Ottobre 26th, 2020 Riccardo Fucile
IL 36% E’ PER MISURE PIU’ STRINGENTI, IL 28% CONCORDA PER IL SEMI-LOCKDOWN DI CONTE, SOLO IL 25% LE RITIENE ECCESSIVE
Ecco cosa pensano gi italiani del Dpcm anti Covid firmato dal premier Giuseppe Conte e presentato ufficialmente domenica 25 ottobre all’ora di pranzo.
Il sondaggio è stato presentato da Enrico Mentana durante il telegiornale di La7. Secondo la ricerca firmata da Swg per il 36% degli italiani occorrevano provvedimenti più stringenti (ovvero lockdown totale).
Il 28% delle persone intervistate considera adeguate alla situazione attuale le misure del governo, quindi approva il semi-lockdown.
Solo il 25% ritiene che siano eccessive e che è stato usato un eccesso di prudenza.
L’11% non non si esprime.
La misura considerata più adeguata è il divieto delle feste al chiuso e all’aperto, quella più discutibile la chiusura anticipata alle 18 per bar e ristoranti.
A dimostrazione che solo un italiano su quattro e solo la metà di chi vota per i sovranisti è per il “liberi tutti”.
(da agenzie)
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Ottobre 26th, 2020 Riccardo Fucile
LA MELONI RECUPERA SOLO LA META’ DI QUELLO CHE PERDE SALVINI
La Lega è in calo, il Pd stabile, Fratelli d’Italia in crescita.
Sono i dati del sondaggio Swg presentato da Enrico Mentana durante il telegiornale di La7 del 26 ottobre.
Cosa accadrebbe se si votasse oggi per le Politiche? Quello di Matteo Salvini resta il primo partito con il 23.3%, un punto in meno rispetto al sondaggio precedente, quello del 19 ottobre.
Il Pd è più vicino, al 20.4, pur perdendo lo 0.1%.
Fratelli d’Italia si consolida come terzo partito del Paese, sale di altro mezzo punto ed è al 16.2.
Il Movimento 5 Stelle è al 15.4 (+0.2). Guadagna leggermente Forza Italia al 6.4 (+0.3).
Seguono Sinistra Italiana 3.8 (+0.1), Italia Viva 3.2 (-0.2), Azione 3 (-0.2), + Europa 2.3 (+0.2), Verdi 1.9 (+0.2), Cambiamo 1.2 (+0.1), altre liste 2.9 (-0.1).
Non si esprime il 39% degli intervistati.
(da agenzie)
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Ottobre 26th, 2020 Riccardo Fucile
FERMATE DIECI PERSONE, CINQUE SONO ULTRAS… UN FOTOREPORTER FERITO… DIETRO ALLE PROTESTE GRUPPI EVERSIVI
Monta la tensione in piazza Castello, durante una delle due manifestazioni indette questa sera in città a distanza di mezz’ora una dall’altra. In centro, a seguito di un tam tam sui social, ha cominciato a raccogliersi un gruppo di circa cinquecento persone. Una parte di piazza con in mezzo gli ultrà ha lanciato fumogeni e bottiglie contro le forze di polizia schierate davanti alla Regione Piemonte.
Lancio di bombe carta contro la polizia. Scattano le prime cariche. I cinquecento manifestanti si sparpagliano cercando di raggiungere via Po. Cestini rovesciati e dati alle fiamme, monopattini gettati per aria, vetrine infrante in via Roma. La tensione sale mentre i manifestanti si disperdono per le strade del centro, prima di tornare verso il centro della piazza.
Dieci persone sono state fermate, cinque sono ultras; la loro posizione è ora al vaglio della Questura. E un fotoreporter è rimasto ferito da una bottiglia lanciata dai manifestanti: è stato necessario l’intervento del 118, che lo ha trasportato al pronto soccorso.
Due negozi della centralissima via Roma sono stati devastati da gruppi di manifestanti. In un caso, un gruppo, dopo aver sfondato la vetrata d’ingresso, si è introdotto all’interno e si è dato al saccheggio.
(da agenzie)
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Ottobre 26th, 2020 Riccardo Fucile
LA GAFFE DEL GOVERNATORE IN CONFERENZA STAMPA E’ DIVENTATA VIRALE
Un’espressione molto in voga nel mondo dell’informazione recita: ‘Il condizionale è d’obbligo’. Ma, spesso e volentieri, lo è anche il congiuntivo.
E durante la conferenza stampa odierna dalle stanze della Regione Veneto, il Presidente Luca Zaia ha litigato con la lingua italiana, uscendo sconfitto.
Parlando dei sacrifici fatti dai cittadini veneti nel corso dei precedenti mesi di emergenza sanitaria (parlando delle chiusure, del lockdown e delle limitazioni ad attività e spostamenti), Zaia litiga con il congiuntivo.
Poi, provando a sdrammatizzare, dice di dover riuscire a pronunciare quella frase con il condizionale giusto. Peccato che il ‘modo’ corretto fosse il congiuntivo.
«Siamo stati i primi a riconoscere che il sacrificio che hanno fatto i veneti dovesse essere… poi ri… stato, fosse… dovesse essere stato. Fosse stato… vabè, mi sono incasinato coi verbi».
Insomma, Zaia litiga con il congiuntivo anche se lo stesso Presidente Veneto, nel tentativo di sdrammatizzare, conclude la sua gaffe aggiungendo un nuovo tassello: «Lo devo dire con il condizionale giusto».
L’errore, ovviamente, non è passato inosservato all’occhio vigile dei social che, prontamente, hanno ironizzato sulle parole del leghista in conferenza stampa.
La rete non perdona. Neanche oggi.
(da agenzie)
argomento: Costume | Commenta »
Ottobre 26th, 2020 Riccardo Fucile
LA RIVOLUZIONE DA TASTIERA E’ TERMINATA
Una palestra di Maniago (Pordenone) è stata chiusa questa mattina dagli agenti della Polizia locale dell’Uti delle Valli e delle Dolomiti friulane dopo che la struttura è stata trovata aperta con alcuni clienti all’interno.
La gestrice ieri aveva annunciato, tramite social, la propria protesta contro il Dpcm, dichiarazioni che sono state notate dagli agenti che hanno dunque voluto controllare. La titolare è stata sanzionata con 400 euro di multa e l’intimazione alla chiusura immediata, che ha eseguito subito.
In caso di recidività — fanno sapere dal Comune di Maniago — c’è il rischio di una denuncia penale e di gravi conseguenze sulla prosecuzione futura dell’attività , quando questa potrà riprendere normalmente al termine dell’efficacia del Dpcm
Alessandra Filippi, la titolare della palestra aveva spiegato al Messaggero Veneto: “L’esercizio motorio è fondamentale per la salute e palestre e piscine sono essenziali: io tengo aperto, non mi interessa quanto è contemplato all’interno dell’ultimo Dpcm”.
E’ bastata la visita della polizia locale e la rivoluzione da tastiera è terminata.
(da agenzie)
argomento: denuncia | Commenta »
Ottobre 26th, 2020 Riccardo Fucile
ACQUISITI I VERBALI DELLE RIUNIONI E I PIANI DI EMERGENZA PREVISTI PER FRONTEGGIARE LA SECONDA ONDATA
La Guardia di fnanza ha acquisito nella sede di Alisa, l’agenzia ligure per la sanità , tutti i provvedimenti e i verbali delle riunioni sull’emergenza Covid da inizio estate a oggi, nell’ambito dell’inchiesta conoscitiva aperta dalla procura per il caos nei pronto soccorso cittadini dopo il boom di malati di Covid.
Gli uomini delle Fiammme gialle, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Pinto, hanno chiesto tutti i documenti sulla progettazione di strutture Covid con particolare riferimento a possibili impennate del contagio.
In sostanza gli investigatori vogliono capire se Alisa avesse predisposto piani per fronteggiare l’emergenza e se si sia mossa in tempo a fronte della previsione di arrivo della seconda ondata.
Per i magistrati già a settembre si stava registrando un aumento di malati e si sapeva che in autunno sarebbe arrivata la seconda ondata, circostanze che avrebbero dovuto fare attivare prima la macchina per allestire le strutture adatte e previste dai piano.
(da agenzie)
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Ottobre 26th, 2020 Riccardo Fucile
BENVENUTO NEL MONDO DELLA REALTA’… ORA DICE: “VALUTIAMO IL COPRIFUOCO PER TUTTA GENOVA”
Il sindaco di Genova Marco Bucci non esclude l’estensione della zona di alta attenzione e prossimi limiti alla mobilità dalle 21 alle 6 del mattino in tutta la città di Genova.
Lo ha detto lo stesso primo cittadino, sottolineando che negli ultimi giorni ha ricevuto «decine di segnalazioni di gente che fanno altro che assembramenti… balla perfino per strada. Sono comportamenti totalmente inaccettabili. Una misura – ha concluso Bucci – che non impatterà sui commercianti visto che di notte i negozi sono chiusi»
Tradotto: Bucci pensa a tutelare i suoi “grandi elettori” e il lockdown deve essere fatto su misura della lobby degli esercenti.
Il tutto di fronte a una emergenza che fa di Genova la città più disastrata d’Italia a fronte di una rapporto contagiati/tamponi (compresi quelli di richiamo) del 19,8% (contro il 15,6% nazionale) e un terrificante 40,5% nel rapporto contagiati/tamponi su soggeti testati per la prima volta.
«Non possiamo più dire che ci sono cluster, la situazione si è diffusa in città . Quindi rimangono in vigore solo le zone ad alta attenzione dalle 21 e potremmo estenderla a tutta la città di Genova per limitare la mobilità ». Ha detto Bucci, al punto stampa di questa sera.
I dati del contagio in Liguria
Sono 419 i nuovi casi di contagio da coronavirus registrati in Liguria nelle ultime 24 ore, a fronte di un totale di 2.119 tamponi eseguiti, e di 1.034 persone testate.
N. B. Il dato delle “persone testate” (compreso nel totale dei tamponi eseguiti nelle 24 ore, che oggi è di 2.119 test) considera solo le nuove diagnosi escludendo i cosiddetti tamponi di controllo, offrendo così un quadro più significativo
I decessi comunicati al ministero, ieri, sono stati 13.
Le persone ricoverate, nelle 24 ore sono stati 97. I ricoverati con sintomi sono 788 (da 696), 46 in terapia intensiva (erano 41 ieri).
Nel complesso ci sono 834 ospedalizzati in regione, con una crescita di 97 unità da ieri. 5.608 persone sono in isolamento domiciliare, 6.442 le persone attualmente positive.
Complessivamente le vittime in regione causate dalla pandemia sono salite a 1.704. Ancora una volta è su Genova che si registra la metà dei contagi, 208 su 419. L’Asl spezzina ne registra 103, quella savonese 73. Più defilati i numeri dell’imperiese (31) e di Chiavari (12).
(da “il Secolo XIX”)
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Ottobre 26th, 2020 Riccardo Fucile
TRA LORO ANCHE PERSONE SCONOSCIUTE AL FISCO E LAVORATORI IN NERO
La Guardia di Finanza ha denunciato cinque persone che percepivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Tra di loro anche imprenditori sconosciuti al Fisco e lavoratori in nero. Il danno al Fisco ammonta a 32 mila euro.
Le Fiamme Gialle hanno iniziato lo screening di chi aveva fatto la richiesta e ha scoperto che in alcuni casi i percettori erano anche proprietari di immobili e locali, che non avevano dichiarato.
A tradire i cinque sono stati alcuni bonifici per ristrutturazioni edilizie: questo tipo di pagamento, tracciato, era necessario per ottenere i bonus statali nel settore edile. L’Inps ha sospeso immediatamente l’erogazione del reddito.
(da agenzie)
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Ottobre 26th, 2020 Riccardo Fucile
“AVVERTIMENTO MAFIOSO” AL PERSONALE SANITARIO ACCUSATO DI FARE ALLARMISMO SUL COVID…A QUESTO SI E’ GIUNTI PER NON AVER MESSO IN GALERA I CRIMINALI NEGAZIONISTI E I LORO PROTETTORI POLITICI
Più di 70 auto danneggiate e vandalizzate nella notte. Tutte erano posteggiate nel parcheggio dell’ospedale Infermi, a Rimini. Appartengono a medici, infermieri, paramedici, operatori socio sanitari che stavano lavorando nel turno di notte di sabato 24 ottobre. La mattina di domenica la scoperta: le loro automobili erano diventate un bersaglio dei vandali.
Nei tre parcheggi riservati ai dipendenti dell’Ausl, in via Stampa e in via Settembrini, c’erano tantissimi vetri, finestrini e parabrezza spaccati, specchietti staccati, carrozzeria rigata. Dalle auto non è stato portato via nulla.
“Non è certo il lavoro di un ubriaco o di qualche teppistello, quello di questa notte è un attacco mirato contro i sanitari — commenta a Il Resto del Carlino il responsabile della sicurezza dei lavoratori dell’Ausl, Andrea Boccanera — Accanto alle auto dei dipendenti dell’Ausl, a pochissimi metri, ce ne erano altre e non sono state toccate. Chi ha colpito, lo ha fatto scientificamente e mirava solo a danneggiare le vetture del personale sanitario”.
Secondo Boccanera, l’attacco mirato nasce dal volere “dare una lezione” ai sanitari che, con i loro appelli a proteggersi dal virus con le mascherine e il distanziamento, secondo alcuni “creano allarmismo“.
Altre auto, circa 15, sono state vandalizzate poco distante, nei pressi di via Pintor.
Anche queste erano in massima parte di giovani infermiere con l’auto appena acquistata. “Qualcuna di loro piangeva disperata — racconta sempre al Resto del Carlino un residente della zona — non sapeva come fare, stava pagando l’auto a rate”.
“Da anni chiediamo che vengano installate delle telecamere per garantire una maggiore sicurezza, speriamo che stavolta, dopo questo episodio, di venire ascoltati anche dalla nostra direzione sanitaria”, conclude Boccanera.
(da agenzie)
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