VITO CRIMI: “CONTE NON SAPEVA DI QUEL REGOLAMENTO, MI SONO DIMENTICATO DI DIRGLIELO”
CONTORNI SEMPRE PIU’ FARSESCHI
“Neanche mi ricordo di tutti i regolamenti che abbiamo approvato nel M5S, ne facevamo tanti…”. In una vicenda che assume giorno dopo giorno contorni sempre più farseschi, ora accade che dall’archivio mail di Vito Crimi, ex viceministro dell’Interno, ex capo politico M5S ad interim nell’interregno tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, spunti l’atto che può mettere al riparo dalle beghe legali la leadership dell’ex premier, sospesa dal Tribunale di Napoli.
Perché i giudici contestano un passaggio della votazione che ha eletto Conte presidente del M5S, ad agosto del 2021: a quella tornata di clic sono stati ammessi solo gli iscritti con più di 6 mesi di anzianità. Una sforbiciata alla platea elettorale perfettamente legittima, perché prevista da un regolamento approvato dal M5S nel 2018
“Quel regolamento era noto a tanti attivisti”, racconta Crimi alla Repubblica, non Conte, “non glielo avevo detto. Era una prassi talmente consolidata che lo davamo tutti un po’ per scontato. Mi sono dimenticato di farlo presente a Giuseppe, mi sembrava superfluo”. Ai magistrati la “prassi” non è bastata. Serve una carta. Per questo Conte, chiedendo la revoca della sospensione, ha allegato il regolamento del 2018.
“Sono rimasto basito quando ho visto l’ordinanza – spiega Crimi – A quel punto ho detto a Giuseppe: ora mi metto a cercarlo, ho fatto il ripristino del backup, ho dovuto richiamare il mio ex segretario che lavorava con me quando ero sottosegretario all’Editoria, all’epoca dei fatti. Mi sono messo a spulciare migliaia di mail. L’indirizzo del comitato di garanzia era aperto a tutti gli iscritti, ogni giorno arrivavano lettere di ogni tipo, i reclami… Non mi ricordavo nemmeno se il regolamento fosse del 2018 o del 2019. Ho riscoperto alcuni regolamenti di cui nemmeno ricordavo l’esistenza”.
Crimi ricostruisce i fatti di quei giorni. “Di Maio ci mandò una mail in cui chiedeva di fissare questa regola: che le convocazioni online degli iscritti fossero aperte a chi avesse più di 6 mesi di anzianità. Ho telefonato ai colleghi del comitato di Garanzia che presiedevo, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri, e ho risposto: diamo parere favorevole”.
(da agenzie)
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