“CI HANNO DETTO CHE IL GOVERNO ERA STATO ROVESCIATO DAI NAZISTI, MI VERGOGNO DI ESSERE QUA, NON SO COME CHIEDERE SCUSA. I MIEI CONNAZIONALI SONO SOTTOPOSTI AL LAVAGGIO DEL CERVELLO, NON HANNO IDEA DI COSA SUCCEDE QUI”
UN TENENTE COLONNELLO RUSSO, PRIGIONIERO DEGLI UCRAINI, HA CHIESTO PERDONO PER QUELLO CHE HA DEFINITO UN “GENOCIDIO” RACCONTANDO DI ESSERE PARTITO CON LA CONVINZIONE CHE IL PAESE AVESSE BISOGNO DI ESSERE LIBERATO
Un comandante russo fatto prigioniero in Ucraina ha chiesto “misericordia” per le forze di Putin, dicendo che sono state indotte a invadere con l’inganno nella falsa convinzione che il governo fosse stato rovesciato dai nazisti e che il Paese avesse bisogno di essere liberato.
L’uomo, che ha raccontato di essere un tenente colonnello, ha detto che i suoi connazionali sono stati sottoposti al “lavaggio del cervello” per sostenere la guerra ma, avendo visto di persona la situazione in Ucraina, ora si “vergogna” di aver preso parte a un “genocidio”.
Astakhov Dmitry Mikhailovich ha detto che i suoi dubbi sono aumentati quando ha visto due dei suoi pugili preferiti – Oleksandr Usyk e Vasiliy Lomachenko – accettare di combattere per la resistenza: «Ragazzi, siate coraggiosi. Questo è un genocidio, le persone vengono semplicemente uccise. Mi vergogno di essere venuto in questo Paese, in questo territorio, il territorio dell’Ucraina. I russi a casa non hanno idea della realtà della guerra».
Mikhailovich ha chiesto un rilascio sicuro per i prigionieri in modo che, al loro ritorno in Russia, possano spiegare la vera situazione ai loro connazionali.
Ovviamente, trattandosi di prigionieri, non si sa se le dichiarazioni siano state rese in maniera libera o sotto costrizione. L’unica certezza è che diversi soldati catturati in Ucraina hanno raccontato la stessa versione.
(da agenzie)
Leave a Reply