LA PROCURA DI GENOVA HA CHIESTO L’ARCHIVIAZIONE PER I PM DENUNCIATI DA MATTEO RENZI E MARCO CARRAI
SECONDO I MAGISTRATI GENOVESI, I DUE PM FIORENTINI CHE HANNO INDAGATO L’EX PREMIER PER FINANZIAMENTO ILLECITO NELL’INCHIESTA SULLA FONDAZIONE OPEN NON HANNO COMMESSO ALCUN REATO NELL’INVIARE AL COPASIR GLI ATTI SEQUESTRATI A CARRAI. QUELLA TRASMISSIONE NON SOLO ERA LECITA, MA ADDIRITTURA “DOVEROSA”
Denunciati dal senatore di Italia Viva Matteo Renzi e da Marco Carrai, ex membro del cda della fondazione Open lo scorso febbraio, i due magistrati di Firenze, Luca Turco e Antonino Nastasi sono stati sollevati da ogni accusa. La procura di Genova ha chiesto ufficialmente l’archiviazione per i due incolpati di aver trasmesso al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Copasir, atti dell’indagine che la Cassazione aveva definito «non trattenibili». E di averlo fatto sotto richiesta del Copasir per «esigenze di sicurezza nazionale».
Turco e Nastasi a quel punto erano stati indagati per abuso d’ufficio al fine di poter procedere con gli accertamenti. Ma la la procura di Genova ora chiarisce: «Al Copasir non può essere opposto il segreto d’ufficio o il segreto professionale e bancario». Dunque «il comportamento dei pm toscani è stato corretto». E ancora: «Correttamente è stata ritenuta doverosa la trasmissione degli atti al Copasir per le valutazioni di competenza in punto sicurezza nazionale», spiegano gli aggiunti Francesco Pinto e Vittorio Ranieri Miniati nella loro richiesta di archiviazione, «secondo la legge l’autorità giudiziaria non può non rispondere, al massimo ritardare la risposta motivandolo con ragioni di natura istruttoria».
Quindi per la Procura genovese la trasmissione degli atti denunciata da Renzi e Carrai era dovuta, visto che «non si è trattato di una indebita e intenzionale diffusione all’esterno del materiale sequestrato ma di una comunicazione istituzionale a un organismo parlamentare i cui membri sono tenuti al segreto d’ufficio».
Contro l’aggiunto Luca Turco e il sostituto Antonino Nastasi, Renzi aveva presentato un’altra querela aggiungendo ai due nomi anche quello dell’ex procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo, accusandoli di aver acquisito illecitamente le sue chat e il suo estratto conto.
Anche su questo la procura aveva chiesto l’archiviazione
(da Open)
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