Destra di Popolo.net

LE BUFALE SUI MIGRANTI: DENUNCIATO IL GESTORE DI SENZACENSURA.EU

Settembre 1st, 2015 Riccardo Fucile

SI INVENTAVA STUPRI, OMICIDI E PROTESTE INESISTENTI: E CENTINAIA DI IMBECILLI CI CREDEVANO…LA POLIZIA POSTALE LO DENUNCIA PER ISTIGAZIONE ALL’ODIO RAZZIALE

Stupri, omicidi, violenze, richiesta di soldi da parte dello Stato, proteste in strada.
I protagonisti sarebbero stati sempre immigrati, le vittime cittadini italiani. Notizie false.
Il sito Senzacensura.eu soffiava sul fuoco, cavalcando le paure e sfruttando i social network per diffondere gli articoli.
A gestire il portale è uno studente di 20 anni di Caltanissetta. La polizia postale di Catania lo ha denunciato ieri per istigazione all’odio razziale.
Il giovane ha spiegato che lo ha fatto per aumentare le visite sul suo sito e ottenere di conseguenza più banner pubblicitari.
«Non si tratta di un singolo articolo, ma c’è una reiterazione nel tempo e molte persone erano portate ad avere un senso di risentimento nei confronti degli extracomunitari», spiega il dirigente della polizia postale Marcello La Bella.
La segnalazione è partita da un giornalista di Catania.
Dal momento della sua nascita, due mesi fa, il sito Senzacensura ha aumentato la sua popolarità . Centinaia, in alcuni casi migliaia le condivisioni delle notizie su Facebook e Twitter.
Nonostante gli articoli fossero spesso pieni di errori e refusi e non avessero alcun riscontro su altri media, a eccezione di alcuni blog.
«Catania, 15enne bruciato vivo. Massacrato perchè cristiano» è il titolo di un post pubblicato il 17 agosto che è stato condiviso da oltre 5mila persone su Facebook, nonostante siti che monitorano le bufale online avessero segnalato la non veridicità  del fatto.
In questo caso, come in tanti altri, il 20enne denunciato ha creato la notizia mischiando eventi realmente successi con elementi di fantasia: la persecuzione dei cristiani, con episodi di violenza come quello descritto, avviene davvero in Pakistan ad esempio.
Stesso sistema adottato per un altro articolo di Senzacensura: «Quattro tunisini stuprano la moglie e poi uccidono il marito a sprangate».
Secondo il portale la vittima sarebbe un italiano, tale Filippo Marchese, e il fatto sarebbe avvenuto a Palermo. Falso.
Ma il drammatico episodio è stato davvero registrato a Ragusa, tra le serre dove braccianti tunisini e rumeni convivono fianco a fianco, spesso in condizioni di enorme disagio. E le vittime in questo caso è stata proprio una coppia di origine rumena.
Finzione e realtà  dunque mischiate in un mix di razzismo e xenofobia.
Ma spesso le notizie erano completamente inventate e, nonostante l’assurdità  dei fatti raccontati, ottenevano un grande seguito.
Ancora a Palermo «Nigeriano stupra madre e figlia, il marito gli getta l’acido sul pene», notizia falsa condivisa da quasi mille utenti su Facebook.
«Il Nigeriano – scrive il 20enne in conclusione del post – viene soccorso dal 118 per corrosioni gravissime alle parti intime,il marito della donna viene condotto in caserma e poi viene arrestato per tentato omicidio. Ovviamente il nigeriano dopo essere stato rimesso dall’ospedale è ritornato a piede libero in città  pronto a commettere altri crimini mentre il padre sconta ancora la pena. A voi i commenti».
O ancora, dopo le polemiche legate alla presenza dei richiedenti asilo a Treviso, su Senzacensura compare un’altra notizia falsa che cavalca uno dei tanti luoghi comuni sui migranti: la pretesa di soldi.
«Sono due anni che siamo qua e se vogliono che ce ne andiamo, devono darci 1500 euro almeno altrimenti succede un vero e proprio bordello. Con 500 euro non riusciamo neanche a pulirci il culo», sono alcune delle frasi inventate e messe sulla bocca dei migranti.
Parole che generano odio in cambio di pochi euro di pubblicità .
La polizia postale ha concesso alcune ore al proprietario per oscurarlo.

Salvo Catalano
(da “meridionews.it”)

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ALL’EUROPA NON PIACE IL TAGLIO DELLA TASI

Settembre 1st, 2015 Riccardo Fucile

AVVISO A RENZI: “TAGLIARE LE TASSE SULLA CASA E’ CONTRO LE NOSTRE RACCOMANDAZIONI”

L’Europa si mette di traverso alla strategia fiscale di Matteo Renzi. Le tasse sulla casa non si devono toccare, è preferibile un intervento di riduzione della fiscalità  su lavoro e capitali.
La proposta di ridurre le tasse sulla casa, fanno notare all’ANSA fonti europee, è contraria alle raccomandazioni Ue.
“Abbiamo letto i recenti annunci sulle tasse in Italia, ma non avendo dettagli sui piani non possiamo fare commenti” spiegano le fonti comunitarie, “però è ben noto che il Consiglio ha raccomandato che l’Italia sposti sugli immobili ed i consumi il carico fiscale che grava su lavoro e capitali”.
La flessibilità , sotto forma di riduzione da 0,5% a 0,1% dell’aggiustamento, è già  stata concessa all’Italia la primavera scorsa in cambio delle riforme, proseguono le fonti Ue, che notano come l’Italia abbia “già  fatto progressi” nelle riforme ma ora “è essenziale che non si perda lo slancio” nella messa in atto.
Il che è “fattore chiave per esaltare il potenziale di crescita dell’Italia”.
Il progetto di finanziaria per il 2016, secondo le norme previste dal ‘2-pack’ ed applicate per la prima volta nell’autunno 2014, dovrà  essere sottoposto alla Commissione entro il 15 ottobre.
L’esecutivo, come previsto dall’ art. 7 della legislazione sulla governance dei paesi dell’Eurozona, deve poi esprimere la sua opinione al più presto possibile ed “in ogni caso non oltre il 30 novembre”.
“Naturalmente – dicono le fonti all’ANSA – ci aspettiamo che l’Italia rispetterà  tutte le raccomandazioni del Consiglio, comprese quelle sulla politica tributaria”.
“Le regole della flessibilità  – aggiungono a Bruxelles – sono già  state applicate per l’Italia e riflettono le raccomandazioni fatte sotto la procedura del Semestre Europeo”.

(da “Huffingtonpost”)

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CONFINDUSTRIA SMONTA IL TRIONFALISMO DI RENZI: “LA CRESCITA DEL PIL NON E’ MERITO DEL GOVERNO”

Settembre 1st, 2015 Riccardo Fucile

E LA CAMUSSO BACCHETTA: “BASTA PROPAGANDA”

“Dati sulla crescita Economica “come lo 0,3% non bastano, anche perchè non è merito nostro, ma è dovuto solo al dimezzamento del prezzo del petrolio, al rafforzamento del dollaro e al ‘quantative easing'”.
Lo ha sostenuto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, durante un dibattito tenutosi in occasione dell’inaugurazione del Micam, tornando a commentare i dati sul Pil del secondo trimestre diffusi oggi dall’Istat.
Secondo Squinzi “noi non abbiamo fatto le pulizie interne” per questo, ha aggiunto, “bisogna fare le riforme per fare ripartire il paese in modo forte, come merita”.
Il presidente di Confindustria aveva già  toccato questi temi quando è stato ospite insieme al ministro del Lavoro Giuliano Poletti alla festa dell’Unità . “I dati positivi – aveva detto Squinzi – non sono merito nostro ma della congiuntura economica”.
Squinzi si augura che “sia l’avvio di una vera ripresa”.
“Sono dati sicuramente positivi, che vanno nella direzione giusta – ha detto a margine dell’inaugurazione della fiera Micam – l’unica speranza e’ che ci sia una conferma nei mesi successivi, perche’ abbiamo visto finora che un mese positivo e un altro è negativo”.
Quanto al fatto che si veda la luce in fondo al tunnel, il presidente di Confindustria replica: “speriamo, sarei un pò più prudente. Anche quando – i dati erano negativi non ho voluto drammatizzare”.
Squinzi è tornato a parlare anche del divario nord-sud. “E’ uno dei problemi e Confindustria ne è cosciente, non a caso – ricorda – il prossimo consiglio si terrà  a Taranto”.
Il segretario generale Cgil, Susanna Camusso attacca il presidente del Consiglio, Matteo Renzi e il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi per le dichiarazioni fatte sul calo della disoccupazione e il miglioramento del pil.
“Se tornassero coi piedi per terra e la smettessero con la propaganda – dice – il Paese potrebbe cogliere le opportunità  che sembrano prospettarsi”.
Secondo la leader Cgil il calo della disoccupazione registrato dall’Istat è “positivo” ma va guardato attentamente “per capire come e dove intervenire per rafforzare una tendenza che è ancora, purtroppo, marginale rispetto alle reali esigenze del Paese”.
Camusso chiede di evitare la “brutta propaganda che produce solo effimere illusioni”.
Camusso afferma che “serve un impegno forte delle istituzioni, una capacità  di indirizzo e di stimolo dell’economia che ancora non vediamo. Servono imprenditori che sappiano rischiare, innovare, investire, produrre lavoro e reddito. Serve un piano del lavoro che sappia cogliere le opportunità  che si presentano e indirizzare un mercato incapace, da solo, di produrre ricchezza in modo stabile ed equilibrato. Vediamo invece solo molta e brutta propaganda che produce non solo effimere illusioni e false aspettative ma danni rilevanti al paese e alle future generazioni. Oggi siamo al colmo di un presidente del Consiglio che vanta i risultati già  raggiunti e superati da Monti prima e da Letta poi, e di un presidente di Confindustria che si domanda come mai la crescita sia così bassa. Avevano tutti raccontato tutt’altra storia: il presidente di Confindustria che in cambio della libertà  di licenziamento assicurava copiosi investimenti e assunzioni in massa, mentre il presidente del Consiglio assicurava il mondo che le sue riforme avrebbero garantito un’imprenditoria dinamica, innovativa, capace di dare lavoro e prospettive di crescita”.

(da “Huffingtonpost”)

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PORTE APERTE IN ISLANDA AI RIFUGIATI: “SARANNO I NOSTRI FUTURI AMICI E COLLEGHI”

Settembre 1st, 2015 Riccardo Fucile

IN 12.000 FIRMANO APPELLO PER OSPITARLI IN CASA…. E IL MINISTRO: “DISPONIBILE SUBITO AD AUMENTARE LA QUOTA PREVISTA”

“Viviamo in un tranquillo villaggio di pescatori e abbiamo stanze per ospitare più bambini”. “C’è la cucina, un salotto, ho tanti vestiti e io so insegnare l’inglese, li aspettiamo”.
Da Reykjavik a Damasco in linea d’aria ci sono più di 5000 chilometri. Al grido di “Solo perchè non sta accadendo qui non significa che non stia accadendo” sono perfettamente ignorabili.
E’ lo slogan che la professoressa e autrice Bryndis Bjorgvinsdottir ha scelto per smuovere le coscienze dei suoi concittadini islandesi: ha creato una pagina Facebook e ha chiesto loro chi sarebbe stato disposto ad ospitare i profughi siriani in fuga dalla guerra.
L’Islanda ha risposto in maniera sorprendente: in 12mila, su un’isola che conta poco più di 300mila persone, hanno aderito all’iniziativa.
Un’adesione così alta da far ricredere il governo che finora aveva messo a disposizione la possibilità  di ospitare soltanto 50 rifugiati.
La lettera ha fatto centro e la ministra del Welfare Eyglà³ Harà°ardà³ttir si è detta pronta a riconsiderare la quota.
“Vogliamo più rifugiati, sono risorse importanti e hanno esperienze e capacità . Saranno i nostri futuri amici, vicini di casa…” riporta l’appello.
Si ipotizza perfino che qualcuna diventerà  la “futura Miss Islanda 2022”.
L’autrice del testo racconta in tv che “le persone ne hanno avuto abbastanza di queste terribili notizie provenienti dal Mediterraneo, dei rifugiati nei campi e dei morti. Vogliono fare qualcosa e vogliono farlo ora.”
Un vento di solidarietà  che il primo ministro islandese sottoporrà  al governo “il prima possibile”.

(da “Huffingtonpost”)

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PISTE DA SCI MODIFICATE, INDAGATI SINDACI DEL TORINESE PER DISASTRO COLPOSO

Settembre 1st, 2015 Riccardo Fucile

INDAGINE SCATTATA DOPO LA MORTE DI UN RAGAZZO: IL PERCORSO DELLA PISTA ERA STATO CAMBIATO DALLA DITTA CHE AVEVA FATTO I LAVORI PER CONTO DEI COMUNI DI CLAVIERE E CESANA TORINESE, NONOSTANTE IL PARERE CONTRARIO DELLA REGIONE

Sono accusati di aver modificato le piste da sci nonostante l’espresso divieto della Regione Piemonte: la variazione di quei circuiti era costata la vita ad un ragazzo 14enne.
Per questo motivo il pm di Torino Raffaele Guariniello ha iscritto nel registro degli indagati i sindaci di Cesana Torinese e Claviere, Lorenzo Colomb e Franco Capra.
Con loro sono indagati anche un dirigente e il direttore dei lavori della Sestrieres spa, la società  che ha eseguito i lavori non autorizzati sulle piste da sci effettuati nell’estate dello scorso anno.
I cinque indagati sono tutti accusati di disastro colposo secondo la legge sugli ecoreati.
L’indagine nasce dopo la morte di Tommaso Martinolich, un 14enne di Chieri, in provincia di Torino che si era schiantato contro una pietra mentre sciava. In un primo momento si era sostenuto che il ragazzo fosse fuoripista, in seguito però si è accertato che in realtà  era il percorso della pista sulla quale sciava ad essere stato modificato nell’estate precedente.
Dalle indagini è emerso che nell’agosto 2014 la Sestrieres spa, che aveva ricevuto l’affidamento dei lavori dai comuni di Cesana Torinese e Claviere, aveva mosso decine di migliaia di metri cubi di terra nonostante la Regione Piemonte lo avesse vietato per la presenza di amianto nella montagna.
È per questo motivo che in queste ore il pm Guariniello sta effettuando un sopralluogo insieme ai consulenti della procura, gli ispettori della polizia giudiziaria, i tecnici della Regione Piemonte e gli agenti di polizia municipale dei due Comuni.
Oltre ai cinque indagati, il pm Guariniello aveva già  iscritto, sempre per il reato di disastro ambientale colposo, la stessa società  Sestrieres, che rischia una pena pecuniaria.
Il dirigente della società  indagato, invece, deve rispondere anche di omicidio colposo, per la morte del 14enne, e di lesioni colpose: un maestro di sci si è infatti rotto il femore nello stesso punto dove il ragazzo si era schiantato perdendo la vita.

(da “il Fatto Quotidiano”)

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LA UE CAMBIA LE REGOLE DEL DIRITTO DI ASILO, ECCO IL PIANO

Settembre 1st, 2015 Riccardo Fucile

SALIRA’ IL NUMERO DI ACCOGLIENZE PREVISTO (DAGLI ATTUALI 40.000)… RIPARTIZIONE OBBLIGATORIA TRA I PAESI, NON PIU’ L’OBBLIGO DEL   PRIMO STATO ACCOGLIENTE… LISTA DELLE NAZIONI LA CUI PROVENIENZA GIUSTIFICA LA RICHIESTA DI ASILO, RIMPATRIO PER QUELLI ESCLUSI DALLA LISTA

Ora che il dramma migranti mette in difficoltà  e scuote le coscienze di quasi tutti i governi europei, Bruxelles prepara il rilancio per imbrigliare la crisi.
La data cruciale è l’8 settembre, giorno nel quale a sorpresa la Commissione europea approverà  un robusto pacchetto con nuove misure poi da sottoporre ai governi con il quale chiederà  alle capitali di accogliere un numero di migranti sbarcati in Italia e Grecia superiore ai 40mila chiesti a maggio.
Ma soprattutto l’esecutivo comunitario emenderà  in modo permanente le regole di Dublino sull’asilo all’insegna della solidarietà  verso i paesi sotto pressione.
La Commissione guidata da Jean-Claude Juncker a maggio ha approvato la sua agenda sulle migrazioni, un progetto ambizioso ridimensionato tra giugno e luglio dai governi.
Basti pensare alla fine delle quote per la ripartizione dei migranti sbarcati in Italia e Grecia: per Bruxelles si doveva partire da 40mila da ridistribuire obbligatoriamente tra i soci dell’Unione, ma la rivolta guidata da Polonia e dalle altre capitali dell’Est, appoggiate da Madrid, ha depotenziato l’iniziativa al punto che a luglio le quote sono diventate volontarie e si è faticosamente arrivati alla ripartizione di 32mila richiedenti asilo
Le tragedie degli ultimi giorni e l’epicentro della crisi che si è allargato all’Europa centrale ora danno maggior forza a Bruxelles.
Se le imminenti elezioni in Spagna e Polonia non lasciano sperare in un ammorbidimento di Mariano Rajoy ed Ewa Kopacz, le sortite pubbliche della Merkel, da sempre favorevole alla solidarietà  in materia di immigrazione ma fino a poche settimane fa più coperta, fanno pensare che la pressione tedesca possa travolgere le resistenze dei governi più egoisti
Dunque l’8 settembre Juncker farà  approvare dal collegio dei suoi commissari un nuovo rivoluzionario pacchetto da portare poi al vertice straordinario dei ministri dell’Interno del 14 settembre e poi ai leader
Primo, vista la massa di migranti sbarcati nel 2015 in Italia e Grecia, la Commissione chiederà  di aumentare il numero di richiedenti asilo da redistribuire subito tra i 28.
E visto che ora anche la rotta balcanica è intasata, con ogni probabilità  Bruxelles chiederà  di aiutare anche l’Ungheria.
Per evitare che la fronda dei paesi contrari alla solidarietà  azzoppi anche questo intervento, Bruxelles inserirà  nella proposta un sistema di opt-out non solo per i paesi esterni a Schengen (come Gran Bretagna e Danimarca), ma per tutti: chi non vorrà  aiutare potrà  chiamarsi fuori, ma per gli altri le quote saranno obbligatorie.
Il secondo punto del pacchetto, ancora più innovativo, prevede di modificare il sistema di Dublino sulle regole per l’asilo, come chiesto da mesi dall’Italia: oggi si prende carico del richiedente asilo il Paese che lo accoglie e gli concede lo status, impedendo al migrante di trasferirsi in un’altra nazione Ue.
Bruxelles a sorpresa proporrà  ai governi di emendare il sistema con un meccanismo grazie al quale in caso di emergenza scatterà  la ripartizione automatica tra i diversi paesi dei rifugiati, superando le rigidità  di Dublino.
La Commissione proporrà  anche la creazione di una lista comune a tutti i soci dell’Unione dei paesi sicuri per i rimpatri.
In poche parole, se un migrante non arriva da un Paese a rischio viene rimpatriato velocemente, mentre chi viene da una nazione in guerra o sotto dittatura potrà  fare domanda di asilo e visto lo sfoltimento delle pratiche ottenerlo più rapidamente.
E così si arriva all’ultimo punto del piano di Bruxelles: uno schema di rimpatri europeo dando a Frontex mandato e soldi per gestire direttamente i rimpatri dei migranti che non hanno diritto all’asilo, alleggerendo così i governi dal gravoso onere.

(da “La Repubblica”)

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LA FOTO DELL’ABBRACCIO DIVENTA UN MESSAGGIO DI UMANITA’

Settembre 1st, 2015 Riccardo Fucile

TURISTI GRECI SALVANO UN PROFUGO SIRIANO IN MARE DA 13 ORE

Un abbraccio che significa solidarietà , umanità , amore. Una piccola storia con un grande messaggio.
Per questo motivo l’immagine di una turista greca che stringe a sè un profugo siriano appena salvato dal mare sta facendo il giro del web.
Sandra Tsiligeridu ha spiegato che il gruppo stava rientrando dall’isola di Pserimos, quando ha avvistato l’uomo che galleggiava in mare, in uno stato di semi coscienza.
L’uomo, di nome Mohamed, è rimasto aggrappato ad un giubbotto di salvataggio in mare per più di 13 ore dopo essersi separato dalla barca sulla quale aveva viaggiato con altri suoi 39 compatrioti.
Dalla Turchia il loro viaggio della speranza li conduceva in Grecia.
In un primo momento però, il gruppo aveva scambiato il 28enne siriano per un subacqueo e aveva girato la barca per evitarlo, non rendendosi conto che fosse in difficoltà .
“Mohamed si è tuffato in acqua dopo che uno dei remi della piccola zattera era caduto”, ha scritto Sandra sul suo profilo Facebook.
“L’alto mare e le forti correnti gli hanno impedito di risalire a bordo, la sua famiglia gli ha gettato il galleggiante che alla fine gli ha salvato la vita”.
“Mi ha afferrato la mano e mi ha detto: ‘grazie’, una parola che non dimenticherò mai”.
Secondo i media locali, Mohamed si è riunito con la famiglia che ne aveva denunciato la scomparsa, non appena arrivato sull’isola di Kos.

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INCHIESTA PER LA CASA DI CARRAI A RENZI: TANTO PER CAMBIARE LA PROCURA DI FIRENZE VERSO L’ARCHIVIAZIONE

Settembre 1st, 2015 Riccardo Fucile

“LA FORME DELL’ESPOSTO NON CONSENTE INDAGINI APPROFONDITE”: PER IL PM DEL PORTO DELLE NEBBIE BASTA PER NON INDAGARE SUI FATTI CONTESTATI ?

Il pm fiorentino Luca Turco ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sulla vicenda della casa in cui ha abitato l’attuale premier Matteo Renzi a Firenze, quando era sindaco del capoluogo toscano, presa in affitto dall’imprenditore Marco Carrai.
Lo ha reso noto l’avvocato Carlo Taormina che assiste Alessandro Maiorano, il dipendente comunale che aveva presentato un esposto in proposito.
Taormina ha fatto stamattina un lungo tour negli uffici giudiziari di Firenze “alla ricerca dei fascicoli perduti” e infine ha scoperto che all’ufficio gip pendono due richieste di archiviazione degli esposti presentati da Maiorano, il dipendente comunale che da anni indaga su Matteo Renzi, ipotizzando che l’ex presidente della Provincia ed ex sindaco di Firenze, oggi presidente del consiglio, abbia commesso reati fra cui peculato, corruzione, abuso d’ufficio, ricettazione.
Taormina, che assiste Maiorano, fatica un po’ ma alla fine riesce ad appurare che la procura ha chiesto l’archiviazione dell’esposto sulla casa di via degli Alfani 8 che Marco Carrai ha a lungo generosamente offerto all’amico Matteo e anche dell’esposto successivo, presentato nell’estate 2014, nel quale Maiorano chiedeva indagini su varie circostanze, fra le quali l’assunzione di Renzi nella società  del padre cinque giorni prima della sua candidatura alla presidenza della Provincia (cosa che gli ha consentito per anni di scaricare sulle casse pubbliche l’onere del versamento dei contributi).
La procura spiega che l’iscrizione degli esposti a modello 45 (atti che non costituiscono notizia di reato) non consente accertamenti approfonditi.
Il che fa ritenere in teoria che possa aver aperto altri fascicoli di indagine e che gli accertamenti proseguano.
In ogni caso l’avvocato Taormina preannuncia che chiederà  ai due gip cui spetta la decisione sulle archiviazioni di determinare l’iscrizione nel registro degli indagati di tutte le persone indicate negli esposti.
“Non siamo in conflitto con nessuno, vogliamo soltanto sapere la verità “, aveva dichiarato l’avvocato prima di entrare nel palazzo di giustizia.
Poi, mentre con Maiorano faceva il giro degli uffici, alla cancellata del palazzo di giustizia si è incatenato Maurizio Martigli, il pizzaiolo che nel gennaio scorso ha denunciato alcune presunte vicende di voto di scambio alle primarie del Pd del 2013. Secondo la sua denuncia il commercialista Fabio Giorgetti, attuale consigliere comunale del Pd, consegnò a lui e ad altri 50 euro più 15 per pagare la tessera del Pd, in cambio del voto a Matteo Renzi.
Martigli si è ritrovato indagato per calunnia perchè Giorgetti lo ha querelato. Per contro sostiene di non avere più notizie del suo esposto.

Franca Selvatici
(da “La Repubblica”)

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INTERVISTA A MASTELLA: “VOGLIO RICOSTRUIRE IL CENTRO, RENZI PER VINCERE AVRA’ BISOGNO DI NOI”

Settembre 1st, 2015 Riccardo Fucile

“OCCORRE UN PROGETTO CHE VADA AL DI LA’ DI NCD, UDC, UDEUR E SCELTA CIVICA”

La sentenza di Clemente Mastella è senza appello: “Se Ncd si ‘sciogliesse’ nel Pd sarebbe un errore e la morte del centro, una scelta dei singoli dettata dal panico per il proprio futuro personale”.
Il verdetto arriva al termine della prima estate senza incarichi per la royal family del Sannio.
Lui, dall’Europarlamento è uscito nel 2014. La moglie, Sandra Lonardo, estromessa il 31 maggio dal consiglio regionale della Campania nonostante il 23% di Forza Italia nel collegio di Benevento.
“La percentuale più d’Italia d’Italia — afferma l’ex ministro della Giustizia del governo Prodi — ma per colpa della legge elettorale, il seggio è stato attribuito al candidato presidente, Caldoro. Un napoletano”.
Senza un ruolo preciso e con il ritorno in Forza Italia della nemica Nunzia De Girolamo, Mastella inizia a guardarsi intorno.
Si sente a disagio tra i berlusconiani. Prova a costruire nuovi scenari. Riflette ad alta voce sulla necessità  di costruire un soggetto moderato che superi le attuale sigle di centro.
Sonda gli umori del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. In questo momento, la sua casa naturale.
Mastella, Ncd però ipotizza di ‘fondersi’ nel Pd in cambio di una ventina di seggi sicuri in Parlamento.
Sarebbe un errore.
Perchè?
Sarebbe una scelta presa da vari singoli, dettata dal panico per il proprio futuro personale.
Singoli che però sarebbero rieletti.
Senza un progetto serio di centro, il Pd non riuscirebbe a raggiungere un consenso sufficiente a quel numero di seggi.
L’Italicum potrebbe consentirlo.
L’Italicum è di una incredibile perfidia per i moderati. Restringe gli spazi politici per l’area di centro, ridotta alla marginalità  di una presenza al primo turno. Non mi piace poi che alla base ci sia l’idea di creare una sorta di scorciatoia nei rapporti tra esecutivo e parlamento. Ncd e le aree centriste dovrebbero riaprire il tavolo della legge elettorale, altrimenti il centro muore.
Ma con questa legge Renzi è convinto di vincere: con o senza centro.
Renzi rischia, invece.
Perchè?
Renzi senza una vera alleanza con il centro perde. Non ha più l’aura iniziale. Fa fatica a incidere nei processi, tutti gli indicatori sono scettici rispetto alle riforme che annuncia. Soffre la guerra all’interno del suo partito.
Ma lei cosa ha in mente?
Una grande casa dei moderati che superi le vecchie sigle di centro, alle prese con frammentazioni e nostalgie prive di suggestioni e di consenso. Non si può tracciare un solco politico nuovo se ci si fa prendere dal panico personale invece di creare un progetto che vada al di là  di Ncd, Udc, la mia Udeur, Scelta Civica. Così il rischio è quello di passare le giornate ad essere censiti tra quelli che vogliono passare a destra e quelli che vogliono passare a sinistra. Impantanati in una palude, senza suscitare alcuna passione, senza una stella polare, si disgrega la stessa Ncd.
Ncd che pare avere poche idee ma confuse.
Devono rischiare, avere coraggio, anche pagando un prezzo politico, se necessario. Al Sud la Lega non attecchirà  e un progetto di centro può ancora avere un fascino.
Finita la sua esperienza con Forza Italia?
Mai iscritto. Candidato da indipendente. Alleato attraverso il mio partito.
Non era passato in Forza Italia?
Ho sempre subìto il sarcasmo di chi mi accusava di saltare di qua o di là . Io, se passavo, passavo non da solo, ma col mio partito, al termine di percorsi tormentati che stabilivano un’alleanza politica. Le alleanze, poi, non sono eterne. Altrimenti staremmo ancora al pentapartito. Mentre le centinaia di ‘singoli’ che passano da un partito all’altro vengono legittimati ad eroi delle libertà , io che mi alleavo tramite l’Udeur sono sempre stato additato come trasformista. Mah.
Quale potrebbe essere lo sbocco naturale di quest’area centrista? L’alleanza col Pd?
Spetta ad altri deciderlo, non a me. Se Ncd ha fatto finora una scelta di governo, mi pare naturale che alla fine si alleino con Renzi. Se il governo regge fino al 2018, come spiegano poi un eventuale ripiego nel centrodestra?
Beh, si chiamano Nuovo Centrodestra.
Hanno sbagliato il nome, in effetti. E’ un problema linguistico. Lo stesso problema del vecchio centrosinistra di Prodi che inglobava forze che non si riconoscevano in quella sintesi.
Renzi pensa al “Partito della Nazione”: destra e sinistra nel nome non ci sarebbero più.
Una utopia, dove si vorrebbe far convivere l’infinito e l’abisso, tutto e il contrario di tutto. Frutto di una visione americana, dove i partiti sono due, gli altri sono liberi battitori e pure Trump è costretto a scegliere un partito se vuole far valere le sue ragioni fino in fondo.

Vincenzo Iurillo
(da “il Fatto Quotidiano”)

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