MILANO, IL PD ACCELERA SUL NOME DI SALA: “CI PENSO, MA NON DIPENDE SOLO DA ME”
LA SPERANZA CHE IL NOME SIA CONDIVISO… PRESSING SU FIANO
L’accelerata potrebbe avvenire già nella prima metà di questa settimana.
Incontri e telefonate per iniziare a delineare un quadro nitido delle candidature e per capire come gestire il capitolo delle scelte.
Con un primo obiettivo: ridurre la rosa dei nomi in campo.
Per questo il Pd romano sta lavorando in questi giorni con uno dei possibili candidati, il deputato Emanuele Fiano: a lui verrebbe chiesto un impegno sul fronte nazionale, che di fatto vorrebbe dire l’uscita di scena dalle primarie previste a febbraio.
E questo, inevitabilmente, servirebbe al Pd per mettere in campo il progetto che è sempre più chiaro: quello di una candidatura ‘civica’ di Giuseppe Sala.
Chiusa Expo, infatti, nel centrosinistra c’è la sensazione che il tempo dei rinvii sia finito, per tutti. Sala – pur restando in carica fino al 31 dicembre come commissario – ha ‘chiuso’ la pratica Expo.
E, quindi, diventa a tutti gli effetti un possibile candidato.
Lui, ormai, non si nasconde più e, pur assicurando di non essere vicino a una decisione, è chiaro nel suo messaggio: “Posso solo dire, come si è ampiamente capito, che io ci penso, ma non tutto dipende da me, non è solamente un problema di una mia decisione, bisogna verificare anche che ci siano le condizioni, dobbiamo far maturare un altro po’ le cose”.
Insomma: Sala ha messo sul piatto una disponibilità di massima, ma aspetta una mossa decisiva dei dem
Che il commissario non abbia grande voglia di fare le primarie è ormai chiaro, ma non è detto che il Pd voglia e riesca a ‘smontare’ il meccanismo sostenuto invece dal sindaco Giuliano Pisapia, da Sel e da altri pezzi della coalizione, compresa quella parte di Pd che sostiene già Pierfrancesco Majorino.
Ma, ragionano nel partito, “bisogna capire se si riescono a creare le condizioni per una candidatura condivisa”, con l’alternativa di primarie “che non si trasformino in un rodeo”.
(da “La Repubblica”)
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