Destra di Popolo.net

LETTA ATTACCA: “SE CADE IL GOVERNO SI PAGA L’IMU E LA MANOVRA LA FA BRUXELLES”

Settembre 14th, 2013 Riccardo Fucile

“POLITICA FATICOSA, SPESSO BISOGNA MORDERSI LA LINGUA”… “PROSEGUIRE CON LE RIFORME, IL PORCELLUM E’ INCOSTITUZIONALE”

Preceduto dalla dichiarazione di stima e leale sostegno del leader di Sel e presidente della Puglia Nichi Vendola, ma anche dall’impietosa osservazione del sindaco di Bari riguardo sogni che si infrangono sulla debolezza della coalizione di governo, il presidente del Consiglio Enrico Letta a Bari si è rivolto alla platea della Fiera del Levante nel giorno della sua inaugurazione.
Nel suo discorso, in cui ha intrecciato i destini dell’Italia con quelli del Sud, il presidente del Consiglio ha risposto riaffermando la sua determinazione.
“Non ho accettato l’incarico per operare la ‘manutenzione ordinaria’, ma per cambiare il Paese. Per farcela, il successo deve partire dal Sud, dove la difficoltà  è più evidente. Pensare di farcela senza il Sud è strategia che combatto con tutte le mie energie. E qui che vanno affrontati i nodi. L’Italia si salva se il Sud diventa europeo e vincente”. E ancora: “Per farcela serve la serietà  di dire che non servono annunci choc, ricette miracolistiche e soprattutto uomini della provvidenza”.
Quello di premier “è un ruolo che non ho cercato ma che perseguo con determinazione crescente”, le prime parole di Letta, che poi, citando il presidente Napolitano, affronta il tema del Sud.
“Dietro alla arretratezza cronica di certi territori, dietro le opportunità  mancate, vecchi sperperi e nuove forme di disperazioni, dietro queste cose c’è un problema di classe dirigente, politica e non politica”.
Un problema non solo di istituzioni, di classe dirigente, che abbraccia in realtà  l’intero Paese. “Nessuno di noi può sentirsi assolto, perchè non riusciamo a operare come comunità  nazionale”.
“Di fronte allo stravolgimento delle vite portato dalla tremenda crisi, c’è un altro cambiamento, che non arriva, impalpabile, che porta frustrazione, spinge i più bravi ad andarsene e gli altri nel limbo. L’unica strada per uscire da impasse è togliere la testa da sotto la sabbia, liberarci dalla sindrome dello struzzo: ce la possiamo fare, oggi più che mai, a patto che usciamo dagli alibi e che la colpa è sempre di altri”.
Bisogna confrontarsi, contribuire tutti al futuro, pietra su pietra. “Nessuno ha la bacchetta magica” ma le soluzioni, per l’Italia e per il Sud, “si possono trovare”. “Tutte le eccellenze che ci sono in Italia hanno bisogno di una guida, di un navigatore. Accettiamo con umiltà  che il navigatore siano i giovani del Sud. I ragazzi del Sud possono essere non il freno, ma la marcia per guidare e ricostruire”.
Ricordando le iniziative del governo nella scuola (“è lì che nasce e deve essere ridotto il divario”) e nella lotta alla povertà , Letta ha ribadito: “Ci sono quelli che raccontano altre storie su questi cinque mesi. Ma questi che io dico sono fatti, non annunci”.
E “la legge di stabilità  la scriviamo noi, non Bruxelles, perchè siamo usciti dalla procedura di deficit eccessivo”.
Il tema del lavoro conduce Letta a parlare del caso Ilva di Taranto: “Lunedì mattina una riunione per trovare soluzioni in linea con quanto fatto con il commissariamento per decreto. Il commissariamento ha evitato che quello che è successo mettesse in ginocchio Taranto. La prima responsabilità  è verso la vita delle persone e la tutela del lavoro”.
Emiliano: “Elezioni al più presto”.
Alla presenza di Letta, invece, il sindaco della città , e collega di partito, Michele Emiliano ha affermato: “Dobbiamo andare al più presto alle elezioni per far validare le scelte di governo agli elettori” perchè “rispetto a ognuno dei sogni che abbiamo davanti, si frappone la debolezza della attuale coalizione di Governo che, di fronte a veti anche di natura provinciale e personale, sembra essere incapace di portare a termine i propri pur volenterosi intendimenti. Attendere ancora può mettere il nostro Paese in grave pericolo”.
Nel pomeriggio alla festa dell’Udc.
Più tardi il premier è invervenuto alla festa dell’Udc a Chianciano terme: “Le questioni sono molto complesse, la vita politica è faticosa. Devo interpretare il mio ruolo come un voto di concetto. Bisogna mordersi la lingua molto…” ha commentato il premier, anche rispetto ai movimenti sul congresso del Pd.
Sul quale ha aggiunto che “non esiste un problema che si chiama Matteo Renzi” e che non prenderà  posizione “a sostegno di un candidato segretario”.
Quanto allo scenario economico, il presidente del Consiglio ha ripreso il discorso aperto in mattinata alla Fiera del Levante e ribadito che credibilità  e affidabilità  sono essenziali per il governo: “Non è che faremo di tutto per rispettare il tetto del deficit, lo rispetteremo e basta” ha assicurato.
Per poi aggiungere su Imu e coperture: “Se il governo dovesse cadere dovremo pagarla e la legge di stabilità  la scriveranno a Bruxelles”.
Fra le priorità  che saranno inserite nel provvedimento, il taglio del costo del lavoro.
Neanche l’appuntamento sul voto in giunta al Senato per decidere della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi sembra preoccupare il premier: “Dopo mercoledì – ha detto Letta – non succederà  nulla alla tenuta dell’esecutivo. Mandare all’aria il governo è una responsabilità  troppo grossa e poi bisognerà  spiegare agli italiani perchè non si faranno tutte queste cose. Ma io non faccio giochi politici per un governo bis”.
Un percorso che deve andare avanti anche per “mettere la parola fine sul tema delle riforme costituzionali e istituzionali”, compresa la legge elettorale, “palesemente incostituzionale”.
Senza tutto ciò “i cittadini continueranno ad avere un atteggiamento di diffidenza per il sistema politico: il M5s è ancora al 20 per cento nonostante un’azione politica non particolarmente rilevante. Se sommiamo quel 20 per cento e quelli che non vogliono votare, abbiamo almeno il 40 per cento degli italiani che fanno una scelta di rifiuto”.

(da “la Repubblica”)

argomento: Letta Enrico | Commenta »

BOSSI ATTACCA TOSI: “NON GLI PIACCIONO LE DONNE”

Settembre 14th, 2013 Riccardo Fucile

IN VISTA DEL CONGRESSO PARTONO I COLPI BASSI PADAGNI… AL SENATUR NON APPREZZA   NEANCHE SALVINI: “CHI DIVIDE NON VA BENE”

Nella Lega, in vista del congresso che dovrebbe tenersi entro Natale, continuano a volare gli stracci tra bossiani e maroniani nelle diverse anime.
Ad alzare i toni però è sempre il Senatur.
Parlando durante un comizio sul Monviso, Umberto Bossi ha attaccato nuovamente il sindaco di Verona, Flavio Tosi, rispolverando il miglior repertorio del “celodurismo” d’antan.
Sul palco, Roberto Calderoli era intento a discutere delle “giovani d’oggi”, che a suo giudizio andrebbero in giro troppo svestite, quando il Senatur lo ha seguito, inscenando un siparietto a tema sessuale.
Le donne “ti son sempre piaciute”, ha detto Bossi avvicinandosi al microfono dell’ex ministro, “non dirmi che sei anche tu come Tosi…”.
Intanto proseguono i movimenti verso la resa dei conti congressuale che probabilmente contrapporrà  Matteo Salvini e lo stesso Tosi dopo l’annuncio di Roberto Maroni di lasciare la guida del partito.
Due profili diversi che legano i candidati ad aree piuttosto differenti dell’elettorato: secondo Antonio Noto, di Ipr Marketing, per esempio, “due sono sostanzialmente i profili dell’elettore leghista: quello nostalgico della Lega di dieci anni fa, di lotta più che di governo, che è quello che si avvicina più alle posizioni di Bossi e di Salvini e chi invece guarda al futuro e quindi a Maroni e a Tosi”.
Le cose in realtà  non sono così semplici e i movimenti all’interno della base risentono degli umori localistici, ma anche del quadro politico nazionale.
Lo stesso Bossi ha infatti riservato parole al vetriolo per il segretario della Lega Lombarda: “La qualità  che deve avere il segretario deve essere quella di tenere insieme la Lega. Chiunque fa casino non va bene”, ha detto commentando la possibilità  che Matteo Salvini diventi il prossimo segretario del Carroccio.
Quanto a un suo ritorno in scena, il senatùr ha ricordato che “a decidere sono i leghisti”.
“Non si possono fare nomi – ha detto – è la gente che viene al congresso che decide chi fa il segretario”. Nel corso dell’evento è saltato fuori anche il nome di Giancarlo Giorgetti: “E’ un bravo ragazzo”, si è limitato a rispondere Bossi.
Prima dell’interruzione del fondatore, Calderoli stava parlando di Berlusconi.
Il Cavaliere, ha riconosciuto, “alla fine a me è simpatico”. “Io gli do solo una colpa: l’aver usato le sue tv commerciali per omologarci tutti”, ha detto Calderoli, parlando delle mode in voga tra gli adolescenti: minigonne molte corte e creste alla Balotelli.
E’ stato in questo frangente che si è inserita la battuta di Bossi su Tosi.
Il Senatur ha poi proposto di organizzare nelle regioni del Nord una catena umana sul modello di quella organizzata in Catalogna per chiedere l’indipendenza dalla Spagna.
“Vorrei vedere quel calore e quella gagliardezza che c’era allora”, ha rincarato Calderoli, ripercorrendo le tappe della fase secessionista del movimento. “A me il Monviso funziona più del Viagra, dobbiamo tornare a casa avendocelo duro”.

(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Bossi, LegaNord | Commenta »

CLAUDIO MESSORA, IL MANGANELLO DEL GURU A 5 STELLE CHE HA VOTATO DUE VOLTE BERLUSCONI

Settembre 14th, 2013 Riccardo Fucile

I DIKTAT DELL’UOMO VOLUTO DA CASALEGGIO E CHE COSTA 6.098 EURO AL MESE

Basta leggere la busta paga di Claudio Messora per capire che non si tratta di un grillino qualunque.
Con i suoi 6.098 euro lordi al mese — per 14 mensilità , più rimborsi spese — guadagna più dei senatori, in teoria suoi datori di lavoro.
Se per gli eletti vale la regola dei 5 mila euro lordi al mese di stipendio, per il blogger chiamato da Gianroberto Casaleggio ad occuparsi della comunicazione dei grillini al Senato l’imperativo anticasta non vale.
In realtà , Messora più che comunicare detta la linea.
Nel post del 22 agosto sul suo blog ByoBlu — poi ripreso dall’organo ufficiale beppegrillo.it — il comunicatore attaccava i parlamentari cosiddetti dialoganti.
Quelli che avevano osato sollevare timide obiezioni alla linea del “mai al governo con il Pd”. È solo «vecchia politica», tagliava corto Messora. Per poi aggiungere: «Nessuno giochi al piccolo onorevole». Parole e toni da “manganello di Casaleggio”, hanno reagito alcuni senatori.
Di certo Messora, classe 1968, ha fatto carriera in fretta.
Nel suo curriculum pubblicato fino a poco tempo fa sul suo blog (poi cambiato con una versione light), mister ByoBlu ricostruisce la sua ascesa.
Inizia come “autore pop”, vantando un primo posto al Festival di Castrocaro del 1991, “con un brano composto per Luisa Corna” (in realtà  la cantante nella sua biografia parla di un secondo posto nel 1992).
La carriera di canzonettista prosegue negli anni Novanta, con “brani dance distribuiti in molti paesi del mondo”.
Nel 2000 la svolta digitale, con l’incarico di manager della divisione musicale dell’azienda It Galactica. Nel 2005 Messora va a lavorare a Dubai per un’azienda di mobili.
La conversione alla “informazione libera in Rete”, arriva nel 2008 con ByoBlu.
A dargli notorietà  televisiva sono invece le ospitate a “L’ultima Parola”, il talk show di Gianluigi Paragone, dove Messora cavalca i temi cari ai grillini.
Quanto basta per guadagnarsi la stima di Casaleggio. E per far dimenticare un errore del recente passato: il voto a Berlusconi in due diverse elezioni.

argomento: Grillo | Commenta »

“DAL 2010 ADDIZIONALI IRPEF VOLATE FINO A 284 EURO”: LA DENUNCIA DELLA CGIA DI MESTRE

Settembre 14th, 2013 Riccardo Fucile

RISPETTO A TRE ANNI FA L’IMPOSTA SUI REDDITI PIU’ CARA DI 89 EURO PER UN OPERAIO, DI 117 EURO PER UN IMPIEGATO E DI 280 EURO PER UN QUADRO

Un operaio, rispetto a tre anni fa, deve pagare in media 89 euro in più di Irpef, un impiegato 117 e un quadro 284.
E a causa dei continui tagli dei trasferimenti agli enti locali, le trattenute fiscali rischiano di diventare sempre più onerose.
Questo è il quadro restituito dall’ultimo studio della Cgia di Mestre, che ha analizzato, dal 2010 ad oggi, gli effetti degli aumenti dell’imposta sul reddito sulle retribuzioni di queste categorie di lavoratori.
L’indagine si è focalizzata sui residenti nei 40 comuni capoluogo di Provincia che hanno già  fissato l’aliquota dell’addizionale Irpef comunale per l’anno in corso.
Ne esce che per un operaio con uno stipendio netto di 1.240 euro, e quindi un reddito annuo di 20mila euro, l’aggravio fiscale maturato tra il 2010 ed il 2013 è di 89 euro. Rispetto a quanto deciso dal governo quest’anno, nel 2014 dovrà  versare ben 401 euro.
La situazione non migliora per chi lavora in ufficio.
Un impiegato con un reddito annuo di 32mila euro (che corrisponde a 1.840 euro mensili) la maggiore trattenuta fiscale avvenuta sempre tra il 2010 ed il 2013 è stata di 117 euro.
Alla luce delle decisioni prese nel 2013, l’anno prossimo il peso delle addizionali Irpef sarà  di 664 euro.
Anche i colletti bianchi hanno visto aumentare in maniera considerevole l’addizionale sull’imposta sul reddito. Un quadro che può contare su una retibuzione annua di 60mila euro (pari ad uno stipendio mensile netto di quasi 3.100 euro), la maggiore trattenuta fiscale verificatasi sempre nello stesso periodo di tempo è stata pari a 284 euro.
Mentre l’anno venturo saranno 1.328 gli euro che dovrà  versare alla Regione e al suo Comune di residenza.
E il rischio è che l’impennata delle addizionali Irpef non sia finita, complici i nodi che gli enti locali dovranno sciogliere nei prossimi mesi, tra cui quello dell’abolizione dell’Imu e della nuova Service Tax introdotte dal governo Letta.
“Sono molteplici”, ricorda Giuseppe Bortolussi, segretario dell’associazione degli artigiani di Mestre, “le incertezze e le problematiche che i sindaci devono affrontare, si pensi all’Imu e alle risorse compensative che dovrebbero ricevere dall’erario, al delicato passaggio alla nuova Tares e al fatto che non si è certi su come si ripartiranno i 2,2 miliardi di euro di tagli del fondo di solidarietà  comunale decisi dalla Spending review e dalla Legge di Stabilità  del 2013″.
Bortolussi   sottolinea perciò il concreto rischio di ulteriori aumenti dell’imposta sul reddito: “Di fronte a queste problematiche, la tentazione di ritoccare all’insù le aliquote delle addizionali comunali Irpef è molto forte. Per l’anno in corso sono 40 i Comuni capoluogo di provincia che hanno già  deliberato l’aliquota. Undici l’hanno aumentata e gli altri 29 hanno confermato l’aliquota del 2012 che in 13 casi era già  stata innalzata al livello massimo dello 0,8%”.
Il sistematico aumento delle addizionali Irpef è, però, una logica conseguenza delle politche fiscali di Roma.
“Lo Stato risparmia tagliando i trasferimenti, le Regioni e i Comuni si difendono alzando il livello delle imposte per mantenere in equilibrio i propri bilanci“, fa notare il segretario della Cgia veneta.
“Speriamo che il governo Letta riprenda in mano il tema del federalismo fiscale, altrimenti tra Irap, la nuova tassa sui rifiuti, l’Imu sui capannoni e le addizionali Irpef i cittadini e le imprese si troveranno a pagare sempre di più senza avere un corrispondente aumento della qualità  e della quantità  dei servizi offerti”.

(da “il Fatto Quotidiano“)

argomento: economia | Commenta »

SACCOMANNI NON ESCLUDE LA MANOVRA CORRETTIVA

Settembre 14th, 2013 Riccardo Fucile

STABILIZZARE I PRECARI CI FAREBBE SFORARE IL 3%…. IL SECONDO DECRETO DEL FARE RINVIATO: NORME TROPPO COSTOSE

La tensione sui conti pubblici, attestati nelle stime del governo per quest’anno a quota 2,9 per cento, può innescarsi da un momento all’altro.
Lo testimoniano l’allarme della Bce, le preoccupazioni di Bruxelles ma anche il continuo braccio di ferro, sul quale devono vigilare i tecnici della Ragioneria generale dello Stato, e che può dar corso da un momento all’altro ad un preoccupante sforamento del deficit.
E’ il caso del cosiddetto decreto del «fare 2», circolato in bozze ieri abbondantemente, ma decisamente smentito dal ministero per lo Sviluppo economico.
Al di là  del merito il «giallo» sul decreto riguarda proprio i conti pubblici: una norma prevede infatti la stabilizzazione dei 350 mila precari della pubblica amministrazione (già  prorogati fino a giugno e dunque fino al 31 dicembre) il cui costo (circa 30 mila euro ciascuno) raggiungerebbe i 3 miliardi.
Si tratta in termini di Pil di circa lo 0,2, cifra in grado di portare il rapporto di quest’anno oltre la fatidica soglia del 3 per cento fissato a Maastricht.
Il rischio manovra che avrebbe generato la norma, ha procurato il rinvio del decreto. Ma il pericolo è sempre in agguato
Il cronoprogramma delle prossime settimane ci dirà  molto di più. Lo stesso Saccomanni ieri ha ricordato che il 20 settembre sarà  presentata la «nota di aggiornamento» del Documento di economia e finanza: cioè il primo aggiornamento dei conti pubblici (giacchè l’ultimo Def era di Monti-Grilli) e che il 15 ottobre la legge di Stabilità  finanziaria dovrà  arrivare in Parlamento e, per la «bollinatura», a Bruxelles.
«Il ministro dell’Economia, con la presentazione del Def deve dire la verità  al paese: non possiamo disinteressarci dell’andamento dei conti in corso d’anno», ha dichiarato ieri a Repubblica, Marco Causi, economista e capogruppo del Pd in Commissione Finanze della Camera
Sul tavolo ballano una serie di cifre.
Per quest’anno sono necessari circa 4 miliardi: le risorse per l’Iva (1 miliardo entro fine mese), per l’Imu (2 miliardi entro dicembre), per la cassa integrazione in deroga circa 550 milioni e altri 400 per le missioni militari.
Il buon andamento dello spread e il maggior gettito Iva per l’operazione «crediti-imprese », potranno essere di aiuto, ma non potranno chiudere la partita per la quale sono necessarie nuove coperture.
Altre risorse potranno venire dalla spending review e dalla cessione del patrimonio immobiliare. Tutto verrà  tuttavia giocato sul pericoloso filo del 3 per cento.
Il quadro del prossimo anno è altrettanto denso: la manovra destinata a trovare risorse potrebbe raggiungere i 10-15 miliardi (dopo i 4 miliardi della Finanziaria 2013).
Ebbene il problema Imu-service tax si riproporrà  e costerà  intorno ai 3 miliardi (insieme al patto di stabilità  per i Comuni), se non si vorrà  l’aumento dell’Iva bisognerà  mettere sul tavolo 3,8 miliardi, per evitare l’aumento dei ticket ci vogliono altri 2 miliardi.
Poi c’è la questione del cuneo fiscale: la Confindustria chiede 5 miliardi per l’Irap e i sindacati altri cinque per l’Irpef: magari ci si fermerà  a metà  strada, ma le risorse necessarie si gonfiano e si raggiungono i 10-15 miliardi per la legge di Stabilità  del prossimo anno. Facendo sempre attenzione a non mettere un piede in fallo.
Ultimo snodo sul piano economico, prima della Finanziaria, resta il «fare 2» che rischia così di essere il veicolo di micromisure in quanto con tutta probabilità  finirà  «collegato» alla legge di Stabilità .
Per ora si annunciano 80 milioni per la circonvallazione di Lucca, il bando per una centrale a carbone nel Sulcis (Sardegna), l’istituzione di una anagrafe dei benzinai (misura anche prevederebbe la chiusura di 3 mila distributori non in regola entro il prossimo anno).

Roberto Petrini
(da “La Repubblica”)

argomento: governo | Commenta »

ITALIA DEI VALORI, INDIETRO TUTTA: “TORNARE ALLE ORIGINI”

Settembre 14th, 2013 Riccardo Fucile

IL NOME DI DI PIETRO SPARISCE DAL SIMBOLO, LUI RESTA PRESIDENTE ONORARIO

Non c’è più il nome di Antonio Di Pietro nel simbolo dell’Italia dei Valori.
Effetto visivo della svolta annunciata dopo il fallimento, al seguito di Rivoluzione civile, delle ultime politiche.
Perchè alla guida del partito, dopo il passaggio del testimone consacrato dal congresso di fine giugno, Ignazio Messina ha raccolto l’eredità  dell’ex pm di Mani pulite.
Che pure, nei panni del padre nobile, continua ad infiammare la platea della festa dell’Idv a Sansepolcro, proprio dove, quindici anni fa, diede vita alla sua creatura politica. «Siamo qui per tornare allo spirito delle origini», assicura tra gli applausi dei sostenitori.
Non ci sono più neppure le telecamere di Report ad aggirarsi, come accadde un anno fa a Vasto, tra sostenitori e parlamentari del movimento.
Preludio della celebre puntata della trasmissione di Rai 3 che per l’Italia dei valori fu l’inizio della fine. Per ripartire, allora, non guasta neppure un po’ di autocritica.
«Perchè Rivoluzione civile è stata un errore — ammette Di Pietro —. L’intera coalizione ha finito per prendere meno voti della sommatoria dei singoli partiti».
La rotta è chiara: «Puntiamo ad un centrosinistra basato sui programmi, sulla qualità  delle persone e su un’etica della politica».
Sebbene, a ben vedere, resta da sbrogliare l’intricata matassa dei rapporti, tutt’altro che idilliaci, con il Pd. E la revoca della delega all’assessore all’Ambiente in quota Idv, Sabrina Freda, da parte del governatore dell’Emilia Romagna, Vasco Errani, è solo l’ultima delle storie tese disseminate sull’accidentato percorso del dialogo.
Come pure non passerà  certo inosservato il giudizio tranchant sull’esecutivo delle larghe intese. «I cittadini non hanno scelto una convivenza di necessità  con il governo Letta — attacca l’ex leader dell’Italia dei valori —. Prima si torna alle elezioni, meglio è».
Perchè, ribadisce Messina, «sta solo galleggiando sulle spalle e sulla pelle dei cittadini».
Senza contare l’ultimo attacco al Quirinale per la scelta di Napolitano di nominare Giuliano Amato giudice della Corte costituzionale.
«E’ la persona che, in diverse vesti, più di ogni altro, ha contribuito a varare le leggi che oggi dovrebbe giudicare — accusa Di Pietro —. Anche fingendo di non ricordare che proprio lui ha fatto, per ordine di Craxi, la prima legge (la Mammì, ndr) ad personam a favore di Berlusconi consentendogli di tenersi le Tv, sulla sua nomina c’è un problema di natura tecnica: i controllati non possono diventare i controllori». Nomina accolta con sarcasmo anche da Messina: «Mi piacerebbe sapere se il pensionato d’oro Giuliano Amato adesso cumulerà  alla pensione anche lo stipendio di giudice costituzionale».
Il percorso è segnato: prima tappa le Europee del 2014.
Non prima di aver archiviato il caso Berlusconi. «Perchè, da cittadino, l’idea che una sentenza della magistratura debba essere messa ai voti, è del tutto inaccettabile — sbotta Di Pietro —. E se il voto andasse in suo favore vorrebbe dire che la sentenza viene annullata? Un’aberrazione». Poi, archiviate le larghe intese, una nuova legge elettorale prima di tornare al voto. «Ritorno ai collegi con relative primarie, si viene eletti col 51% dei voti o si va al ballottaggio come avviene per i sindaci e se il 5% ritenesse che l’eletto non sta facendo il suo dovere può promuovere un referendum confermativo: se sfiduciato, torna a casa», prosegue l’ex pm.
Sicuro che la staffilata dell’ex collega Ilda Boccassini contro chi, in magistratura, ha usato la toga per lanciarsi in politica non fosse rivolta a lui: «Sono assolutamente sicuro, non ce l’ha con me ma con Antonio Ingroia».
Di Pietro più tardi però ha smentito «di aver rilasciato alcuna specifica dichiarazione al riguardo e ciò per il rispetto e la stima che ho sia nei suoi confronti che nei confronti dei magistrati o ex magistrati a cui l’ex collega potrebbe essersi riferita».
Riparte dalla piazza la battaglia per la difesa dell’articolo 138 della Costituzione (12 ottobre) e quella referendaria contro i quesiti promossi dai Radicali sulla giustizia.
«Siamo d’accordo solo su quello che riguarda i magistrati fuori ruolo, è giusto che anche loro decidano cosa vogliono fare — spiega Messina —. Ma siamo contrarissimi a quelli sulla separazione delle carriere e sulla responsabilità  civile delle toghe».

Antonio Pitoni

argomento: Idv | Commenta »

INDAGATI PRESIDENTE ORDINE GIORNALISTI E ASSESSORE PD IN EMILIA

Settembre 14th, 2013 Riccardo Fucile

ACCUSATI DI CONCORSO IN TRUFFA AGGRAVATA PER UN CORSO DI FORMAZIONE MAI TERMINATO

Il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna Gerardo Bombonato è indagato per falso in atto pubblico e concorso in truffa aggravata insieme all’assessore democratico all’Integrazione di San Lazzaro di Savena (Bologna) Raymond Dassi.
L’indagine, partita da un esposto anonimo arrivato alla Procura di Bologna nel 2012, riguarda l’attività  del presidente dell’Ordine quando lavorava come capo dell’ufficio stampa del Consiglio regionale. I fatti risalgono ai primi mesi del 2009.
Secondo il sostituto procuratore Morena Plazzi, che ha inviato gli avvisi di fine indagine nei giorni scorsi, Bombonato pagò Dassi, esperto web e allora collaboratore informatico della Regione, per un corso di formazione indirizzato ai giornalisti e agli impiegati dell’ufficio.
Un progetto che doveva portare alla costruzione del software e del sito del Consiglio regionale e alla sua successiva utilizzazione da parte dei dipendenti stessi dell’ufficio.
Secondo l’esposto, e ora secondo l’accusa, dopo le prime lezioni il corso non fu mai portato a termine.
Nonostante ciò Bombonato firmò perchè comunque i 10mila euro fossero pagati.
“Abbiamo saputo dell’indagine solo pochi giorni fa, con la notifica. Ora chiederemo di essere sentiti dal pm, pensiamo di preparare una memoria difensiva e depositeremo della documentazione. Abbiamo gli strumenti per dimostrare che il corso di formazione è stato fatto, tutto per intero”, ha spiegato Maria Grazia Tufariello, legale di Bombonato.
L’equivoco, secondo l’avvocato, sarà  molto semplice da risolvere: “Era un corso che comprendeva una serie di attività  e non solo la parte relativa alle lezioni in aula. Secondo me nell’interpretazione della Procura si confonde un corso con le ore di lezione in aula di un corso. Ma erano previste anche attività  pratiche di applicazione e sperimentazione su un sito internet che si andava a costruire”, spiega la legale del presidente dell’Ordine. “Il monte ore è stato rispettato”.
“Il corso fu fatto eccome — ha detto anche lo stesso Bombonato, intervistato dal Resto del Carlino — anche se ovviamente io non partecipavo alle lezioni personalmente. Comunque Dassi non doveva fare solo il corso, ma anche collaborare a realizzare il sito. E ha onorato entrambi gli impegni. L’avviso del pm mi ha sorpreso, ma sono tranquillo. Tramite il mio avvocato, chiederò di essere sentito quanto prima dal pm”.
Bombonato è stato recentemente rieletto presidente dell’Ordine dei giornalisti. Dassi invece, originario del Camerun, è stato il primo assessore di origine straniera in Emilia Romagna ed è membro del Forum nazionale del Pd per l’integrazione.

David Marceddu
(da “il Fatto Quotidiano“)

argomento: Giustizia, PD | Commenta »

TUTTI VOGLIONO IL VOTO PALESE SULLA DECADENZA DI BERUSCONI, IL PDL SI OPPONE

Settembre 14th, 2013 Riccardo Fucile

PD, CINQUESTELLE, LEGA E UDC PER LA TRASPARENZA IN AULA

La Lega rompe il fronte di centrodestra sul caso Berlusconi e si schiera contro il voto segreto in Aula sulla decadenza: “La Lega Nord – annuncia il capogruppo leghista al Senato, Massimo Bitonci – chiederà  la votazione palese quando arriverà  in Aula al Senato il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Su questa vicenda riteniamo che ogni partito debba assumersi in maniera limpida le proprie responsabilità  davanti ai cittadini senza sotterfugi o giochi politici”.
Ieri era stato il Movimento cinque stelle (M5S) a chiedere il voto palese sulla vicenda.
Sulla richiesta di voto palese è intervenuto dalla festa dell’Udc Renato Schifani, capogruppo Pdl al Senato: “Il regolamento è chiaro e prevede il voto segreto a meno che non si realizzino nuove maggioranze anche in termini di regolamenti, ma non vi sarebbero i tempi. Sinora – ha aggiunto – la prassi è stata ampiamente violata, le regole procedurali per fortuna no”.
“Si è sempre votato con voto segreto – precisato poi a Sky Tg24 -. Credo che i parlamentari debbano essere lasciati liberi nel segreto dell’urna quando deliberano e votano su argomenti che riguardano la persona. Questo è il nostro regolamento, è stato sempre applicato così, non vedo per quale motivo possa essere modificato”.
Scontro Schifani-Latorre.
Alla festa dell’Udc a Chianciano, Schifani ha avuto un serrato e anche teso confronto con il senatore Pd Nicola Latorre, che a un certo punto ha “suggerito” che Berlusconi dia le dimissioni prima del voto del Parlamento sulla sua decadenza perchè “aiuterebbe il Paese” e sarebbe un “atto di generosità “.
Piccatissima la replica dell’ex presidente del Senato. “Le tue provocazioni confermano la volontà  del Pd di soffiare sul fuoco, di rompere quest’esperienza che ha voluto Silvio Berlusconi. Siamo diversi caro Latorre. Non me ne vado solo per rispetto a questa platea”.
Dal canto suo, dopo essersi detto “esterrefatto” dalla reazione di Schifani davanti alla stessa platea, il democratico Latorre si è spinto fino ad augurarsi “che si voti con voto palese, bisogna avere il coraggio delle proprie posizioni, ancor più in passaggio così delicato. So bene quello che prevede il regolamento: il voto palese sarebbe un segnale importante perchè in un momento così delicato tutti devono prendersi le proprie responsabilità “. Latorre si è poi detto “assolutamente tranquillo, il Pd è compatto su questo”.
Dello stesso avviso il senatore Udc Pier Ferdinando Casini: “Il regolamento del Senato è inequivocabile e prevede voto segreto. Sotto il profilo personale mi augurerei la trasparenza di un voto palese perchè è giusto che in quella sede ciascuno si assuma la propria responsabilità , in Senato, davanti agli italiani”.
Alla festa nazionale dell’Udc c’era anche il ministro della Difesa, Mario Mauro, che ha definito una “farsa” quella costruita da Pdl e Pd attorno al caso Berlusconi: “Se non vogliono più il governo Letta, se ne assumano la responsabilità  di fronte a famiglie e imprese”.
“No al voto segreto in aula del Senato sulla decadenza di Berlusconi” anche da Antonio Di Pietro, direttamente dalla festa dell’Idv.
“Chi non ha il coraggio di votare palesemente – ha detto l’ex pm – che cosa ci sta a fare in Parlamento? Abbiano la dignità  di rinunciare alla segretezza del voto”.
Ancora dalla festa dell’Udc, un altro membro del governo, il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, predica “serenità  e rispetto della legge”.
“Non dobbiamo avere paura della verità , dobbiamo andare fino in fondo ma dopo aver fatto tutto” evidenzia il ministro intervenendo sul caso Berlusconi.
“Io sono stata firmataria con entusiasmo della legge Severino”, ricorda la Cancellieri, sottolineando come, essendo la sua prima applicazione, la legge “va discussa e soppesata” concernendo anche un leader di un grande partito.
E nel caso in cui la Corte europea accogliesse le ragioni del ricorso presentato da Berlusconi, “il governo italiano – ha assicurato Cancellieri – trarrebbe le conseguenze e si difenderebbe con la massima fierezza”.
Dalla Festa di Scelta civica, in corso invece a Caorle, il senatore Pd Felice Casson ha escluso di poter diventare il nuovo relatore sul caso Mediaset in giunta nell’eventualità  che dal voto di mercoledì sulle pregiudiziali derivino le dimissioni di Augello. Secondo Casson, “per mercoledì non ci sarà  nessuna sorpresa nel voto in giunta”. “Direi che i giochi sono fatti – ha aggiunto – nel senso che i temi sono stati sviscerati. La materia è molto chiara, la Costituzione è chiara e la legge è molto chiara. E quindi si voterà  per passare alla fase successiva per la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore”.
“Non credo che si tratti di definire tempi lunghi o corti, ma di definire un processo nel rispetto dei regolamenti, quindi, anche del diritto di difesa”.
Così il presidente della Giunta per le elezioni del Senato, Dario Stefano. “Credo che non sia necessario spingere sull’acceleratore in una procedura fine a se stessa, ma sia necessario assumerci la responsabilità  di essere rigorosi, seri e nel rispetto della legge”.
“Mercoledì – ha continuato Stefano – è una giornata in cui proseguiremo un procedimento avviato già  da qualche settimana, ovvero nello spirito della legge Severino immediatamente dopo la notifica di una sentenza da parte del Tribunale di Milano. Eviterei di caricare però quella data e quell’appuntamento di significati eccessivi, se non quelli di un procedimento che stiamo realizzando all’interno di un recinto di regole e procedure che dobbiamo ossequiare per rendere la decisione più seria”.

(da “La Repubblica“)

argomento: Parlamento | Commenta »

CINQUESTELLE: FOTO, MINACCE E “OSCURI INFORMATORI”

Settembre 14th, 2013 Riccardo Fucile

PIZZAROTTI: “NON FARO’ IL SOTTOSEGRETARIO”…. MA E’ UN TUTTI CONTRO TUTTI

Minacce, fotografie, sms, “oscuri e segreti informatori”.
L’aria intorno al Movimento Cinque Stelle è piuttosto tesa. Le notizie sul progetto — ancora in divenire e in balìa degli eventi — di un nuovo gruppo al Senato e del suo corrispettivo alla Camera scatenano un coro di smentite.
Prendono le distanze i tre friulani eletti in Parlamento: il senatore Lorenzo Battista e i deputati Aris Prodani (“Mai, dalla mia bocca, è uscita un’ipotesi del genere. Sono stato eletto con il M5S. E con il M5S terminerò il mio mandato”) e Walter Rizzetto (“Vado avanti dritto per la mia strada. Il contraddittorio non è dissidenza come del resto il solo dialogo non è tradimento” ). Si tirano fuori Alessio Tacconi, Ivan Catalano, Gessica Rostellato e Paola Pinna (“Fantasie”), mentre Francesco Campanella manda a dire alla “fonte di quelle voci” che “può rosicare fino allo spasimo”: lui non se ne va.
Ormai è guerra tra bande.
E lo dimostra l’ultima puntata della crisi di nervi a Cinque Stelle.
Si tratta di una foto, scattata con un cellulare l’altro ieri nell’aula del Senato. Ritrae tre dei senatori “indiziati” (lo stesso Campanella, Battista e Fabrizio Bocchino) intenti a leggere qualcosa sul computer.
La paranoia interna ha raggiunto livelli tali che la considera la prova madre della “cospirazione”: pochi minuti dopo quello scatto, Battista pubblicherà  su Facebook un post condiviso dal fuoriuscito Zaccagnini e dai colleghi Luis Orellana, Monica Casaletto, Alessio Tacconi, Fabrizio Bocchino in cui, tra le altre cose, si chiedeva: “Mesi fa ebbi modo di chiedere se il M5S si sarebbe fatto trovare pronto quando B. avrebbe staccato la spina al governo. Siamo pronti? ”.
Federico Pizzarotti pare di no.
Ieri ha risposto agli “oscuri informatori” che lo “avrebbero avvisato della certa caduta dell’attuale governo”, secondo i quali “il primo ottobre mi dimetterei da sindaco pronto per essere chiamato a un incarico da sottosegretario in un ipotetico Letta bis, oppure che mi candiderei a futuro premier”.
“Tranquillizzo i detrattori — dice Pizzarotti — sono stato eletto sindaco di Parma e non c’è altro a cui penso”.
È un clima che scatena gli istinti più bassi e retrivi della Rete, tanto che molti degli eletti denunciano inaccettabili minacce ricevute sui profili Facebook e Twitter.
Hanno chiesto a Beppe Grillo in persona di abbassare i toni, perchè l’aria è pesante.
Lui ha risposto ieri aprendo sul blog la tanto attesa sezione dedicata all’attività  dei parlamentari e rendendo pubblico il discusso intervento di Gianroberto Casaleggio a Cernobbio.
Il guru agli imprenditori ha parlato dell’avvento della democrazia diretta: “Si diffonderà  in futuro grazie all’aumento dell’informazione libera dovuto a Internet”.
Poi ha ricordato la prima apparizione di Nixon e Kennedy in tv: “Allora si disse: ‘mostratemi un politico che non capisce la televisione e vi mostrerò un perdente’, oggi vale la stessa cosa: ‘mostratemi un politico che non capisce Internet e vi mostrerò un perdente

Paola Zanca
(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Grillo | Commenta »

« Previous Entries
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.794)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (34.990)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Ottobre 2025 (286)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Settembre 2013
    L M M G V S D
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    30  
    « Ago   Ott »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • LA PROTESTA PER GAZA È SOLO LA PUNTA DELL’ICEBERG: L’ITALIA È UNA PENTOLA A PRESSIONE PRONTA A ESPLODERE. GLI INGREDIENTI PRINCIPALI SONO LA RABBIA E LA FRUSTRAZIONE PER UNA SITUAZIONE ECONOMICA DRAMMATICA
    • GIOVANNI GALLI: “IN TOSCANA LA LEGA HA SBAGLIATO NOMI E LINEA. ORA VANNACCI SE NE VADA”: GIOVANNI GALLI, EX PORTIERE DELLA NAZIONALE E GIÀ CAPOGRUPPO LEGHISTA IN TOSCANA, EPURATO DAL GENERALE AL CONTRARIO, SI TOGLIE I MACIGNI DAI TACCHETTI
    • IL CSM SFIDA IL GOVERNO SUL CASO ALMASRI: DOPO LE BORDATE DI NORDIO CONTRO IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, ALCUNI CONSIGLIERI DEL CONSIGLIO SUPERIORE DI MAGISTRATURA HANNO CHIESTO L’APERTURA DI UNA PRATICA A TUTELA DELLE TOGHE
    • PREMIO NOBEL PER L’EGOMANIA: FEDERICO MOLLICONE “TRASFORMA” IL SUO LIBRO IN LEGGE (E LO STATO STANZIA 5 MILIONI DI EURO)
    • IL GOVERNO FA QUADRATO INTORNO ALLA “ZARINA” DI NORDIO GIUSI BARTOLOZZI, MA LA SUA POSIZIONE SI COMPLICA: INDAGATA PER FALSE DICHIARAZIONI SUL CASO ALMASRI, NON È PIÙ VISTA DI BUON OCCHIO DALLA MELONI, E DAL SOTTOSEGRETARIO CON DELEGA AI SERVIZI MANTOVANO
    • MELONIADI 2026: LO SPORT E’ CONTORNO DI AFFARI E CEMENTO
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA