RAGAZZO AUTISTICO ESCE DI CASA DOPO MESI, BULLI LO INSULTANO E GLI LANCIANO UOVA
IL DRAMMA DELLA MADRE: “NON SI RENDONO CONTO DEL DANNO CHE HANNO FATTO A MIO FIGLIO”
È uscito di casa dopo tre anni per la prima volta, ma un gruppo di bulli l’ha sbefeggiato e gli ha lanciato due uova.
Siamo a Villaggio Prenestino, periferia est di Roma, per Matteo e sua madre Sara mercoledì è stata una serata da dimenticare. “Non si rendono conto del danno che hanno fatto a mio figlio” ha detto sua mamma raccontando l’accaduto, in attesa che gli autori del gesto chiedano scusa a entrambi.
Matteo è un ragazzone dagli occhi chiari e dallo sguardo intenso, è il simbolo della lotta all’autismo e testimonial di una organizzazione che porta il suo nome ‘I colori di Matteo’, fondata da mamma Sara, una donna minuta ma forte e determinata che, puntando sullo sport e sull’inclusione, vuole dimostrare come l’autismo non debba essere mai visto come un ostacolo: dal 2019 promuove progetti di sport e socialità, come ‘Diamo un calcio all’autismo’ creato in collaborazione con ASD Ponte di Nona.
Mercoledì sera, Sara e Matteo stavano percorrendo il vialetto di casa fino alla strada: “Non esce di casa da tre anni, da qualche settimana riesco però a portarlo almeno lungo la stradina di casa, arriva in fondo, controlla che la sua auto sia a posto e rientriamo in casa. Ieri sera (mercoledì sera ndr) mentre eravamo in strada è passata un’auto con a bordo tre ragazzi che appena ci hanno visto hanno iniziato a ridere. Hanno girato quattro o cinque volte e hanno lanciato qualcosa” ha raccontato Sara che all’indomani dell’accaduto è ancora molto provata.
“A questa scena mi sono messa davanti a mio figlio, come uno scudo per proteggerlo e l’ho riportato verso casa – ha aggiunto – In questo frangente, i ragazzi sono passati ancora e hanno gridato “’a obeso!” a Matteo. So che mio figlio è robusto ma loro non sanno che dietro il suo peso, purtroppo, c’è anche altro: l’autismo”.
All’indomani dell’episodio Sara è ritornata in strada e ha trovato anche un altro uovo. Quello che chiede per lei e per suo figlio è che gli autori del gesto chiedano scusa ad entrambi.
“Matteo adesso è spaventato, non ha dormito e non so se e quando sarà ancora possibile farlo uscire di casa – ha concluso mamma Sara – Non si rendono conto del danno che hanno fatto. È facile fare i bulli quando si è in gruppo, Che ne sanno di cosa sia l’autismo? Che vengano qui a scusarsi con lui e con me”.
Infine: “Sono commossa per la solidarietà che sto ricevendo, mi ha molto colpito leggere un messaggio che recitava ‘hanno toccato Matteo, hanno toccato il figlio di tutti noi’”. C’e’ un video estrapolato dalla telecamera di un palazzo che ha ripreso l’auto. Il video ora è nelle mani dei carabinieri.
(da agenzie)
Leave a Reply