Giugno 5th, 2017 Riccardo Fucile
UNA CAMPAGNA ELETTORALE PIENA DI MENZOGNE SMENTITE DAI DATI DI POLIZIA E CARABINIERI… REATI IN CALO DELL’8,45%, FURTI – 13,3%, SCIPPI -18,24%… SMENTITE LE BUFALE SULL’AUMENTO DELLA CRIMINALITA’ LEGATO ALLA PRESENZA DI MIGRANTI… CERTA SEDICENTE DESTRA A GENOVA FAREBBE MEGLIO A PENSARE AI PROPRI ESPONENTI IN REGIONE SOTTO PROCESSO PER PECULATO
C’è chi la dipinge come il Bronx o come una giungla abbandonata a sè stessa, ma a Genova i reati sono in calo.
Il tema sicurezza, sbandierato e sfruttato da molti a fimi elettorali, trova un punto fermo nei dati forniti sia dalla Prefettura che dai carabinieri di Genova .
Nel 2016 si è registrata una riduzione del 8,45% dei reati rispetto al 2015.
In particolare i furti hanno registrato un decremento del 13,3% e gli scippi sono scesi del 18,24%”.
Dati che dimostrano l’infondatezza e le bufale sull’aumento della criminalità legato alla presenza di migranti e profughi nel nostro territorio.
Questi risultati sono stati raggiunti nonostante la riduzione degli organici.
Dati diffusi in due occasioni distinte, in cui erano presenti, muti e in silenzio, anche i rappresentanti del sedicente centrodestra genovese.
Ovvero di coloro che, per mera speculazione politica, continuano a diffondere parole d’ordine farlocche per aumentare la percezione di insicurezza dei cittadini.
Incapaci di costruire un “progetto alternativo” di società e di modello di sviluppo, se non quello di farsi rappresentare da un candidato sindaco leghista, espressione di quei poteri forti che solo a parole dicono di voler combattere, a Genova il centrodestra si (s)qualifica da solo.
Anche falsificando i dati reali della criminalità che è in diminuzione, non in aumento.
Grazie non certo a loro che quando hanno governato, hanno ridotto gli organici con Maroni, ma solo grazie a polizia e carabinieri.
Farebbero meglio a pensare ai loro tre esponenti in Regione sotto processo per peculato più che al mercatino “abusivo” di via Quadrio: lì ci sono dei poveretti che cercano di comprarsi un panino vendendo abiti usati, non pasteggiano a ostriche all’hotel de Turin di Nizza mettendole in conto alle Regione come qualcun altro.
Mai con soggetti impresentabili del genere.
argomento: Genova | Commenta »
Giugno 5th, 2017 Riccardo Fucile
PER VOTARE IN AUTUNNO SI USANO I COLLEGI DI UN’ITALIA CHE NON C’E’ PIU’, RISCHIO INCOSTITUZIONALITA’
C’è un metro che, forse più di ogni altro, misura la fretta di questa legge elettorale dei quattro giocatori. Ed è il metro dei collegi che dovranno essere utilizzati in una legge che in parte è proporzionale e in parte basata, appunto, su collegi uninominali: 225 i collegi alla Camera, 112 al Senato.
L’accordo, in commissione, prevede che il governo ha una delega a disegnare i collegi entro un anno ma — leggete bene questo passaggio — qualora la legislatura dovesse finire anticipatamente prima che il governo abbia provveduto a ridisegnarli, si andrà a votare con quelli già definiti usati ai tempi del Mattarellum.
Tradotto: col voto a settembre (o ottobre) — vero oggetto dell’accordo Renzi-Grillo-Berlusconi-Salvini, si usano i collegi disegnati nel 1993. Allora però alla Camera i collegi erano 475 e al Senato 225.
Domanda: come si fa a usare i collegi del Mattarellum per una legge che ne prevede molti di meno, come quella in discussione?
Ecco la trovata, messa nera su bianco in un emendamento su cui i quattro partiti sono d’accordo: per i collegi alla Camera di questo Porcellinum si usano, così come furono disegnati allora, i collegi del Senato del Mattarellum, visto che il numero è lo stesso (225). Per il Senato i 225 collegi vengono accorpati a due a due, col resto di uno ovviamente affibbiato in modo casuale a qualche regione, perchè 112+112 fa 224. Pare che la regione fortunata ad averne tre sia il Lazio.
Detta così, pare solo un ingranaggio tecnico di numeri e confini geografici.
Prendo la vecchia cartina, ne faccio una copia e la uso per Camera, ne faccio un’altra copia, sbianchetto qualche confine e la uso al Senato.
Il problema, in verità , è politico. E anche, per molti, costituzionale.
Alfredo D’Attorre (Mdp) è molto scettico: “È la prima volta — dice — che in una legge elettorale si mette il disegno dei collegi. Cioè che un parlamentare è chiamato a decidere sui dettagli di un collegio in cui si deve candidare”.
Anche i centristi di Ap hanno sollevato rilievi di costituzionalità su cui chiederanno un intervento di Mattarella.
Il problema c’è, ed è serio.
Effettivamente — basta fare una ricerca d’archivio — l’altra volta che si utilizzò una legge basata sui collegi — il Mattarellum — si è proceduto in modo diverso.
Una volta promulgata, i collegi furono disegnati dal Viminale con i suoi uffici statistici e demografici, sulla base dell’ultimo censimento utile.
È evidente la differenza, che alimenta i dubbi di costituzionalità . Per la legge attuale, pur di fare in fretta e furia, si utilizzano i collegi disegnati sulla base di un’Italia che non c’è più, quella del censimento Istat del 1991. E non quella del censimento Istat 2011.
Una rapido giro sul sito dell’Istat conferma ciò che è facilmente intuibile: due Italie molto diverse come popolazione, si pensi al fenomeno immigratorio e alle famiglie dei “nuovi italiani”; o si pensi alle zone devastate da eventi sismici dove il numero di abitanti è molto cambiato.
Basta prendere i collegi del 1993, accorparli con un tratto di penna, e utilizzarli senza tener conto della demografia reale? Chissà .
Su quelli del Senato, racconta più di un parlamentare, sono venute fuori delle difformità evidenti: alcuni sono da 300mila abitanti, altri vengono da 700mila, insomma la casualità pura.
È chiaro il perchè di questo unicum: la fretta.
Il Viminale, di prassi, impiega 45 giorni a disegnare i collegi, un periodo durante il quale è evidente che non si possono sciogliere le Camere.
Significa che sarebbe complicato, con la legge approvata al Senato entro il 10 luglio, andare al voto il 24 settembre, vero cemento dell’accordone a quattro.
(da “Huffingtonpost”)
argomento: denuncia | Commenta »
Giugno 5th, 2017 Riccardo Fucile
“UN CAPOLAVORO DA APPLAUSI”? E’ IL NULLA ASSOLUTO… E I FINANZIAMENTI UE CI SONO GRAZIE ALLA GIUNTA MARINO
Avrebbe dovuto arrossire di vergogna la sindaca di Roma Virginia Raggi quando il 31 maggio, dopo aver convocato la stampa per presentare quello che Beppe Grillo avrebbe definito il giorno dopo “un capolavoro da applausi”, ovvero il “Piano di superamento dei campi rom”, ha iniziato e finito con il nulla assoluto. Il testo del “Piano” non è stato reso pubblico e solo un rosario di ovvii “buoni propositi” ha risuonato nella Sala Capitolina.
E’ questo alla fine il Piano della Giunta Raggi, un Fake Plan, la nuova frontiera delle Fake News. Fino a ieri qualsiasi “cittadino” con la tastiera del pc in mano poteva generare Fake News; da oggi qualsiasi “cittadino” che siede dentro al Palazzo con la tastiera del potere in mano può dare vita ad un Fake Plan.
Sul fronte scuola, ha ripetuto la Raggi “sarà favorito l’obiettivo specifico che prevede di favorire i processi di prescolarizzazione e di scolarizzazione dei bambini rom”. Nell’ambito del lavoro si sottolinea come “l’incremento dell’occupazione tra rom contribuirà a diminuire il tasso di criminalità “. Sull’abitare la Giunta avanza l’impegno generico, per chi non è autosufficiente ad attivare “interventi di supporto finanziati dall’Unione europea” mentre sul versante salute si implementerà la medicina preventiva e l’educazione alla salute”.
Ovvietà che metterebbero sullo stesso tavolo Salvini e i centri sociali.
«Applausi per Virginia Raggi e l’amministrazione 5 Stelle di Roma — ha commentato sul suo blog Beppe Grillo — Quella dei campi rom era una questione che nessuno aveva mai chiuso, forse neppure affrontato, ma sulla quale tanti (troppi) hanno magnato. Da adesso si inizia a chiuderli, per sempre. E i soldi per farlo ce li facciamo dare dall’Unione Europea, nessun costo extra per i romani. Un capolavoro».
Effettivamente qualcosa di molto concreto c’è e su questo va prestata dovuta attenzione.
“Oggi — ha scritto la sindaca sulla sua pagina Fb — ho annunciato che finalmente nella Capitale saranno superati i campi rom. Partiremo da subito intervenendo in due campi, La Barbuta e La Monachina, che ospitano oltre 700 persone. Mettiamo così fine alla mangiatoia dei soldi dei cittadini che per anni c’è stata con Mafia Capitale: fondi pubblici finiti nelle tasche della criminalità . Abbiamo ottenuto 3,8 milioni di euro dall’Unione Europea che investiremo in questo progetto”.
L’annuncio è risuonato su tutti i quotidiani locali e nazionali senza però ulteriori dettagli che finalmente, dopo lunga ricerca, siamo riusciti a conoscere.
Il merito di aver avuto accesso ai fondi europei va riconosciuto alla Giunta Marino.
E’ grazie alla sua ultima delibera, la numero 350 del 28 ottobre 2015 che sono stati intercettati i 3,8 milioni di euro dalla Commissione Europea per essere destinati al progetto.
Quest’ultimo è stato riscritto totalmente solo nell’aprile 2017 dalla Giunta Raggi. Cosa prevede? Il superamento definito dei campi come annunciato dalla sindaca nel Fake Plan?
Il progetto ha come punto di partenza un target di riferimento, i 505 rom di origine bosniaca e macedone presenti a La Barbuta e i 113 rom di origine prevalentemente bosniaca residenti a Monachina per un totale di 113 nuclei familiari.
Quale però il target reale destinatario dell’azione?
“Si stima che circa il 10% dei rom presenti nei campi deciderà di sottoscrivere il Patto di Responsabilità Solidale e di partecipare attivamente ai percorsi di accompagnamento all’occupazione e alla casa“.
I risultati attesi dall’Azione prevedono infatti il coinvolgimento, entro la fine del progetto, di soli «60 individui».
Saranno pertanto una decina le famiglie rom, ad uscire entro il 2021 dai due insediamenti. Che resteranno lì, con 60 ospiti in meno…
In sintesi l’unica azione concreta fissata dal Fake Plan della Raggi prevede, secondo il Piano operativo stabilito dalla stessa amministrazione, entro la primavera del 2021 la fuoriuscita dall’insediamento di La Barbuta e Monachina di una decina di famiglie per una spesa a famiglia pari a 345.454 euro ed una spesa procapite superiore ai 63.000 euro.
Somme gestite da chi vincerà l’appalto di prossima uscita. Neanche il Buzzi degli anni d’oro avrebbe sognato una torta così ricca!
E così anche nel 2017 i rom continueranno a fare i rom dentro i campi, i giornalisti ad ascoltare il nulla, Virginia Raggi a giocare con la tastiera del potere e Beppe Grillo a spellarsi le mani dagli applausi in un teatrino che potrebbe finire in autunno.
Dopo le elezioni politiche, a Roma, sarà probabilmente un’altra storia.
Carlo Stasolla
Presidente Associazione 21 luglio
(da “il Fatto Quotidiano”)
argomento: Roma | Commenta »
Giugno 5th, 2017 Riccardo Fucile
“IL NOSTRO SINDACO SARA’ DAVIDE”… RIMOSSO STRISCIONE CHE CHIEDEVA LE DIMISSIONI DI MINNITI
Invece del nome del candidato sindaco, domenica prossima sulla scheda elettorale per le amministrative di Budrio scriveranno il nome di Davide Fabbri, il barista ucciso a Riccardina la sera del primo aprile, per il cui omicidio è ricercato il latitante serbo Norbert Feher, alias Igor Vlacavic.
LA PROTESTA
È il nuovo piccolo segnale di protesta degli amici di Davide che in questi giorni stamperanno anche appositi volantini e santini elettorali con il volto di Davide Fabbri e il suo nome: «Annulleremo il nostro voto perchè siamo sfiduciati dalla politica. Grandi promesse da campagna elettorale, e poi? Nella quotidianità ?
Per questo è partito già un passaparola tra le diverse frazioni di Budrio con l’obiettivo di allargare l’iniziativa. Il nostro sindaco l’11 giugno sarà Davide».
LO STRISCIONE
Appena tre giorni fa gli stessi amici di Davide hanno appeso due striscioni di protesta contro il ministro dell’Interno, Marco Minniti e uno è stato rimosso la sera stessa dal guardrail, per motivi di viabilità , ha poi spiegato il sindaco di Budrio, Giulio Pierini. Sono intervenuti i vigili urbani su segnalazione dei carabinieri.
(da “il Corriere della Sera”)
argomento: denuncia | Commenta »
Giugno 5th, 2017 Riccardo Fucile
“MUSULMANI NON TERRORISTI? E’ COME LIBERARE 10 LEONI E DIRE CHE SOLO 4 SBRANANO”… REAZIONI PESANTI SUL WEB TRA OVVIE ACCUSE DI RAZZISMO E RICHIESTE DI APERTURA DI INCHIESTA… COME SE NON SI SAPESSE CHE IL LORO PROTETTORE E’ SALVINI
Dire “non tutti i musulmani son terroristi” è come liberare 10 leoni in città e dire: “Tranquilli, solo 4 sbranano. Gli altri son innocui…”.
Sta scatenando una bufera sui social il tweet del Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia. Al Coisp stanno rispondendo in tanti, pan per focaccia si potrebbe dire.
C’è chi accusa il sindacato di razzismo e chi di fascismo e anche chi chiede che venga aperta un’inchiesta. C’è anche chi fa ironia dicendo che anche Hitler e Breivik erano “musulmanissimi”.
Il tweet è stato anche ritwittato 235 volte e ha ricevuto, allo stato, 262 like.
Il Coisp non è nuovo a polemiche del genere. Un anno fa aveva postato un vecchio fotomontaggio per dimostrare che un migrante stava in piedi in acqua, mentre gli altri annegavano.
Ed è lo stesso sindacato che in passato aveva polemizzato e persino querelato la madre di Federico Aldrovandi.
E’ risaputo che il loro protettore è Salvini, è detto tutto.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
argomento: Razzismo | Commenta »
Giugno 5th, 2017 Riccardo Fucile
MA ORA SOSTIENE CHE LA QUERELA E’ UNA FORMA DI CENSURA
Matteo Renzi non è più Presidente del Consiglio ma continua a voler tappare la bocca ai cittadini onesti. Uno di questi è il fiorentino Maurizio Martigli che è stato querelato da Renzi per diffamazione.
Lo scorso luglio il nostro eroe si era rivolto in maniera offensiva a Renzi definendolo un “pezzo di merda”. In questi giorni sta piangendo su Facebook perchè il Segretario del PD ha deciso di querelarlo. Quel video è stato solo uno dei numerosi attacchi personali di Martucci a Renzi.
Chi è Maurizio Martigli, il Cittadino Onesto
Per chi non lo conoscesse Martigli è l’autore del canale YouTube ATTACCO AL POTERE (tutto maiuscolo). Nei suoi video Martigli parla di tutto: dalla “piaga dell’abusivismo” alla geoingegneria clandestina. Dal decreto “salva banche” alla piaga dei vaccini e dei microchip del NWO. Argomenti tutti molto scomodi ai Poteri Forti e soprattutto “grandi verità ”. Nel 2015 Claudio Messora (noto anche come ByoBlu) raccolse la testimonianza “shock”, Martigli raccontava di essere stato pagato 50 euro per votare Renzi alle primarie.
Martigli ama definirsi Cittadino Onesto e in quanto tale non è disposto a stare in silenzio quando vede un’ingiustizia. Perchè lui ha un’arma e non ha paura di usarla. Anzi ne ha due: una webcam e una connessione ad Internet
Quando Martigli chiedeva a Renzi di querelarlo
Nel video incriminato Martigli, dopo aver scoperto la “truffa” degli 80 euro, accusa Renzi di aver distrutto la dignità degli italiani. Martigli è informatissimo, infatti ci spiega che “gira voce su Facebook” che dietro il bonus degli 80 euro ci sia una inganno: se perdi il lavoro non hai diritto al bonus. Questo ovviamente è perchè sotto una determinata soglia di reddito non si pagano le tasse e quindi il bonus non è dovuto. Ma Martigli non ci sta ad informarsi o argomentare: vuole solo sfogarsi e insultare. Senza accorgersi di non essere al bar ma su YouTube.
Ora finalmente, dopo molti video contro Renzi e il PD Martigli ottiene il tanto sospirato riconoscimento: la querela.
L’ex Presidente del Consiglio certifica nero su bianco di essersi accorto dell’esistenza del paladino del popolo dei cittadini onesti.
E Martigli che fa? Ammette di avere un tantino esagerato a definire l’allora Presidente del Consiglio “figlio di puttana”.
Ma se ha usato parole forti è per colpa di Renzi che porta all’esasperazione i cittadini.
E denunciare lui significa tappare la bocca a milioni di cittadini. Insomma è una censura. E dire che Renzi ha fatto solo quello che Martigli gli aveva chiesto quando diceva “querelami stronzo”.
La gente non è mai contenta.
(da “NextQuotidiano”)
argomento: Renzi | Commenta »
Giugno 5th, 2017 Riccardo Fucile
“A BREVE” UNA GRANDE MANIFESTAZIONE A ROMA… “PORTATEVI UN PANINO”: COME NO, MAGARI ANCHE I POPCORN
Questa volta i Forconi giocano d’anticipo. Se lo Stato si aspetta la rivoluzione annuale tra novembre e dicembre quest’anno il movimento di Danilo Calvani e Pappalardo organizzerà “a breve” una grande manifestazione a Roma. Se ci andate portatevi un panino perchè non se ne andranno facilmente. E già che ci siete anche i popcorn perchè ci sarà da ridere.
Sarà una rivoluzione ma non un colpo di stato quella che i Forconi guidati dall’ex Generale Antonio Pappalardo vogliono organizzare a Roma.
I Forconi stanno tornando e come ogni volta che annunciano una manifestazione a Roma sembra che siano in procinto di arrestare tutti i parlamentari e i ministri.
Da qualche giorno su Facebook circola un video di un comizio improvvisato dell’ex Generale dei Carbinieri Pappalardo che annuncia una nuova manifestazione dei Forconi davanti al Parlamento.
Qualche tempo fa Pappalardo e i Forconi avevano tentato — senza successo — di arrestare l’onorevole Osvaldo Napoli. Ora i Forconi vogliono fare sul serio e andare a Roma a “prendere a pugni” i parlamentari.
Non si sa ancora quando ma sta per succedere.
Lo ha detto Pappalardo invitando gli italiani a tenersi pronti a marciare sulla Capitale con trattori e carriole. L’obiettivo è cacciare questo Parlamento illegittimo di abusivi. Insomma siamo alle solite e con ogni probabilità non succederà nulla.
Anche perchè Pappalardo se la prende con i tassisti, il MoVimento 5 Stelle, la Polizia e molti altri.
Colpevoli di non voler risolvere davvero i problemi del Paese.
Tutti sanno che la “rivoluzione” dei Forconi è come un malanno di stagione.
Di solito infatti viene annunciata — con largo anticipo — tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno. Questa volta invece la rivoluzione “è già iniziata”.
O almeno così dice la pagina Facebook 9 Dicembre Forconi.
Pagina che fa riferimento al MPF acronimo che contiene un acronimo è sta per Movimento PAS (Partito autonomista siciliano) Forconi.
Il MPF è guidato da Danilo Calvani e del quale Pappalardo è segretario politico.
Dal momento che il MPF è contro le banche, le tasse e il Signoraggio il Segretario delle iniziative è Alfonso Luigi Marra.
Antonio Pappalardo è stato eletto nel 1992 alla Camera dei Deputati come indipendente tra le fila del Partito Socialista Democratico Italiano e percepisce un vitalizio pari a 3.108 euro al mese (alla quale va aggiunta la pensione da Generale in congedo).
Niente di illegale, sia ben chiaro, però come non ricordare che l’XI legislatura, quella durante la quale Pappalardo prestò servizio come deputato, viene ricordata come la più breve della storia della Repubblica Italiana.
«Portatevi un panino, la tenda, quello che cazzo volete ma faremo quello che è stato fatto in Romania».
Così Pappalardo dopo aver annunciato una “grande manifestazione” di ggente a Roma. Una manifestazione che non finirà fino a che i Forconi non avranno mandato a casa i parlamentari “corrotti e abusivi”.
Lo scopo non è quello di destabilizzare le istituzioni ma “stabilizzare lo Stato” e “ripristinare la legalità ”.
A fine marzo Pappalardo aveva inviato una lettera ai comandanti delle regioni Carabinieri “perchè sono gli unici a difendere la legalità ”.
Nella lettera Pappalardo chiedeva ai Carabinieri di trasmettere alla magistratura un “ordine di cattura popolare” nei confronti dei membri del Parlamento.
(da “NextQuotidiano”)
argomento: denuncia | Commenta »
Giugno 5th, 2017 Riccardo Fucile
ARRIVA IL CAPOCOMICO A IMPORRE IL SILENZIO, MA FASSINO RILANCIA: “LA APPENDINO SI PRENDA LE SUE RESPONSABILITA'”
Ricorderete sicuramente che l’altroieri il senatore della Repubblica italiana Alberto Airola ha perso la milionesima occasione per stare zitto accusando, in un post diffamatorio e insultante, i media di complotto per i feriti a piazza San Carlo a Torino. Oggi, attraverso il Corriere della Sera, la Appendino ha scaricato il senatore rubricando le sue dichiarazione come “a titolo personale”.
Non contento, il senatore Airola oggi ha avuto la brillantissima idea di criticare la Giunta Appendino, che fino a ieri voleva difendere ma evidentemente la lettura del Corriere deve averlo fatto innervosire, per la location scelta per l’evento: “A posteriori, come opinione personale, dico che forse è stato un errore fare questo evento in una piazza chiusa”, ha detto oggi a Radio Cusano Campus.
Airola, poi ha detto che nel pomeriggio era passato a piazza San Carlo: “Ho visto che c’erano molti controlli, ma c’erano anche molti venditori abusivi di bibite che circolavano nei pressi — afferma Airola a Radio Cusano -. Ho avvertito i vigili, ma non è intervenuto nessuno. I vigili lamentano scarsità di risorse. In questo passaggio di consegne forse il vecchio comandante non ha lasciato un corpo così efficiente, ma è una mia valutazione personale. So che l’amministrazione sta cambiando le cose”. Curiosamente, nessuna di queste critiche è stata fatta ieri: oggi viene fatta cercando di dare la colpa al “vecchio comandante”.
E allora eccola, puntuale, la lavata di capo sul blog di Grillo: «Ps: Alberto Airola si è espresso a titolo personale e non parla a nome del MoVimento 5 Stelle. Tutto il MoVimento 5 Stelle è vicino ai feriti e ai loro familiari, a tutti i torinesi e alla sindaca Chiara Appendino in questo momento di difficoltà ».
Più chiaro di così c’è solo un’espulsione.
Fassino: “Gestione superficiale, solo prassi”.
La gestione di piazza San Carlo per la diretta della finale di Champions “è stata affrontata con superficialità , richiamandosi solo all’ordinarietà della prassi, quando invece erano necessarie misure straordinarie”.
Lo ha detto Piero Fassino, ex sindaco e ora consigliere comunale del Pd, nel dibattito in Sala Rossa dopo le comunicazioni di Chiara Appendino. “È ora – ha aggiunto – che la sindaca Appendino si assuma le responsabilità che competono al suo ruolo, che talvolta sono anche più grandi di quelle dovute”.
Fassino ha giudicato “improprio il riferimento al passato” – il maxischermo nella stessa piazza per la finale di Champions di due anni fa – “perchè la situazione di oggi non è quella del 2015 ed è anzi grave non cogliere le differenze e non aver saputo cogliere le potenziali criticità che questo evento poteva produrre. Detto questo – ha aggiunto – le cose nel 2015 erano state fatte in modo ben diverso. Ogni volta che c’è una difficoltà – ha proseguito, rivolgendosi ala sindaca Appendino – lei cerca di scaricarla su qualcun altro, quasi sempre su di me, ma di questi 1527 feriti non può chiedere conto a me”.
(da “NextQuotidiano”)
argomento: Grillo | Commenta »
Giugno 5th, 2017 Riccardo Fucile
SI MOLTIPLICANO LE DENUNCE DEGLI ABITANTI: “NON NE POSSIAMO PIU’, LE PEGGIORI SONO LE RAGAZZE”… L’ULTIMO ARRESTATO PER TENTATO OMICIDIO E’ FIGLIO DI UNA FAMIGLIA FACOLTOSA
Metti una sera al mare, litorale romano, raduno dei licei di Roma Nord.
Ci sono gli studenti di questo ghetto privilegiato i cui confini sono più sociali che geografici e includono i ragazzini “bene” della Capitale, un aggettivo che comprende l’agiatezza ma (spesso) non la buona educazione.
Tutti insieme a Fregene, nello stabilimento Rivetta a festeggiare la fine della scuola, “l’evento” – come dicono loro – di “Simmachia”, l’associazione studentesca i cui i rappresentanti sono stati eletti in ben 7 scuole: Lucrezio Caro, Farnesina, Mameli, Azzarita, Avogadro, Maria Ausiliatrice, Giulio Cesare, in collaborazione con il Convitto Nazionale.
Insomma tutta la “meglio” gioventù di Roma Nord, spesso al centro di episodi di violenza, di quotidiana maleducazione, sopraffazione e anche droga.
Ancora non sono arrivati a processo i ragazzini che hanno pestato un coetaneo a piazza Cavour l’anno passato («colpevole» di avere sconfinato in una zona non sua), ed ecco che venerdì sera due liceali, un ragazzo e una ragazza finiscono all’ospedale dopo essere stati accoltellati mentre ballavano sulla spiaggia.
«Tutto accade in un attimo», racconta una ragazza presente alla festa. «E. stava ballando tranquillamente quando due ragazzi gli si sono avvicinati, uno lo ha preso e girato di spalle mentre l’altro lo accoltellava. Poi è caduto per terra trascinandosi una ragazza che stava vicino a lui e mentre era a terra è arrivata un’altra coltellata che ha preso lei alla coscia».
Due gli aggressori, uno di loro, A. S., quello che ha dato le coltellate è il pargolo di una famiglia facoltosa e studente non modello di una scuola privata gestita da suore, la S. Maria Ausiliatrice.
Su Facebook la foto di lui spavaldo e tatuato, ma ancora con la faccia da sbarbatello, look da pariolino omologato con il ciuffo phonato e il cappellino.
Avrebbe deciso di punire E. perchè geloso di una ragazza. Adesso è agli arresti domiciliari dopo essersi costituito, assistito da un avvocato, alle prime luci dell’alba. Per lui l’accusa è di tentato omicidio. Il ragazzo ferito è stato invece operato d’urgenza al polmone.
Ancora una volta Roma Nord e i suoi giovani abitanti diventano protagonisti di una notte di violenza, un’altra pagina buia, il racconto di una zona «privilegiata» e dei suoi ragazzi, così assurdamente simile a quello di contesti socialmente e geograficamente distanti.
I ragazzi dei Parioli come quelli di Scampia, uniti dal vuoto e dall’assenza della famiglia, della scuola, delle strutture sociali, ma anche dei modelli culturali.
Qui è stato possibile il caso delle baby prostitute. Qui sono all’ordine del giorno pestaggi e droga.
Basta farsi un giro per piazza Euclide, mitico luogo di ritrovo della gioventù borghese degli anni di piombo, per farsi un’idea di questa fetta di generazione imbottita di beni materiali, a iniziare dalla macchinine, e dalla convinzione che tutto è «movida».
Tanto che a metà marzo è partito un esposto ai carabinieri della compagnia Parioli firmato dagli abitanti delle strade limitrofe alla piazza che non ne possono più delle «baby gang vip», comitive di ragazzini che con microcar e motorini stazionano ogni pomeriggio davanti a palazzi e negozi, ostacolando «lo svolgimento delle attività lavorative, nonchè l’accesso ai residenti nei propri condomini», rendendo impossibile «il passaggio sul marciapiede dei pedoni fra cui anziani o donne con passeggini».
E, dice Elena C., che sta pensando seriamente di traslocare, «se ti permetti di protestare finisce che ti aggrediscono verbalmente e non solo. E le ragazze sono le più violente».
(da “La Stampa”)
argomento: Giustizia | Commenta »