CAPODANNO, TUTTI A CASA: 18 MILIONI DI ITALIANI DAVANTI ALLA TV
RAIUNO FA IL 62% DI SHARE… MENTANA: “SEGNO DELLA CRISI PIU’ DEI DATI ISTAT
Quasi diciotto milioni: tanti sono gli italiani che la sera del 31 dicembre guardavano la televisione.
Sarà per interesse, sarà per brindare all’ora giusta, fatto sta che tanti connazionali hanno festeggiato l’ultimo dell’anno a casa.
Ed è un record: negli ultimi 15 anni non era mai successo che tante persone trascorressero la serata dell’ultimo dell’anno davanti alla tv.
MENTANA
Un segno della crisi? La risposta è affermativa secondo Enrico Mentana, direttore del Tg La7, che twitta: «Non dovrei dirlo io, ma che il 31 dicembre in tv abbia avuto il massimo ascolto degli ultimi 15 anni racconta la crisi più di un dato Istat».
Il riferimento è proprio ai quasi 18 milioni di telespettatori (dato Auditel) che hanno seguito tutta la fascia del prime time dell’intera offerta televisiva nazionale: un record.
I NUMERI
Grande successo per il programma di Raiuno “L’anno che verrà ” diretto da Carlo Conti, che a mezzanotte ha totalizzato 11 milioni 262mila telespettatori, pari al 62.37% di share.
Buona anche la media: 6 milioni 475mila telespettatori (37.35%) nella prima parte e 4 milioni 233mila (41.86%) nella seconda.
Il messaggio di fine anno del presidente Napolitano ha sfiorato i 10 milioni di spettatori.
TUTTI A CASA
Un dato, quello del Capodanno della crisi, confermato anche da un’analisi di Coldiretti-Swg, secondo cui oltre sette italiani su dieci (il 71%) hanno trascorso a casa la sera del 31, divisi tra chi ha preferito organizzare una festa nella propria abitazione (40%) e chi è stato invitato da amici o parenti (31%).
Gli italiani hanno speso per la tavola quasi 2 miliardi di euro, il 3% in meno rispetto allo scorso anno.
Sono stati stappati 80 milioni di bottiglie di spumante, per una spesa complessiva di 600 milioni di euro e sono stati consumati 6 milioni di chili di cotechini e zamponi, con un aumento dell’8 per cento rispetto all’anno scorso, serviti assieme a 10 milioni di chili di lenticchie.
Addirittura cento milioni – spiega la Coldiretti – i chili di panettoni e pandori consumati nelle feste di fine anno.
MADE IN ITALY
Secondo la Cia-Confederazione italiana agricoltori, la crisi ha portato cambiamenti anche sulla tavola: al bando le mode “esterofile” come caviale e foie gras, si riaffermano i piatti della tradizione, dal cotechino alla polenta, dai carciofi allo spumante.
Gli italiani hanno festeggiato l’arrivo del nuovo anno con un menu “made in Italy”, con prodotti locali.
La spesa destinata al cenone è stata tra i 20 e 25 euro a persona.
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