BERLUSCONI ESCE DALLA “PORTA (A PORTA)†E RIENTRA DALLA FINESTRA
E’ ANDATO IN ONDA LO SPOTTONE, MA BERTOLASO NON CONFERMA CHE A DICEMBRE TUTTI GLI SFOLLATI AVRANNO UNA CASA E ROVINA LA FESTA…POI SILVIO ACCUSA “REPUBBLICA” DI ESSERE IN EDICOLA OGNI GIORNO, SI AUTOCERTIFICA IL MIGLIOR PREMIER DI TUTTI I TEMPI E LITIGA CON IL RICORDO DI DE GASPERI…
Come avevamo previsto, le celebrazioni “vespiane” dell’operato del governo, sono andate in onda senza pudore.
Dobbiamo dire che se qualcuno ha cercato di moderare il delirio di onnipotenza del premier, in certi momenti è stato proprio Bruno Vespa, annichilito in un paio di occasioni dalle affermazioni di “sono meglio di Superman”: quando ha sostenuto che lui è il miglior premier della storia italiana e che De Gasperi non lo vede neppure e quando ha continuato a parlare di comunisti, cattocomunismi e assimilabili, come un pericolo attuale per la nostra democrazia.
Ha iniziato decantando che lui, unico al mondo e invidiato da tutto l’universo terreno, è riuscito a garantire una casa prefabbricata a tutti gli sfollati. Entro dicembre tutti avranno la casetta.
Peccato che fino ad ora sia riuscito solo a consegnare ad Onna le chiavi di 94 unità abitative pagate dalla Croce Rossa internazionale ( 5 milioni e duecentomila euro), e realizzate dalla Provincia di Trento: sono le casette in legno per capirci.
Nessuna delle case del piano governativo è ancora pronta, le prime dovrebbero esserlo a fine settembre, per chiudere le consegne a dicembre.
Tralasciando il fatto che a parità di costi ( 800 milioni di euro) si sarebbero potuti sistemare 36.000 sfollati nelle casette di legno entro settembre, mentre con le casette prefabbricate se ne sistemeranno 15.000 entro dicembre ( sono 4.500 le casette in cemento), lasciando in albergo altrettanti terremotati. A precisa domanda di Vespa: “Ma sono parole o fatti?”, mentre Berlusconi continuava a sostenere che tutto è a posto, un momento di verità è arrivato da Bertolaso.
“E’ sicuro che a dicembre tutti avranno una casa?” incalzava Vespa e il capo della Protezione civile ha ammesso che non tutti saranno sistemati, chi sta in albergo ci rimarrà , chi ha una casa che necessita di lavori per potervi rientrare dovrà aspettare in caserma o in hotel.
Insomma l’imbarazzo di Bertolaso l’hanno capito tutti.
Per non parlare poi dei fondi per la ricostruzione che sarà molto rapida, secondo Berlusconi, altro che Umbria, dove sono stati necessari 4 anni.
Allora ci dovrebbe spiegare per quale ragione ha previsto il finanziamento della ricostruzione diluito nei 23 anni futuri.
Comunque hanno fatto vedere gli sfollati contenti di avere la casetta di legno a Onna, così il telespettatore è felice che il caso terremoto abruzzese sia da archiviare, in quanto San Silvio ha fatto il miracolo.
Chissà come mai Vespa non ha invitato in studio i Comitati dei terremotati per conoscere i motivi della loro protesta su come stanno procedendo i lavori.
Basti pensare che sono stati invitati a rientrare a casa i terremotati che prima avevano la classe di casa “inagibile da ristrutturare”, ma è bastato cambiare la classe e il problema è stato risolto.
La loro casa è come prima, ma loro possono, anzi devono, rientrare: è cosi che si smantellano le tendopoli, un po’ a casa, un po’ in alberghi nel teramese, un po’ a Coppito.
In attesa di case prefabbricate che per ora sono sulla carta, dopo tante promesse.
Ma se nella prima parte di “Porta a Porta” il premier, a forza di promesse, se l’è cavata ( almeno per chi se le beve), il massimo lo ha dato quando ha parlato della stampa avversa e di Fini.
Mentre il premier stava attaccando “Repubblica”, Vespa gli ha fatto presente che lui ha le televisioni e Silvio si è tradito dicendo “Ma Repubblica ogni mattina è in edicola”, quasi fosse una colpa per un giornale essere a disposizione di chi vuole leggerlo.
Per Silvio l’ideale è che in edicola ci siano solo quotidiani che parlano bene di lui, s’è capito.
Fini vuole che si riuniscano gli organi collegiali e che ci sia dibattito interno nel Pdl?
Se non se ne può fare a meno, pazienza, si farà , ma il premier fa intuire che sono perdite di tempo, tanto decide lui per tutti.
Purtroppo Berlusconi è abituato ai consigli di amministrazione, ma qua si parla di politica, la cosa è ben diversa.
Dai sondaggi di “Porta a Porta” è emerso infine che la stragrande maggioranza degli italiani non vuole i respingimenti come li sta attuando il governo.
Tra gli stessi elettori del Pdl, oltre il 40% non condivide affatto i respingimenti senza prima la verifica di chi ha diritto a richiedere l’asilo.
Altro dato: solo il 10% degli italiani ritiene tra i principali problemi del nostro Paese la sicurezza, quasi tutti indicano la paura di perdere il lavoro, la crisi economica.
Il governo pensa ai barconi, gli italiani a come sbarcare il lunario.
Ma per Silvio conta il suo indice di gradimento taroccato.
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