Giugno 4th, 2017 Riccardo Fucile
IL DELIRIO DEL PARLAMENTARE CINQUESTELLE
Alberto Airola è incredibilmente un senatore della Repubblica italiana.
Famoso per aver scoperto che una legge a cui aveva lavorato per anni era diventata improvvisamente incostituzionale, stanotte il rappresentante del MoVimento 5 Stelle ha invece scritto su Facebook che i dati sui feriti di piazza San Carlo a Torino riportati dai media sono “farlocchi” e servono a infangare il buon lavoro “dell’amministratone” (qualunque cosa voglia dire, il riferimento a Chiara Appendino è limpido), di prefettura e questura.
“Domani facciamo il punto, è sicuro che dopo aver chiamato vigili, prefettura e questura i dati riportati dai media sui presunti feriti a Torino in piazza San Carlo sono farlocchi. Tutto questo per infangare il buon lavoro dell’ amministratone, di prefettura e questura”
L’uscita di Airola ha avuto il mirabile pregio di far partire un delirio complottista di rara incompetenza.
Quello che dà fastidio al senatore della Repubblica infatti non è che ci sia un numero “sbagliato” di feriti, ma che si faccia notare che l’organizzazione dell’evento — come fatto notare da alcuni suoi commentatori — non sia stata esattamente impeccabile visto che questo mette in cattiva luce la sindaca del MoVimento 5 Stelle.
Infatti nello status del senatore molti si accorgono delle incredibili intenzioni di Airola, che è talmente preoccupato per l’accaduto da decidere che la priorità è fare scudo alla sindaca:
Tra l’altro quella è l’unica dichiarazione sul profilo FB di Airola riguardo piazza San Carlo: il senatore della Repubblica italiana è talmente preoccupato per i suoi concittadini che è alla ricerca di un complotto contro Chiara Appendino (che tra l’altro nessuno ha ancora accusato di nulla).
Nei commenti c’è anche chi gli segnala che Luca Pasquaretta, portavoce della sindaca, parla di 1000 feriti mentre c’è da segnalare che la stessa sindaca, sulla sua pagina Facebook, non ha in alcun modo alimentato teorie complottistiche sulla vicenda e si è limitata a dire che l’amministrazione sta monitorando la situazione.
C’è da ricordare poi al senatore della Repubblica italiana Alberto Airola che i dati sui feriti a Torino non corrispondono, forse, a quanto detto a lui in privato da Questura e Prefettura perchè sono state chiesti AGLI OSPEDALI.
L’agenzia di stampa ANSA oggi ha spiegato che il numero totale di feriti è arrivato 1400, ma di questi soltanto otto sono in codice rosso. Visto che in piazza San Carlo c’erano forse 30mila persone e visto quanto accaduto nei video pubblicati è assolutamente comprensibile che in molti abbiano riportato ferite lievi ma che si siano fatti medicare.
Molti dei feriti lievi sono stati ad esempio portati negli ospedali di zona, come dimostra questo comunicato dell’ASL TO5: se sono stati portati fuori città è proprio perchè gli ospedali più vicini si sono giustamente occupati dei casi più gravi:
Sono tutti codici verdi i feriti che si sono recati ai pronto soccorso di Moncalieri, Chieri e Carmagnola in seguito ai fatti avvenuti in piazza San Carlo a Torino. In particolare 100 al Santa Croce, 54 al Maggiore di Chieri e 30 al San Lorenzo di Carmagnola. Tutti giunti con i propri mezzi, i feriti presentavano, perlopiù, ferite lacero contuse e traumi distorsivi. La Direzione sanitaria ha immediatamente avviato le procedure di maxiemergenza richiamando medici e infermeiri che si sono immediatamente recati in servizio.
Per questo tutte le agenzie di stampa, che magari secondo Airola fanno parte del Grande Gombloddo contro la sindaca Appendino, hanno riportato dati in continua crescita, passando dai circa quattrocento di ieri notte ai più di mille di stamattina.
Un ragionamento che evidentemente al senatore della Repubblica italiana Alberto Airola non interessa, visto che l’unico suo interesse è quello di difendere l’amministratone (sic).
Il senatore Airola aveva scritto nel suo status di aver sentito prefettura e questura. Il comunicato congiunto di prefettura, questura, comune, carabinieri e vigili smentisce in toto la ricostruzione del senatore, confermando che il numero di feriti è 1527, di cui 1142 ricoverati a Torino.
Sono 1.527 le persone che hanno avuto bisogno di cure mediche ieri sera a TORINO dopo essere state coinvolte nella calca di piazza San Carlo. E’ quanto comunica la Prefettura. Le “maggiori preoccupazioni” sono per tre persone in “codice rosso”, fra cui un bambino ricoverato all’ospedale infantile Regina Margherita.”Le attività di soccorso poste in essere nell’immediatezza — comunica la Prefettura — hanno consentito, allo stato, di medicalizzare 1.527 persone, di cui 1.142 a TORINO e le restanti negli ospedali limitrofi”. “Nel corso di una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica convocato in mattinata dal Prefetto con la sindaca e i vertici delle forze dell’ordine — sottolinea la nota — è stato formulato un sentito ringraziamento a quanti hanno operato nella nottata per il soccorso”.
La vergognosa speculazione è tutta del senatore Airola che dovrebbe prendersi una lunga vacanza dalla politica.
Bontà sua, passate le 13.30 finalmente Airola si scusa su Facebook per le diffamazioni nei confronti dei media:
“Chiedo scusa, non avevo intenzione di fare polemica. Ieri sono stato sino alle 3.30 in piazza e nessuno sapeva dare numeri precisi tra prefettura e questura, mentre i giornalisti confermavano dati cosi’ alti. Mi unisco alla vicinanza e al dolore ai feriti”
Non si capisce perchè se nessuno sapeva dare numeri precisi lui fosse così certo che quelli altrui non lo fossero.
E non si capisce nemmeno perchè la dichiarazione di Airola sia tra virgolette.
Forse è stata incollata?
(da “NextQuotidiano”)
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Giugno 4th, 2017 Riccardo Fucile
SI INDAGA PER PROCURATO ALLARME
La procura della Repubblica di Torino ha avviato un’indagine per fare luce sulle cause e sulle eventuali responsabilità di quanto avvenuto ieri sera in piazza San Carlo durante la proiezione su maxi schermo della finale di Champions League.
Come ipotesi di reato è stato formulato, per adesso, il ‘procurato allarme’.
“Le attività di soccorso poste in essere nell’immediatezza – comunica la Prefettura – hanno consentito, allo stato, di medicalizzare 1.527 persone, di cui 1.142 a Torino e le restanti negli ospedali limitrofi. Nel corso di una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica convocato in mattinata dal prefetto con la sindaca e i vertici delle forze dell’ordine – sottolinea la nota – è stato formulato un sentito ringraziamento a quanti hanno operato nella nottata per il soccorso”.
Negli ospedali della città la situazione nel corso della notte si è lentamente normalizzata: i feriti lievi sono stati tutti medicati e dimessi.
Tutti codici verdi i feriti che si sono invece recati ai Pronto soccorso di Moncalieri, Chieri e Carmagnola in seguito agli incidenti avvenuti in piazza San Carlo. In particolare 100 al Santa Croce, 54 al Maggiore di Chieri e 30 al San Lorenzo di Carmagnola.
Tutti giunti con i propri mezzi, i feriti presentavano, perlopiù, ferite lacero contuse e traumi distorsivi.
La direzione sanitaria ha immediatamente avviato le procedure di maxiemergenza richiamando medici e infermeiri che si sono immediatamente recati in servizio.
“E’ stata una notte complicata – ha detto il direttore generale dell’Asl TO 5 Massimo Uberti – ma tutti pronto soccorso hanno retto bene l’impatto. Il ringraziamento a tutti gli operatori che sono prontamente intervenuti nelle diverse strutture”.
(da agenzie)
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Giugno 4th, 2017 Riccardo Fucile
APPENDINO E MINNITI SUL BANCO DEGLI IMPUTATI: PERCHE’ SONO STATE FATTE ENTRARE IN PIAZZA TUTTE QUELLE BOTTIGLIE DI VETRO? DOV’ERA CHI DOVEVA CONTROLLARE?
Stamattina piazza San Carlo a Torino è stata ripulita dalla marea di rifiuti lasciati nella nottata di ieri, nel tentativo faticoso di ritornare alla normalità dopo il panico scoppiato a causa di un falso allarme.
Ancora da chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto: c’è chi ha parlato dell’esplosione di un petardo che ha fatto gridare all’attentato e chi ha raccontato della caduta di una transenna mobile, a causa della pressione della gente, che ha causato un rumore molto forte che ha scatenato il panico.
Di certo c’è che mentre il senatore della Repubblica Antonio Airola su Facebook ha avuto l’ardire di scrivere che i dati sui feriti erano farlocchi e servivano a infangare “il buon lavoro dell’amministrazione” (sic), molte sono le perplessità sull’organizzazione dell’evento in piazza San Carlo e su alcune curiose scelte da parte dei responsabili dell’ordine pubblico.
La Stampa ad esempio ha sentito un volontario della Protezione Civile che chiede come sia stato possibile che siano entrate nella piazza centinaia di bottiglie di vetro, la cui rottura ha poi provocato il ferimento di un buon numero di persone: «Sono loro, oltre al panico, la vera causa del numero dei feriti».
D’altro canto sin dal pomeriggio erano stati fatti esplodere alcuni fumogeni, prontamente spenti dall’intervento dei vigili del fuoco come documentato da un video di Diario di Torino: un segnale chiaro del fatto che poco è stato fatto in tema di controlli nonostante l’allarme terrorismo in tutta Europa.
C’è anche chi ha mostrato scatti che ritraggono bottiglie di vetro a terra e sangue, accusando chiaramente la gestione dell’ordine pubblico.
Enrico, che era presente in piazza, ha scritto: «I venditori abusivi hanno fatto avanti e indietro nella mia via con carrelli carichi di bottiglie di vetro fin dal pomeriggio sotto gli occhi delle forze dell’ordine. Quando i soccorsi erano in corso, in via Maria Vittoria gruppi di venditori abusivi, gli stessi che hanno lasciato le casse vuote della foto, contavano urlando indisturbati gli incassi con i furgoni aperti carichi di bottiglie. Questo è inammissibile, così come è inammissibile che i volontari dell’Ass. Naz. Carabinieri non fossero in grado di dare alcuna indicazione nell’emergenza e nemmeno avessero in auto un kit di pronto soccorso».
Ma le testimonianza che raccontano di una gestione non esattamente specchiata di piazza San Carlo sono tantissime.
La procura di Torino ha aperto un’indagine, ma per procurato allarme allo scopo di capire cosa abbia scatenato il panico in piazza.
“Non si può pensare di lasciare senza controllo — ha detto intanto l’assessore regionale alla sanità Saitta — la circolazione di bottiglie in vetro in eventi di massa come quello che ha radunato la folla in piazza san Carlo”.
Intanto un bimbo cinese di sette anni e mezzo è gravissimo. Il piccolo ha riportato un trauma cranico e toracico, dopo essere stato schiacciato dalla folla in fuga. Si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Regina Margherita. L’altra ferita grave è una ragazza di 28 anni, ricoverata in rianimazione alle Molinette.
Ma ci sono anche altre domande che non hanno ancora ottenuto una risposta.
Perchè, vista la folla attesa per l’evento, non si è pensato di fare come a Madrid e portare i maxischermi nello stadio della Juventus?
Oppure si è pensato ma non è stato possibile per qualche ragione o per motivi economici (speriamo di no)?
Il Corriere della Sera inoltre segnala che il quadrilatero nel centro di Torino presenta solo cinque vie di fuga. Una, situata al vertice opposto a quello in cui si trovava il maxischermo, era aperta, altrettanto due strade lì vicino.
Altre due vie invece erano ostruite da transenne: barriera necessaria a evitare il ripetersi di attentati come quello di Nizza ma che di fatto hanno impedito il deflusso della folla terrorizzata dallo scoppio.
Inoltre all’interno di spazi come le piazze vengono ormai abitualmente riservati dei «cuscinetti di sicurezza»: spazi vuoti che impediscono proprio scene di panico generalizzate.
Le vie di fuga e gli spazi di sicurezza potevano e dovevano dunque essere predisposte in modo diverso? E ancora: perchè non si è vietata la vendita di bottiglie di vetro?
Ma soprattutto: i responsabili dell’ordine pubblico di Torino risponderanno mai a queste domande?
(da “NextQuotidiano”)
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Giugno 4th, 2017 Riccardo Fucile
I PARTITI MAGGIORI SOSPENDONO LA CAMPAGNA ELETTORALE… CONFERMATO IL CONCERTO A MANCHESTER
La premier inglese, Theresa May, il giorno dopo l’attacco al London Bridge non ha dubbi: “quando si tratta di terrorismo ed estremismo, le cose devono cambiare”. Evidenziando che “questo è il terzo attacco in tre mesi in Gran Bretagna e da marzo la sicurezza, la polizia e l’intelligence hanno sventato 5 complotti”, la premier ha precisato che “gli assalti non sono collegati, ma siamo di fronte a un nuovo trend: il terrorismo chiama il terrorismo e gli assalitori vengono ispirati da altri assalitori”.
La prima ministra è convinta che alla base delle aggressioni ci sia l’estremismo islamista e che debba essere rivista la strategia anti-terrorismo contro le nuove minacce al Paese. “È necessario cercare accordi internazionali che disciplinano il cyberspazio: dobbiamo fare di tutto per limitare l’estremismo online creando spazi sicuri online”. In mattinata si è riunito il comitato antiterrorismo Cobra.
Si aggrava il bilancio.
Le vittime dell’attentato, ha riferito la polizia britannica, sono sette, mentre i feriti sono 48, ricoverati in cinque ospedali. Tra loro anche alcuni agenti di polizia.
Secondo fonti non confermate è stato un unico poliziotto a uccidere i tre terroristi, ma l’agente è stato a sua volta ferito e ora è in gravi condizioni.
Durante una conferenza stampa, la commissaria della polizia metropolitana di Londra, Cressida Dick, ha fatto il punto dopo l’attentato e ha confermato che al momento si ritiene che l’aggressione sia stata condotta dalle tre persone poi uccise dalla polizia. “Sappiamo al momento che sono stati tre gli attentatori di ieri sera, non crediamo ci siano altri terroristi anche se continuiamo le indagini per escludere eventuali complici”, ha precisato Dick.
Raid a Barking.
Intanto Sky News ha mostrato le immagini in diretta di un’operazione antiterrorismo in corso a Kings Road, a Barking, a est di Londra.
Secondo l’emittente britannica, l’operazione è legata agli attacchi nella capitale. L’appartamento perquisito da Scotland Yard sarebbe quello in cui viveva uno degli aggressori dell’attacco. Sempre secondo Sky News si tratta di un uomo dai tratti mediorientali, che aveva moglie e figli. La polizia sta facendo domande sul suo conto ai vicini. Gli agenti hanno fatto irruzione all’interno di un condominio e hanno portato via 12 persone, ha riferito, fra gli altri, il Daily Telegraph online.
Allerta resta ‘grave‘.
È stato deciso per il momento di mantenere il livello di allerta anti-terrorismo nel Regno Unito a ‘grave’, nonostante l’attacco di Londra. A dirlo è stato il ministro degli Interni Amber Rudd nel corso di un’intervista ad Itv. Non è stato quindi alzato a quello più alto, ‘critico’, come invece era stato fatto per qualche giorno dopo la strage di Manchester perchè si temeva che i complici dell’attentatore Salman Abedi potessero colpire.
Invito alla calma.
La capitale britannica è ripiombata nel panico, a poco più di due mesi dall’assalto a Westminster: “È un momento difficile, capisco che la gente abbia paura. Vorrei che i londinesi e i turisti restassero calmi, vigili e attenti”, ha detto ancora Cressida Dick. “Se vedete qualsiasi cosa che vi preoccupa, una persona o una cosa anche se non è significativa per favore contattateci sulla linea anti-terrorismo”, ha aggiunto invitando “le persone a continuare a vivere normalmente”. Secondo quanto riferito dalla responsabile della polizia metropolitana, gli attentatori di Londra indossavano cinture esplosive finte. “Lo scopo – ha spiegato la comandante – era quello di terrorizzare i passanti nel corso dell’attacco”
Terroristi fermati in otto minuti
Appena otto minuti: è questo il tempo impiegato dalla polizia per uccidere i tre aggressori dell’attacco terroristico, dopo aver ricevuto la prima chiamata di emergenza. “La polizia armata ha reagito rapidamente e ha ucciso i tre uomini otto minuti dopo aver ricevuto la prima chiamata di emergenza”, ha detto Mark Rowley, capo della polizia anti-terrorismo.
Tassista ‘eroe’ cerca di fermare aggressori.
Nei brevi minuti di terrore al London Bridge, il quotidiano Independent riferisce che un tassista, identificato solo con il nome ‘Chris’, ha cercato di intercettare i terroristi e di investirli per fermarli. Poco dopo aver girato verso Borough Street, Chris ha visto un furgone bianco arrivare a circa 80 chilometri all’ora e poi investire deliberatamente i pedoni. L’autista, continua il giornale, a quel punto ha fatto un’inversione a U, per cercare di fermare l’uomo che era in pochi istanti sceso dal mezzo e stava attaccando le persone a colpi di coltello. “Ho detto al tizio nel mio taxi che avrei provato a colpirlo, lo avrei investito”, e così “ho fatto un’inversione”. “Stavo per investirne uno, ma mi ha schivato e tre agenti di polizia sono arrivati correndo verso di loro con i loro manganelli in pugno”.
Ukip non sospende campagna elettorale.
Contrariamenente a quanto fatto da altri partiti, che tra quattro giorni si confrontano nelle elezioni, l’Ukip non ha intenzione di sospendere la campagna elettorale: “Mi rifiuto di sospendere la campagna elettorale dell’Ukip perchè distruggere la nostra democrazia è quello che vogliono gli estremisti”, ha scritto su Twitter il leader del partito euroscettico, Paul Nuttall. La conferma che le elezioni dell’8 giugno si svolgeranno regolarmente arriva da May. Il primo ministro ha aggiunto che domani riprenderà anche la campagna elettorale.
Confermato concerto di Ariana Grande.
Il terrore non ferma il concerto contro la paura, organizzato a Manchester da Ariana Grande insieme ad altre star che hanno deciso di affiancarla, come i Coldplay e Justine Biber. L’appuntamento è stato fissato dopo l’attacco di Manchester, nel quale hanno perso la vita 22 persone, al termine di un concerto proprio di Ariana Grande. A confermare l’evento sia il manager della cantante, Scooter Braun, sia la polizia di Manchester: uno dei responsabili, Garry Shewan, ha spiegato che il concerto si svolgerà “con misure di sicurezza rafforzate”.
(da agenzie)
argomento: Attentato | Commenta »