DDL ZAN, DOPO IL TRADIMENTO DEI RENZIANI NON CI SONO I NUMERI AL SENATO PER APPROVARLO
DETERMINANTI I 17 VOTI DEI REAZIONARI DI ITALIA VIVA … ZAN: “SE VOGLIONO FINIRE COME IN UNGHERIA E POLONIA SE NE ASSUMERANNO LA RESPONSABILITA'”
Il ddl Zan contro l’omofobia ha incassato il primo via libera alla Camera lo scorso 4 novembre, durante il governo Conte II.
Merito del sostegno dei giallorossi, una maggioranza composta da M5s, Pd, Italia Viva e Leu. Il voto finale alla Camera è avvenuto a scrutinio segreto, chiesto da Fratelli d’Italia: 265 favorevoli, 193 contrari e un astenuto.
Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega hanno votato contro, ma 5 deputati azzurri – in dissenso dal gruppo – hanno detto sì alla legge mentre poco prima i deputati leghisti e di Fratelli d’Italia hanno messo in atto una protesta in Aula, al grido di «libertà, libertà» e indossando sul volto alcuni bavagli contro quella che hanno definito «una legge che mette il bavaglio alla libertà di pensiero».
«Non possiamo finire come l’Ungheria e la Polonia. Approvare una legge come questa significa posizionare l’Italia tra i Paesi più avanzati, non approvarla significa darla vinta a Salvini che flerta, come la Meloni, con Orban e Duda e con quei Paesi che stanno facendo leggi omofobe e sessiste e che stanno riducedo le libertà» ha detto il senatore Alessandro Zan, estensore dell’omonimo disegno di legge che ha poi aggiunto: «I partiti si assumeranno la responsabilità di votarla o meno».
I numeri al Senato
I voti favorevoli al testo del ddl Zan senza modifiche si attestano su una forbice che oscilla tra i 135 e i 145 sì. Da soli, senza i renziani, insufficienti a “blindare” il testo. I voti a sostegno della legge sono dei 75 senatori M5s, 38 del Pd, almeno 6 delle Autonomie, i 6 senatori di Leu, inoltre si calcolano almeno una decina dal gruppo Misto.
I voti contrari, nel caso non si apportassero modifiche al testo, sono così composti: 51 senatori di Forza Italia (ma alcuni azzurri potrebbero votare a favore come accaduto già alla Camera), 20 FdI, 64 Lega, 7 Idea, a cui andrebbero aggiunti altri voti dal Misto, per un totale che si aggira da un minimo di 145 voti contrari fino a toccare anche 150 no.
Determinanti, sia per l’eventuale approvazione definitiva del ddl Zan che per la sua bocciatura, i voti dei 17 senatori di Italia Viva. Il partito di Renzi alla Camera ha votato a favore, ma al Senato chiede modifiche al testo.
(da La Stampa)
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