“CI DOBBIAMO SAZIARE TUTTI”: IL PRIMO DEI SETTE VIDEO DI FANPAGE CON L’ACCORDO SULLE TANGENTI CON IL SEGRETARIO DEL CONSIGLIERE REGIONALE DI FRATELLI D’ITALIA
UNA TANGENTE DI 170.000 EURO AL MESE AI POLITICI… “LUCIANO SI CANDIDA, SERVE UNA SPINTA”
Seimila tonnellate al mese. Smaltiti in cambio di 175 euro a tonnellata. Totale: un milione di euro ogni trenta giorni.
Ma solo in cambio di una maxi tangente ai politici.
Quanto? 170mila euro. In un anno sono più di due milioni di euro. In Campania l’immondizia vale oro.
E vale oro non solo per chi la smaltisce ma soprattutto per chi decide a quale ditta farla smaltire.
È quello che emerge nel primo dei sette video pubblicato da Fanpage.it.
Per cinque mesi il sito d’informazione ha infiltrato Nunzio Parrella nel sistema dello smaltimento rifiuti. Ex boss della Camorra, poi diventato collaboratore di giustizia, per anni Parrella ha gestito il traffico di rifiuti in tutta Italia.
Dopo 21 anni passati agli arresti domiciliari, è tornato ad essere un cittadino libero, e ha proposto allo Stato di infiltrarsi di nuovo nell’ambiente.
“Lo Stato ha rifiutato“, dice lui nella prima puntata dell’inchiesta giornalistica. Sì, perchè Parrella ha poi scelto Fanpage.it per mostrare come è composto il sistema delle tangenti ai politici per ottener gli appalti della gestione dell’immondizia.
Un’inchiesta che ha fatto da detonatore all’indagine della procura di Napoli. Nel registro degli indagati sono finite 17 persone: tra queste ci sono Luciano Passariello, consigliere regionale e candidato alla Camera per Fratelli d’Italia, e Roberto De Luca, assessore al comune di Salerno e secondogenito di Vicenzo, governatore della Regione Campania.
Entrambi sono stati perquisiti dall’ufficio inquirente guidato da Giovanni Melillo, che ha iscritto nel registro degli indagati anche il direttore e il giornalista di Fanpage.it per induzione alla corruzione.
Ma come fa Parrella a realizzare il suo servizio per fanpage.it?
L’ex camorrista fa girare la voce di essere tornato nel giro dello smaltimento rifiuti. È un ex trafficante ma il primo a contattarlo è un imprenditore che gli propone addirittura di lavorare per la Sma Campania, l’azienda della Regione che si occupa di immondizia.
In pratica lo Stato sia voleva affidare a un ex camorrista per smaltire i rifiuti.
E infatti Perrella incontra Agostino Chiatto, dipendente Sma ‘comandato’ in segreteria Passariello. E Lorenzo Di Domenico, amministratore delegato della Sma.
Con loro discute i dettagli dell’accordo: “Ci dobbiamo saziare tutti“, dice a un certo punto Di Domenico, contrattando i termini dell’affare.
La presunta società di Parrella smaltirà i rifuti della Sme Campania in cambio di 170 euro per ogni tonnellata di immondizia.
Di quei soldi vanno detratte le percentuali per pagare le tangenti ai politici e ai dirigenti dell’azienda regionale. “Luciano si candida il 4 marzo per questo a noi ci serve una spinta per dargli una mano“, spiega Chiatto alla fine del primo incontro con Parrella.
(da agenzie)
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