Novembre 4th, 2022 Riccardo Fucile
“È QUALCOSA CHE NON ESISTE NEMMENO IN RUSSIA. IL PROSSIMO DECRETO SU COSA? IL MONDO VA AVANTI E L’ITALIA TORNA INDIETRO”… SU INSTAGRAM E’ SEGUITA DA UN MILIONE DI FOLLOWER, COSI’ NEL MONDO CIVILE CONOSCONO MEGLIO I SOVRANISTI AL GOVERNO IN ITALIA
ll decreto è quello più contestato al momento, dalla politica al
mondo dello spettacolo. Quello voluto nel primo consiglio dei ministri dal governo Meloni e che riguarda i raduni illegali, il dl rave, ha creato polemiche. Adottato proprio nel giorno dello sgombero (senza scontri e prima del clou in programma nella notte di Halloween) dell’evento di Modena, che ha richiamato migliaia di giovani.
Tra le altre voci, la supermodella Bianca Balti non ci sta. E manifesta su Instagram tutto il suo disappunto contro quel governo Meloni che manda fuori legge i rave party: «Con tutti i rave a cui sono stata sarei ancora dentro con l’ergastolo – scrive in un post su Instagram – Il decreto rende illegale qualunque raduno con più di 50 persone che sia ritenuto dalle autorità pericoloso. Non specifica raduno musicale perciò persino politico o sindacale. Qualcosa che non esiste nemmeno in Russia. Il prossimo decreto cosa? Caspita il mondo va avanti e l’Italia torna indietro».
Il post sul social network è accompagna con immagini in bianco e nero del suo passato, tra amici e musica improvvisata in un contesto simile a un rave. La modella, seguita da oltre un milione di follower, sul dl rave ha detto la sua.
(da agenzie)
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Novembre 4th, 2022 Riccardo Fucile
“NON PUNIBILI PER LA PARTICOLARE TENUITA’ DEL FATTO”… SOLO UNA MULTA DI 1.000 EURO
Tutte le 11 persone imputate per aver partecipato nel 2016 un rave a Orbetello, in Toscana, sono state assolte dal tribunale di Grosseto, dove da anni erano coinvolte in un processo per invasione di terreni.
Il rave si era tenuto sui terreni di una vecchia fabbrica di esplosivi fra ottobre e novembre del 2016.
Avevano partecipato centinaia di persone e la notizia era finita anche sui giornali nazionali, più o meno come successo in questi giorni con il caso del rave organizzato vicino a Modena.
Ai tempi la procura aveva deciso di incriminare soltanto 11 ragazzi, tutti sotto ai 25 anni, che aveva fermato mentre stavano trasportando parte dell’attrezzatura sonora.
Il Tribunale di Grosseto ha infine stabilito che non sono punibili «per la particolare tenuità del fatto», e li ha obbligati a pagare una semplice multa da mille euro ciascuno.
(da agenzie)
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Novembre 4th, 2022 Riccardo Fucile
LETIZIA MORATTI AL CORTEO DELLA PACE CON CALENDA SCATENA LA FOLLIA DEI PADAGNI: ANCHE LA MORATTI DIVENTA UNA PERICOLOSA SOVVERSIVA?
Presto per dire se saranno “primarie” di piazza del centrosinistra
lombardo, Ucraina permettendo. Ma a scorrere l’elenco delle adesioni, domani, alla manifestazione ‘Slava Ukraini’ convocata dal leader del Terzo Polo, Carlo Calenda, alle 16 all’Arco della Pace di Milano, non può non saltare all’occhio – accanto a quella di Carlo Cottarelli – “l’adesione” dell’ex vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti.
Una presenza che ha del clamoroso, a soli due giorni dal duro strappo dell’ex sindaco di Milano, che ha dato le dimissioni dalla giunta Fontana in polemica con una Regione che “non risponde più ai cittadini”.
Nel corso della giornata, che sarà aperta dal saluto della città portato dall’assessore comunale alla Casa, Pierfrancesco Maran, il dem in ascesa a Milano che vuole le primarie per il candidato al Pirellone, è previsto un collegamento in diretta con il sindaco di Leopoli, Andrij Ivanovyc Sadovyj.
Della parata di centristi, oltre ai parlamentari ed esponenti di Azione (tra gli altri il presidente del partito Matteo Richetti, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Enrico Costa) e Italia Viva (Matteo Renzi, Raffaella Paita, Elena Bonetti, Lisa Noja, Luciano Nobili), farà parte anche l’ex presidente della Camera Pierferdinando Casini.
Ma è nutrita anche la delegazione Pd: oltre al sindaco di Bergamo Giorgio Gori (in video), ci saranno il senatore del Pd, coordinatore di ‘Base riformista’ ed ex segretario regionale del partito Alessandro Alfieri, e la consigliera regionale dem Carmela Rozza.
Alla manifestazione parteciperanno numerose associazioni di cittadini ucraini (Giovani per l’Ucraina, Comunità Ucraina di Milano, Associazione cristiana degli Ucraini), ma anche l’Associazione dei giovani iraniani in Italia, la Federazione Italiana Associazioni Partigiane (Fiap), i ragazzi del Movimento ‘Rivoluzioniamo la scuola’ (Rls). Infine ci saranno Marco Cappato ed altri esponenti radicali.
IL FOTOMONTAGGIO DELLA LEGA
L’annuncio della presenza di Moratti alla manifestazione convocata dal Terzo Polo provoca la reazione immediata della Lega. Sui profili social del Carroccio viene pubblicata un’immagine dell’ex vicepresidente e assessora regionale al Welfare, con il ‘bollo’ della falce e martello sulla fronte. “Letizia Moratti ha scelto di virare a sinistra e di non occuparsi dei lombardi per distrazioni politiche? Bene. Bye bye”.
“Non ci stupiamo di sapere che domani Letizia Moratti sarà in piazza con Renzi e il Pd. Ecco la sua coerenza dopo vent’anni da ministro, da sindaco di Milano e da assessore regionale con il centrodestra“. Lo dice Fabrizio Cecchetti, coordinatore regionale lombardo della Lega rispetto all’adesione dell’ex vicepresidente della Lombardia alla manifestazione del Terzo polo per l’Ucraina di domani a Milano.
(da agenzie Dire)
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Novembre 4th, 2022 Riccardo Fucile
“CONTRO DI NOI UN GRUPPO DI FOLLI NAZISTI TOSSICODIPENDENTI E UN BRANCO DI CANI ABBAIANTI DEL CANILE OCCIDENTALE. CON LORO C’È UN BRANCO ETEROGENEO DI FILISTEI CON LA BAVA CHE GLI COLA DAL MENTO A CAUSA DELLA DEGENERAZIONE” – “L’OBIETTIVO È FERMARE IL SOVRANO SUPREMO DELL’INFERNO, QUALUNQUE SIA IL SUO NOME: SATANA, LUCIFERO O IBLIS. PERCHÉ IL SUO SCOPO È LA DISTRUZIONE. IL NOSTRO È LA VITA”
“Per cosa stiamo combattendo? La Russia è un Paese vasto e ricco. Non abbiamo bisogno di territori stranieri, abbiamo tutto in abbondanza. Ma c’è la nostra terra, che per noi è sacra, dove hanno vissuto i nostri antenati e dove vive oggi il nostro popolo. E non la daremo a nessuno.
Oggi, contro di noi c’è un mondo che sta morendo. Un gruppo di folli nazisti tossicodipendenti, di una nazione drogata e intimidita e di un grande branco di cani abbaianti del canile occidentale. Con loro c’è un branco eterogeneo di gilets grugnenti e filistei di un impero occidentale crollato, con la bava che gli cola dal mento a causa della degenerazione. Non hanno credenze o ideali se non le loro sporche abitudini e i loro standard autoimposti di doppio pensiero che negano l’altezza morale concessa alle persone normali.
Così, sollevandoci contro di loro, abbiamo acquisito un potere sacro”. Lo scrive in un lungo e spesso criptico post su Telegram Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale. “Perché siamo stati in silenzio per così tanto tempo? Siamo stati deboli e devastati dall’assenza di tempo.
E ora ci siamo scrollati di dosso il sonno umido e la foschia malinconica degli ultimi decenni, in cui ci aveva fatto sprofondare la scomparsa della vecchia patria”, afferma. “Il nostro risveglio era atteso da altri Paesi, violentati dai signori delle tenebre, schiavisti e oppressori che sognano il loro mostruoso passato coloniale e desiderano mantenere il loro potere sul mondo. Molti Paesi da tempo non credono alle loro illusioni, ma finora ne hanno paura. Presto anche loro si sveglieranno.
E quando il decrepito ordine mondiale crollerà, seppellirà tutti i suoi altezzosi sacerdoti, i suoi seguaci assetati di sangue, i suoi accoliti ghignanti”, aggiunge. “Quali sono le nostre armi? Le armi si presentano in molte forme. Abbiamo la capacità di mandare tutti i nemici al fuoco dell’inferno, ma non è questo il nostro compito. Ascoltiamo le parole del Creatore nel nostro cuore e le obbediamo. Queste parole ci danno uno scopo sacro. L’obiettivo è fermare il sovrano supremo dell’inferno, qualunque sia il suo nome: Satana, Lucifero o Iblis. Perché il suo scopo è la distruzione. Il nostro scopo è la vita”, conclude.
(da agenzie)
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Novembre 4th, 2022 Riccardo Fucile
“LA NOSTRA PROPOSTA È LO SCIOGLIMENTO CONTROLLATO E CONCORDATO DELLA ZONA EURO. CI TROVIAMO IN MANO AD UNA BANDA DI USURAI”… E SULLE SANZIONI ALLA RUSSIA, NEL 2015, DICEVA: “SONO UNA COSA IDIOTA. TRA PUTIN E OBAMA SCELGO ASSOLUTAMENTE PUTIN”
Ospite a L’aria che tira su La7, nel 2018 l’attuale premier, Giorgia
Meloni, espresse i suoi dubbi circa la stabilità dell’euro e avanzò l’ipotesi di “uno scioglimento concordato della zona euro”.
8 marzo 2014
Appena eletta presidente di Fratelli d’Italia al Congresso di Fiuggi: “All’Euro serve l’Italia molto più di quanto all’Italia serva l’Euro. Lo diciamo alla sorda Germania: l’Italia deve uscire dall’Euro”
8 marzo 2015
Intervista tv: “Tutti abbiamo avuto il sogno dell’Europa unita. Ora ci troviamo in mano ad una banda di usurai. Ci sono principalmente interessi economici dietro all’interesse o meno verso la Grecia. Non esiste una solidarietà europea, esistono solo gli egoismi nazionali. L’Europa non esiste!”
11 novembre 2015
Intervista radiofonica sulle sanzioni alla Russia: “L’Italia dovrebbe assolutamente ritirare la sua firma, le sanzioni sono una cosa idiota per l’economia italiana ed europea”. E tra Obama e Putin: “Oggi scelgo assolutamente Putin, credo che in politica internazionale Obama sia il peggiore presidente degli Stati Uniti della storia”
24 giugno 2016
Su Facebook: “Le istituzioni europee sono distanti anni luce dai problemi della gente. Lo diciamo da anni. Al referendum sulla Brexit i britannici, con il loro voto e con il loro coraggio, lo hanno ribadito con forza. Ora vogliamo che in Europa torni la democrazia, che su questi temi siano sempre i popoli a scegliere e che le istituzioni europee vengano restituite alla gente e tolte dalla proprietà dei comitati d’affari”.
30 settembre 2016
Intervista a Libero sul programma del centrodestra e l’uscita dall’Ue: “Io rivendico di aver ottenuto l’inserimento di alcune nostre battaglie storiche, come il tetto alle tasse in Costituzione e il diritto per i cittadini di esprimersi sulla ratifica dei trattati internazionali, compresi quelli sulla nostra presenza nell’Ue”.
3 marzo 2017
Su Facebook: “In Ue va tutto al contrario di come dovrebbe andare: piuttosto che occuparsi di combattere l’Isis si occupano di impedire a Marine Le Pen di raccontare i massacri dell’Isis. Questo è folle e scandaloso e non escludo di fare una campagna analoga a quella fatta dalla Le Pen per raccontare i massacri dell’Isis”
12 settembre 2018
Incontro con l’ambasciatore Ungherese a Roma: “Fratelli d’Italia è al fianco del popolo ungherese e di Viktor Orbán, che l’Unione europea vorrebbe sanzionare perché ha il coraggio di dire no all’invasione e no all’islamizzazione dell’Europa”.
ll’inizio della legislatura iniziata nel 2018 Giorgia Meloni presenta alla Camera una Proposta di legge costituzionale per modificare gli articoli 97, 117 e 119 con l’obiettivo di cancellare dalla Carta tutti i riferimenti all’Unione europea.
3 marzo 2019
Intervento al Cpac (Associazione politica dei conservatori americani): “La democrazia in Europa è diventata un inganno: i cittadini possono votare per istituzioni che non hanno il potere di decidere, mentre il loro voto non conta nulla nel funzionamento delle istituzioni che detengono il vero potere nel vecchio continente. Questa entità sovranazionale e non democratica ha imposto alle nazioni europee le scelte delle élite mondialiste e nichiliste volute dalla grande finanza: una immigrazione incontrollata per distruggere le identità europee”
9 dicembre 2019
Manifestazione a Bruxelles davanti la sede del Consiglio europeo: “Oggi davanti al Consiglio europeo per ribadire il nostro no ad una modifica del Trattato sul fondo salva Stati che è estremamente penalizzante per l’Italia, che è di fatto una resa incondizionata agli interessi tedeschi e che vuole mobilitare 125 miliardi di euro di soldi dagli italiani per sostanzialmente salvare le banche tedesche e mettere in pericolo i nostri conti ed i risparmi degli italiani”
27 marzo 2020
Diretta Facebook: “Un’Europa così è destinata a non esistere domani. L’Europa adesso decide se deve avere un futuro. Purtroppo, fin qui non siamo andati bene. Anche nell’emergenza coronavirus. L’Europa ha tirato fuori tutta la sua drammatica inconsistenza, a tratti la cattiveria di alcuni”
14 aprile 2020
Intervista televisiva: “La soluzione non è l’uscita dall’Europa. Noi siamo indispensabili per quest’Unione europea, la possiamo rifondare e dipende anche da noi. Senza di noi l’Europa non esiste, non esisterebbe l’euro. Siamo i fondatori. Serve un’Europa che si occupi delle grandi questioni strategiche, ma senza strumenti che favoriscono qualcuno a sfavore di altri. Servono meccanismi di compensazione, come gli Eurobond. Se i tedeschi continuano a fare quelli che ‘io voglio tutto’, allora, forse, non è che dobbiamo uscire noi dall’Europa, mandiamo via i tedeschi'”
4 luglio 2021
Intervista radiofonica: “Per alcuni, l’unico modo di essere europeisti è essere federalisti europei. Noi sosteniamo un modello confederale in cui l’Ue si occupa di cose serie, ma non entra nelle materie più prossime per i cittadini. Non è tollerabile che il modello federalista sia l’ortodossia e il modello confederale sia un’eresia”.
(da La Repubblica)
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Novembre 4th, 2022 Riccardo Fucile
“IL DIRITTO INTERNAZIONALE È MOLTO CHIARO: QUANDO UNA BARCA CHIEDE DI ACCOSTARE CON DEI NAUFRAGHI A BORDO, È IL PORTO PIÙ SICURO E PIÙ VICINO CHE DEVE ACCOGLIERLA. NELLO SPECIFICO, L’ITALIA”…”SE QUELLA NAVE SARÀ ACCOLTA, ANCHE NOI ACCOGLIEREMO UNA PARTE DEI MIGRANTI”
Il ministro francese dell’Interno, Gérald Darmanin, “non ha alcun dubbio” sul fatto che l’Italia “rispetterà il diritto internazionale”, accogliendo in uno dei suoi porti la nave umanitaria Ocean Viking della ong Sos Méditerranée, bloccata in mare con 234 migranti a bordo.
“Il diritto internazionale è molto chiaro: quando una barca chiede di accostare con dei naufraghi a bordo, è il porto più sicuro e più vicino che deve accoglierla. Nello specifico, l’Italia”, ha detto il ministro ai microfoni di RMC-BFMTV.
“Abbiamo detto all’Italia, e lo diciamo insieme alla Germania, che se quella nave umanitaria (Ocean Viking) verrà accolta in Italia, anche noi accoglieremo una parte dei migranti, delle donne e dei bambini, affinché l’Italia non si debba prendere carico da sola del fardello di questo arrivo di migranti”
(da agenzie)
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Novembre 4th, 2022 Riccardo Fucile
IL PIATTO PRINCIPALE È L’ISTRUZIONE. SIA PER LA MOLE DI SOLDI CHE SI PORTA DIETRO, SIA PER LA QUANTITÀ DI POSTI DI LAVORO CHE OCCUPA
Luca Zaia vuole tutto. Il menù che sta sfogliando, è quello
dell’autonomia differenziata. La secessione dei ricchi come pure era stata ribattezzata, perché a chiedere l’autonomia sono state per prime le Regioni più forti economicamente: Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Per quasi quattro anni il dossier era finito nel dimenticatoio.
Troppi i dubbi che la devoluzione di materie oggi gestite da Roma, potesse impoverire il resto del Paese. «Tutti mi chiedono quante materie chiederò», ha spiegato Zaia a valle dell’incontro con il nuovo ministro degli Affari Regionali Roberto Calderoli.
«Io», ha detto, «rispondo tutte quelle che sono previste in Costituzione. Quando vai al ristorante non esiste che dici rinuncio a metà menù, dammi il menu in mano e voglio capire cosa si mangia». Il governatore della Regione Veneto, quando ha firmato la pre-intesa nel 2018 con il governo Gentiloni, aveva chiesto tutte e 23 le materie elencate nell’articolo 117 della Costituzione.
Ma il piatto principale è uno: l’istruzione. Per due ragioni. La prima è per la mole di soldi che si porta dietro. Le stime parlano di quasi otto miliardi di euro, quasi cinque miliardi per il solo Veneto. E poi di personale e di gestione dello stesso. I ruoli dei docenti potrebbero diventare regionali così come i concorsi, impoverendo il ministero di uomini e di mezzi.
L’intenzione, secondo quanto ricostruito dal Messaggero, sarebbe quella di presentare entro la prossima settimana una nuova bozza di legge quadro da discutere nella Conferenza delle Regioni la settimana seguente. Calderoli cammina su un filo.
L’idea è di permettere la devoluzione di tutte le materie, come chiesto da Zaia, ma nel contempo ponendo dei paletti.
La partita è appena iniziata. E non sarà semplice. Basta leggere le prime dichiarazioni di altri governatori interessati all’autonomia, come il ligure Giovanni Toti, che attraverso la devoluzione spera di poter avere tutti i poteri sul porto di Genova. Intanto le prime voci contrarie al progetto già si levano.
(da agenzie)
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Novembre 4th, 2022 Riccardo Fucile
SALVINI E LA GIOIA DI METTERSI ALLA GUIDA DOPO AVER BEVUTO SUPERALCOLICI
Partiamo da un presupposto: la lotta alla guida in stato di ebrezza non è solo legittima, ma anche sacrosanta. Le pagine di cronaca nera del nostro Paese, infatti, si aggiornano quotidianamente raccontando di tragedie provocate da chi si mette al volante dopo aver bevuto e con un quantitativo di alcol in corpo superiore ai limiti imposti dalla legge. L’ultimo caso, quello che ha maggiormente catalizzato l’opinione pubblica, è la morte di Francesco Valdiserri, il 18enne romano investito e ucciso da un’automobile guidata da una giovane donna ubriaca mentre stava camminando sul marciapiede.
Questa è una premessa necessaria, prima di parlare del caso che in queste ore sta imbarazzando il leader della Lega Matteo Salvini.
Salvini e la gioia di mettersi al volante dopo aver bevuto superalcolici
Lo screenshot del tweet – datato 2013 – è reale, non contraffatto. Quel pensiero di Matteo Salvini, infatti, è ancora presente sul canale social del leader della Lega: “Gran serata coi Fratelli Leghisti. Ginepro, assenzio, limoncello e ora… sereni al volante con Vasco! Liberi liberi siamo Noi!!!”.
Era il mese di luglio del 2013. Non era ancora il segretario della Lega Nord (così si chiamava il partito all’epoca), ma 5 mesi dopo Salvini avrebbe sconfitto Umberto Bossi alle primarie diventando (carica ricoperta tuttora) il numero uno del Carroccio.
E lì, dopo una serata con i “Fratelli Leghisti”, celebrava il mettersi alla guida dopo aver bevuto tre superalcolici, citando le parole di una nota canzone di Vasco Rossi. Un messaggio sbagliatissimo. Vecchio, ovviamente, ma nel luglio del 2013 quello che a breve sarebbe diventato il segretario federale della Lega Nord era già europarlamentare (dal 2008).
Ma perché questo tweet è tornato in auge? Per via delle recenti dichiarazioni fatte dall’attuale vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, proprio sul tema dell’alcol e della guida in stato di ebrezza
Sulle strade italiane, infatti, continuano a scorrere sangue e lacrime per le morti provocate da chi si mette ubriaco alla guida. Certo, diranno i contestatori, il tweet risale a 9 anni fa (ma lui aveva comunque già 40 anni).
Ma ribadiamo un concetto: all’epoca era già un politico, un europarlamentare che si accingeva a diventare grande. Lanciare quei messaggi sull’alcol e sul mettersi al volante era sbagliato e dannoso. La speranza è che si sia ravveduto nel corso degli anni.
(da NextQuotidiano)
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Novembre 4th, 2022 Riccardo Fucile
“L’EDIFICIO NON ERA MAI STATO UTILIZZATO”
Negli ultimi giorni non si parla d’altro che della norma anti-rave
promossa nel primo decreto voluto dal Governo Meloni, definita da molti liberticida e ai limiti dell’anticostituzionale, da altri giusta e legittima per contrastare l’illegalità di cui spesso le feste abusive sono teatro privilegiato.
Ad esprimersi su ciò che accade all’interno di questi party è stato proprio uno dei partecipanti, nonché admin della seguitissima pagina Instagram “RAVEON”, che si è voluto mantenere anonimo e che ha parlato ai microfoni di Blacklist Web Radio.
Il racconto di un partecipante al rave di Modena: “Per fermarci la Polizia ha inventato la scusa dell’edificio pericolante”
“Sono arrivato qualche ora prima dell’inizio del rave ma era intenzione degli organizzatori andare via prima che arrivasse la Polizia”, così comincia il racconto dell’admin di RAVEON.
“Ovviamente – ha continuato – la situazione spesso sfugge all’occhio degli organizzatori e degli stessi partecipanti. In questo caso le forze dell’ordine hanno usato la scusa dell’edificio pericolante per fermarci, ma girano dei video in cui dei Vigili del fuoco giocavano con i partecipanti e non sembravano per niente preoccupati”.
In merito ai danni arrecati all’edificio che ha ospitato il party abusivo, il ragazzo ha detto: “Non posso dire il contrario, ma lo stabile non era nelle condizioni più ottimali quindi il proprietario doveva tirare giù la struttura prima o poi, lo spazio non è mai stato utilizzato, io sono venuto da fuori ma ho parlato con una persona modenese che mi ha detto che il capannone non era mai stato utilizzato”.
Perché i giovani scelgono i rave
Il giovane partecipante ha poi spiegato la logica che spinge molti ragazzi a scegliere proprio i rave party: “Quello che distingue un rave da un festival, che è un qualcosa di accettato e tollerato in quanto legale, è che il rave è un atto libero dalle logiche comuni, sfugge a qualunque forma di contrattazione, si prova una ebrezza indescrivibile”.
Sul discorso più delicato, quello dell’uso delle droghe all’interno dei party illegali, l’admin di RAVEON ha detto: “Che droghe uso? Lascio a voi libera immaginazione”. Ma sull’assunzione di eroina ha chiarito: “L’eroina è un discorso diverso perché non è tollerata nell’ambiente né da organizzatori né da partecipanti. Secondo me è un peccato perché chi ne fa uso è vittima quindi andare ad un rave ad emarginare queste persone è sbagliato eppure in quegli ambienti gli eroinomani sono visti molto male”.
Il giovane ha poi definito “liberticida” il decreto voluto da Giorgia Meloni e ha sottolineato: “Dal momento che sono stati fatti paragoni con il caso di Viterbo dove ci fu un morto, il morto di Viterbo è morto prima che iniziasse la festa, praticava apnea da molto tempo e nonostante i divieti del lago lui ha voluto lo stesso tuffarcisi e ci è rimasto secco”.
Le parole dell’organizzatore di rave: “La politica non si è mai interessata, per questo ho deciso di fare tutto illegalmente”
Oltre all’admin di RAVEON, sul tema dei party abusivi è intervenuto a Blacklist Web Radio pure Gianluca, organizzatore di rave, che ha spiegato come la necessità dell’illegalità di questi eventi nasca dal fatto che nonostante siano “anni che mi interfaccio con i comuni per organizzare questi eventi”, la politica “non si è mai interessata a questo genere di cose fino al punto che ho deciso di fare tutto illegalmente, senza autorizzazione”.
“L’obiettivo non è solo quello di sballarsi – ha spiegato Gianluca – c’è una sotto cultura che si esprime nella libertà di prendere un posto ed adibirlo come si vuole. Non è il mio caso, io organizzo questi eventi dove abbiamo una squadra che pulisce a fine evento, la mia è una ribellione contro un governo che mi impedisce di organizzare questi eventi e non c’è destra o sinistra”.
Sulla norma anti-rave promossa dall’esecutivo di Centrodestra, Gianluca ha detto: ” La questione è che questo decreto non ha riferimenti specifici diretti al rave, perché non lo hanno specificato? Se lo sono dimenticato?”. Poi, quando gli è stato chiesto se continuerà a organizzare rave visti i nuovi rischi che corre, il ragazzo ha risposto: “Non credo continuerò ad organizzare rave, ho un lavoro stabile. Il mio organizzare eventi era per dare un’alternativa alla città in cui abito quindi continuerò a cercare vie legali per organizzare feste, questo è poco ma sicuro, la musica unisce tutti, il rave unisce, è una festa libera dove tutti sono accettati indipendentemente dal colore politico, gay, lesbiche, bianchi, neri”.
(da agenzie)
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