CROLLA IL MERCATO DELL’AUTO: DA QUANDO FICO HA PRESO IL BUS GLI ITALIANI AVRANNO CAMBIATO LE ABITUDINI
IL FATTURATO SCENDE DELL’11%, RALLENTA ANCHE QUELLO DELL’INDUSTRIA DEL 2,8%
A gennaio il fatturato dell’industria degli autoveicoli segna una caduta dell’11,0% su base annua. Lo rileva l’Istat, che vede in calo, ma più tenue, anche le commesse, in discesa dell’1,4%, sempre in termini tendenziali (dati grezzi).
I dati registrano anche un brusco rallentamento del fatturato su base mensile. A gennaio, per il fatturato dell’industria, l’Istat rileva un calo su base mensile (-2,8%) dopo tre mesi consecutivi di crescita, particolarmente marcata a dicembre.
Nella media degli ultimi tre mesi, si registra, comunque, un incremento del 2,1% sul trimestre precedente.
Anche per gli ordinativi, a gennaio si rileva una flessione rispetto al mese precedente (-4,5%) che segue l’accelerazione registrata a dicembre 2017. La dinamica degli ultimi tre mesi rimane tuttavia positiva (+1,7%).
La diminuzione congiunturale del fatturato a gennaio è pari a -2,8% sia sul mercato interno sia su quello estero.
Anche gli ordinativi segnano decrementi su entrambi i mercati (-6,4% per il mercato interno e -1,9% per quello estero).
Gli indici destagionalizzati del fatturato mostrano diminuzioni congiunturali diffuse in tutti i raggruppamenti principali di industrie, più rilevanti per i beni strumentali (-5,8%).
Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce rispetto al gennaio 2017 del 5,3%, con incrementi del 4,6% sul mercato interno e del 6,3% su quello estero. L’indice grezzo del fatturato aumenta, sempre su base annua, dell’8,6%: il contributo più ampio a tale incremento viene dalla componente interna dei beni intermedi.
Per il fatturato il settore che registra il maggiore incremento è quello della metallurgia (+13,2%), mentre l’unica variazione negativa nel comparto manifatturiero si rileva per i mezzi di trasporto (-1,9%). Sempre nel confronto col gennaio dell’anno scorso, l’indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 9,6%.
L’incremento più rilevante, in questo caso, si registra nella fabbricazione di macchinari (+16,6%).
(da agenzie)
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