
Due i punti di raccolta da dove partiranno i cortei: il primo si muoverà dal circo Massimo, il secondo dai Colli Albani per confluire in Piazza San Giovanni.
I dirigenti sanno che la piazza è il problema da affrontare: ci vuole tanta gente per riempirla e 200.000 persone non bastano.
Nel 2006 la manifestazione fu un successo strepitoso, ma vi erano ben altre motivazioni: il malore del premier qualche settimana prima, Prodi al governo, la vittoria elettorale sfumata per una manciata di voti.
Un elettorato moderato che allora seppe mobilitarsi per dare un segnale. Stavolta uno dovrebbe farlo in quanto un dirigente del Pdl romano si è assentato al momento di presentare la lista perchè qualcuno l’ha chiamato al telefono ( e ancora non ci è stato detto chi), facendo un danno enorme alla Polverini.
Certo ora si aggiunge come motivazione supplementare il fatto che qualcuno parla troppo al telefono e lo fa senza rendersi conto del ruolo che ricopre. Anzi rivendica il diritto a dire quello che gli pare, segno che non ha ancora compreso che un premier non può fare pressioni per chiudere una trasmissione televisova che non gli garba.
Il modello Usa insegna: là sarebbe considerato un attentato alla libertà di informazione.
Qua ci si lamenta perchè un pm ha aperto un fascicolo. Continua »
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Marzo 17th, 2010 Riccardo Fucile
SI SONO VENDUTI SUI MEDIA L’OPERAZIONE RESPINGIMENTO DI 15.000 PROFUGHI, MA IN UN ANNO GLI IMMIGRATI SONO AUMENTATI DI 360.000 UNITA’…REGALATI 5 MILIARDI ALLA LIBIA PER FARE L’OPERAZIONE SPORCA, IN VIOLAZIONE DELLE CONVENZIONI INTERNAZIONALI FIRMATE ANCHE DALL’ITALIA…LE RONDE SENZA PAGARLE SONO NAUFRAGATE.. SOLO OPERAZIONI D’IMMAGINE SENZA SOSTANZA
Non siamo tra coloro che si fermano alle apparenze, siamo gente che badiamo alla sostanza:
non ci interessa che il popolo italiano abbia “la percezione” di una maggiore sicurezza solo perchè vede due militari passeggiare per le città , accompagnati da un agente altrimenti si perdono per strade che non conoscono.
Non amiamo soprattutto essere presi per i fondelli dai seguaci della”padagna del magna magna” che spacciano sostanze “stupefacenti”, confidando nella buona fede degli acquirenti.
Esaminiamo gli interventi che Maroni ha adottato per aumentare la “percezione” di sicurezza tra i cittadini.
La sicurezza chi la garantisce in uno stato democratico? Le forze dell’ordine. Primo atto significativo di questo governo è stato tagliare di 3 miliardi i fondi a loro disposizione: questo si è tradotto in meno mezzi a disposizione, meno uomini, questure che non pagano neanche più l’affitto, straordinari non remunerati, auto senza benzina e pezzi di ricambio.
Un esempio per tutti: la famosa “squadra catturandi” della mobile di Palermo che ha dovuto compiere interventi con auto personali degli agenti, senza neanche l’indennità mensa e il riconoscimenti degli straordinari derivanti da lunghe notti di appostamento.
Con i servizi igienici guasti per mesi perchè non c’erano neanche i soldi per chiamare un idraulico.
Di fronte alle immagini degli sbarchi a Lampedusa che colpivano l’opinione pubblica, si è pensato bene di porre in atto, d’intesa con la Libia, la politica dei respingimenti.
Abbiamo regalato alla Libia (per la terza volta) un risarcimento per presunti danni di guerra di cento anni fa, pari alla modica cifra di 5 miliardi (per l’Abruzzo si è, fino ad ora, speso solo 1 miliardo).
Dati a fondo perso a un regime dove vengono negati i diritti umani, con massacri nelle carceri, affinchè qualcuno facesse il lavoro sporco di affogare i profughi per conto terzi.
In violazione delle convenzioni internazionali che l’Italia stessa ha firmato: il profugo in mare deve essere condotto al più vicino porto italiano, gli si deve dare la possibilità di chiedere asilo politico che per legge è riconosciuto a chi proviene da Paesi in guerra o dove esistono guerre civili in atto.
Ovviamente poi si può concedere o meno, ma la prassi di respingerli in mare senza alcun accertalemento è illegale.
Siamo riusciti anche in questo.
Il tutto per dimezzare da 35.000 a 18.000 le entrate in Italia di clandestini via mare, molti dei quali avrebbero avuto diritto al riconoscimento di asilo politico. Mentre l’Italia di Minzolini e Mimun faceva clack clak con le manine e Maroni spacciava dati a fronte telecamere, sono arrivati in aereo o in treno al nord quasi un milione di romeni. Continua »
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Marzo 17th, 2010 Riccardo Fucile
DOPO LE REGIONALI, FISSATA LA NASCITA DEL NUOVO PARTITO: CONTA GIA’ SU 13 DEPUTATI, 6 SENATORI E 15 CONSIGLIERI REGIONALI…”BASTA CON LA LEGA CHE FA IL BELLO E CATTIVO TEMPO E CON TREMONTI CHE PENALIZZA IL SUD, IL PDL SI E’ DISSOLTO”
“Siamo al crepuscolo del berlusconismo, forse anche per questo siamo in un Paese meno libero di scegliere. C’è un evidente disinteresse del governo a traino leghista nei confronti del Mezzogiorno. Noi siamo un partito autonomista che si era alleato con il Pdl, un partito che sta implodendo. E’ un’esperienza fallita: ci batteremo contro la colonizzazione di un governo a impronta leghista, dando vita al Partito del Sud”: da queste dichiarazioni del governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, leader del Mpa, arriva un altro pesante colpo alla solidità del Pdl.
Proprio in quella Sicilia che aveva visto il partito del premier arrivare a percentuali bulgare e che adesso vede il Pdl estromesso persino dalla giunta regionale.
Gli fa eco Gianfranco Miccichè: “Non fare il partito del Sud sarebbe criminale, per crearlo sono disposto a lasciare il Pdl”.
Si consuma in un affollato convegno dell’Mpa l’ultimo atto del definitivo allontanamento del partito autonomista dalla maggioranza di governo.
I due maggiori azionisti della giunta isolana pongono così le basi per la creazione, dopo le regionali, del nuovo soggetto politico che debutterà alle prossime elezioni politiche.
A breve si pongono l’obiettivo di impedire l’approvazione dei decreti attuativi del federalismo fiscale voluto dalla Lega. Continua »
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