Agosto 17th, 2019 Riccardo Fucile
SALVINI ERA DISTRATTO? PERCHE’ NON E’ SCESO IN MARE CON LA MOTO D’ACQUA PER DIFENDERE I SACRI CONFINI DELLA PATRIA MINACCIATI DAGLI ALIENI?
La macchina dell’accoglienza e dei controlli era stata appena smobilitata dopo l’arrivo dei 27 migranti della Open Arms.
L’allerta è tornata nuovamente alta al molo Favaloro di Lampedusa dopo la segnalazione di un’imbarcazione con 57 migranti a bordo che è riuscita ad arrivare nei pressi dell’isola. L’attracco è atteso a breve.
Sul molo, ci sono già mezzi di soccorso, ma soprattutto uno schieramento imponente di polizia e guardia di finanza, per ricostruire la storia di questa imbarcazione che è riuscita a superare tutti i blocchi e i controlli.
Una motovedetta della Guardia di finanza ha intercettato, nelle acque antistanti all’isolotto di Lampione, una carretta del mare con a bordo 57 migranti. Tutti i profughi sono stati trasbordati sulle unità di soccorso delle Fiamme gialle e della Guardia costiera e poco dopo le ore 22 sono giunti al molo Favarolo di Lampedusa.
Nel gruppo c’è anche un ragazzo che sta male e che è stato subito soccorso, e caricato su una barella, dai sanitari che erano presenti a molo Favarolo
(da agenzie)
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Agosto 17th, 2019 Riccardo Fucile
I DEM CHIEDONO DISCONTINUITA’ DI PROGRAMMI E PERSONE…I NODI SUL PREMIER E SU DI MAIO…CONTE SARA’ DURO CON SALVINI E POI LE DIMISSIONI
Giuseppe Conte ha deciso. Anche se la Lega non dovesse sfiduciarlo, il premier martedì andrà comunque al Colle e si dimetterà .
Il divorzio non consensuale – perchè Matteo Salvini che ha aperto la crisi ora è colui che vuole far finta di niente – avviene attraverso un velenoso scambio di lettere, dal momento che il presidente del Consiglio e il vicepremier leghista non si parlano più. Così come, per adesso, sono chiusi i canali tra i vertici del Movimento 5 Stelle e della Lega.
Piuttosto si sta registando un primo cambio di passo nei contatti tra pentastellati ed esponenti di primo piano del Pd, che iniziano a negoziare nella consapevolezza comune di quanto la strada sia ancora in salita e che quindi tutto possa ancora succedere.
Sta di fatto però che, fonti degne di questo nome, confermano che sono in corso contatti tra la segreteria di Nicola Zingaretti e lo staff di Luigi Di Maio.
Affinchè qualcosa si concretizzi, occorre però voltare davvero pagina. Lo scambio odierno di missive sullo sbarco di minori non accompagnati dalla Open Arms segna la rottura fra Conte e Salvini sul tema dell’immigrazione.
Nella sua risposta Salvini marca nettamente la distanza dalla decisione del premier – definita “un pericoloso precedente” – e si spinge fino a sfidare “l’avvocato del popolo” sul piano giudirico.
Alla fine però deve piegarsi al fatto che dopo l’evacuazione dei “presunti malati” sbarchino da Open Arms anche quelli che definisce “presunti minori”.
Parole infuocate in questa calda crisi di ferragosto, quasi un testamento di un Governo in limite mortis, in vista del 20 agosto, giorno in cui il premier parlerà al Senato.
È infatti qui, nella Camera alta, che il premier terrà un discorso durante il quale prenderà atto della crisi ormai conclamata. Assicurano quelli attorno a lui che si toglierà parecchi sassolini dalle scarpe e pronuncerà parole durissime contro Salvini. L’obiettivo, evidentemente, è dare segnali indirizzati al Pd nel tentativo di lasciarsi aperta la possibilità di rimanere a Palazzo Chigi anche con un esecutivo M5s-Pd.
Conte, in questi giorni a Roma, è al lavoro per calibrare ogni dettaglio.
In pochissimi riescono a parlare con lui ma, secondo quanto trapela, il presidente del Consiglio già martedì salirà al Colle per rimettere il mandato nelle mani del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
“Non importa ciò che farà la Lega. La fiducia non c’è più”, riferiscono fonti vicine ai vertici pentastellati. Tanto basta per aprire la crisi.
In sostanza, Matteo Salvini potrà anche non presentare una risoluzione contro il premier, quindi nei fatti Conte non sarà sfiduciato, ma come ha detto Luigi Di Maio “ormai la frittata è fatta”.
E il capogruppo Francesco D’Uva oggi aggiunge: “Ora Salvini vuole rivoltarla. Ma non ce la farà ”.
Tuttavia se Conte non sarà sfiduciato, quindi se la Lega non voterà contro, ci sarà sempre uno spiraglio che potrà riaprirsi tra M5s e Lega. Dettaglio di non poco conto se si pensa a quanto sia delicata e complicata questa fase, in cui tutti i partiti stanno, sotto sotto, giocando su più tavoli.
Tuttavia adesso il Movimento 5 Stelle ha bisogno di far sapere che con la Lega è stato chiuso ogni rapporto, così da aprire ufficialmente l’altro forno, quello con il Pd.
Anche perchè i dem non hanno alcuna intenzione di essere utilizzati per alzare il prezzo con Salvini. ln mattinata non a caso è partito il fuoco di fila sul blog delle Stelle contro i ministri leghisti che “si dimettono sempre domani”, perchè “attaccati alla poltrona”. Tutte le dichiarazioni vanno in questa direzione.
C’è il presidente della prima commissione della Camera Giuseppe Brescia per il quale “nessuna ricucitura è possibile”. Nicola Morra non ne vuole sapere già da tempo: “La Lega è traditrice”. Resta da capire quanto durerà questo mood. La fotografia del momento è questa, ma ai colpi di scena e alle giravolte improvvise il governo gialloverde è ormai esperto.
Ciò che è certo è che lunedì Di Maio incontrerà tutti i deputati e i senatori grillini in un’assemblea cruciale per le sorti non solo del governo ma soprattutto del Movimento 5 Stelle
Gran parte del gruppo parlamentare vuole essere coinvolto nella decisione, vuole avere un peso e vuole mettere per iscritto che serve un governo di legislatura, o di ampio respiro che dir si voglia, con il Pd.
Il capo politico però ha la necessità di essere lui a gestire questo eventuale traghettamento dalla Lega al Pd. Attorno a lui però c’è chi vuole spazio, c’è chi ritiene che tutta l’attuale classe dirigente debba mettersi da parte perchè responsabile del fallimento.
Chi è stato emarginato nell’esperienza gialloverde, ora vuole emergere. Ed è evidente che il negoziato passa per le condizioni che porterà il Pd guidato da Nicola Zingaretti. “Profonda discontinuità , negli uomini e nei programmi”, è la formula che trapela dal Nazareno.
Ciò significa esclusione dal Governo di chi ha fatto parte dell’esperienza gialloverde e un’agenda che smonti i provvedimenti chiave a parte dal Decreto Sicurezza.
Ecco il punto: il “Governo del ribaltone” incrocia il ribaltone dentro M5S. È questo il vero dilemma nello stato maggiore pentastellato. La paura è che a Di Maio possano essere messe davanti condizioni indigeribili, ma le persone più vicine a lui sono convinte che gli spigoli possano essere smussati e la prova starebbe anche in questo inizio di negoziato con il Pd. Se è un’illusione lo si vedrà nei prossimi giorni.
Ma a curare i rapporti con il Pd c’è anche quell’ala grillina che ha sempre contrastato le politiche di Matteo Salvini soprattutto in tema di immigrazione.
Ed è per questo che un ruolo particolarmente attivo lo ha Roberto Fico, presidente della Camera, anima dei più ortodossi, in costante contatto con il capogruppo dem Graziano Delrio.
C’è poi il capitolo che riguarda il Contratto di Governo, per esempio “alla tedesca” come ha ipotizzato Delrio. Come si metteranno d’accordo Pd e M5s sul reddito di cittadinanza che per i grillini è intoccabile? E sul salario minimo le cui proposte sono diverse?
Sugli immigrati, oggi, la prima vera apertura al Pd l’ha fatta Conte, che nei giorni scorsi è anche riuscito a incassare un mezzo plauso da parte di Zingaretti.
Molto dipenderà dal discorso del premier in Aula e da come proseguiranno i negoziati appena iniziati nella consapevolezza che oltre ad essere difficile c’è anche poco tempo.
(da “Huffingtonpost”)
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Agosto 17th, 2019 Riccardo Fucile
IL PD ALL’ATTACCO: “IL CODARDO SA DI NON AVERE L’IMMUNITA’ DEL CASO DICIOTTI, STAVOLTA I GRILLINI IL CULO NON GLIELO SALVANO”
Ma quale lealtà , Salvini ha solo paura delle inchieste.
Il Pd interpreta così l’apparente passo indietro del ministro dell’Interno sui minori della Open Arms, che finalmente potranno scendere dalla nave della Ong: “Accetto, mio malgrado, la tua decisione”, scrive Salvini a Conte.
Il più duro – nell’interpretare la mossa del vicepremier – è il senatore dem, Davide Faraone (che è stato per giorni a bordo della Sea Watch): “Salvini è finito in minoranza in Senato e sa che non ci sarà più la giunta per le autorizzazioni disposta a salvargli il sederino. Il solito codardo”, scrive sui social. Allusione al caso Diciotti quando – dopo un referendum su Rosseau – i 5Stelle votarono no all’autorizzazione a procedere il vicepremier leghista.
“Salvini ha un paura gigantesca di essere processato. Questa volta i grillini non lo salverebbero”, dice la deputata dem Alessia Morani su Twitter
Anche il senatore Pd Margiotta sottolinea la differenza con il caso Diciotti. Il venir meno del sostegno dei 5Stelle.
Anche il senatore ex M5S Gregorio De Falco commenta il passo indietro del ministro dell’Interno. E sottolinea che Salvini cita una competenza del premier ormai inesistente dopo il decreto sicurezza bis. “Salvini consente lo sbarco dei minori, ma si nasconde inventando una competenza del Presidente del Consiglio che non esiste”, visto che che il “Sicurezza bis vuole solo che venga informato”
(da agenzie)
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Agosto 17th, 2019 Riccardo Fucile
SIAMO NELLA FASE DELLE IMMAGINI DEI FIORI DI ZUCCA, MEGLIO STARE LONTANI DAI COMIZI (MA DOMANI SERA A MASSA NON ASPETTANO L’ORA DI VEDERLO)
Niente immagini da leader acclamato dalle folle. Nessuna posa da duro. Matteo Salvini in queste ore declina la sua immagine in versione bucolica. Prevalentemente nel verde. Con foto scattate nel corso della vacanza toscana a casa del “suocero” Denis Verdini, padre della fidanzata Francesca.
Prima c’è il grappolo d’uva, nella foto postata ieri, con la scritta “qualche ora di riposo in campagna”.
Poi è la volta dei fiori di zucca, in un’immagine di oggi.
E infine c’è la corda della tenerezza, toccata con l’immagine della figlia.
È lo stesso Salvini che chiedeva di tenere i bambini lontano dalla politica, versione utilizzata contro il videomaker di Repubblica Valerio Lo Muzio, dimenticando che allora il caso non era il figlio 16enne ma l’uso improprio di un mezzo della polizia (la moto d’acqua) e i metodi riservati al giornalista dagli uomini della sicurezza?
Certo, è lo stessa versione rassicurante diffusa sul fronte politico nelle ultime ore nei confronti dei 5Stelle con frasi del tipo “il mio telefono è sempre acceso” e poi con quel “accetto mio malgrado” usato nei confronti di Conte – pur tra mille dintinguo – sulla vicenda Open arms e lo sbarco dei minori a bordo
Di sicuro i metodi della “Bestia”, l’agguerrita macchina social nelle mani dello spin doctor Luca Morisi, non sono cambiati.
Lo provano il “referendum” social contro Saviano sul caso Open Arms e anche l’attacco a Murgia e Littizzetto su account della galassia salviniana.
Intanto uno smacco social arriva per Salvini dal successo di un post Facebook del premier Conte. La lettera polemica inviata dal premier al ministro dell’Interno – nella giornata di Ferragosto, sul caso Open Arms – ha ottenuto 318mila like e 142mila condivisioni. Mentre la replica di Salvini a Conte ha “incassato” solo 115mila like e 22mila condivisioni.
(da agenzie)
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Agosto 17th, 2019 Riccardo Fucile
“SALVINI DICE CHE HA FATTO RICORSO CONTRO AL SENTENZA DEL TAR? CI VUOLE LA FIRMA DI CONTE, NON CI E’ STATO NOTIFICATO ALCUN RICORSO”… “NON CI SARA’ ALCUN SEQUESTRO DELLA NAVE, HA RISPETTATO LE LEGGI, SONO FIDUCIOSO CHE VERRA’ CONCESSO LO SBARCO DALLA MAGISTRATURA”
Arturo Salerni, avvocato da sempre impegnato in battaglie per i diritti umani, è ad Agrigento per seguire da vicino la situazione della Open Arms bloccata davanti a Lampedusa
È sua, tra gli altri — dell’avvocato Arturo Salerni — la firma sulla vittoria della battaglia legale che, per la prima volta, ha visto un tribunale amministrativo, il Tar del Lazio, annullare il divieto di sbarco per una nave ong — la Open Arms — in Italia voluto dal ministro Matteo Salvini e controfirmato dai suoi colleghi del M5S Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta ai sensi del decreto sicurezza bis.
Arturo Salerni, avvocato da sempre impegnato in battaglie per i diritti umani, è ad Agrigento per seguire da vicino la situazione della Open Arms bloccata davanti a Lampedusa.
Ieri ha consegnato un lungo esposto al Procuratore aggiunto Salvatore Vella con il quale si chiede di accertare, in relazione al blocco della nave, se ci sia e ci sia stata l’integrazione dei reati di sequestro di persona, violenza privata, abuso d’atto d’ufficio e omissione d’atti d’ufficio a carico di coloro che stanno impedendo l’attracco dell’imbarcazione.
E chiede anche in via urgentissima l’autorizzazione allo sbarco viste le condizioni igieniche, sanitarie e di sicurezza sia dei passeggeri che dell’equipaggio. Ora lo sbarco dei 27 minori non accompagnati.
Il Tar ha dato ragione a Open Arms, permettendole di entrare in acque italiane, annullando il divieto in virtù della «situazione di eccezionale gravità ed urgenza» a bordo della nave.
Avvocato, il ministro Salvini ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar. Cosa accadrà ?
Il ricorso al Consiglio di Stato non ci è stato ancora notificato. Ma credo che ci siano dei problemi per farlo. Alla fine, di fatto, tocca al presidente del Consiglio decidere se dare mandato all’avvocatura dello Stato: soprattutto di fronte a un conflitto, la questione va al premier. E non mi pare che le posizioni siano univoche… Ecco perchè mi sembra che, da questo punto di vista, la situazione sia ferma. Di certo noi ancora non abbiamo avuto notifica.
Qual è la situazione a bordo della nave?
Sono a bordo i medici e gli ispettori inviati dalla procura della Repubblica: ho parlato stamattina con il sostituto procuratore. Open Arms ha mandato un rapporto dettagliato sulla insostenibilità della situazione, non solo in relazione ai minori a bordo ma che riguarda la situazione complessiva della nave. Abbiamo servizi igienici saltati, in una situazione sanitaria e psicologica complessiva sempre più complessa e al limite dell’ingestibilità . Persone allo stremo. La procura mi sembra disponibile a trovare una soluzione a tutto, ora stanno facendo un’ulteriore ispezione.
Salvini insiste sul fatto che la nave doveva andare in Spagna e che la giurisdizione fosse di Madrid, visto che Open Arms batte bandiera spagnola.
Mi pare che il Tar abbia affermato che la gestione era nostra: era un atto italiano a impedire l’ingresso in acque italiane. Il tribunale dei minori poteva avere problemi di giurisdizione in acque internazionali, anche se, pure lì, noi sostenevamo il contrario. E, come noi, lo pensava il Garante nazionale delle persone private della libertà , che segue con preoccupazione gli sviluppi della situazione e che ha inviato un lungo parere motivato al merito. Questo problema comunque non c’è più: ora siamo in acque italiane e il Tar ha ritenuto la propria giurisdizione naturalmente su un atto firmato da tre ministri. La situazione è quella che è: stanno da troppe ore fuori dal porto, qualcuno è stato sbarcato per ragioni mediche. Poi la situazione si è fermata. Il tribunale dei minori ha nominato i tutori per i minori, che ora per fortuna stanno sbarcando. Oggi, con i tutori, siamo stati dal pm. Aspettiamo. Credo che la situazione si sbloccherà nelle prossime ore e so che c’è una disponibilità della prefettura, anche per le altre persone ancora a bordo.
C’è la possibilità che intervenga un provvedimento di sequestro preventivo come accaduto in altri casi passati, per esempio con la Sea Watch 3 e con nave Alex di Mediterranea Saving Humans?
No. Credo piuttosto che si arriverà finalmente a una autorizzazione allo sbarco. Non si sono gli elementi per il sequestro della nave, che è entrata legittimamente in Italia con ordine giudiziale. Più legittimo di così! Non c’è stata alcuna forzatura: Open Arms non ha mai voluto farla. Abbiamo sempre aspettato pazientemente.
Cosa si poteva chiedere, in termini giuridici, alla Spagna?
Distinguerei i piani. Da un lato, a bordo ci sono dei naufraghi che devono essere sbarcati. Distinta e diversa è poi la questione dei percorsi di richieste di protezione internazionale e di ricollocazione nei diversi paesi: una questione immediatamente successiva, ma comunque successiva. Il naufrago, secondo le convenzioni internazionali, ha diritto sbarcare in un porto sicuro nel più breve tempo possibile. Peraltro c’è una situazione di insostenibilità : sono saltati i servizi igienici a bordo. Non si può più tollerare questa situazione. Qualunque sia poi il destino individuale dei singoli naufraghi.
Pensate a ulteriori azioni legali nei confronti del comportamento del Ministero dell’Interno?
Noi vogliamo che la situazione si sblocchi. Le azioni, anche quelle di carattere penale che abbiamo intrapreso — come gli esposti — sono finalizzate a porre fine alla situazione attuale. Poi si vedrà . Vogliamo solo che termini una situazione che riteniamo illegittima, e che siano salvaguardati i diritti di tutti. E anche del nostro povero equipaggio, che veramente non ce la fa più.
(da Open)
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Agosto 17th, 2019 Riccardo Fucile
SALVINI: “MI HANNO RIFERITO CHE 8 SONO MAGGIORENNI”… AMMESSO CHE SIA VERO, NON CAMBIA UNA MAZZA: HANNO TUTTI DIRITTO AD ESSERE SBARCATI, DOMANI TE LO FARANNO CAPIRE…E I MINORENNI CHE HAI TENUTO IN OSTAGGIO DOVEVANO ESSERE PORTATI A TERRA PER LEGGE 6 GIORNI FA
Hanno toccato finalmente terra, dopo due settimane, 27 ragazzi — minori di 18 anni — non accompagnati per i quali è stato autorizzato alla fine lo sbarco dalla nave umanitaria
Open Arms bloccata davanti a Lampedusa senza il permesso di entrare in porto. Sono arrivati al molo Favarolo di Lampedusa. Quattordici minori sono stati trasbordati nella motovedetta della guardia costiera e tredici in quella della guardia di finanza.
«Terminata evacuazione dei minori non accompagnati», twitta la ong. «Che poi sarebbero ragazzi di 16, 17 anni. Soli. Molte lacrime. Hanno lasciato amici e compagni di viaggio. Vi auguriamo il meglio. E andiamo avanti. Per tutti».
Subito dopo lo sbarco nel molo Favaloro sono stati condotti dalla polizia nell’hotspot di Lampedusa, in contrada Imbriacola. Si tratta di 13 eritrei, 5 sudanesi, due del Ciad, due del Gambia, un ghanese, un ragazzo del Mali, un nigeriano, un etiope e un egiziano.
La Ong spagnola su Twitter aveva spiegato che, una volta ricevuto l’autorizzazione allo sbarco aveva «bisogno del tempo necessario per comunicare la notizia in modo da garantire l’equilibrio e la serenità di tutte le persone a bordo. Ci auguriamo che oggi possano scendere tutti».
A bordo, a poche centinaia di metri dalla costa di Cala Francese, restano ancora 107 persone. «C’è una situazione di emergenza sanitaria», ha detto oggi il presidente del Parlamento europeo. L’Italia «deve autorizzare lo sbarco».
Nel frattempo la Procura di Agrigento, dopo aver acquisito alcuni documenti dalla Guardia costiera, ha disposto un’ispezione medica a bordo della Open Arms per accertare le condizioni igienico-sanitarie dei 134 naufraghi che da 16 giorni si trovano in mare.
Una decisione che è arrivata in seguito all’apertura del fascicolo da parte della Procura, al momento senza indagati, per sequestro di persona, violenza privata e abuso in atti d’ufficio.
In serata la dichiarazione di Salvini sui social: “Mi riferiscono (chi non si sa) da Lampedusa che dei 27 immigrati per i quali è stato ordinato lo sbarco in quanto minorenni, già 8 si sono dichiarati maggiorenni!”
Forse il sequestratore di persone non ha ancora capito che, minorenni o meno, DEVONO ESSERE TUTTI ACCOLTI IN BASE AL DIRITTO INTERNAZIONALE.
I minorenni 19 o 27 che siano, avrebbero dovuto essere sbarcati IMMEDIATAMENTE, come segnalato dal Tribunale dei minori e non dopo sei giorni: da qui il sequestro di persona.
(da agenzie)
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Agosto 17th, 2019 Riccardo Fucile
LA RAGAZZA DI ORIGINE PERUVIANA FUNGEVA DA INTERPRETE NELLA QUESTURA DI MILANO… COME HA CRITICATO SALVINI PER IL CONTRATTO DELLA SUA CATEGORIA, DAL VIMINALE ERA ARRIVATO IL LICENZIAMENTO AD PERSONAM
«Quello che leggo nelle motivazioni fornite dal Ministero è che io in ragione della mia nazionalità non posso fare bene il mio lavoro», ha detto Elizabeth Arquinigo Pardo.
La ragazza che era stata licenziata in tronco dalla Questura di Milano dopo aver espresso critiche contro Matteo Salvini, ha vinto la causa contro il Ministero dell’Interno.
A motivare la decisione del Tribunale di Como non è però la presunta discriminazione a sfondo politico, ma una discriminazione sulla base della nazionalità , tenuto conto «dell’infondatezza delle ragioni fornite dal Ministero che giustificano il suo licenziamento».
«Ho cercato di avere giustizia e ho lottato fino in fondo per dimostrare le difficoltà che si incontrano quando si è considerati stranieri in Italia, il fatto che questo possa anche implicare licenziamenti arbitrari», ha detto la ragazza a Open, «ma anche perchè dopo il mio licenziamento ho ricevuto messaggi di persone nella mia stessa situazione, che non sono potute andare fino in fondo perchè non avevano i mezzi per farlo»
Il licenziamento
Arquinigo, ventinovenne nata in Perù che vive in Italia da 19 anni, lavorava come interprete alla Questura di Milano, dove si occupava di tradurre i colloqui dei richiedenti asilo. Il suo era un contratto di collaborazione con l’agenzia europea Easo, stipulato attraverso una cooperativa che aveva ricevuto l’appalto per fornire il servizio.
Il 14 febbraio 2019 però, il datore di lavoro, come si legge nella sentenza, «le aveva comunicato l’anticipato recesso unilaterale dal contratto, invitandola a non presentarsi l’indomani al lavoro, indicazione da lei disattesa, in quanto si era recata nella Questura di Milano, ma ne era stata “allontanata, senza motivazioni, se non l’indicazione informale di una direttiva ad personam giunta in tal senso nientemeno che dal Ministero dell’Interno».
I sospetti di discriminazione a sfondo politico
La ragazza non ha potuto fare a meno di collegare l’avvenimento con la pubblicazione a novembre del suo libro Lettera agli italiani come me, in cui denuncia le discriminazione subite da coloro che in Italia vengono considerati stranieri, dalla società e dalle istituzioni. Ma anche con il pubblico scambio di opinioni avuto a ottobre 2018 con il vicepremier Matteo Salvini, in cui la ragazza criticava il rallentamento delle procedure di ottenimento della cittadinanza in seguito all’approvazione del decreto sicurezza.
Convinzione rafforzata dal fatto che in concomitanza del suo licenziamento, spiega la ragazza, ai suoi colleghi è stato chiesto di firmare un documento in cui dichiaravano di non far parte di nessuna associazione, movimento o gruppo politico che possa ritenersi incompatibile con il suo ruolo o rappresentare un conflitto di interesse.
Ad Arquinigo, il documento non era mai stato fatto firmare: «Noi interpreti abbiamo un codice deontologico che ci obbliga a non diffondere informazioni sensibili, ma non ci vieta di fare attivismo e avere opinioni fuori dal luogo di lavoro», aveva spiegato la ragazza in un’intervista Open.
La sentenza
Il ministero dell’Interno ha negato qualsiasi discriminazione a sfondo politico, ma ha giustificato l’interruzione dell’incarico con un aumento, nei mesi in cui Arquinigo era stata operativa, di richieste di protezione internazionale da parte di cittadini peruviani.
Il Tribunale ha condannato questa motivazione, affermando che l’individuazione da parte della direzione centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere del ministero dell’Interno di una correlazione tra la presenza di Arquinigo in questura e l’aumento delle richieste di protezione internazionale dei suoi connazionali era approssimativa.
Nella comunicazione del Ministero non veniva infatti effettuato un confronto con le variazioni di richieste d’asilo registrate nello stesso periodo in altre città italiane o europee. Nè è stato comunicato se, dopo l’allontanamento della ragazza, il numero di richieste sia diminuito. Per questo il Tribunale ha definito l’accusa che ha portato all’interruzione dell’incarico di Arquinigo, «non solo indimostrata, ma neppure sostenibile a livello indiziario».
Ma soprattutto, si legge nella sentenza, «tale provvedimento si eÌ€ basato sul sillogismo, del tutto indimostrato, che l’incremento delle domande di asilo dei cittadini peruviani era stato favorito unicamente dall’illegittimo interessamento di un’altra persona, che (…) aveva la loro medesima nazionalitaÌ€».
Per questo, quella condannata dai giudici è una discriminazione in base alla nazionalità , che contravviene l’art 43 co 1 D Lgs 286/1998 TU Immigrazione.
Estratto della sentenza
«Quello che leggo nelle motivazioni fornite dal Ministero è che io in ragione della mia nazionalità non posso fare bene il mio lavoro», ha detto la ragazza a Open, «Io ho letto questo, il fatto che come professionista io non sia in grado di svolgere il mio lavoro in modo neutrale, che il mio avere origini straniere potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza pubblica».
Per Arquinigo però, le motivazioni fornite dal Ministero, che il giudice ha definito «infondate» restano comunque un pretesto per coprire un rifiuto delle sue posizioni politiche.
«Non ho elementi per provarlo, ma con la questura e con Easo collaboro da agosto 2018 e mi sembra strano che solo dopo lo scambio di lettere con Salvini e la pubblicazione del libro abbiano iniziato ad avere sospetti sulla mia professionalità », ha affermato.
(da Open)
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Agosto 17th, 2019 Riccardo Fucile
BATTUTA DALLA ENNESIMA REPLICA DEL POLPETTONE PILCHER
Matteo Salvini, annoiato dalla crisi di governo, potrà sicuramente rilassarsi con un po’ di tv, visto che c’era lo show di Lorella Cuccarini.
La ballerina sovranista che in diretta tv ci ha rivelato che l’Italia non votava da dieci anni quando finalmente lo ha fatto consentendo il trionfo di Matteo, arrivato addirittura terzo.
E chi c’era proprio ieri in televisione? Ma proprio lei, Lorella Cuccarini. Che presentava il suo Grand Tour con Angelo Mellone, il quale anni fa veniva etichettato in quota Gianfranco (Fini) all’epoca del suo approdo in tv.
E com’è andata con gli ascolti?
Il film tv della serie Rosamunde Pilcher ‘Un piacevole imprevisto’ incassa la prima serata per Canale 5 grazie a 1 milione 844mila spettatori pari al 12% di share.
Continua poi il ‘Grand Tour’ italiano di Lorella Cuccarini e Angelo Mellone seguito ieri, nella prima serata di Rai1, da 1 milione 491mila telespettatori con il 9,8% di share.
Su Rai2 prima serata in giallo con il film ‘Tutta la verità su mia madre’ che ha totalizzato 1 milione 32mila telespettatori, pari al 6,8%.
Da segnalare nella giornata la diretta del Palio delle Contrade da Siena che su Rai2 ha ottenuto 1 milione 27mila telespettatori con il 9,9% di share.
Rai1 al vertice del preserale con ‘Reazione a Catena’ che ha registrato il 23% di share, pari a 2 milioni 897mila telespettatori, e dell’access prime time con ‘Techetechetè’ che ha totalizzato il 18,2% di share grazie a 2 milioni 985mila telespettatori.
Le reti Rai si sono aggiudicate le 24 ore con una media di 2 milioni 644mila telespettatori e il 34,36% di share. Alle reti Mediaset prima e seconda serata con, rispettivamente, 5 milioni 466mila e 2 milioni 451mila spettatori.
Sì, avete letto bene: il miliardesimo polpettone della Pilcher mandato per l’ennesima volta in tv ieri ha battuto la Rai sovranista. E in una situazione del genere non è strano che Heather Parisi arrivi a gettare sale sulle ferite.
Andrà meglio la prossima volta.
(da “NextQuotidiano”)
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Agosto 17th, 2019 Riccardo Fucile
CERCA DI ARRUOLARE UN PEZZO DI STORIA TRA I SOVRANISTI MA GLI VA MALE : “E’ L’ITALIA CHE TI MANDA AFFANCULO”
Che dire? Mentre la gente soffre sull’Open Arms grazie alle vessazioni aggiuntive di Capitan Nutella, nono avendo altro da fare, Salvini ha cercato perfino di appropriarsi del Palio di Siena e di annoverarlo nel campo sovranità , dimostrando di confondere la storia e le tradizioni con i rutti sguaiati e la rozzezza falso-cristiana dell’Italia razzista
Che ha detto il capo leghista? “Pazzesco, incredibile, fantastico PaliodiSiena! L’Italia delle tradizioni e dei campanili, l’Italia che non molla mai”
E sono piovuti i commenti ironici di molti utenti sul web:
“L’Italia che lei vuole mantenere, con questo campanilismo ignorantista, razzista e bigotta…”
“se hai visto il palio dovresti aver notato che non è una buona annata per i gialloverdi.. che ne dite di togliere il disturbo?”
“Impegnati come si è impegnato Remorex a vincere. Cialtrone.”
“Ha vinto un cavallo senza fantino. Vuol dire che si può fare a meno delle zavorre come te.”
“che palle, mo mi devi togliere pure il piacere del palio? Devi proprio mettere bocca su tutto, lavorare mai eh?”
“Sei un troll di te stesso, si parla di porti e twitti sul palio di Siena, stasera sagra o cenetta romantica? Non sei un ministro, sei un influencer per ragazzini!”
“Mentre tu guardi il palio di Siena e combatti le ong, ti volevo ricordare che nei #portichiusi continuano ad arrivare barche con droghe varie…”
“l’Italia che ti manda affanculo ”
(da Globalist)
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