UNA CENA PER CONTARSI
RENZI IN SERATA VEDE PARLAMENTARI PRONTI ALLA SCISSIONE…. POTREBBERO SEGUIRLO I DEPUTATI DI +EUROPA E QUALCHE SENATORE DI FORZA ITALIA
Una cena per contarsi. Non più una cena di corrente, bensì ormai una cena di partito. Matteo Renzi nel pomeriggio registra la puntata di Porta a Porta, durante la quale ribadirà la scissione dal Pd, e subito dopo vedrà i parlamentari che lo seguiranno nella creazione dei nuovi gruppi alla Camera e Senato.
“Quanti siamo? La riunione di stasera serve anche questo. Lo capiremo”, un esponente tra i fedelissimi dell’ex segretario risponde così alla domanda che oggi fa capolino nei palazzi.
Qui, nei corridoi attorno all’Aula della Camera, non si parla d’altro. Caffè, contatti, ammiccamenti. I fedelissimi di Renzi provano a sondare il terreno per provare ad allargare i numeri il più possibile.
Bruno Tabacci e Alessandro Fusacchia di +Europa sarebbero in odor d’uscita per confluire nel nuovo gruppo parlamentare. Anche Riccardo Magi ci starebbe pensando. Le trattative sono in corso e nelle prossime ore il quadro sarà più chiaro.
In un primo momento l’ex premier sembrava intenzionato ad uscire dal partito e portare con sè solo alcuni esponenti a lui vicini. Ora però tutto è cambiato e si va verso una prova muscolare.
Un parlamentare, che sta studiando le prossime mosse da compiere, spiega che anche al Senato potrebbe esserci un progetto più ampio che va al di là del semplice passaggio al gruppo Misto. “Stiamo valutando i regolamenti, con qualche deroga e l’aiuto della presidente Casellati si potrebbe formare un gruppo con l’appoggio di Nencini che fornirebbe il simbolo”. Tutto però è in divenire
Fino a ieri sera i senatori pronti a lasciare il Pd erano cinque o sei, tra cui Faraone, Bellanova, Bonifazi e Ginetti, ma ora Renzi starebbe tentando di allargare il fronte, contattando, spiegano diverse fonti, altri parlamentari che potrebbero essere presenti questa sera alla cena.
Non si sa se l’ex segretario riuscirà ad andare oltre alla decina, ma al momento avrebbe intenzione di cercare di arrivare, anche qui, al maggior numero possibile perchè ormai la separazione consensuale auspicata da diversi renziani non c’è.
Lo stesso fronte renziano sta vivendo un vero e proprio dramma. Anche dal punto di vista dei rapporti umani. Basti pensare che nei mesi scorsi Lorenzo Guerini e Luca Lotti hanno dato vita a Base riformista e ora non hanno aderito al progetto dell’ex premier. E come loro anche altri esponenti da sempre considerati al fianco dell’ex presidente del Consiglio.
Da Malpezzi a Biti che sottolineano di voler restare nel partito e “di essere al servizio di questa comunità ”. Lo smottamento sta avvenendo anche sui territori dopo si va verso una spaccatura proprio a ridosso delle elezioni regionali.
Per adesso però Renzi guarda al governo e punta a presidiare un’area di centro. “Vuol svuotare il Pd a poco a poco, così da far vedere che il nuovo partito può crescere. E poi Matteo vuole prendere anche pezzi di Forza Italia”, dice chi lo conosce molto bene.
Secondo i più ottimisti sarebbero circa sei o sette i senatori azzurri che in una prospettiva di medio o lungo termine potrebbero aderire al progetto di Renzi, tra questi gira il nome di Massimo Mallegni. La conta però è ancora in corso e le trattative anche.
(da “Huffingtonpost”)
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