Gennaio 30th, 2020 Riccardo Fucile
IN MEDIA LE DONNE GUADAGNANO IL 16% IN MENO… LE ELETTRICI DELLA LEGA SARANNO CONTENTE DI COME SALVINI LE TIENE IN CONSIDERAZIONE DOPO I SELFIE
Cosa faresti se ti imponessero di lavorare gratis per due mesi mentre i tuoi colleghi continuano a guadagnare? Non è fantascienza, ma quello che accade alle donne in Europa, colpa del cosiddetto gender pay gap, il “divario salariale di genere”.
Per questo il Parlamento europeo ha votato oggi una risoluzione che chiede alla Commissione misure vincolanti per contrastarlo. La proposta ha raccolto il consenso bipartisan di tutte le forze, a eccezione della Lega e alcuni eurodeputati dell’est Europa che l’hanno bocciata.
Secondo l’Eurostat il divario retributivo in Europa è in media del 16 per cento, aumenta nel caso delle pensioni (37 per cento) e sale ancora se si prende in considerazione il tasso d’occupazione (40 per cento).
Il dato italiano si ferma al 4 per cento, ma è un numero che non deve farci sorridere. La percentuale deve essere letta in controluce con l’accesso al mondo del lavoro, dove registriamo uno dei tassi più bassi d’Europa, con il nostro 53% ci fermiamo ben 15 punti sotto la media europea. Peggio di noi fa solamente la Grecia con il 49 per cento. Statistiche che dimostrano che il divario salariale deve essere affrontato alla radice, migliorando il welfare e le politiche sull’istruzione.
La Commissione europea al momento del suo insediamento ha promesso che avrebbe presentato un piano per affrontare la disuguaglianza di genere entro marzo 2020.
Gli eurodeputati chiedono che sia “ambizioso” e nel testo approvato denunciano “l’urgente necessità di promuovere la parità tra uomini e donne a tutti i livelli del processo decisionale” insieme a sottolineare i legami tra la retribuzione e la violenza sulle donne: “Il rischio di povertà e la minore autonomia finanziaria rende più difficile sottrarsi a una relazione violenta”.
Motivi che non sono stati sufficienti a incontrare il favore della Lega, secondo la parlamentare europea Elena Lizzi “L’uguaglianza tra uomini e donne non può essere certo risolto con l’intervento della Commissione europea sui salari”.
Una dichiarazione che non vuole dire nulla: evidentemente alla Lega le disparità di salario vanno bene così.
(da Fanpage)
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Gennaio 30th, 2020 Riccardo Fucile
“CON LAMORGESE SI LAVORA E NON SI FA PROPAGANDA, I VIGILI DEL FUOCO ASPETTAVANO 50 MILIONI DA SALVINI (MAI VISTI), LA LAMORGESE NE HA STANZIATI 165 SENZA SBANDIERARLO”
Tra i primi attivisti del Movimento 5 Stelle in Campania, alla sua seconda legislatura, il sottosegretario Carlo Sibilia apre a un’alleanza con il Pd sul territorio a patto però che “non ci siano nè Vincenzo De Luca nè i suoi”.
Sul futuro assetto del Movimento non si sbilancia, ma su una cosa non ha dubbi: “Al ministero dell’Interno stiamo lavorando meglio adesso che in passato e modificheremo i decreti sicurezza”.
Quanto all’ex titolare del Viminale Matteo Salvini “dovrebbe venire in commissione Antimafia per chiarire riguardo l’inchiesta Alba Pontina”.
Sottosegretario, lei non si è mosso dal suo posto. È stato al Viminale con Salvini e c’è tuttora con il ministro Luciana Lamorgese. Con chi si lavora meglio?
Oggi c’è un rapporto diretto e pratico, abbiamo affrontato questioni legate agli stipendi dei Vigili del fuoco che aspettavano 50 milioni da Salvini e invece con il ministro Lamorgese abbiamo riconosciuto loro 165 milioni. Così come con la Polizia di stato. Ora c’è molta più sostanza. Il ministero a guida Salvini, soprattutto nell’ultima fase, aveva assunto connotati di propaganda. E adesso avverto la sicurezza di lavorare con un prefetto di lungo corso che si è preoccupato di prevenzione della criminalità . Invece dall’altro lato abbiamo un leader che fa parlare di sè perchè legato a situazioni preoccupati.
Si spieghi meglio. A cosa fa riferimento?
Mi riferisco all’inchiesta Alba Pontina, messa in piedi dalla Dda di Roma, che vede coinvolti ex vertici e tesorieri di Fratelli d’Italia, molti di questi oggi passati nella Lega. Ci sono coinvolti anche rappresentanti locali che, secondo le carte dell’inchiesta, avrebbero intrattenuto rapporti di scambio politico mafioso con clan criminali della zona.
Va precisato che la Lega si è detta estranea ai fatti.
L’inchiesta dell’Espresso mette a nudo la vicenda, pertanto credo sia opportuno che Giorgia Meloni e Matteo Salvini vengano auditi dalla commissione Antimafia.
Diceva che l’ultimo periodo del ministero a guida Salvini sia stato al centro di propaganda politica. Si riferisce alla nave Gregoretti, per la quale adesso l’ex ministro è accusato di sequestro di persona
Non solo. Anche alle richieste estreme formalizzate nel decreto Sicurezza bis.
Premesso che lo avete votato anche voi. Adesso lo cambierete come chiede il Pd?
Tante richieste di modifica sono state bloccate dai nostri parlamentari in commissione per fortuna, ma le assicuro che c’erano richieste assurde tipo mettere dietro le sbarre donne incinte o madri di bambini. Alla fine abbiamo capito che il disegno di Salvini era quello di mandare tutto all’aria. Dal canto nostro abbiamo tenuto duro con serietà . Questo ci ha permesso di raggiungere obiettivi importanti come il taglio dei parlamentari, cosa che la Lega non ha mai visto di buon occhio. Li modificheremo così come da accordo di governo.
Quindi, nei fatti, avete fatto uno scambio. Adesso i decreti Sicurezza saranno modificati
È evidente che, nel nuovo accordo governativo, c’è la modifica del decreto Sicurezza, nelle more dei rilievi effettuati dal Presidente della Repubblica.
Sottosegretario, lei è di Avellino, domenica è in programma una riunione in Campania per decidere cosa fare in vista delle elezioni regionali. Alla luce dalla sconfitta in Emilia Romagna e in Calabria, ritiene che sia possibile un’alleanza con il Pd?
Il Movimento 5 Stelle non può chiudersi in un recinto, il fatto di aver detto che non siamo nè di destra nè di sinistra valeva tre anni fa e vale tuttora. Ma è evidente che, se abbiamo chance importanti per poter guidare un territorio dove storicamente siamo in difficoltà , dobbiamo essere capaci di coglierle. Per cui l’obiettivo è di governare la regione Campania, passare dall’opposizione al governo, non per mettere la bandierina ma per realizzare politiche di welfare, ambientali e culturali che non sono state realizzate. Tutto ciò è possibile farlo con forze politiche che sono disposte a mettere in discussione chi ha governato la Campania fino ad ora.
Lei ha citato temi che riportano a quel campo progressista, di cui ha parlato anche il premier Giuseppe Conte
Di sicuro non mi sembrano temi legati alla destra campana.
Però, Sibilia, lei chiede anche discontinuità con il passato. Ripeto, si può stringere un’alleanza con il Pd?
Il processo decisionale è in corso, è evidente che se il Pd mette in discussione Vincenzo De Luca e i suoi, si può aprire un dialogo.
Per quanto riguarda il Movimento, lei è sulla linea di mantenere un unico capo politico o è più opportuna una gestione collegiale?
Io sono legato ai temi del movimento, non ho schieramenti precostituiti, è chiaro che dobbiamo decidere durante gli Stati generali. Ci vuole tempo, dobbiamo ragionare. Per adesso ci concentriamo sul referendum del 29 marzo, il mio obiettivo è che vinca il sì.
(da “Huffingtonpost”)
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Gennaio 30th, 2020 Riccardo Fucile
I GRILLINI HANNO SCOPERTO CHE L’ABOLIZIONE DEI VITALIZI E’ ARIA FRITTA… ERA CHIARO CHE CI SAREBBERO STATI RICORSI CONTRO UNA NORMA SCRITTA CON I PIEDI
Il sottosegretario pentastellato al Ministero dell’Economia Alessio Villarosa è «incazzato nero» e non ha paura di dirlo e farlo vedere in una stucchevole scenetta girata nel suo ufficio che si conclude con — addirittura — un pugno sbattuto sulla scrivania.
«Questo è quello che vuole la casta politica che ultimamente sta riprendendo piede in questo Paese? Ben venga, se questo vogliono gli italiani, questo avranno» conclude sconsolato il deputato del M5S.
Villarosa non è il solo ad essere arrabbiato. La vicepresidente del Senato Paola Taverna ha scritto su Twitter: «se la casta avesse messo al servizio dei cittadini tutto l’impegno che sta mettendo nel riportare i privilegi che noi gli abbiamo tolto, la politica sarebbe una bella cosa e questo sarebbe un Paese migliore. Noi non ci arrendiamo!».
L’argomento del contendere? I vitalizi dei parlamentari che il M5S ha “abolito” (i vitalizi per la verità sono aboliti dal 2012, rimaneva la questione dei parlamentari che li avevano maturati prima di quella data) e che ora la “casta” vorrebbe far tornare.
Oggi il Fatto Quotidiano ha rivelato che il Senato è pronto a ripristinare i vitalizi per circa 700 ex senatori.
Già ad inizio gennaio il Giornale e il Tempo avevano annunciato che i privilegi per gli ex parlamentari stavano per tornare grazie ad una delibera che la Commissione Contenziosa di Palazzo Madama che annullerebbe il ricalcolo dei vitalizi con il montante contributivo (come previsto dalla normativa in vigore per gli attuali parlamentari) degli ex senatori stabilito con una delibera nel 2018.
In questo modo si vedrebbero andare in fumo le ipotesi di risparmio per le casse pubbliche che si stima in circa 22 milioni di euro.
A dicembre era stata la Camera dei Deputati ad accogliere il ricorso di una quarantina di parlamentari (su oltre 1.400 ricorsi presentati) ai quali il Presidente Roberto Fico era stato costretto obtorto collo a ripristinare il tanto odiato privilegio.
Ma che la farsa dell’abolizione dei vitalizi fortemente voluta dal M5S fosse a rischio lo si sapeva già da tempo. Ed era solo questione di tempo che gli uffici di presidenza delle due Camere dovessero venire a patti con la dura realtà .
Per il M5S si tratta ovviamente di un complotto. Perchè nella Commissione Contenziosa — scrivono i pentastellati sul Blog — «il presidente della commissione è Giacomo Caliendo, senatore di lungo corso di Forza Italia, vicino alla presidente e al suo capo di Gabinetto, l’ex senatore Nitto Palma. Sia Palma che Caliendo sono percettori di vitalizio».
Inoltre nella Commissione c’è anche la Presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati, della quale il M5S dimentica che è stata eletta proprio grazie ai voti dei senatori pentastellati.
Secondo il M5S è inammissibile che in quella Commissione ci siano persone — due su cinque, per la verità — che sono percettori del vitalizio (ma non è chiaro se hanno anche presentato ricorso).
Ecco quindi la richiesta geniale dei pentastellati: bisogna ricominciare tutto il lavoro della Commissione dall’inizio. E non solo, vanno anche nominati nuovi membri della Commissione Contenziosa: «al suo interno devono essere nominati senatori eletti a partire dal 2013, perchè loro, a differenza dei predecessori, non hanno diritto al vitalizio ma ad un trattamento contributivo. Anche i componenti tecnici devono essere al di sopra di ogni sospetto, liberi da qualsiasi legame che possa anche solo suscitare un dubbio di indipendenza di pensiero».
Passi per i componenti tecnici ma per quale motivo alcuni senatori dovrebbero essere esclusi dalla Commissione unicamente perchè hanno una carriera parlamentare più lunga di altri?
Non sembra una richiesta molto costituzionale, perchè stabilisce una sorta di pregiudizio nei confronti dei senatori “di lungo corso”.
Ma al di là della comprensibile indignazione pentastellata la verità è che tutti sapevano che ci sarebbero stati quei ricorsi e che il rischio che venissero accolti era molto alto.
La ragione non è tanto — o meglio non solo — nel fatto che la casta vuole difendere i suoi privilegi ma che la norma era scritta con i piedi, e questo facilmente aggredibile dai ricorsi. Il tutto per risparmiare 44 milioni di euro, quando ne sono stati buttati dalla finestra molti di più per misure, magari anche sacrosante come il sostegno alla povertà , che non hanno però raggiunto i risultati sperati.
(da “NextQuotidiano“)
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Gennaio 30th, 2020 Riccardo Fucile
CHIUSO IL TRAFFICO AEREO DA E PER LA CINA
Sono confermati due casi in italia di persone contagiate da coronavirus. Si tratta di due turisti cinesi”.
Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro della salute Roberto Speranza. Il premier ha annunciato anche che il traffico aereo da e per la Cina è chiuso.
La stanza dove i due soggiornavano nell’Hotel Palatino in via Cavour è stata sigillata. Ora si trovano ricoverati allo Spallanzani. E un pullman con a bordo turisti cinesi arrivati in Italia con lo stesso tour operator della coppia soccorso ieri nell’albergo del centro è stato scortato dalla polizia fino all’ospedale atterzzato per affrontare l’emergenza. Ulteriori misure di prevenzione potrebbero essere applicate nei confronti delle persone con cui era entrata in contatto la coppia. “Siamo vigili e molto attenti: non ci siamo fatti trovare impreparati”, ha spiegato il premier. “Lo Spallanzani è la Bibbia in questo settore. Non c’è nessun motivo di creare panico e allarme sociale”. “Domani mattina ho convocato un consiglio dei ministri. Adotterremo altre misure in modo da mettere in campo tutte le strutture competente, ivi compresa la protezione civile”.
“Sono fiducioso che la situazione rimarrà confinata – ha aggiunto il premier – per superare il rischio di panico e allarme non c’è altro che fidarsi delle autorità competenti. Posso assicurarvi che in questo momento siamo in Italia nella linea di massimo rigore in funzione preventiva. Siamo nella condizione di poter tranquillizzare tutti i cittadini. La situazione è assolutamente sotto controllo. Ma non significa che ci stiamo appagando nelle prime misure. Come sapete eravamo già vigili, molto attenti. Non ci siamo fatti trovare impreparati”.
“Faremo tutte le verifiche del caso e poveremo a tracciare il percorso di queste persone nel nostro Paese – ha aggiunto il ministro Speranza – ci sono sono tutte le condizioni per definire una situazione sotto controllo”. Il nostro servizio sanitario, ha aggiunto Speranza, “è tra i migliori al mondo, i cittadini possono sentirsi sicuri”.
I pazienti sono marito e moglie e hanno rispettivamente 66 e 67 anni. Provengono dalla provincia di Wuhan. Erano arrivati lo scorso 23 gennaio all’aeroporto di Milano Malpensa, da dove si erano spostati per un tour nelle province italiane che aveva toccato tra le varie destinazioni anche Parma. Facevano parte di una comitiva. Il resto del gruppo oggi era diretto in pullman a Cassino per una gita ma, scattate le procedure di sorveglianza sanitaria, sono stati recuperati dalle forze dell’ordine e scortati fino allo Spallanzani. Dell’intera comitiva, solo i due turisti provenivano da Wuhan.
Gli operatori dell’hotel Palatino sono in attesa di un altro gruppo di trenta cinesi dello stesso tour operator, che potrebbero però esser stati già sottoposti alla profilassi in attesa di esiti. La coppia, che ha soggiornato per un paio di giorni anticipando gli altri turisti, probabilmente – ha raccontato un dipendente dell’albergo – era con qualche altro connazionale. Gli stessi potrebbero aver fatto colazione nell’albergo dove ci sarebbero circa 200 turisti. Per il momento la struttura resta aperta.
(da agenzie)
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Gennaio 30th, 2020 Riccardo Fucile
SONO LE STORIE DI TRE DEGLI 80.000 MIGRANTI RESI INVISIBILI: DOPO AVER COMINCIATO UN PERCORSO DI INSERIMENTO ORA SI RITROVANO PER STRADA… LA DENUNCIA DI AMNESTY INTERNATIONAL
Hamed. Hamed, 39enne nato in Ghana, vive a Castel Volturno, è non vedente e ha bisogno di un’assistenza quotidiana. Finora è stato aiutato dagli operatori del centro Sprar locale. La richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi umanitari è stata però rigettata a causa del decreto sicurezza.
Per questo, entro giugno 2020 Hamed dovrà lasciare lo Sprar e fare a meno dell’assistenza. Si ritroverà privo del reddito necessario al suo sostentamento, dell’assistenza sanitaria e senza un’abitazione in cui poter vivere.
“Mi sento impotente e sperduto. Finirò presto in mezzo a una strada e non vedendo nulla sono finito, se non trovo qualcuno che mi aiuti. Ho paura di non farcela. Non capisco perchè l’Italia mi tratti così. Sono non vedente, mi tolgono la protezione umanitaria, mi sbattono in mezzo a una strada. Come faccio a vivere? Come faccio a dormire, mangiare? Chi si prende cura di me, considerando che io non posso farlo?”
Karim. Ventidue anni, originario della Nigeria, residente in provincia di Rieti, Karim racconta ad Amnesty International come appena arrivato in Italia gli è stato concesso il permesso di soggiorno per motivi umanitari. “Mi sembrava la fine di un incubo. Ero scappato dalla miseria e dai terroristi nel mio Paese, avevo vissuto le torture libiche, ma finalmente mi trovavo in un Paese che mi vedeva, riconosceva e mi credeva. Nasceva la speranza di vivere una vita felice”.
Nel frattempo gli viene diagnosticato un glaucoma in fase terminale. “È stato l’ospedale della mia città a rendersene conto. Così è iniziato un altro calvario. Prima nessuno aveva immaginato quello che potessi avere. Avevo sì un permesso di soggiorno, ma i medici mi dissero che stavo perdendo la vista. Ora non ci vedo quasi più e non vedo futuro per me. Sembro nato male. Sono arrivato in Italia senza documenti. Poi ho avuto l’umanitaria e ho iniziato a perdere la vista. Ora lo Stato italiano mi ha tolto l’umanitaria e sono diventato cieco, senza casa e senza lavoro. Come faccio a vivere così?”.
Da novembre 2019 viene preso in carico da alcuni volontari e dalla stessa comunità nigeriana locale, che tenta di sostenerlo nelle sue necessità sanitarie. “Senza di loro penso che sarei già morto. I miei connazionali e alcuni ragazzi italiani mi aiutano a sopravvivere. Altrimenti per me non ci sarebbe speranza”.
Jibril. In Camerun Jibril ha lasciato la figlia di 8 anni. Per arrivare in Italia affronta un viaggio lungo sei mesi e attraversa nove Stati, tra i quali la Libia, dove viene costretto a prigionia e lavori forzati. Nel 2016 riesce ad arrivare in Italia. “Nel 2017 ottengo il diploma presso il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti. Iniziavo finalmente a sentirmi a casa e a vivere l’Italia come mio nuovo Paese in cui mettere radici. Avevo anche intenzione di diventare cittadino italiano”.
Verso la fine dello stesso anno gli vengono riconosciuti i motivi umanitari e termina il percorso di accoglienza. Jibril risulta regolare sul territorio nazionale, ma privo di sistemazione abitativa. Così si reca a Bologna dove accede ai dormitori del territorio e si orienta tra i servizi sociali. “Ero in difficoltà perchè non avevo una casa, ma mi sentivo non più trasparente e non più in pericolo”. Lavora come collaboratore domestico, operatore ecologico, operaio e parcheggiatore. Nel 2019 riesce a ottenere un contratto a tempo indeterminato in qualità di collaboratore domestico. “Era il coronamento di un sogno. Appena firmato quel contratto mi sembrava di vivere un’altra vita”. A metà 2019 a Jibril scade il permesso di soggiorno e, puntuale, si reca agli uffici per chiedere istruzioni sul rinnovo. “Mi sentivo sicuro. Avevo tutto: lavoratore regolare, una busta paga, un contratto d’affitto, abitavo in una delle città che mi dicevano più accoglienti d’Italia, non avevo mai commesso reati. Pensavo che il rinnovo fosse una formalità . Invece non avevo fatto i conti con il Decreto sicurezza. Quando mi hanno detto che per legge l’umanitario non esisteva più ho capito che per me iniziavano altri guai e che il mio sogno faticosamente conquistato stava per crollare”.
(da “La Repubblica”)
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Gennaio 30th, 2020 Riccardo Fucile
A PIAZZA PULITA, HA PARLATO YASSIN: “NON SONO UNO SPACCIATORE, NON HO PRECEDENTI, GIOCO A CALCIO, SONO STATO ANCHE NELLA NAZIONALE ITALIANA: PERCHE’ PROPRIO A ME?”
Una smargiassata che avrà per Capitan Nutella conseguenza legali (l’avvocato Cathy La Torre che difensa la famiglia del ragazzo, è intenzionata a fare una causa civile, ndr) e che a quanto paese non gli è servita molto elettoralmente se non a spingere a votare molti più emiliano-romagnoli che non volevano essere liberati da un spvranista
“Ho 17 anni, studio e gioco a calcio. A Imola. Sono stato convocato in nazionale, è stata una grandissima esperienza”.
A parlare è Yassin il ragazzo del citofono a cui ha suonato il leader della Lega Matteo Salvini durante la campagna elettorale per le Regionali dell’Emilia Romagna, in un’intervista che andrà in onda questa sera a Piazza Pulita su La7
“Non ho mai avuto precedenti, non sono uno spacciatore”, dice il 17enne, che, riferendosi a Salvini, aggiunge: “Ogni giorno mi chiedo: perchè proprio me? A un 17enne gli hai rovinato la vita in cinque minuti da un giorno all’altro. Un politico che è venuto in periferia così… Cioè da pizzaiolo, postino, a suonare e dire ‘tu spacci’. Ma cos’è?”.
(da agenzie)
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Gennaio 30th, 2020 Riccardo Fucile
“NON HAI NESSUN SENSO DELLO STATO, NESSUNA COMPETENZA SCIENTIFICA, NESSUNA VERGOGNA”… “SEI PERICOLOSO, INGOZZATI CHE E’ L’UNICA COSA CHE TI RIESCE MEGLIO”
La sconfitta in Emilia Romagna, invece di indurlo a qualche ripensamento sul fatto che a fare troppo il bullo alla fine si stancano anche i suoi elettori (e si mobilitano gli altri e gli indecisi) lo sta spingendo ad alzare ancora di più il tiro sulle sue sceneggiate
E da qualche giorno Capitan Nutella ha arruolato il coronavirus come testimonial della sua politica razzista
C’è un rischio di epidemia? Quindi vanno chiusi i porti ai migranti. Come se ci fosse un nesso tra i migranti e la diffusione del virus, cosa che è molto più probabile con i turisti e i commerci da e per la Cina o in altri luoghi già infettati.
E che ha scritto su twitter? “A Civitavecchia 6.000 crocieristi bloccati a bordo, mentre a Taranto, per 400 presunti profughi da chissà dove, porti spalancati…”.
Una stupidaggine ampiamente criticata e smontata da molti utenti del web:
“Sei stato pure ministro dell’interno è incredibile….Dovresti sapere che queste persone vengono visitata prima e dopo lo sbarco da medici qualificati. Sei davvero ridicolo!”
“Stai diventando pericoloso. Evidentemente o sei davvero ignorante, cioè ignori completamente di qualsiasi argomento parli, o sei così alla frutta che ti consiglio vivamente un periodo di ferie. Far aumentare la fobia, già galoppante, non è certo un comportamento da statista.”
” 6000 bloccati per fare gli opportuni controlli sul coronavirus, poichè un paio di persone arrivavano dalla cina da pochi giorni e si sono sentiti male – i 400 fatti sbarcare hanno già fatto tutti i controlli del caso e nessuno di loro arriva dalla cina, basta cazzate”
“Sapevo che avresti usato il pretesto del virus per fare del razzismo becero e disinformazione al solito.
“Quando sono sbarcati i 403 migranti con la ONG il personale del 118 ha fatto tutti i controlli medici, lo fanno a tutti. E lo sai benissimo.”
“Balla colossale, c’è un presidio medico rafforzato ogni volta che c’è uno sbarco, senti a me, ingozzati, l’unica cosa che ti riesce meglio.”
“Mattè sembrava l’account parodia. anche uno studente delle elementari capisce che i profughi non sono venuti in barca dalla Cina. Ma quindi dovrebbero mettere in quarantena anche tutti i passeggeri arrivati a Fiumicino. Appena qualche milione ogni mese.”
“Nessun senso civico, nessun senso dello Stato, nessuna competenza scientifica, nessuna vergogna.”
“Campagna elettorale continua per non far pensare gli aderenti alla setta”
(da “Globalist”)
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Gennaio 30th, 2020 Riccardo Fucile
“CROCERISTI BLOCCATI A BORDO MENTRE PER 400 PRESUNTI PROFUGHI PORTI SPALANCATI, SBARCATI A TARANTO SENZA ALCUN CONTROLLO”: PECCATO CHE SIA STATO PROPRIO UN SINDACO LEGHISTA A BLOCCARE I CROCERISTI E CHE TUTTI I PROFUGHI AL MOMENTO DELLO SBARCO VENGONO SOTTOPOSTI A CONTROLLI SANITARI
«6.000 crocieristi bloccati a bordo ma per 400 presunti profughi da chissà dove porti spalancati», in un’inedita ma prevedibile versione del mantra “i terremotati nelle tende e gli immigrati negli hotel” il social megafono della propaganda di Matteo Salvini, Luca Morisi, si scaglia contro il governo (e i matusa) che impediscono a seimila croceristi della Costa Smeralda di scendere dalla nave per un sospetto caso di coronavirus.
Era del resto solo questione di tempo. Da giorni infatti i più pregevoli account sovranisti lanciano allarmi sul rischio che l’infezione da coronavirus arrivi in Italia a bordo dei barconi dei migranti e chiedono di “chiudere i porti” o di istituire un improbabile blocco navale.
Morisi ha solo fiutato da che parte soffia il vento, quello che alimenta la Bestia e ha agito di conseguenza. Certe cose prima le dice il social megafono e e poi eventualmente un leader come Matteo Salvini.
Ed infatti Salvini, che invece ieri si lamentava che il Governo italiano non stesse facendo abbastanza per chiudere le frontiere, bloccare i voli e mettere in quarantena chi arriva dalla Cina, dopo un’oretta posta la stessa cosa.
Aggiungendo un’altra menzogna delle sue: ovvero che i 400 sbarcati a Taranto sono arrivati senza alcun controllo. Ma a bordo della Ocean Viking c’è un equipe medica di Medici Senza Frontiere, e una volta sbarcati i migranti vengono sottoposti agli esami del caso
E mentre non si ha ancora notizia di presunti casi di infezione tra i migranti che sbarcano ecco che i turisti, quelli che vengono in Italia per farsi spennare e non per rubarci il lavoro, diventano la grande paura del giorno. Ma a quanto pare il coronavirus non c’è nemmeno sulla nave di Costa Crociere.
A differenza di quando Salvini teneva i migranti a bordo delle navi della Guardia Costiera e delle ONG giusto per guadagnare consensi la situazione qui è seria
E pensare che a bloccare lo sbarco di circa un migliaio di passeggeri, autorizzato dalla Capitaneria di Porto, è stato il sindaco leghista di Civitavecchia Ernesto Tedesco
(da “NextQuotidiano”)
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Gennaio 30th, 2020 Riccardo Fucile
ECCELLENZA ITALIANA, LO SPALLANZANI IN MEZZA GIORNATA HA DATO LA RISPOSTA UFFICIALE… DOMANI LA NAVE RIPRENDERA’ LA CROCIERA
La Costa Smeralda è stato un grattacielo sigillato per l’intera giornata, da quando ha attraccato con una coppia di cittadini cinesi con i sintomi del coronavirus che sta allarmando il mondo.
A bordo è salito solo il personale sanitario dell’Asl locale, che “ha svolto tutti gli esami del caso”, ha spiegato il comandante del porto di Civitavecchia, Vincenzo Leone. I campioni sono stati mandati all’ospedale Spallanzani di Roma per le analisi urgenti.
La coppia su cui sono stati effettuati i test era arrivata da Hong Kong all’aeroporto Malpensa di Milano lo scorso 25 gennaio per poi dirigersi a Savona, dove è salita sulla nave per la crociera.
La donna la notte scorsa aveva lamentato tosse e febbre alta, per questo in mattinata a bordo era salito un medico dello Spallanzani che aveva prelevato i campioni ed era tornato al nosocomio, dove sono stati effettuati i testi di urgenza che hanno accertato che non si tratta di coronavirus
Intanto gli oltre seimila passeggeri della nave, tra cui 1.140 che sarebbero dovuti sbarcare in mattinata, sono rimasti bloccati a bordo in attesa dell’esito degli esami. Bloccati a terra, invece, sono rimasti i circa mille passeggeri che si sarebbero dovuti imbarcare oggi per una vacanza “pagata duemila euro per otto giorni, dovremmo fare il giro del Mediterraneo”, raccontano Andrea e Isabella, bancari romani pronti a partire con le due figlie di 13 e 17 anni.
Alle 14,30 sembrava tutto finito: il comandante Leone aveva dichiarato: “Abbiamo appena avuto il via libera allo sbarco delle 1.140 persone sulla Costa Smeralda che hanno concluso la loro crociera” su un totale di seimila passeggeri.
Dieci minuti più tardi, però, il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco, era sceso urlando da una Fiat 500 guidata dal suo addetto stampa e aveva bloccato lo sbarco anche se gli esiti dei primi test davano già risultati rassicuranti: “Ma siete pazzi? Chi ha dato l’ordine di sbarco? Vi porto tutti in procura – grida rivolto al comandante Leone – se fate scendere qualuno lo fate a vostro rischio”.
Dato l’esito negativo dei test, arrivato in serata, la compagnia gestirà l’uscita dei 1.140 passeggeri che sarebbero dovuti sbarcare a partire dalle 7 del mattino. Molti di loro nel frattempo hanno perso voli o coincidenze con altri mezzi di trasporto e potrebbero quindi essere ospitate a bordo o in albergo.
Nel tardo pomeriggio si era appreso da Costa Crociere che i circa 1000 passeggeri che si sarebbero dovuti imbarcare oggi passeranno la notte negli alberghi della zona e domani mattina verranno riaccompagnati al terminal. Fonti della compagnia confermano che la nave non partirà stasera e la Costa Smeralda salterà la tappa di La Spezia per andare direttamente a Savona.
(da agenzie)
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