Dicembre 18th, 2020 Riccardo Fucile
SALVINI ORA PARLA SOLO DEI MENO RICOVERI IN OSPEDALE: MA SE MUOIONO 850 PERSONE PER FORZA CHE CI SONO 500 RICOVERATI IN MENO
Da giorni il leader della Lega porta avanti la sua tesi: i giornali e le televisioni dovrebbero parlare dell’alto numero dei guariti da Covid e non concentrarsi solamente sui decessi quotidiani e i nuovi contagiati.
Insomma, Salvini vorrebbe educare i media a una comunicazione in cui prevalga l’ottimismo, mettendo solo in calce i dati più tristi e che — in realtà — rappresentano il vero specchio dell’evoluzione della pandemia nel nostro Paese.
E così Salvini numero guariti prosegue in questo mood comunicativo anche nella giornata di giovedì 17 dicembre. Ma lo fa commettendo alcuni errori.
Poco dopo la diffusione del bollettino quotidiano da parte del Ministero della Salute, sul profilo Twitter di Matteo Salvini appare un post — con in allegato una delle slide di YouTrend sul numero di guariti, delle terapie intensive e dei ricoveri in ospedale — in cui ringrazia il lavoro di medici e infermieri, ma anche i cittadini pazienti.
Un giusto ringraziamento, ma questo tweet contiene una serie di indicazioni sbagliate che vogliono far apparire ottimistica una situazione numerica che non è così luminosa.
Salvini numero guariti, gli errori nel tweet
Nella sola giornata di ieri, giovedì 17 dicembre, in Italia sono stati registrati 683 decessi classificati come Covid. Ed è vero, come si legge nella slide di Youtrend condivisa da Salvini, che ci sono meno posti letto in terapia intensiva occupati (e meno ricoveri).
Ma una parte di quel vuoto è anche dovuto all’altissimo numero di decessi che quotidianamente rende terribile il bollettino diffuso dal Ministero della Salute.
Quindi è ovvio che il personale medico vada ringraziato, ma i toni trionfalistici per dei posti letto che si liberano — senza conoscerne le cause — sarebbero evitabili.
(da agenzie)
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Dicembre 18th, 2020 Riccardo Fucile
“DI FRONTE A QUESTA SITUAZIONE OCCORRE ESTREMA PRUDENZA”
Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, ha parlato con preoccupazioni dei numeri del Covid in Italia, durante una sessione della 15esima edizione del Forum Risk Management in Sanità : “L’Rt e il numero di nuovi casi positivi tendono a non scendere più, a differenza di quello che abbiamo visto nelle scorse settimane. Il dato dei decessi è ancora molto alto e siamo sopra la soglia per quanto riguarda i posti letto in area medica e terapia intensiva. Inoltre non mi sembra che stiano più scendendo incidenza ed Rt. Ci sarà un incontro della Cabina di regia e dunque non mi sento ancora di anticipare i dati – ha aggiunto Rezza – Ma è chiaro che di fronte a questa situazione occorre estrema prudenza, poi le misure specifiche le decide la politica”.
“E’ logico che nel periodo delle feste ci si voglia ricongiungere con i propri cari, ma è anche normale che in questo periodo pandemico si usino tutte le precauzioni per proteggere soprattutto i più anziani”, ha detto.
Capitolo vaccino: “Per raggiungere l’immunità di gregge” al coronavirus “occorrerà vaccinare il 60-70% della popolazione. Dunque questo sarà un obiettivo successivo” della campagna di vaccinazione contro Covid-19, “che inizierà simbolicamente il 27 dicembre” con “all’inizio poche dosi a disposizione”.
“Per cominciare la campagna vaccinale anti Covid – ribadisce Rezza -, è chiaro che all’inizio le dosi disponibili saranno poche. Simbolicamente inizierà il 27 dicembre. Dopo è previsto l’arrivo scaglionato di un numero sempre maggiore di dosi”.
“Sappiamo già da ora che sarà disponibile un vaccino, uno dei tre vaccini a Rna che saranno disponibili durante il primo quadrimestre 2021. Ci sarà una finestra di tempo, un periodo entro il quale il numero di dosi disponibili sarà limitato e questo ha determinato la necessità di fare scelte e prioritizzare alcune categorie di popolazione”, spiega l’esperto.
Quindi, prosegue Rezza, “in una prima fase della campagna si tenderà a sfruttare l’effetto diretto della vaccinazione, cioè la protezione delle persone ad alto rischio di malattia grave. Soprattutto l’obiettivo è rendere Covid free alcuni ambienti: gli ospedali innanzitutto, ma anche le Rsa. Si renderà necessario dunque vaccinare gli operatori sanitari e i residenti nelle strutture Rsa, che sono state particolarmente colpite nella prima fase epidemia.
E’ chiaro che “dopo con un aumento del numero di dosi si procederà a vaccinare gli anziani, a cominciare da quelli con età più avanzata. E’ la scelta fatta da tutti gli Stati quella di ottenere un effetto di protezione diretta, vaccinando soprattutto popolazioni vulnerabili per diversi aspetti. La strategia poi potrà sfruttare diversi approcci”.
(da agenzie)
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Dicembre 18th, 2020 Riccardo Fucile
“CHI CI HA PRECEDUTO DEVE ESSERE DI IMPORTANZA ECCEZIONALE”
Lo aveva placidamente annunciato in giornata: «Come sempre in seconda serata su Rai Uno, subito dopo la finale di Sanremo Giovani». Quanto dopo non lo aveva previsto, però, considerato che il programma è iniziato molto tardi anche rispetto ai suoi soliti standard — che lo vedono in onda in seconda serata, cominciare solitamente attorno alle 23.30. La finale di Sanremo Giovani ha preso più tempo, molto più del previsto, e Bruno Vespa ha esordito a Porta a Porta palesemente risentito.
Bruno Vespa si scusa con il pubblico per l’inizio tardo — molto più tardo del solito — di Porta a Porta. «Buonasera al pubblico di Porta a Porta con il quale, per una volta, devo scusarmi. Come sapete Porta a Porta va in onda molto tardi», dice Vespa, «e il pubblico di solito se ne lamenta ma ci sono programmi più importanti del nostro».
Il riferimento è a Sanremo Giovani, condotto da Amadeus, che è finito molto tardi rispetto a quanto preventivato.
«Il programma che ci ha preceduto questa sera doveva essere di importanza eccezionale»
L’aspra ironia di Bruno Vespa non è certo sfuggita in rete e Trash Italiano non ha perso occasione di far notare il tono rancoroso e l’astio delle frasi di Vespa.
Le scuse arrivano sia per il pubblico che per gli ospiti, la puntata inizia ma sicuramente lo sfogo di Vespa non passa inosservato e sui social, già stanotte, comparivano i primi commenti divertiti.
(da agenzie)
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Dicembre 18th, 2020 Riccardo Fucile
IL PROGRAMMA DI ANTENNA SI CHIAMA LOMBARDIA NERA
Fa ridere sicuramente il fatto che la trasmissione in cui il leghista Angelo Ciocca — non nuovo a uscite di questo tipo — si chiami Lombardia Nera, trasmessa sul canale Antenna 3. La proposta che sta destando tanto scalpore sui social è quella di distribuire i vaccini sulla base di un fattore economico e di Pil perchè «se si ammala un lombardo vale di più» e questo «è un dato di fatto: un cittadino lombardo vale di più economicamente rispetto a un cittadino laziale perchè paga più tasse».
L’europarlamentare leghista ha detto che «sulla salute non si può fare politica», salvo poi fare economia.
«Non è pensabile che la Lombardia che ha il doppio degli abitanti del Lazio possa ricevere meno vaccini. Poi bisogna valutare quanto l’importanza economica del territorio. La Lombardia, è un dato di fatto, è il motore di tutto il Paese», è la premessa di Ciocca. «Quindi se si ammala un lombardo vale di più che se si ammala una persona di un’altra parte d’Italia», conclude.
Parlando del maggiore valore dei lombardi per il nostro paese Ciocca di che non si fa politica ma si guarda al valore economico: «perchè purtroppo, è un dato di fatto, un cittadino lombardo paga più tasse rispetto un cittadino laziale», ha concluso Ciocca.
Le sue parole non stanno nè in cielo nè in terra, come si suol dire. E sono anche dette a sproposito, considerato che sarà proprio la Lombardia — nella prima consegna del vaccino anti-Covid Pfizer — a ricevere il maggior numero di dosi.
(da agenzie)
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Dicembre 18th, 2020 Riccardo Fucile
NON RISPETTA LE PROCEDURE E LE GARANZIE PREVISTE DALL’UNIONE EUROPEA… COSA SI ASPETTA A CACCIARE L’UNGHERIA DALLA UE ?
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha condannato l’Ungheria per non aver rispettato le regole sull’asilo e sui rimpatri: “L’Ungheria è venuta meno agli obblighi del diritto dell’Unione in materia di procedure di riconoscimento della protezione internazionale e di rimpatrio di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare” si legge in un comunicato della Corte di giustizia europea.
L’Ungheria non ha rispettato la direttiva di rimpatrio “in quanto la normativa ungherese consente di allontanare i cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno nel territorio è irregolare senza rispettare preventivamente le procedure e le garanzie previste da tale direttiva”.
(da agenzie)
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Dicembre 18th, 2020 Riccardo Fucile
SI CHIAMA “THE LINCOLN PROJECT” ED E’ GUIDATO DA JENNIFER HORN: “AVETE AVALLATO UN TENTATIVO DI COLPO DI STATO”
L’ex Presidente del partito repubblicano del New Hampshire Jennifer Horn, cofondatrice del gruppo The Lincoln Project, ha annunciato che lascerà il Partito Repubblicano e si iscriverà tra gli indipendenti in contestazione alla scelta del presidente Trump e dei suoi alleati di sabotare i risultati delle elezioni 2020. Horn era diventata repubblicana” perchè vedeva i valori del partito come “una voce per l’uguaglianza, la libertà e il conservatorismo costituzionale” e invece negli ultimi 5 anni ha visto deteriorarsi sia i principi del partito che l’integrità dei suoi rappresentanti.
“Hanno rivelato la loro impotenza e decrepitezza cadendo, uno ad uno, ai piedi del presidente più corrotto, distruttivo e instabile della storia del nostro Paese”, ha scritto la Horn su Usa Today.
L’ex funzionario del GOP ha accusato i leader repubblicani di aver “apertamente sostenuto i tentativi di sabotare la Costituzione e smantellare la democrazia come la conosciamo”.
La Horn ha aggiunto che “I tentativi post-elettorali di Trump di invalidare milioni di voti legittimi attraverso un abuso del sistema giudiziario non sono altro che un tentativo di colpo di stato, apertamente incoraggiato e sostenuto da ogni livello del Partito Repubblicano”.
(da agenzie)
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Dicembre 18th, 2020 Riccardo Fucile
UN ALTRO CRIMINALE DA CORTE MARZIALE, GRAZIATO DA TRUMP DOPO CHE LA GIUSTIZIA AVEVA DIMOSTRATO CHE ERA AL SERVIZIO DI MOSCA
Un video shock di Flynn rilancia il tentativo eversivo del clan Trump di sovvertire le elezioni e crea nuovo allarme su cosa potrebbe fare il presidente uscente nel suo ultimo mese in carica.
L’estratto dell’intervista a Newsmax dell’ex National Security Advisor di Trump riaccende le polemiche sui presunti brogli contestati, senza prove, dal presidente uscente e dai suoi fedelissimi.
Ma a far impressione non sono le solite accuse, quanto l’ipotesi, a dire il vero non nuova nell’inner circle trumpiano, di usare l’esercito per forzare nuove elezioni negli Stati che sono costati a Trump la sconfitta.
Quello proposto dal video shock di Flynn su Newsmax in effetti altro non è che un colpo di Stato militare in alcune parti del Paese.
L’ex generale, che nel dicembre 2017 ha ammesso di aver “intenzionalmente e consapevolmente” fatto “dichiarazioni false, fittizie e fraudolente” all’FBI sulle conversazioni avute con l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Sergey Kislyak durante la transizione del dicembre 2016, invita infatti Trump a inviare l’esercito negli Stati contestati (Pennsylvania, Wisconsin, Arizona, Nevada, Georgia e Michigan) e di far “rifare le elezioni”.
Dichiarazioni di una gravità inaudita, alle quale Flynn poi ha aggiunto la considerazione che “la gente parla della corte marziale come se fosse un qualcosa che non è mai stato fatto, quando in realtà è stata attuata 64 volte”.
Le reazioni al video shock di Flynn
Inevitabilmente il video di shock di Flynn ha scatenato reazioni, sui social e fuori. E se c’è chi ha espresso il dubbio di cosa sarebbe successo se davvero il 3 novembre le elezioni fossero finite con un risultato “di misura” invece che con la larga vittoria di Biden, con oltre 7 milioni di voti in più e 306 Grandi elettori a 232, in molti sottolineano che ormai i proclami e le esternazioni sui cosiddetti brogli sono sempre meno forti e presenti nel dibattito e che quindi certe “boutade” servono anche a far parlare dell’argomento.
La tesi più interessante invece è quella di chi sostiene che si voglia rilanciare il tema dei brogli non provati con uscite senza senso di questo tipo per deviare l’attenzione dal vero scandalo, ovvero l’enorme cyber attacco fatto dalla Russia ai danni di varie agenzie del governo Usa.
Un tema sul quale Trump non ha detto niente, come ogni volta in cui si parla di attacchi russi agli Stati Uniti, e che rende interessante che sia proprio Flynn, condannato e poi graziato per i suoi rapporti inopportuni con l’ambasciatore russo, a creare questa nuova polemica-distrazione.
(da agenzie)
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Dicembre 18th, 2020 Riccardo Fucile
LA RIVELAZIONE DELLA CNN… CACCIATELO A CALCI IN CULO CON LA SUA GANG DI DELINQUENTI
Follia! Non c’è altra parola per descrivere questa surreale situazione.
Donald Trump ha detto ad alcuni suoi consiglieri che si rifiuterà di lasciare la Casa Bianca il giorno dell’inaugurazione della nuova presidenza di Joe Biden, il 20 gennaio. Lo riporta Cnn, secondo cui nell’entourage del presidente circola una certa preoccupazione all’idea che Trump possa arrivare a farsi ‘sfrattare’ dalla sicurezza della Casa Bianca (ipotesi evocata da Joe Biden subito dopo le elezioni, quando è diventato chiaro che non ci sarebbe stata la classica ‘concessione’ della vittoria da parte di Trump).
Pochi, però, precisa Cnn, credono che l’attuale inquilino della Casa Bianca arriverà a tanto. “Si tratta di un fottuto capriccio”, ha detto un consigliere.
“Se ne andrà . E’ solo che ora è scatenato”. La Casa Bianca ha rifiutato di commentare l’indiscrezione della Cnn.
(da agenzie)
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