Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
“SERVE UN GOVERNO DI SOLIDARIETA’ NAZIONALE SUL MODELLO ANDREOTTI DEL 1976”
Un centrista, dichiaratamente democristiano, che non ce la fa più a tollerare la deriva estremista di destra e xenofoba di Salvini
“Il centrodestra non esiste più quello che propone Salvini è una cosa diversa e a Berlusconi conviene starne fuori”. Lo dice Gianfranco Rotondi, presidente della fondazione Dc e vice capogruppo alla Camera di Forza Italia, che lunedì è andato a Palazzo Grazioli per sostenerlo.
“Come diceva Lenin i fatti hanno la testa dura e un governo istituzionale – spiega Rotondi – sgonfierebbe la bolla speculativa di un governo che ha fatto propaganda. Berlusconi trasformò il Msi in una forza moderna. Salvini ci riporta indietro a una destra estrema alleata in Europa di Le Pen e con tratti xenofobi. Aggravati da un uso blasfemo dei simboli religiosi”.
“Ho ricordato a Berlusconi – rivela Rotondi in un`intervista per Avvenire – che in Europa il Ppe rifiuta ogni alleanza con Le Pen e con le destre. Lui deve fare lo stesso. Renzi sulla Rete è continuamente ingiuriato dagli M5S, ma da uomo di Stato dice: “Avanti l`Italia, non facciamo aumentare l`Iva al 25% abbracciamo il nemico e usciamo da questa situazione. Penso che Forza Italia debba fare lo stesso”.
Il presidente della fondazione Dc vede “un governo di solidarietà nazionale sul modello di quello che Andreotti ebbe il coraggio di fare nel 1976. In alcune aree del Paese comunisti e democristiani si picchiavano, ma Berlinguer e Moro diedero vita ad un governo degli opposti. Berlusconi è con la Merkel il leader poi importante del Ppe non può allearsi con Salvini sapendo di perdere voti ma deve accettare la sfida di un governo di solidarietà nazionale. Il Paese è avvelenato e non ha bisogno di politiche che gettano benzina sul fuoco. Ma guai – chiosa Gianfranco Rotondi – se nascesse un governo Pd-M5s. Un governo del genere deve coprirsi anche sul centrodestra. E sarebbe anche l`occasione per approvare un piano di riforme istituzionali pronto da anni, non c`è solo il taglio dei parlamentari”.
“Per fare riforme e legge elettorale serve un patto di legislatura, come dice Bettini. Ammodernare le Istituzioni è un chiodo fisso anche di Berlusconi. Occorre umiltà e assenza di pregiudizi. Prendiamo molti interventi del premier Conte. È una figura alla quale guardiamo con molta attenzione, anche per il futuro, conclude.
(da agenzie)
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Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
IL GOVERNO CONTE NE HA RINVIATO L’ENTRATA IN VIGORE… E ALLA FINE LA CIFRA E’ RADDOPPIATA FINO A 23 MILIARDI
Le clausole di salvaguardia dell’IVA sono l’argomento del giorno: il MoVimento 5 Stelle prima e la Lega dopo hanno accusato, come sempre, i “governi precedenti” per i 23-24 miliardi pronti a scattare dal 2020 se non si trovano i soldi per annullarle. Facciamo quindi un po’ di storia delle clausole di salvaguardia IVA per ricordare chi le ha messe: il primo a farlo con la manovra dell’estate del 2011 fu il governo Berlusconi, spinto dalla necessità di far fronte a una crisi rovinosa dei conti pubblici e a una continua impennata dello spread.
Il governo Conte nell’ultima legge di Bilancio non ha reperito le risorse per evitare l’aumento, si è limitato invece a rinviarne l’entrata in vigore, riservandosi di trovare le risorse in un secondo momento.
In questo modo la cifra si è quasi duplicata rispetto all’eredità del governo Pd. Attualmente le clausole costituiscono delle coperture “di salvaguardia”, che scattano automaticamente nel caso in cui il governo non riesca a far fronte in altro modo alle spese previste.
Prevedono a partire dall’1 gennaio 2020 l’aumento dell’aliquota ordinaria dell’Iva dal 22 al 25,2% e di quella ridotta dal 10 al 13%, e a partire dall’1 gennaio 2021 l’aumento dell’aliquota ordinaria al 26,5%.
Bisogna quindi reperire oltre 23 miliardi nel 2020 e circa 28 nell’anno successivo.
(da “NextQuotidiano”)
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Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
“PER UN CONSENSO DI MERDA, INSEGUONO I VOTI DI QUATTRO SFIGATI CHE NON HANNO MAI FATTO UN CAZZO IN VITA LORO: ORA BASTA!”
Insulti razzisti alla figlia di Germana Paoletti, assessore alle Politiche sociali ed educative del Municipio X di Roma.
L’episodio si è verificato a Rocca di Mezzo, in Abruzzo, secondo quanto denuncia la stessa Paoletti sul suo profilo Facebook.
“E’ successa una cosa molto grave, si è materializzata una delle paure più grandi per le mie figlie – racconta l’assessore -, siamo a Rocca di Mezzo, ridente paesino abruzzese, che pullula di romani in vacanza, la mia figlia più piccola, di 13 anni, stava camminando, alle 18,30 di pomeriggio, per raggiungere i suoi amici, quando una macchina l’ha avvicinata, ha aperto il finestrino e quello che dovrebbe essere un uomo le ha gridato “NEGRA DI MERDA!”. Ora io sono sconvolta per la gratuità , per la crudeltà dell’offesa, per la paura che alle offese verbali possano seguire quelle fisiche e non mi riferisco solo alle percosse”.
“In Italia – prosegue Paoletti – più di 70000 famiglie sono state fiduciose nei valori della Costituzione e in chi li dovrebbe garantire, hanno aperto i loro cuori al mondo e ora è il Paese che ci sbatte la porta in faccia, con violenza inaudita, ci ARRUSPA per questo consenso DI MERDA, di 4 sfigati che non avendo mai concluso un ca…o nella loro vita finalmente possono prendersela con qualcuno e odiare liberamente, si che sono incazzata, molto incazzata! e si lo sono perchè si tratta di MIA FIGLIA, della mia famiglia e basta giustificazioni, basta basso profilo, BASTA!”.
“Pagherà – dice l’assessore – chi grida insulti dai palchi come chi grida da una macchina e se non pagherà non avrà la mia garbata replica! Avrà il vostro silenzio vigliacchi! Voi tutti che pensate che questa sia la mia battaglia e non la vostra perchè non vi riguarda NEGRA, ma la merda si, quella si che vi riguarda se non avrete il coraggio di fare nulla, di dire nulla”.
“L’Abruzzo non è razzista e tutti i turisti da noi sono i benvenuti. Ciò che è successo a Rocca di Mezzo non rappresenta il pensiero del popolo abruzzese ma evidenzia solo l’ignoranza di qualcuno”. Così il capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, che continua: “L’Abruzzo è ben altro e spero che Germana Paoletti e la sua famiglia, a cui va tutta la mia solidarietà , possano scoprirlo trascorrendo una serena vacanza nella nostra regione”, conclude.
(da agenzie)
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Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
L’INDIGNAZIONE DEI CITTADINI: “C’E’ CHI BACIA IL ROSARIO MA NON CONOSCE UMANITA'”… IL SINDACO HA SULLE SPALLE UNA CONDANNA PER CONCUSSIONE
Altro che moltiplicazione dei pani e dei pesci. A Ventimiglia, dopo il sindaco Pd che firmòun’ordinanza per impedire che fossero distribuiti per strada ai migranti panini e generi alimentari, ora è il turno del neo sindaco — in realtà è tornato in sella dopo essere stato primo cittadino già due volte in passato — Gaetano Scullino, 72 anni, a capo di una giunta di destra di marca fortemente leghista.
Scullino è passato direttamente all’acqua.
Ha infatti fatto smurare una fontanella situata all’ingresso dei giardini intitolati ad un monsignore, Tommaso Reggio, che veniva spesso utilizzata dai migranti e da senza fissa dimora per bere e per rinfrescarsi, dandosi una lavata.
Come spesso accade l’amministrazione invece di affrontare il problema e magari provare a risolverlo con soluzioni pratiche come allestire un bagno pubblico si è preferito eliminare direttamente il problema in nome dell’ordine e del decoro.
La fontanella è stata spostata all’interno dei giardini dove sarà utilizzata “solo da mamme e bambini”.
Secondo alcuni gruppi di ventimigliesi attivi nel volontariato le soluzioni scelte impattano con il sempre più raro senso di umanità .
Interviene la Cgil di Imperia: “Il sindaco di Ventimiglia sposta una fontana: sia mai che la sera qualche ragazzo di colore possa sciacquarsi, lavarsi o bere. Il precetto cristiano “dar da bere agli assetati” non va molto di moda, anche se c’è chi passa il tempo a baciare il rosario. Noi sappiamo da che parte stare. Noi restiamo umani”.
Scullino si è candidato e ha vinto le elezioni dopo una lunga vicenda processuale che lo vedeva imputato in un processo di ‘ndrangheta in cui è sempre stato assolto.
Nel 2004 però quando era consigliere regionale venne condannato per concussione per una vicenda legata alla compravendita di un garage.
(da agenzie)
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Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
NONOSTANTE SEI PAESI ABBIANO DATO DISPONIBILITA’ AD ACCOGLIERLI, CONTINUA L’IGNOBILE SEQUESTRO DI PERSONA DA PARTE DELL’INTERNAZIONALE CRIMINALE SOVRANISTA
Sul molo Favarolo di Lampedusa (Agrigento) sono sbarcate sei donne e tre uomini. Si tratta di eritrei e somali che risulterebbero stremati a livello psicologico, motivo per il quale si è deciso di evacuarli con urgenza.
«Cosa aspettano ad autorizzare lo sbarco di tutte le persone a bordo, che l’emergenza medica diventi insostenibile? Quanta crudeltà » si chiede l’Ong Open Arms su TwitteLa nave in mare da 14 giorni
La nave della ong spagnola Open Arms, in mare da 14 giorni con a bordo 147 persone salvate nel Mediterraneo centrale, è infatti a poche centinaia di metri dal porto di Lampedusa, in attesa del permesso per entrare.
A sud dell’isola, in rada davanti alla Porta d’Europa. «Non stiamo ricevendo istruzioni allo sbarco», dice il presidente di Open Arms Italia, Riccardo Gatti.
L’arrivo della nave, alle 7.30 di stamane, 15 agosto, dopo due settimane di attesa al largo, si incrocia con la crisi di governo e con un’escalation fatta di divieti di sbarco e sentenze amministrative.
«Mare agitato, bimbi a bordo. La nave entri in porto», dice il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello. Mentre la Open Arms è in rada da ore davanti a Lampedusa, Francia, Germania, Romania, Portogallo, Spagna e Lussemburgo hanno comunicato al presidente del Coniglio Conte di essere «disponibili a redistribuire i migranti» a bordo della nave della ong
Lo comunica lo stesso Conte nella lettera via Facebook a Salvini. «I miei omologhi europei ci tendono la mano»
«Il nostro Paese è disposto a partecipare a una ridistribuzione equilibrata di migranti accolti sulla nave», aveva fatto sapere in mattinata il governo di Madrid, spiegando di essere al lavoro con la Commissione europea e altri Stati membri «per raggiungere una soluzione comune, europea, ordinata e unita».
(da Open)
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Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
LA PREFETTURA (OVVERO SALVINI) NON DA’ AUTORIZZAZIONE ALLO SBARCO, A QUESTO PUNTO LA PROCURA PUO’ DISPORRE IL SEQUESTRO PROBATORIO E FAR ATTRACCARE LA NAVE… MA IL REATO DI SEQUESTRO DI PERSONA, SE REITERATO, DEVE GIURIDICAMENTE PORTARE AL MANDATO DI ARRESTO DI SALVINI E DEL PREFETTO
In acque italiane ma senza il permesso di sbarcare. E’ stallo sulla Open Arms e i 147 migranti a bordo di cui circa 30 minori. “Al riparo non abbiamo il permesso di entrare in porto”, fanno sapere dalla ong spagnola.
L’ingresso in acque italiane è stato possibile dopo la mancata firma da parte dei ministri della Difesa, Elisabetta Trenta, e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, del secondo divieto di ingresso voluto dal ministro Matteo Salvini dopo che il Tar del Lazio aveva deciso la sospensiva del primo provvedimento di stop.
Il decreto sicurezza bis infatti prevede che il divieto di ingresso sia deciso dal Viminale “di concerto con il Ministro della difesa e con quello delle infrastrutture e dei trasporti, secondo le rispettive competenze” e poi comunicata “al Presidente del Consiglio dei ministri”.
Permane invece il mancato permesso di sbarco.
Quest’ultimo infatti deve essere autorizzato dalla Prefettura, in questo caso quella di Agrigento, dunque in sostanza dal Viminale. La Prefettura poi predisporrà la macchina organizzativa.
In alcuni casi precedenti, l’ultimo quello della Sea Watch e prima ancora della Alex, lo sbarco dei migranti è avvenuto dopo che l’autorità giudiziaria aveva posto sotto sequestro l’imbarcazione ed aperto un fascicolo d’indagine: lo sbarco in questa fattispecie è stato conseguenza del sequestro della nave, atto istruttorio necessario per accertare gli ipotizzati reati.
Sulla Open Arms pende anche il ricorso al Consiglio di Stato del Viminale contro la decisione del Tar del Lazio che in sede monocratica ha sospeso il primo divieto d’ingresso deciso dal Ministero dell’Interno ravvisando “una situazione di eccezionale gravità e urgenza” nonchè “un vizio di eccesso di potere per travisamento dei fatti e di violazione delle norme di diritto internazionale del mare in materia di soccorso”.
Inoltre il Tar “ritenuto, quanto al periculum in mora, che sicuramente sussiste, alla luce della documentazione prodotta (medical report, relazione psicologica, dichiarazione capo missione)” ha sospeso il divieto di ingresso “al fine di consentire l’ingresso della nave Open Arms in acque territoriali italiane (e quindi di prestare l’immediata assistenza alle persone soccorse maggiormente bisognevoli, come del resto sembra sia già avvenuto per i casi più critici)”.
Report medici danno conto di una situazione di “enorme stress psicologico, disagio” e in alcuni casi di “ideazioni suicidiarie”. Ma anche in caso di un’emergenza sanitaria a bordo lo sbarco dei migranti deve essere autorizzato dalla Prefettura.
Riassumendo:
1) La nave è entrata legittimamente nelle acque italiane
2) la situazione a bordo è stata certificata come grave
3) L’attracco e lo sbarco devono essere autorizzati dal prefetto e sono bloccati dal Viminale
4) Il tribunale dei minori e il Tar hanno intimato di sbarcare i minori e ciò non è stato fatto
5) La soluzione è l’intervento della Procura per sbloccare la situazione attraverso il sequestro probatorio della nave
6) A quel punto oltre all’abuso di potere dovrebbe essere contestato il sequestro di persona ad opera di Salvini, della catena di comando del Viminale e del prefetto di Agrigento.
Essendo la seconda volta che accade e essendo Salvini ancora Ministro degli Interni non scatta solo la denuncia ma anche il mandato di arresto per il pericolo di reiterazione del reato nei confronti di tutti i soggetti di cui sopra.
Questo dice la giurisprudenza.
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Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
“LA PROCURA HA APERTO UN FASCICOLO PER ABUSO D’UFFICO, MA CI SONO GLI ESTREMI DEL REATO DI SEQUESTRO DI PERSONA”
“Lo scontro tra Salvini e Trenta? E’ normale, gli esponenti del M5s, come anche Toninelli, adesso cominciano a cambiare idea, del resto la situazione politica è mutata. Ma fino a quando il pallino ce l’ha Salvini cambia poco, speriamo che presto possa andare a casa”.
Così all’Adnkronos l’europarlamentare del Pd Pietro Bartolo, che per 27 anni è stato responsabile delle prime visite ai migrantiche sbarcano a Lampedusa.
Il medico negli anni di servizio sull’isola ha curato 350mila persone. E adesso che la Open Arms è arrivata davanti alle coste di Lampedusa dice: “La procura ha aperto un fascicolo per abuso d’ufficio, ma io spero che si arrivi presto a configurare il reato di sequestro di persona: Salvini lasci in pace gli italiani, i migranti, l’Europa”.
“Da parte mia -aggiunge Bartolo-, ho già chiesto la riforma della direttiva europea del 2002 sulla quale poggia il decreto sicurezza bis di Salvini, un provvedimento inumano, incostituzionale, fuori da ogni normativa internazionale, che si è fatto a suo uso e consumo personale. Salvare le vite umane non può essere un reato”.
“A chi dice che Bartolo, le Ong, che accoglie i migranti se ne devono andare, ha ragione. Di noi non ci deve essere più bisogno, perchè i migranti devono poter entrare in Italia in maniera regolare e in sicurezza, non più rischiando la vita in mare”, spiega.
“Sulle politiche migratorie in passato abbiamo fatto errori anche noi”, dice Bartolo, intervenendo sulla crisi di governo: “Adesso – dice – speriamo che si faccia un governo nuovo per mandare a casa Salvini, anche Pd-M5s, che abbia la durata per fare le riforme: per cancellare il Decreto sicurezza, la legittima difesa. Loro ce l’hanno con le Ong, paragonano le Ong ai delinquenti. Io invece le ringrazio, come ringrazio le navi militari che ancora oggi salvano le persone nel Mediterraneo”.
(da agenzie)
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Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
CONTINUA IL SEQUESTRO DEGLI ALTRI OSTAGGI PERCHE’ LA PREFETTURA SU ORDINE DEL VIMINALE NON AUTORIZZA LO SBARCO
Continua lo scontro politico sulla Open Arms che ora si trova in acque sicure davanti a Lampedusa anche se non ha il permesso di attraccare.
Nel frattempo, è stato autorizzato lo sbarco per 5 dei migranti che da 14 giorni si trovano a bordo della nave. Lasciano la Open Arms per motivi psicologici e perchè bisognosi di soccorsi sanitari.
Ad accompagnarli 4 familiari, quindi complessivamente sono nove persone.
La Open Arms resta, intanto, a circa 150 metri dalla costa di Lampedusa. Sul molo Favarolo, ci sono tutte le forze dell’ordine e le ambulanze per trasferire i migranti.
(da agenzie)
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Agosto 15th, 2019 Riccardo Fucile
DI MAIO: “HA FATTO TUTTO DA SOLO, HA STRAPPATO IL CONTRATTO, IL 20 LO ASPETTIAMO AL VARCO”… “SI DEVONO DIMETTERE DA 5 GIORNI, MA STANNO ATTACCATI ALLA POLTRONA: FA COMODO FARE CAMPAGNA ELETTORALE SULLE SPIAGGE CON L’AUTO BLU E I VOLI DI STATO”
Salvini incredibile: dopo aver fatto fuoco e fiamme perchè venisse discussa la mozione di sfiducia a Conte, poco fa ha detto al termine della riunione del Comitato nazionale per l’ordine pubblico e la sicurezza. : “E’ falso. E’ una bugia che io abbia mai detto al presidente Conte di voler staccare la spina al governo”,
Luigi Di Maio, in un lungo post su Facebook, ribatte alle parole di Matteo Salvini a Castel Volturno.
“Salvini di punto in bianco ha deciso di far cadere il governo, in pieno agosto, senza alcuna spiegazione e senza nessun preavviso agli italiani . Quindi è inutile che ora sbraita, è colpa sua se oggi ci troviamo in questa situazione. E il Paese è più debole anche per i ricollocamenti degli immigrati negli altri Stati europei. Ha aperto una crisi che, peraltro, ora rischia di far aumentare l’IVA a milioni di famiglie e che potrebbe mandare a casa migliaia di lavoratori: non riesco ad approvare il decreto per fermare chiusura di Whirlpool a Napoli e altre questioni pendenti.
Lo ha fatto solo per il consenso. C’era un contratto, lui lo ha strappato. Non solo: adesso ha chiesto anche di sfiduciare il governo stesso di cui fa ancora parte, visto che non si e’ dimesso.
Anche su questo, giorni fa aveva tuonato “siamo pronti a dimetterci tutti, vedrete…”. Sono passati 5 giorni ma stanno ancora tutti lì attaccati alla poltrona… Deve far comodo, evidentemente, avere l’auto blu e i voli di Stato mentre si fa campagna elettorale nelle spiagge!
Per quanto riguarda la risposta a Conte (“Me lo dica in faccia”) siamo al paradosso. Parla lui, che in faccia a noi non ha mai detto nulla.
Parla lui, che ha mandato tutto all’aria senza una motivazione, annunciando la crisi di governo da uno stabilimento balneare dopo essersi preso due settimane di ferie.
È facile fare i duri a parole. Duro devi esserlo nella vita e con chi se lo merita, non con dei bambini. Questi sono i fatti. Questa è la realtà .
Il 20 agosto noi Ministri del Movimento 5 Stelle saremo al fianco di Giuseppe Conte in aula per sostenerlo contro la sfiducia della lega. Li aspettiamo al varco!”
(da agenzie)
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